1990–1999
Per essere guariti
Aprile 1994


Per essere guariti

La via più sicura, più efficace e più breve per arrivare alla guarigione si trova mettendo in pratica gli insegnamenti di Gesù Cristo.

La Pasqua risveglia nella nostra mente pensieri del Salvatore, della Sua vita, della Sua espiazione, della Sua risurrezione, del Suo amore. Egli è veramente risorto dalla morte «con la guarigione nelle sue ali».1

Oh, quanto abbiamo bisogno di tutto quello che il Redentore può darci! Il mio è un messaggio di speranza per voi che anelate ad essere sollevati dai pesanti fardelli di cui siete gravati, forse senza nessuna colpa, anche se vivete degnamente. Le vostre difficoltà possono essere causate da una grave menomazione, dalla lotta contro una malattia che mette in pericolo la vostra vita; possono essere la conseguenza della morte di una persona cara o la sofferenza angosciosa per una persona cara schiava del peccato; oppure possono scaturire da offese subite nel corpo e nello spirito. Vi porto testimonianza che, qualunque sia la causa, si può trovare un sollievo permanente alle condizioni stabilite dal Signore.

L’aiuto datoci dal Signore segue sempre una legge eterna. Meglio conoscete questa legge, più facile diventa ricevere il Suo aiuto. Segue un elenco di alcuni principi sui quali è basata la guarigione che Egli opera.

È importante ricordare che tale guarigione può liberarci dal nostro male o alleviare i nostri fardelli, oppure può farci capire che è più opportuno sopportare pazientemente sino alla fine, poiché Dio ha bisogno di figli e figlie coraggiosi che sono disposti a farsi perfezionare quando, nella Sua saggezza, questa è la Sua volontà.

Rendiamoci conto che alcune difficoltà della vita non troveranno una soluzione qui sulla terra. Paolo pregò tre volte che gli fosse rimossa la scheggia che gli tormentava la carne. Il Signore rispose semplicemente: «La mia grazia ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza».2 Egli dette a Paolo una forza che compensava il suo tormento, in modo che egli potesse condurre una vita più proficua. Egli vuole che voi sappiate come potete guarire quando è Sua volontà che lo siate, e come potete ottenere la forza di vivere nelle tribolazioni quando Egli vuole che queste siano uno strumento per il vostro progresso. In entrambi i casi il Redentore vi sosterrà. Questo è il motivo per cui Egli disse: «Prendete su voi il mio giogo ed imparate da me … poiché il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero».3

Quando pensate di non poter più tirare avanti, deponete temporaneamente il vostro fardello ai Suoi piedi. Le Scritture vi dicono come potete farlo. Per esempio, quando i sudditi di Alma nella loro condizione di oppressi «riversarono a Lui i loro cuori … Egli riconobbe i pensieri dei loro cuori», e il Signore li benedisse dicendo:

«Allevierò pure i fardelli che vi sono stati imposti, in modo che non li sentirete più … affinché possiate sapere con sicurezza che Io, il Signore Iddio, visito il mio popolo nelle sue afflizioni.

Ed accadde allora che … il Signore li fortificò in modo che potessero sopportare agevolmente i loro fardelli e si sottoposero allegramente e con pazienza a tutta la volontà del Signore».4

Sottomettendovi «allegramente e con pazienza» a tutta la Sua volontà avrete modo di imparare delle preziose, anche se difficili, lezioni e dei principi eterni che vi porteranno tanti benefici.5 L’esempio di Alma e di Amulek ci illumina in proposito. Mentre si sforzavano di fare il bene fra il popolo di Ammoniha, furono presi e messi in prigione. Amulek confidava sul suo più esperto compagno Alma, il quale seppe infondergli una maggiore fiducia nel Signore. Obbligato ad assistere al martirio di donne e bambini mandati al rogo, Amulek disse: «Ecco, forse bruceranno noi pure». Alma rispose: «Che sia fatto secondo la volontà del Signore [è un principio fondamentale]. Ma … la nostra opera non è ancora finita; pertanto non ci bruceranno».6

Il giudice supremo e gli altri capi li percossero per molti giorni, li ricoprirono di sputi, li privarono del cibo, li interrogarono e li tormentarono con beffe e minacce. Anche se era stato comandato loro di parlare, essi rimasero muti e nudi, in paziente attesa che il Signore li ispirasse ad agire. Poi «il potere di Dio scese su Alma ed Amulek, ed essi si levarono». Alma gridò: «Dacci la forza, secondo la nostra fede che è in Cristo, fino a liberarci. Ed essi spezzarono le corde con cui erano legati».7 La terra tremò e i muri della prigione crollarono. Tutti coloro che avevano colpito Alma e Amulek rimasero uccisi, ed essi si trovarono pertanto liberi. In un’altra occasione Alma pregò così: «Oh, Signore … abbi pietà di quest’uomo, e guariscilo, secondo la sua fede che è in Cristo».8

Questi due esempi rivelano il grande segreto per essere guariti. Il Signore vi darà sollievo mediante il Suo potere, quando lo chiederete con umiltà e con fede in Gesù Cristo.

