I giovani sono incoraggiati a servire gli altri nell’anonimato

Inserito da Sorella Bonnie L. Oscarson, presidentessa generale delle Giovani Donne

  • 21 Gennaio 2015

I giovani sono incoraggiati a imbarcarsi nel servizio e a servire gli altri nell’anonimato, prestando attenzione alle richieste di aiuto quiete e personali che le persone a volte inviano.

Punti salienti dell’articolo

  • Molte volte puoi percepire segnali sottili di richiesta da parte di coloro che hanno bisogno di aiuto.
  • Servire nell’anonimato è tanto importante quanto lo sono i progetti di gruppo e spesso può essere fatto in famiglia.

“Quando i nostri giovani aiutano gli altri, iniziano a vedere se stessi come utili e valorosi membri della comunità”. — Sorella Bonnie L. Oscarson, presidentessa generale delle Giovani Donne Fotografia di Busath, Inc.

Con l’inizio del nuovo anno ai giovani della Chiesa è stato dato un nuovo tema per le attività congiunte che sarà incentrato su conferenze dei giovani, campeggi, programmi e lezioni durante tutto l’anno.

Il tema dell’AMM di quest’anno si trova in DeA 4:2: “O voi che vi imbarcate nel servizio di Dio, guardate di servirlo con tutto il cuore, facoltà, mente e forza, per poter stare senza biasimo dinanzi a Dio all’ultimo giorno”.

La parola “imbarcarsi” suggerisce alla mente lo spiegare le vele durante un viaggio in mare. Speriamo che nel 2015 i giovani intraprendano un viaggio alla scoperta dei molteplici modi in cui possono servire coloro che li circondano e, nel farlo, sintonizzino i loro radar per captare i messaggi di “SOS” che li aiuteranno a trovare chi ha bisogno di una mano.

Il servizio è sempre stato una parte importante del programma per i giovani della Chiesa. I giovani si riuniscono per lavorare a progetti di servizio, per aiutare le persone anziane a pulire il giardino, per assistere i bisognosi e per donare il loro tempo contribuendo a cause degne di lode. Questi sforzi sono degni di nota e molto apprezzati da chi riceve il loro servizio.

I giovani sono anche incoraggiati a condividere le cose buone che fanno con gli amici e con i conoscenti tramite i social media come Facebook e Instagram, spesso ispirando altri a svolgere atti di servizio propri. Ci sono volte in cui condividere è appropriato ed edificante e fa molto bene. Per trovare alcuni esempi, dai un’occhiata al nuovo video musicale che puoi trovare sul sito per i giovani della Chiesa www.ChurchofJesusChrist.org/youth/theme/2015.

Ci sono molti modi un cui i giovani possono aiutare e servire chi li circonda.

Tuttavia, c’è un altro aspetto del servizio che speriamo che i nostri giovani possano altrettanto imparare quest’anno. Ciò comprende prestare attenzione alle richieste di aiuto quiete e personali che le persone a volte inviano e servire nel segreto e nell’anonimato, senza aspettarsi ricompense o riconoscimenti.

Nel seguire il tema di quest’anno e imbarcandosi “nel servizio di Dio”, i giovani della Chiesa possono cercare modi di servire nell’anonimato.

Questo aspetto del servizio è rappresentato da una storia che un amico mi ha raccontato di recente riguardante sua figlia Katie, allora sedicenne. Ella aveva notato la tristezza di una donna del suo rione rimasta vedova da poco e decise di diventare sua amica. Il mio amico notava che la figlia era spesso assente e, quando le chiese dove fosse stata, Katie rispondeva semplicemente che era stata a trovare questa vedova a casa per farle una visitina. Spesso la si vedeva con un fiore in mano mentre si recava a casa della sua nuova amica o la si notava mentre rastrellava le foglie nel suo giardino. La madre presto si rese conto che nessuno aveva chiesto a sua figlia di fare amicizia con questa sorella, anzi, ella aveva visto un bisogno e aveva deciso di occuparsene da sola in maniera discreta. Le due crearono una bella amicizia che durò fino a quando la vedova morì molti anni più tardi.

Questa giovane donna comprese la gioia dello svolgere servizio con discrezione e senza mettere i manifesti. Il Salvatore Gesù Cristo insegnò: “Guardatevi dal praticare la vostra giustizia nel cospetto degli uomini per esser osservati da loro; altrimenti non ne avrete premio presso il Padre vostro che è nei cieli. […] Ma quando tu fai limosina, non sappia la tua sinistra quel che fa la destra”, (Matteo 6:1, 3) Sono ammirevoli i discreti atti di servizio di cui nessuno saprà mai eccetto chi li riceve e chi li fa.

Il luogo migliore per svolgere questo tipo di servizio è all’interno della nostra famiglia. Accorgersi di un bisogno e soddisfarlo accrescerà l’amore sia in chi dona che in chi riceve. Aiutare un fratello o una sorella minore con i compiti, portare fuori la spazzatura senza che ci venga chiesto, riordinare una stanza mentre nessuno ci guarda e offrire una parola di incoraggiamento a un familiare scoraggiato sono piccoli atti di servizio discreto che contribuiscono a invitare l’amore e lo Spirito in una famiglia e in una casa. L’intera famiglia è benedetta quando anche solo un familiare osserva per cogliere piccoli e discreti modi di servire chi lo circonda. Quanto più sarà benedetta l’intera famiglia quando tutti cercano modi di servire.

Bisogna cercare opportunità di servire in modi discreti e semplici anche al di fuori della famiglia e della casa. Le situazioni della Chiesa forniscono molte opportunità di servire e spesso è il più piccolo degli atti generosi che può fare la differenza più grande nella vita degli altri. Aiutare una giovane madre impegnata con i suoi figli durante la riunione sacramentale, invitare qualcuno che è solo a sedersi accanto a te, sforzarsi di aiutare qualcuno che ha difficoltà ad inserirsi o chiamare qualcuno che non è venuto a una riunione sono tutti modi che possono fare un’enorme differenza per qualcuno in difficoltà.

Una rivelazione del Signore data tramite Joseph Smith ci incoraggia dicendo: “Sii fedele […] soccorri i deboli, alza le mani cadenti e rafforza le ginocchia fiacche” (DeA 81:5). Non c’è modo migliore di emulare il Salvatore che mostrare amore cristiano servendo chi ci circonda e incoraggiando, guidando e istruendo i nostri figli a fare altrettanto. Quando i nostri giovani aiutano gli altri, iniziano a vedere se stessi come utili e valorosi membri della comunità. Quando osservano i bisogni degli altri cercando modi di servire, i loro problemi sembrano meno gravi.

C’è valore in entrambi i tipi di servizio — i progetti di servizio di gruppo che spesso sono di beneficio per molti e i piccoli e discreti atti di amore che toccano soltanto chi dona e chi riceve. Il tema dell’AMM del 2015 fornisce un importante promemoria di essere ansiosamente impegnato nel prestare attenzione per carpire i segnali di SOS di coloro che hanno bisogno e di trovare modi di seguire l’esempio del Salvatore di amarci gli uni gli altri in maniera discreta e fedele.