Il Libro di Mormon: radunare Israele, prepararsi per la Seconda Venuta

Inserito da R. Scott Lloyd, redazione di Church News

  • 28 Gennaio 2013

L’anziano Russell M. Nelson del Quorum dei Dodici parla durante la sessione finale del seminario per i nuovi presidenti dei centri di addestramento missionario e i nuovi direttori dei centri visitatori il 17 gennaio. Fotografie di R. Scott Lloyd

Punti salienti dell’articolo

  • L’anziano Russell M. Nelson parla alle coppie presenti al seminario del 2013 per i nuovi presidenti dei centri di addestramento missionario e i nuovi direttori dei centri visitatori il 17 gennaio.
  • Il Libro di Mormon contribuisce ad adempiere gli obiettivi divini del Signore di radunare la dispersa Israele e di preparare il mondo per la Sua seconda venuta.
  • La genealogia è un modo per radunare Israele dall’altra parte del velo.

“Aiut[iamo] a radunare gli eletti del Signore da entrambi i lati del velo”. —Anziano Russell M. Nelson del Quorum dei Dodici Apostoli

Provo, Utah (USA)

Il Libro di Mormon è “rivolto specificamente al rimanente del casato d’Israele” ed è un segno per il mondo che il Signore ha cominciato a riunire la dispersa Israele, ha affermato l’anziano Russell M. Nelson del Quorum dei Dodici il 17 gennaio.

L’intervento dell’anziano Nelson nel Joseph Smith Memorial Building a Salt Lake City ha concluso il seminario di tre giorni del 2013 per i nuovi presidenti dei centri di addestramento missionario e i nuovi direttori dei centri visitatori. Ha parlato a 18 coppie di marito e moglie in partenza che si trovavano al Centro di addestramento per missionari di Provo per i primi due giorni del seminario e che hanno ricevuto gli ultimi addestramenti e le ultime istruzioni a Salt Lake City.

Riferendosi al capitolo 5 della guida missionaria Predicare il mio Vangelo, l’anziano Nelson ha sottolineato che vengono insegnate cinque cose sul Libro di Mormon: che è la chiave di volta della fede dei Santi degli Ultimi Giorni, che attesta di Cristo, che esso e la Bibbia si sostengono a vicenda, che risponde alle domande dell’anima e che avvicina le persone a Dio.

“Queste sono affermazioni buone e vere, ma quale sarebbe la prospettiva del nostro Padre Celeste e del Suo Beneamato Figliolo, Gesù Cristo, se doveste chiedere Loro cinque cose sul Libro di Mormon?” ha domandato. “Non credo che sarebbero queste cinque”.

Ha asserito che la prospettiva del Padre e del Figlio apparsi al profeta Joseph Smith nel Bosco Sacro “sarebbe certamente influenzata da due promesse di vecchia data che Essi hanno fatto a tutta l’umanità”.

L’anziano Nelson ha identificato queste promesse con il raduno della dispersa Israele e il ritorno del Signore.

“Queste due sono state le promesse predominanti quando hanno introdotto l’ultima dispensazione, questa dispensazione della pienezza dei tempi”, ha detto.

L’anziano Nelson ha osservato che tutte le precedenti dispensazioni del Vangelo sono state limitate nel tempo e nel luogo, ma non sarà così per questa, la dispensazione finale.

Nella dispensazione di Abrahamo, ha detto l’anziano Nelson, Dio promise che attraverso il lignaggio di Abrahamo, sarebbero state benedette persone di tutte le nazioni. Altri elementi dell’alleanza erano una posterità innumerevole, l’eredità di certe terre, la venuta del Salvatore del mondo tramite tale lignaggio e che i posteri di Abrahamo sarebbero stati i portatori ufficiali del sacerdozio a tutte le nazioni, ha spiegato.

L’anziano David F. Evans dei Settanta, a sinistra, l’anziano Jeffrey R. Holland del Quorum dei Dodici, la sorella Wendy Nelson e l’anziano Russell M. Nelson salutano le coppie in partenza nel lasciare la sala dopo il discorso dell’anziano Nelson.

L’anziano Nelson ha raccontato che Israele fu disobbediente e pertanto fu dispersa, ma Dio ha promesso che la dispersa Israele col tempo sarebbe stata riportata nel gregge del Signore.

“Il frontespizio di apertura del Libro di Mormon fa riferimento al casato d’Israele e i tre discorsi conclusivi di Mormon e Moroni chiudono il Libro di Mormon facendo riferimento al raduno d’Israele”, ha puntualizzato l’anziano Nelson. “Quindi tutto il Libro di Mormon è racchiuso da questa dottrina. È uno degli importanti insegnamenti della Chiesa”.

Ha citato queste parole di Cristo: “Io raccoglierò dalla sua lunga dispersione il mio popolo, o casato d’Israele, e stabilirò di nuovo la mia Sion fra loro” (3 Nefi 21:1).

“Dunque la venuta alla luce del Libro di Mormon sta come segno per il mondo intero che il Signore ha cominciato a radunare Israele e ad adempiere le alleanze che ha fatto 4.000 anni fa ad Abrahamo, Isacco e Giacobbe”, ha commentato l’anziano Nelson.

“Noi non solo insegniamo questo concetto, ma vi prendiamo parte”, ha detto alle coppie missionarie in partenza. “Lo facciamo aiutando a radunare gli eletti del Signore da entrambi i lati del velo. In maniera meravigliosa e misericordiosa, l’invito a venire a Cristo può essere esteso anche a coloro che sono morti senza la conoscenza del Vangelo. Parte della loro preparazione richiede un lavoro terreno da parte di altre persone”.

Ha detto che sua moglie, Wendy, che aveva presentato al gruppo all’inizio della sessione, “è di servizio di notte”. Ha spiegato che sente la chiamata degli antenati defunti e lavora fino a notte inoltrata facendo ricerche per individuarli. “Fornisce continuamente alla nostra famiglia i nomi di quelle persone che non la fanno dormire la notte”.

Ha aggiunto, riguardo a coloro che sono impegnati nel raduno della dispersa Israele: “Per cui mettiamo assieme alberi genealogici e creiamo registri di gruppo familiare e facciamo il lavoro di tempio per procura per radunare gli individui al Signore e nelle loro famiglie, le loro famiglie eterne”.

La promessa del raduno è importante, ha detto l’anziano Nelson, perché è “il preludio promesso per preparare il mondo per la seconda venuta del Signore. Quindi, dal punto di vista della Divinità, il Libro di Mormon e l’istituzione della Chiesa aprono la porta ora verso l’adempimento di queste due grandi promesse non ancora concretizzatesi.

Il Libro di Mormon è lo strumento che Dio che ha portato alla luce per compiere entrambi questi obiettivi divini”.