Il Brasile fa “parte della forza della Chiesa”, dice l’anziano Nelson

Inserito da Gerry Avant, direttore di Church News

  • 4 Giugno 2014

L’anziano Russell M. Nelson con la moglie, la sorella Wendy W. Nelson, tiene in braccio un bambino alla conferenza del Palo di Curitiba, in Brasile.  Foto di James Dalrymple.

“Incoraggiamo chi ci sta intorno a esprimere più apertamente gli effetti della fede nella propria vita quotidiana. Parlando più spesso di tale influenza possente, ci impegneremo con maggior dedizione a proteggere questa fondamentale libertà”. — Anziano Neil L. Andersen del Quorum dei Dodici Apostoli

Fedeli. Diligenti. Devoti. Maturi.

L’anziano Russell M. Nelson e l’anziano Neil L. Andersen, del Quorum dei Dodici Apostoli, hanno usato queste parole parlando degli incarichi svolti in Brasile, tra i quali una revisione di area, alcune conferenze per i dirigenti del sacerdozio, alcune conferenze di palo, un seminario per i presidenti di missione in servizio e una riunione per i giovani. I viaggi sono stati effettuati tra il 15 e il 26 maggio 2014.

“Il Brasile è quello che io chiamo parte della forza della Chiesa”, ha detto l’anziano Nelson durante una conversazione con Church News, nella quale ha descritto la Chiesa in questa vasta nazione del Sud America. Tale crescita, ha sottolineato, si riflette nel fatto che 27 delle 34 missioni del paese sono presiedute da dirigenti brasiliani.

“C’era un periodo in cui tutti i presidenti di missione in Brasile provenivano dagli Stati Uniti. Ora, il Brasile non è solo in grado di fornire la maggior parte dei presidenti di missione, ma ne ha inviati alcuni a presiedere alle missioni di altri paesi”, ha sottolineato l’anziano Nelson.

“È significativo il fatto che negli ultimi sette anni abbiamo avuto brasiliani tra i sette presidenti dei Settanta. L’anziano [Claudio R.M.] Costa è stato uno dei sette presidenti dei Settanta per quattro di questi anni; poi è stato rimandato [a casa] in Brasile per servire come presidente di area. L’anziano Ulisses Soares è uno dei sette presidenti dei Settanta da due anni […]

I dirigenti brasiliani sono molto maturi. Ci sono diciassette Settanta di area brasiliani. Sono dirigenti forti”.

L’anziano Nelson, riflettendo sulle riunioni tenute con i dirigenti e i membri in Brasile, ha detto: “I santi sono fedeli e diligenti. A ogni riunione alla quale siamo andati, la cappella era piena”.

I giovani partecipano a una riunione speciale a Fortaleza, in Brasile. L’anziano Neil L. Andersen e sua moglie, la sorella Kathy W. Andersen, hanno parlato ai giovani. Foto di Tom Garner.

L’anziano Andersen può usare la propria esperienza in Brasile come barometro della crescita della Chiesa. Egli e la moglie, la sorella Kathy Andersen, vivevano a San Paolo mentre lui serviva nella presidenza dell’Area Brasile Sud dal 2001 al 2005. L’anziano ha conosciuto molti dirigenti della Chiesa locali da allora e ha assistito alla crescita della zona.

“Abbiamo una Chiesa che sta maturando e crescendo, dove vivono persone capaci”, ha detto a Church News.

Ha parlato dei fratelli che servono come presidenti di missione e Settanta di area e li ha descritti come “abili” ed “esperti” nella vita quotidiana e nel servizio nella Chiesa.

“Quando parliamo della qualità dei dirigenti del sacerdozio, parliamo anche della qualità delle donne della Chiesa in Brasile”, ha detto l’anziano Andersen.

L’anziano Russell M. Nelson e l’anziano Claudio R.M. Costa salutano i dirigenti della Chiesa in Brasile alla conferenza per i dirigenti del sacerdozio tenuta a Recife. Foto di James Dalrymple.

Egli ha descritto questi uomini e queste donne come persone “piene di fede”.

“Assistiamo alla crescita della Chiesa in diversi rioni ogni anno”, ha detto. Per citare un esempio, ha parlato di un membro che ha incontrato a Fortaleza. “Si è unito alla Chiesa nel 1981. Ha detto che all’epoca non c’erano pali a Fortaleza, c’erano solo cinque rami. Oggi, in questa vasta area, ci sono quindici pali”.

