Quattro modi per diventare una famiglia che sa gestire i mezzi multimediali

Inserito da Marianne Holman Prescott, redazione di Church News

  • 2 Aprile 2014

Ponendo l’enfasi sull’“autocontrollo”, gli individui saranno più pronti a utilizzare i mezzi multimediali in modo appropriato mentre diventano buoni “cittadini virtuali” — anche quando non si trovano in casa, dove i filtri sono attivi.

Punti salienti dell’articolo

  • 1. Siate a conoscenza del modo in cui si utilizzano i mezzi multimediali in casa e del contenuto visualizzato o ascoltato.
  • 2. Preoccupatevi del contenuto fruito.
  • 3. Programmate orari in cui non si utilizzano mezzi multimediali.
  • 4. Cercate i mezzi multimediali migliori, rigettate quelli negativi.

“Proteggere la famiglia dalla pornografia comporta più dell’installazione di filtri per Internet nel computer, vuol dire sviluppare abitudini sane nell’utilizzo dei mezzi multimediali”, ha detto Jill C. Manning, esperta nella ricerca e nell’osservazione correlate alla pornografia e al suo impatto sulle famiglie.

“Il modo in cui utilizziamo e scegliamo i mezzi multimediali, il modo in cui gestiamo i comportamenti, le abitudini e l’utilizzo legati a essi nella nostra vita — specialmente in casa — ha un impatto significativo sul clima che si respira in casa e sulle condizioni della nostra famiglia”, ha detto la dottoressa Manning durante la conferenza Utah Coalition against Pornography [la Coalizione dello Utah contro la pornografia] tenuta il 22 marzo presso il Little America Hotel a Salt Lake City.

È attraverso il miglioramento delle abitudini legate all’utilizzo dei mezzi multimediali e l’insegnamento in famiglia su come muoversi in un mondo che ne è saturo che gli individui — insieme alle rispettive famiglie — aumenteranno la propria resistenza alla pornografia, ha detto.

“Spesso, quando parliamo degli standard e delle direttive dei mezzi multimediali, lo facciamo concentrandoci all’esterno”, ha detto la dottoressa Manning. “Di solito ci concentriamo sui filtri, il controllo dei genitori, cose esterne a noi”

Ha detto che anche se questi strumenti sono importantissimi, bisogna fare di più. Diventare una famiglia capace di gestire i mezzi multimediali va ben oltre il semplice blocco dei siti pornografici.

“Mi sono concentrata per anni esclusivamente sulla pornografia e sui suoi effetti sui matrimoni e sulle famiglie”, ha detto. “Tuttavia, negli ultimi due anni […] ho osservato con interesse crescente, e anche preoccupazione, le tendenze di alcuni dei mezzi multimediali più importanti e l’utilizzo delle cose che vedo tutto intorno a noi ogni giorno che penso abbiano alcune caratteristiche essenziali identiche a quelle che vediamo nei problemi legati alla pornografia. Ho imparato che la pornografia non ha il monopolio dei contenuti che sono nocivi, che ci riducono a oggetti, che sfruttano le persone, che sono eccessivi, che mancano di empatia e che producono una mancanza di empatia nelle persone, e non è neanche l’unico genere di contenuto di tipo voyeuristico o narcisista”.

Oltre alla natura sempre più violenta e sessuale dei videogiochi, dei film e della televisione, la dipendenza dai mezzi multimediali e il loro utilizzo continua ad aumentare — specialmente tra i giovani — rendendo necessario che le famiglie stabiliscano dei parametri nella propria casa.

Attingendo da uno studio effettuato su più di cento giovani di età compresa tra i 13 e i 17 anni, la dottoressa manning ha detto che il 41% dei suddetti giovani ha riferito la sensazione di dipendenza dal cellulare. Un altro studio ha dimostrato che i giovani degli Stati Uniti che hanno un’età compresa tra gli 8 e i 18 anni utilizzano i mezzi multimediali a scopo intrattenitivo per circa 7,5 ore al giorno.

“E se consideriamo le loro abilità multifunzionali, in effetti concentrano 10 ore e 45 minuti di contenuti in quelle sette ore e mezza”, ha detto la dottoressa Manning. E questi numeri aumentano quando i giovani iniziano l’università, secondo un altro studio.

