L’anziano Cook sprona i membri dell’Africa Sudest a edificare Sion

Inserito da Sarah Jane Weaver, direttrice associata di Church News

  • 4 Novembre 2014

L’anziano Quentin L. Cook del Consiglio dei Dodici, l’anziano L. Whitney Clayton della Presidenza dei Settanta, il vescovo presiedente Gary E. Stevenson e altri dirigenti della Chiesa posano per una foto con il vice presidente dello Zimbabwe Joice Mujuru (al centro con il Christus), con il presidente Mhonda e con il presidente Mathermera.

Il progresso della Chiesa nell’Area Africa Sudest è meraviglioso, ha detto l’anziano Quentin L. Cook dopo aver visitato l’area dal 15 al 27 ottobre.

“Siamo rimasti colpiti dalla forza dei dirigenti del sacerdozio e dell’unità tra i membri. Provengono da molti diversi paesi con lingue differenti e diversi trascorsi razziali, ma sono uniti nel vivere la cultura del vangelo di Gesù Cristo”, ha detto l’anziano Cook del Quorum dei Dodici Apostoli.

L’anziano Cook saluta un giovane uomo in Sudafrica.

L’anziano Quentin L. Cook posa per una foto con due giovani donne.

Giovani adulti non sposati in Sudafrica.

Giovani adulti non sposati in Sudafrica.

Una famiglia che ha partecipato alla riunione multipalo per i giovani adulti non sposati dello Zimbabwe.

 

Un gruppo di diaconi posa per una foto alla riunione per i giovani dello Zimbabwe.

 

L’edificio Swaziland Manzini è situato in cima a una collina che sovrasta la città.

L’anziano Cook e sua moglie, la sorella Mary Cook, erano accompagnati durante il viaggio dall’anziano L. Whitney Clayton della Presidenza dei Settanta e consorte, la sorella Kathy Clayton, e dal vescovo presiedente Gary E. Stevenson e da sua moglie, la sorella Lesa Stevenson. Assieme ai dirigenti c’erano anche i membri della presidenza dell’Area Africa Sudest, gli anziani Carl B. Cook, Stanley G. Ellis e Kevin S. Hamilton con le rispettive consorti, le sorelle Lynette H. Cook, Kathryn K. Ellis e Claudia Keysor Hamilton.

Durante la visita, l’anziano Quentin L. Cook, l’anziano Clayton e il vescovo Stevenson hanno svolto la revisione dell’Area Africa Sudest, hanno incontrato i rappresentanti del governo e altri leader della nazione e hanno tenuto riunioni con membri, missionari e dirigenti del sacerdozio. Hanno anche partecipato a riunioni con i giovani, con i giovani adulti non sposati, con le giovani coppie sposate e con i missionari appena ritornati. Le rispettive mogli hanno incontrato le donne dell’area e hanno diretto conferenze per le donne e tenuto un addestramento per i dirigenti delle organizzazioni ausiliarie.

L’area comprende 21 nazioni e membri che sono culturalmente, eticamente e geograficamente diversi. Sebbene i paesi affrontino molte difficoltà economiche, attualmente non hanno problemi con l’Ebola, che ha colpito l’Africa occidentale. Infatti, l’anziano Cook ha riferito al suo ritorno a Salt Lake City che nemmeno un singolo caso della malattia è stato trasferito nell’Area Africa Sudest dai paesi dell’Africa orientale.

L’area è molto vasta — soltanto la Repubblica Democratica del Congo ricopre metà dell’area degli Stati Uniti e comprende una delle più grandi popolazioni di lingua francese della Chiesa.

“I membri lavorano insieme, si vogliono bene. È una cosa meravigliosa”, ha detto l’anziano Cook.

Egli ha detto che i membri della maggior parte dei paesi sono andati a riunioni speciali tenute per loro. “Abbiamo posto enfasi sull’importanza di ‘edificare Sion nel loro cuore e nella loro casa’”.

L’anziano Cook ha detto che nello Zimbabwe hanno incontrato i rappresentanti ufficiali del governo e, ha detto, “abbiamo sottolineato l’importanza della fede, della famiglia e della libertà di religione.

Abbiamo ricevuto forti rassicurazioni che la religione e la libertà di esercitarla verranno tutelate. Nonostante il paese abbia avuto delle difficoltà, ha sempre dato priorità alta alla fede. I bambini a scuola studiano sia il Nuovo Testamento che l’Antico Testamento. I nostri missionari nordamericani sono rimasti piacevolmente sorpresi dalla profondità della conoscenza delle Scritture che i missionari nativi posseggono”.

Le Autorità generali hanno anche visitato Zambia, Mozambico, Congo, Namibia, Repubblica Democratica del Congo, Swaziland e molte città del Sudafrica.

La sfida maggiore che interessa tutti i paesi dell’area è la “crescita rapida della Chiesa”, ha detto l’anziano Clayton, riferendo che “il ritenimento è molto alto”.

“È meraviglioso svolgere una revisione di area in cui le sfide più grandi da gestire sono legate alla crescita”, ha detto l’anziano Cook.

Il vescovo Stevenson ha detto che il numero dei missionari locali presenti nell’area è aumentato da 400 a 1.300 negli ultimi anni.

“I presidenti di palo stanno lavorando alacremente per rafforzare l’autosufficienza temporale e spirituale”, ha detto.

Il vescovo Stevenson ha detto che i dirigenti di area, che sono numerosi, sono pronti ad affrontare le difficoltà, tra cui trovare luoghi in cui i membri possono riunirsi.

A Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo, dove la Chiesa ha annunciato la costruzione di un tempio, i membri stanno prendendo parte a un programma professionale in cui sviluppano capacità edili. Ricevono inoltre addestramento pratico costruendo nuove cappelle della Chiesa. Quando i membri completeranno l’addestramento sull’autosufficienza, riceveranno una certificazione di costruttore edile e si qualificheranno come operai, ha detto.

“La competenza con cui costruiscono è dimostrata dall’alta qualità del loro lavoro”, ha aggiunto l’anziano Clayton.

L’anziano Cook ha detto che lo Zambia ha celebrato il suo cinquantenario come nazione durante la sua visita. Il titolo su un quotidiano del 20 ottobre riguardante l’evento — “Il favore del Signore” — ha dimostrato l’importanza che il paese da alla religione, ha detto l’anziano Cook.

“Bisogna lodare questi paesi perché si impegnano tanto per mantenere la libertà di religione”, ha detto.

Fila posteriore (da sinistra a destra): gli anziani Stanley G. Ellis e Carl B. Cook della Presidenza dell’Area Africa Sudest, il vescovo presiedente Gary E. Stevenson, l’anziano Quentin L. Cook del Quorum dei Dodici, l’anziano L. Whitney Clayton della Presidenza dei Settanta e l’anziano Kevin S. Hamilton della Presidenza dell’Area Africa Sudest. Fila davanti (da sinistra a destra): le sorelle Kathryn K. Ellis, Lynette H. Cook, Lesa Stevenson, Mary Cook, Kathy Clayton e Claudia Keysor Hamilton.