L’anziano Andersen aggiunge l’istruire gli altri all’invito riguardante il tempio

Inserito da Ryan Morgenegg, redazione di Church News

  • 24 Febbraio 2015

L’anziano Neil L. Andersen del Quorum dei Dodici Apostoli ha aggiunto un elemento alla sfida lanciata ai giovani l’anno scorso: “Preparare tanti nomi quanti sono i battesimi che celebrate al tempio e aiutate qualcun altro a fare lo stesso”.

Punti salienti dell’articolo

  • “Preparate tanti nomi quanti sono i battesimi che celebrate al tempio e aiutate qualcun altro a fare lo stesso”.

“Se accetterete questa sfida e la insegnerete ad altri, vi prometto che proverete questo bellissimo legame che ci unisce come famiglie per generazioni”. — Anziano Neil L. Andersen del Quorum dei Dodici Apostoli

Un anno fa l’anziano Neil L. Andersen, membro del Quorum dei Dodici Apostoli, ha lanciato una sfida ai giovani della Chiesa: “Preparate tanti nomi quanti sono i battesimi che celebrate al tempio”.

Adesso ha aggiunto all’invito un elemento che riguarda l’insegnamento, dicendo: “Quest’anno aggiungiamo otto parole alla sfida che riguarda il tempio: ““Preparate tanti nomi quanti sono i battesimi che celebrate al tempio e aiutate qualcun altro a fare lo stesso”.

Utilizzando la stima di cento miliardi di persone vissute sulla terra dalla sua creazione, l’anziano Andersen ha mostrato un’animazione su come potrebbe apparire la situazione se queste cento milioni di persone fossero organizzate in famiglie su campi di calcio. Considerando cinquemila persone per ogni campo di calcio e mille campi per città, per contenere cento miliardi di persone ci vorrebbero ventimila città. “Queste persone sono i nostri fratelli e le nostre sorelle: non sono solo colori su una mappa”, ha detto. “Dobbiamo conoscerli, organizzarli e portare i loro rispettivi nomi al tempio”.

Ha detto che qualcuno potrebbe dire che è un compito arduo, ma ha aggiunto: “Con Dio nulla sarà impossibile” (Luca 1:37).

L’anziano Neil L. Andersen, membro del Quorum dei Dodici Apostoli, parla durante la Giornata alla scoperta della storia familiare di RootsTech tenuta presso il Salt Palace, a Salt Lake City, sabato 14 febbraio 2015. Foto di Kristin Murphy, Deseret News.

L’anziano Neil L. Andersen ha detto che l’opera di storia familiare, come una scalata in montagna, richiede resistenza, pazienza e diligenza. Foto di Kristin Murphy, Deseret News.

Descrivendo le grandi benedizioni che le persone hanno a disposizione sulla terra negli ultimi giorni per svolgere la storia familiare e il lavoro di tempio, l’anziano Andersen ha detto: “Vivete nell’epoca della restaurazione del vangelo di Gesù Cristo sulla terra. È un periodo glorioso per essere al mondo, pieno di benedizioni e opportunità che le generazioni passate non avrebbero potuto immaginare. Vivete in un’epoca di templi e di tecnologia”.

Precisando che nella storia familiare e nel lavoro di tempio ci sono spesso degli ostacoli, l’anziano Andersen ha spiegato il bisogno di perseverare. “Proprio come scalare una montagna, questo lavoro richiede resistenza, pazienza e diligenza. Come per qualsiasi cosa importante, ci saranno scoraggiamento, delusione e battute d’arresto, ma riuscirete a scorgere l’eternità come mai prima. Nel fare del vostro meglio, sentirete crescere sia le vostre capacità sia il vostro desiderio di portare avanti questʼopera”.

Una delle benedizioni derivanti dal partecipare al lavoro di tempio e storia familiare è la promessa fatta dal profeta Joseph Smith: le persone possono diventare “liberatori sul monte Sion”.

“Abbiamo ricevuto molte storie sulle benedizioni che sono giunte dall’essere ‘liberatori sul monte Sion’”, ha detto.

L’anziano Andersen ha invitato i membri ad accettare la sfida, a portarla a termine e a condividerla.

Per illustrare l’aspetto dell’insegnamento, l’anziano Andersen ha mostrato un video su un giovane uomo di nome Samuel Hepworth che ha imparato a portare i nomi dei suoi antenati al tempio. “L’anziano Hepworth [che sta attualmente svolgendo una missione] ha accettato e portato a termine la sfida”, ha detto l’anziano Andersen. “Poi l’ha condivisa con Lauren, che ha istruito la sua famiglia”.

L’anziano Andersen ha concluso il suo discorso con una benedizione: “Se accetterete questa sfida e la insegnerete ad altri, vi prometto che proverete questo bellissimo legame che ci unisce come famiglie per generazioni. Proverete felicità per coloro che accettano la vostra sacra offerta. I vostri cuori saranno davvero volti ai vostri padri e sentirete che i loro cuori si volgono a voi. Sentirete di avere uno scopo e avrete una forza che vi aiuterà a evitare le tentazioni che vi circondano. Vedrete meglio l’invisibile, le cose eterne che il mondo non vede. Se aggiungerete quest’opera alla vostra vita retta, il dono dello Spirito Santo avrà un’influenza più grande su di voi. La vostra fede e la vostra gratitudine per il Salvatore cresceranno. Comprenderete meglio il potere della Sua Espiazione e verrete salvaguardati dalle distrazioni che possono così facilmente allontanarvi dai comandamenti”.

L’anziano Andersen ha parlato durante la Giornata alla scoperta della storia familiare, alla conferenza sulla storia familiare di RootsTech tenuta presso il Salt Palace, a Salt Lake City, sabato 14 febbraio 2015.