Il paese, ha osservato l’anziano Andersen, contribuisce alla crescita della Chiesa. “Le persone del Brasile sono culturalmente aperte alle credenze religiose. Si può stare seduti in aereo e parlare alla gente di religione senza che ciò la innervosisca”.

Ha fatto riferimento a una ricerca effettuata dal Pew Research Center. “Secondo il Pew, il Brasile ha una delle leggi più aperte sulla libertà religiosa nel mondo, molto più degli Stati Uniti”.

Mentre era in Brasile, l’anziano Andersen ha rappresentato la Chiesa a un seminario sulla libertà religiosa tenuto a Brasilia il 19 maggio.

Parlando in estemporanea e in portoghese, l’anziano Andersen ha esposto nel dettaglio ai brasiliani intervenuti le problematiche crescenti legate alla libertà religiosa negli Stati Uniti e in tutto il mondo. Egli ha illustrato l’impegno della Chiesa nell’unirsi agli altri per incoraggiare una conversazione più aperta sul ruolo della fede nella vita delle persone.

Membri della Chiesa intervenuti alla conferenza del Palo di Curitiba, in Brasile. Foto di James Dalrymple.

“Anche se la fede in Dio è una motivazione potente per molti, nella nostra cultura le discussioni sulla fede sono sempre più sentite come riservate a contesti privati.

Egli ha esortato i presenti, molti dei quali erano ministri e pastori di congregazioni cristiane, a incoraggiare i rispettivi membri a parlare più apertamente della propria fede e dell’influenza che essa ha su di loro. Ha mostrato un video recente, prodotto dalla Chiesa insieme ad altre organizzazioni statunitensi, che evidenzia il modo in cui la fede può rafforzare l’individuo che sta affrontando pesanti difficoltà.

“La nostra fede e il nostro credere in Dio [donano] a ciascuno di noi prospettiva e coraggio nella vita”, ha detto. “Incoraggiamo chi ci sta intorno a esprimere più apertamente gli effetti della fede nella propria vita quotidiana. Parlando più spesso di tale influenza possente, ci impegneremo con maggior dedizione a proteggere questa fondamentale libertà”.

Durante i loro viaggi, l’anziano Nelson e l’anziano Andersen erano insieme per i presidenti di missione in servizio a San Paolo il 21 maggio e per la revisione di area il 22 maggio. Si sono separati per parlare ad aree diverse del Brasile e per presiedere a conferenze di palo diverse. L’anziano Nelson ha presieduto e parlato alla conferenza del Palo di Olinda, vicino a Recife, il 18 maggio, e alla conferenza del Palo di Curitiba Boqueirao il 25 maggio. L’anziano Andersen ha presieduto e parlato alla conferenza del Palo di Maracanaú e a una riunione per i giovani il 18 maggio e alla conferenza del Palo di Brasilia Taguatinga il 25 maggio.

L’anziano Neil L. Andersen parla agli intervenuti a un seminario sulla libertà religiosa a Brasilia. Foto di Tom Garner.

Mentre l’anziano Nelson presiedeva a una conferenza per i dirigenti del sacerdozio a Recife il 17 maggio e a Curitiba il 24 maggio, la sorella Nelson ha incontrato le donne a riunioni speciali in cui ha tenuto discorsi. L’anziano Nelson ha detto che mentre le due riunioni per i dirigenti del sacerdozio erano riservate alle presidenze di palo e ai vescovi, le due riunioni per le sorelle erano aperte a tutte del donne che volevano parteciparvi. Alle riunioni per i dirigenti hanno partecipato circa 400 fratelli del posto, mentre più di 2.300 sorelle hanno partecipato a quelle per le donne.

In altre riunioni speciali, la sorella Anderson ha parlato insieme all’anziano Andersen alle coppie giovani di Brasilia, ai missionari di Fortaleza e Brasilia e ai giovani di Fortaleza.

Alle varie riunioni gli anziani Nelson e Andersen sono stati accompagnati dall’anziano Ulisses Soares, uno dei sette presidenti dei Settanta; dall’anziano Claudio R.M. Costa dei Settanta e presidente dell’Area Brasile Sud; e dall’anziano Jairo Mazzagardi dei Settanta e consigliere della presidenza di area. Insieme a loro c’erano le rispettive mogli: la sorella Rosanna Soares, la sorella Margareth Costa e la sorella Elizabeth Mazzagardi.