L’anziano Cook incoraggia i membri: “Scegliete i sentieri della rettitudine”

Inserito da Marianne Holman Prescott, redazione di Church News

  • 27 Gennaio 2015

L’anziano Quentin L. Cook insegna che il sentiero della rettitudine include il mettere al primo posto la famiglia, la Chiesa e il Salvatore.

Punti salienti dell’articolo

  • Gli obiettivi scolastici e lavorativi sono importanti, ma non dovrebbero avere la precedenza sulla famiglia, sulla Chiesa e sulla testimonianza del Salvatore.
  • Dovremmo vivere in modo da poter essere ansiosi di incontrare il Salvatore.

 “La dottrina essenziale del libero arbitrio richiede che una testimonianza del vangelo restaurato debba essere basata sulla fede, piuttosto che su prove esterne o scientifiche. — Anziano Quentin L. Cook, del Quorum dei Dodici Apostoli


 

LOGAN, UTAH (USA)

Durante una riunione tenuta il 25 gennaio, l’anziano Quentin L. Cook ha insegnato che mettere la famiglia, la Chiesa e il Salvatore al primo posto è fondamentale nello scegliere un percorso che conduce alla rettitudine.

“Le scelte che contano di più possono essere fatte da chiunque, a prescindere da talento, abilità, opportunità o situazione economica”, ha detto.

L’anziano Cook ha insegnato che sebbene a volte le persone affrontino le difficoltà della vita, vivendo situazioni sulle quali hanno poco o nessun controllo, avranno sempre il controllo sulle questioni che riguardano il retto vivere.

“Quando si tratta di principi, di comportamento, osservanza religiosa e retto vivere, noi abbiamo il controllo”, ha detto. “La nostra fede in Dio Padre e in Suo Figlio Gesù Cristo e il culto che rendiamo Loro sono scelte che facciamo noi”.

L’anziano Cook ha riconosciuto che molte delle stesse difficoltà legate alla fede che esistevano durante la sua crescita rimangono le stesse oggi.

“L’opposizione in tutte le cose c’è stata e ci sarà sempre. Coloro che pregano, studiano le Scritture, mettono in pratica i comandamenti e adorano e seguono il Salvatore la vedranno per quella che è in realtà. La loro fede aumenterà e la loro vita sarà benedetta”, ha detto.

Il discorso dell’anziano Cook ruotava intorno alla frase “I suoi sentieri sono giusti”, che si trova in 2 Nefi 9. In quel capitolo troviamo ammonimenti sull’apprendimento, sulla saggezza, sulla ricchezza, sul lavoro, sul rifiuto di vedere o ascoltare le conseguenze del peccato e dottrina profonda sull’Espiazione di Gesù Cristo.

“Porrò l’enfasi sui sentieri di rettitudine che ci permettono di presentarci davanti al Santo d’Israele, ‘il guardiano alla porta’”, ha detto.

L’anziano Cook ha parlato di come i momenti cruciali della sua vita lo hanno aiutato a plasmare la sua fede e di come ha vissuto.

Quando aveva quindici anni e il suo fratello maggiore, Joseph, ne aveva venti, l’esperienza di quest’ultimo nel decidere di svolgere una missione — nonostante il desiderio del padre che restasse a casa e si iscrivesse alla facoltà di medicina — ebbe un grande impatto sulla vita del fratello più giovane.

“Quella notte io e mio fratello parlammo della scelta”, ha ricordato l’anziano Cook. “Mentre ragionavamo, giungemmo alla conclusione seguente: se Gesù Cristo era un grande uomo, ma non un essere divino, se Joseph Smith era un meraviglioso insegnante, ma non un profeta, se il Libro di Mormon era pieno di consigli fantastici, ma non la parola di Dio, allora papà aveva ragione: sarebbe stato meglio andare all’università. Se, però, Gesù Cristo è il Figlio di Dio, se Joseph Smith è un profeta, se il Libro di Mormon è la parola di Dio, allora sarebbe stato più importante accettare la chiamata e proclamare il Vangelo”.

L’anziano Cook ha detto che studiare attentamente il Libro di Mormon ci darà una testimonianza continua dello Spirito.

Volendo una risposta personale alle questioni affrontate, quella sera l’anziano Cook pregò e ricevette una conferma da parte dello Spirito riguardo al fatto che quelle cose sono vere.

“Provai ciò che compresi essere i sentimenti che lo Spirito Santo mi suscita quando ricerco le verità spirituali”.

L’anziano Cook ha detto che quelle risposte hanno guidato le sue decisioni più importanti, aggiungendo che, nel vivere il Vangelo, le singole persone sono benedette dallo Spirito che dà loro un assaggio della bontà del Padre Celeste mediante sentimenti di gioia, felicità e pace.

“Come miglior approccio per ottenere una testimonianza, vorrei suggerire di studiare attentamente il Libro di Mormon, in modo da poter sperimentare una testimonianza continua dello Spirito”, ha detto.

Anche la conoscenza e la testimonianza del ruolo profetico che Joseph Smith svolse della restaurazione hanno un impatto sulla vita della persona.

L’anziano Cook ha parlato di due principi importanti che ha imparato da missionario, oltre all’amore e all’apprezzamento per il Libro di Mormon.

Primo: il sentiero che una persona sceglie è importante e, secondo: è meglio un impegno costante quotidiano che un sforzo eroico sporadico.

“Non basta limitarci a evitare i sentieri che conducono al male”, ha detto l’anziano Cook. “In 2 Nefi 9:51 ci viene detto: ‘Non spendete denaro per ciò che non ha alcun valore, né la vostra fatica per ciò che non può soddisfare’. In altre parole, scegliete i sentieri che conducono alla rettitudine”.

Ha detto: “Non tutte le decisioni che affronterete riguardano la scelta fra il bene e il male. Molte devono essere prese utilizzando il consiglio che l’anziano Dallin H. Oaks ha dato nel suo ispirato sermone ‘Buono, migliore, eccellente’. Anche la differenza tra buono ed eccellente può essere profonda”.

L’anziano Cook ha insegnato che gli obiettivi scolastici e lavorativi sono importanti, ma che non dovrebbero avere la precedenza sulla famiglia, sulla Chiesa e sulla testimonianza del Salvatore. “Le conseguenze involontarie possono essere profondamente avverse”.

“L’incontro più importante che ognuno di noi avrà dall’altra parte del velo sarà quello con il Salvatore. A prescindere da chi siano i nostri antenati e dalla nostra condizione economica, faremo rapporto sulla nostra obbedienza ai comandamenti che ci sono stati dati. Dovremmo vivere in modo da poter essere ansiosi di incontrare il Salvatore”.