“Le donne iscritte al primo anno di università trascorrono in media 12 ore al giorno sui mezzi multimediali a scopo intrattenitivo — soprattutto sms, musica, Internet e social network. Non avremmo molto da dire a riguardo se ciò facesse loro del bene. […]

E quali sono le conseguenze a ‘lungo termine’ per noi come società quando abbiamo un’intera generazione e una futura generazione che utilizza i mezzi multimediali in modo eccessivo?”

Ponendo l’enfasi sull’“autocontrollo”, gli individui saranno più pronti a utilizzare i mezzi multimediali in modo appropriato mentre diventano buoni “cittadini virtuali” — anche quando non si trovano in casa, dove i filtri sono attivi.

“Se possiamo migliorare le nostre abitudini relative all’utilizzo dei mezzi multimediali e insegnare ai nostri familiari — e rafforzare soprattutto i nostri giovani — come muoversi in questo mondo saturo di messaggi multimediali in cui viviamo oggi in modo migliore e più sano, possiamo aumentare la resistenza alla pornografia e ai contenuti tossici dei mezzi multimediali e possiamo diminuire le nostre vulnerabilità”, ha detto la dottoressa Manning.

Oltre a incoraggiare i consigli reciproci, la dottoressa Manning ha parlato di quattro modi che aiutano le famiglie a diventare abili nel gestire l’utilizzo dei mezzi multimediali:

1. Siate a conoscenza del modo in cui si utilizzano i mezzi multimediali in casa e del contenuto visualizzato o ascoltato.

“Che cosa succederebbe se l’unica cosa che le persone conoscessero di voi fosse il vostro profilo su qualche social media — un elenco dettagliato di tutto ciò che guardate, leggete, ascoltate e pubblicate sui social media o sui blog?”, ha chiesto.

Il profilo pubblicato on-line di una persona riflette i suoi valori, le sue priorità e i suoi rapporti? Una semplice annotazione dell’utilizzo fatto dei mezzimultimediali nel corso di una settimana può far capire alle persone ciò che tale uso dice di loro e quali azioni saranno necessarie per far sì che ciò rifletta le loro priorità.

2. Preoccupatevi del contenuto fruito.

“Usiamo il pilota automatico troppo spesso”, ha detto. “Dobbiamo diventare più consapevoli di ciò che facciamo e del perché lo facciamo. […] Dobbiamo essere più presenti e coscienti. Le cose che giungono nella nostra vita e sono veramente dannose nel tempo possono farci abbandonare il sentiero che ci porta dove vogliamo essere”.

La dottoressa Manning ha detto che, esattamente come quando cerca di mangiare in modo sano e passa del tempo a leggere le etichette degli alimenti, un individuo o una famiglia può fare la stessa cosa anche con l’utilizzo dei mezzi multimediali.

“Una famiglia capace di gestire i mezzi multimediali discute le proprie regole e le proprie aspettative a riguardo”, ha detto.

I genitori devono stabilire le direttive e poi spiegare perché quello è lo standard. L’impegno formale concernente i mezzi multimediali è un modo in cui i genitori possono discutere di ciò che è appropriato e stabilire norme specifiche.

3. Programmate orari in cui non si utilizzano mezzi multimediali.

Prima dell’esplosione della tecnologia, le persone potevano tornare a casa dalle attività programmate e riposarsi dalle pressioni sociali e dalle influenze esterne. Con tutti i mezzi multimediali disponibili oggi, c’è sempre un collegamento accessibile ai social media. Programmando orari in cui non si utilizzano, le famiglie si riposeranno dallo “stress digitale” che spesso accompagna le costanti pressioni on-line.

4. Cercate i contenuti multimediali migliori, rigettate quelli negativi.

“Dobbiamo allenare orecchie e occhi a riconoscere i contenuti multimediali di alta qualità”, ha detto. “Che cosa faremo per rafforzare i nostri giovani nel riconoscere i contenuti multimediali di alta qualità? […] Non supponiate che lo sappiano automaticamente”.

Parlare del perché certe norme e certi valori sono importanti aiuta i membri della famiglia a comprendere il motivo per cui vogliono essere più attenti nelle scelte che fanno riguardo ai mezzi multimediali.

“Quello che dobbiamo capire come dirigenti e come genitori e insegnanti è che i nostri giovani non trasferiscono automaticamente capacità quotidiane off-line a capacità quotidiane e comportamenti on-line. Questo concetto deve essere reso loro più concreto e più chiaro. […

Concentrandoci] sulle capacità quotidiane, sviluppando rapporti in ambito familiare e chiarendo i valori, rafforziamo il comportamento on-line, diventando persone di integrità sia on-line che off-line”.