Nutrimento spirituale e cucchiai dal manico lungo

Inserito da Sorella Neill F. Marriott, della presidenza generale delle Giovani Donne

  • 23 Febbraio 2016

Benché lo stufato possa riempire la pancia, ancora più soddisfacente per l’anima è riempire il cuore di un’altra persona con la speranza. Questo atteggiamento rivolto agli altri è un bel modo per evitare, come espresso da Helaman, “l’abisso di infelicità” (Helaman 5:12).

Punti salienti dell’articolo

  • Discuti le necessità di familiari e vicini in un consiglio di famiglia.
  • Presidenze di classe, parlate delle esigenze della vostra classe.
  • Cerca la guida del vescovato riguardo alle necessità presenti nel rione.
  • Scopri le opzioni proposte su justserve.org o attraverso i servizi umanitari e del programma di benessere della Chiesa.
  • Offriti volontario nell’ambito di un affidabile progetto di servizio della comunità.

“Sono sicuro che entro la nostra sfera di influenza vi sia chi è solo, chi è malato o chi si sente scoraggiato. Abbiamo la possibilità di aiutare queste persone e di rincuorarle”. — Thomas S. Monson,“Siate un esempio e una luce”, conferenza generale di ottobre 2015

Il 27 ottobre 2015, la Prima Presidenza ha inviato una lettera a tutti i membri della Chiesa in cui ci chiedeva di “prendere parte, ove fattibile, ai progetti di assistenza locali per i rifugiati”.

Come illustrato dal seguente racconto, siamo tutti seduti accanto a una “pentola di stufato”. Un uomo cercò un vecchio e rispettato saggio e disse: “Oh saggio, mi piacerebbe sapere come sono il paradiso e l’inferno”.

Il saggio condusse l’uomo davanti a due porte. Ne aprì una e l’uomo guardò dentro. In mezzo alla stanza c’era un tavolo rotondo, al cui centro era posto un pentolone di stufato, che emanava un profumo delizioso e faceva venire all’uomo l’acquolina in bocca.

Le persone che sedevano attorno al tavolo erano esili e pallide e parevano essere molto affamate. Avevano in mano dei cucchiai con manici molto lunghi che erano legati alle braccia. Ciascuno di loro poteva immergere il cucchiaio nella pentola e tirare su dello stufato ma, poiché il manico era più lungo delle loro braccia, non potevano mettere il cucchiaio in bocca.

L’uomo rabbrividì alla vista della loro infelicità e della loro sofferenza. Il saggio disse: “Hai visto l’inferno”.

Essi dunque andarono nella stanza successiva e aprirono la porta. Era esattamente identica alla prima. C’era il grande tavolo rotondo con il pentolone di stufato che faceva venire l’acquolina in bocca. Le persone avevano gli stessi cucchiai dal manico lungo legati alle braccia, ma qui le persone erano ben nutrite e paffute, ridevano e chiacchieravano.

L’uomo disse: “Non capisco!”.

“È semplice”, disse la sua venerabile guida. “Basta una sola capacità. Vedi, hanno imparato a dare da mangiare l’uno all’altro, mentre gli avidi pensano solo a se stessi” (autore sconosciuto).

Pensiamo a “dare da mangiare” agli altri? Quanto è pieno il nostro pentolone di stufato quando pensiamo al presidente Monson che parla della nostra sfera d’influenza? La vera gioia è alla nostra portata quando diventiamo consapevoli del nostro potere di dare a chi è nel bisogno — magari a qualcuno che è proprio nella nostra casa.

Benché lo stufato possa riempire la pancia, ancora più soddisfacente per l’anima è riempire il cuore di un’altra persona con la speranza. Questo atteggiamento rivolto agli altri è un bel modo per evitare, come espresso da Helaman, “l’abisso di infelicità” (Helaman 5:12). Le persone paffute, felici e ben nutrite della storia hanno imparato questa verità riguardo al servizio.

Guardare al Salvatore con il desiderio di servire è un atto di fede e genera un flusso di benedizioni reciproche. Quando ci sforziamo di aiutare qualcun altro, il ricordo di Gesù Cristo e l’impegno nei Suoi confronti fortificano il nostro spirito. Mosia 2:17 insegna: “Quando siete al servizio dei vostri simili, voi non siete che al servizio del vostro Dio”.

Chi può dimenticare l’ammonimento di Helaman ai suoi figli? “Ricordate, ricordate che è sulla roccia del nostro Redentore, che è Cristo, il Figlio di Dio, che dovete costruire le vostre fondamenta; affinché, quando il diavolo manderà i suoi venti potenti, […] non abbia su di voi alcun potere di trascinarvi nell’abisso di infelicità e di guai senza fine, a motivo della roccia sulla quale siete edificati” (Helaman 5:12; corsivo aggiunto).

Imparare da Lui attraverso lo studio delle Scritture e guardare a Lui in ogni pensiero possono tenere l’infelicità e i guai dell’avversario lontano da noi e ci danno il potere di vivere e di dare più liberalmente e altruisticamente. Con lo spirito nutrito, possiamo diventare come Lehi, offrendo il frutto dell’albero a coloro che attendono.

Il numero di marzo 2016 delle riviste Liahona e New Era danno risposte solide e utili per la guarigione interiore; dopodiché possiamo aiutare gli altri a guarire. Sono messe a disposizione del lettore che è alla ricerca diciotto carte da ritagliare comode per lo studio, ognuna delle quali tratta un’emozione difficile.

Se accettiamo le nostre difficoltà — i nostri cucchiai dal manico lungo — e seguiamo Cristo, noi vorremo servire. In parole povere, la nostra capacità di dare ciò di cui gli altri hanno bisogno viene da Gesù Cristo.

Il numero di marzo 2016 delle riviste Liahona e New Era danno risposte solide e utili per la guarigione interiore; dopodiché possiamo aiutare gli altri a guarire. Sono messi a disposizione del lettore che è alla ricerca diciotto cartoncini da ritagliare comodi per lo studio, ognuno dei quali tratta un’emozione difficile. Queste emozioni descrivono in parte ciò che Cristo stesso deve aver provato quando prese su di Sé le pene dell’umanità.

Vi siete sentiti deboli, spaventati, colpevoli, scoraggiati, inutili o soli? Se sì, c’è un cartoncino che vi attende in queste riviste della Chiesa. Essi ci rammentano Gesù Cristo e la Sua infinita capacità di farci acquisire, tramite il Suo amore, una prospettiva spirituale più sana. Quando con fedeltà traiamo forza dal Salvatore, diventiamo un mezzo per far giungere la Sua grazia e la Sua guarigione a chi è nel bisogno. Il nostro cucchiaio dal manico lungo offre soccorso ai bisognosi e noi diventiamo i Suoi rappresentanti, dando nutrimento spirituale agli altri proprio come noi siamo nutriti dalla Fonte di ogni cosa buona. In tale nutrimento e in tale servizio troviamo la vera gioia.

Modi di servire

  • Discuti le necessità di familiari e vicini in un consiglio di famiglia.
  • Presidenze di classe, parlate delle esigenze della vostra classe.
  • Cerca la guida del vescovato riguardo alle necessità presenti nel rione.
  • Scopri le opzioni proposte su justserve.org o attraverso i servizi umanitari e del programma di benessere della Chiesa.
  • Offriti volontario nell’ambito di un affidabile progetto di servizio della comunità.