Nel 2010 gli aiuti della Chiesa hanno raggiunto 58 paesi

  • 9 Marzo 2011

Organizzare i progetti di servizio per i giovani e gli adulti in risposta al terremoto in Cile di magnitudo 8,8 è stato uno dei tanti modi nei quali la Chiesa ha fornito soccorso durante il 2010.

Punti salienti dell’articolo

  • La Chiesa ha risposto a 119 disastri in 58 paesi, inclusi:
  • I terremoti in Cile e ad Haiti.
  • Le inondazioni in Cina, Myanmar, Pakistan e Vietnam.
  • Epidemie di colera ad Haiti e in Papua Nuova Guinea.

La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, conosciuta per i soccorsi umanitari durante i disastri e in risposta alle sofferenze, ha trascorso il 2010 agendo contro la povertà, le malattie e i disastri naturali.

Durante il 2010 i Servizi di benessere per le emergenze e gli uffici di area di tutto il mondo hanno risposto a 119 disastri in 58 paesi, fornendo 15 milioni di dollari in aiuti umanitari e organizzando squadre di volontari per aiutare le persone coinvolte.

Nel giro di poche ore dal terremoto che a gennaio ha devastato Haiti, i rappresentanti della Chiesa stavano valutando le necessità e distribuendo acqua, cibo e altre necessità. I medici volontari sono stati impiegati per assistere le migliaia di feriti. La Chiesa continua a contribuire alla stabilizzazione della vita ad Haiti attraverso l’istruzione, il lavoro e la casa, a prescindere dal fatto che le persone colpite siano membri della Chiesa o no.

L’alluvione in Pakistan ad agosto ha causato 2.000 morti e milioni di persone sono state colpite dalla devastazione. La Chiesa ha contribuito ai soccorsi insieme ad altre organizzazioni internazionali. Negli stati del Centro e nel Sudamerica, in Cina, Tailandia, Myanmar, Vietnam, nelle Filippine e persino negli Stati Uniti—particolarmente nel Tennessee, nel Kentucky e nel Missouri—la Chiesa ha fornito aiuti per l’alluvione sotto forma di cibo, acqua, kit per l’igiene, coperte, vestiario, kit per la pulizia, volontari e altri materiali di soccorso.

Due gravi epidemie di colera, ad Haiti e in Papua Nuova Guinea, sono avvenuti durante gli ultimi mesi del 2010. In risposta, la Chiesa ha fornito medici volontari professionisti, sistemi di purificazione dell'acqua e materiali per l'istruzione e ha anche assemblato e spedito, nelle aree che sono state colpite, un kit per il trattamento e la prevenzione del colera