L’anziano Cook mostra tre semplici passi per fare storia familiare

Inserito da R. Scott Lloyd, redazione di Church News

  • 31 Marzo 2015

Inizia usando il sito FamilySearch.org o il libretto La mia famiglia – Le storie che ci uniscono per trovare nomi di uno o più dei tuoi antenati o dei loro discendenti.

Punti salienti dell’articolo

  • Trova i nomi di uno o più antenati.
  • Porta i nomi al tempio (ove possibile, vai con la famiglia).
  • Insegna alla famiglia e agli altri a fare lo stesso.

“Prender parte a questa opera sacra destinata ai morti benedice i vivi. Rafforza la nostra fede e il nostro impegno nel Vangelo, ci aiuta a resistere alle tentazioni, avvicina i membri della famiglia e rafforza i nostri rioni e i nostri pali”. — Anziano Quentin L. Cook, del Quorum dei Dodici Apostoli

“Non dobbiamo mai dimenticare che la storia familiare e le ordinanze del tempio che ne scaturiscono sono una parte essenziale dell’opera di salvezza”, ha recentemente insegnato l’anziano Quentin L. Cook del Quorum dei Dodici Apostoli durante una conferenza sulla storia familiare a Salt Lake City (USA).

“Prender parte a questa opera sacra destinata ai morti benedice i vivi. Rafforza la nostra fede e il nostro impegno nel Vangelo, ci aiuta a resistere alle tentazioni, avvicina i membri della famiglia e rafforza i nostri rioni e i nostri pali”.

Trova, porta, insegna

Ha incoraggiato i membri a fare storia familiare usando il semplice processo “trova, porta, insegna”.

“Per trova, intendiamo usare il sito FamilySearch.org o il libretto La mia famiglia – Le storie che ci uniscono per trovare i nomi di uno o più dei nostri antenati o dei loro discendenti”, ha spiegato.

“Poi, porta questi nomi al tempio o condividili con gli altri, in modo che possano farlo loro. (Quando possibile, andate al tempio come famiglia).

Infine, insegna questo procedimento alla tua famiglia e poi insegna agli altri a fare lo stesso”.

Abbiamo bisogno di essere legati sia alle nostre radici, cioè ai nostri genitori, ai nostri nonni e agli altri antenati, che ai nostri rami, ossia ai nostri figli, ai nostri nipoti e agli altri discendenti, ha insegnato l’anziano Cook.

L’anziano Cook ha dichiarato che il piano del Padre Celeste riguarda le famiglie, aggiungendo che è rappresentato da un grande albero. “Per vivere e per crescere un albero ha bisogno sia delle radici sia dei rami. Allo stesso modo, noi abbiamo bisogno di essere legati sia alle nostre radici, cioè ai nostri genitori, ai nostri nonni e agli altri antenati, che ai nostri rami, ossia ai nostri figli, ai nostri nipoti e agli altri discendenti”.

Egli ha parlato di ciò che spesso nella Chiesa viene chiamato lo Spirito di Elia, sottolineando che la missione del profeta Elia era quella di restaurare il potere di suggellamento negli ultimi giorni, tramite cui le famiglie sono suggellate insieme e la pienezza della salvezza è disponibile sia ai vivi che ai morti.

Citando Dottrina e Alleanze 128:15, che dice che la salvezza degli antenati è necessaria per la salvezza dei loro discendenti, l’anziano Cook ha ribadito: “Ciò significa che la salvezza dell’intera famiglia umana è interdipendente e connessa, come le radici e i rami di un grande albero”.

Ha citato Dottrina e Alleanze 138, la visione del presidente Joseph F. Smith riguardo alla visita di Cristo nel mondo degli spiriti mentre il suo corpo giaceva nella tomba. In quella visione il presidente Smith ha detto di aver visto Adamo ed Eva.

“Ho ripensato a questi versetti”, ha detto l’anziano Cook. “Ho la sensazione che molta della storia familiare e molte delle benedizioni che ne scaturiscono siano frutto del lavoro compiuto dalle figlie fedeli di Eva. Senza Eva e le sue figlie non ci sarebbe storia familiare, perché la famiglia non esisterebbe. Senza l’influenza retta delle donne, le famiglie si disintegrerebbero e il caos sociale avrebbe la meglio”.

La riunione di famiglia dedicata ad Albero familiare

“Le aspettative e gli impegni di famiglia dovrebbero essere in cima alle nostre priorità”, ha detto. “Proteggeranno il nostro destino divino. Ho esortato le famiglie a tenere quella che ho chiamato una ‘Riunione dedicata ad Albero familiare’. Tale riunione dovrebbe essere un evento ricorrente. Ognuno può portare a queste riunioni racconti di famiglia esistenti, storie, foto e oggetti preziosi posseduti dai nonni e dai genitori. Per coloro che stanno cercando modi più produttivi per osservare il giorno del Signore in famiglia, affrettare questa opera diventa un terreno fertile”.

Egli ha osservato che, nonostante la storia familiare sia una cosa di famiglia, non tutte le famiglie hanno la stessa situazione.

“Molti sono morti senza essere sposati o senza avere figli”, ha detto. “Alcuni hanno divorziato; altri si sono sposati parecchie volte. Molti hanno avuto figli disabili o che sono morti giovani. Tutti hanno una storia Ogni anima, viva o morta, che sia responsabile per le sue azioni, ha bisogno delle benedizioni di queste sacre ordinanze e noi possiamo aiutare i membri della nostra famiglia a riceverle”.

Una benedizione apostolica

L’anziano Cook ha lasciato la seguente benedizione apostolica sulle famiglie che fanno storia familiare: “Con la promessa che se guarderete al di là della barriera del tempo e della mortalità e aiuterete chi non può aiutare se stesso, avrete la benedizione di avere maggiore unità e gioia in famiglia e le protezioni divine garantite a coloro che sono fedeli nel Suo servizio”.

L’anziano Cook ha detto alla rivista Church News: “È molto importante che le famiglie si riuniscano per fare sia il lavoro di storia familiare che il lavoro di tempio per i loro antenati. La nuova generazione inizia a essere coinvolta in un modo meraviglioso, ma ha ancora bisogno di essere istruita in maniera più significativa”.

L’anziano Cook ha parlato durante la conferenza sulla storia familiare di Roots Tech a Salt Lake City, nello Utah (USA), il 14 febbraio.