Non dite: «Nessuno mi capisce; non so cosa fare, né dove trovare un’aiuto». Queste parole sono un’ammissione della propria sconfitta. Nessuno può aiutarvi, senza fede da parte vostra.9 Il vostro progresso personale dipende da questo. Non cercate una vita praticamente libera da disagi, dolori, difficoltà, impegni o sofferenze; poiché questi sono gli strumenti che il nostro Padre affettuoso usa per favorire il nostro progresso personale e la nostra conoscenza. Come affermano ripetutamente le Scritture, sarete guariti se eserciterete la vostra fede in Gesù Cristo.10 Questa fede è dimostrata dalla disponibilità a confidare nelle promesse che Egli ci ha fatto tramite i Suoi profeti 11 e le Sue Scritture che contengono le Sue parole. Forse non sapete ancora come farlo, ma confidate che Egli vi aiuterà a usare il vostro libero arbitrio per aprire la via alla guarigione che Egli compie. Aver fede in Cristo significa confidare in Lui; noi confidiamo nei Suoi insegnamenti. Questo ci porta alla speranza, e la speranza ci porta la carità, il puro amore di Cristo, il sentimento di pace che proviamo quando ci rendiamo conto del Suo interesse per noi, del Suo amore e della Sua capacità di curarci e di alleviare i nostri fardelli con il Suo potere guaritore.

Esiste nella vostra mente un atteggiamento negativo? Quando siete scoraggiati, vi sentite sopraffatti e cercate disperatamente qualcuno che vi aiuti a risolvere i vostri problemi, sottovalutando la vostra personale capacità di migliorare la situazione? Capite che è necessario impegnarvi e fare tutto quello che potete, prima che il Signore possa fare la Sua parte per aiutarvi?

Potete rivolgervi al Salvatore in molte maniere diverse. La maniera più diretta, che è spesso quella più efficace, è l’umile e fiduciosa preghiera rivolta al vostro Padre nei cieli, che viene esaudita tramite lo Spirito Santo che comunica con il vostro spirito.12 Eppure a volte, se non c’è l’abitudine, questa via è difficile da prendere, e difficile da riconoscere quando state imparando a pregare con fede. Se è così, ricorrete a un’altra via. Imparate a confidare in qualcuno che vi è vicino. Imparando a confidare in lui, imparerete a confidare in Dio e nel Suo potere di guarigione.13 Cominciate da un amico o dal vescovo, che conosce gli insegnamenti del Salvatore. Spesso egli stesso è stato guarito dal Signore, mettendo in pratica i principi del Vangelo con fede nel Redentore. Egli saprà mostrarvi cosa dovete fare. Oppure cominciate leggendo, meditando e mettendo in pratica gli insegnamenti delle Scritture, che sono una possente fonte di aiuto.14 Gli esempi e gli aneddoti vi aiuteranno a comprendere i principi, tuttavia troverete che il vero potere di guarire proviene dalle dottrine delle Scritture, come rivelano i passi che vi citerò:

  • Vedo che la vostra fede è sufficiente perché vi guarisca.15

  • Venite a me con pieno intento di cuore.16

  • Tornate a me, pentitevi dei vostri peccati e convertitevi perché possa guarirvi.17

  • Ritornate al Signore con pieno intento di cuore, e se riporrete in Lui la vostra fiducia, servendoLo in tutta diligenza di spirito, Egli vi libererà dalla schiavitù, secondo il Suo buon volere.18

Anche se avessero a disposizione tempo e risorse illimitate, e non è così, i dirigenti del sacerdozio non sarebbero in grado di fornirvi tutto l’aiuto necessario. Essi sono rappresentanti del Signore, e le Sue leggi vi impongono di fare la vostra parte. Essi vi indicheranno la via; essi possono impartirvi le benedizioni del sacerdozio.19 La vostra fede, purezza e obbedienza e quelle del detentore del sacerdozio hanno molta influenza sulla realizzazione della vostra benedizione.20 La guarigione può avvenire all’atto stesso della benedizione, ma più spesso avviene durante un arco di tempo la cui lunghezza dipende dalla fede e dall’obbedienza dell’individuo e dalla volontà del Signore.21 Penso che la velocità con la quale avviene la guarigione sia stabilita dall’individuo, non dal Signore. Egli si aspetta che voi usiate le altre risorse disponibili, incluso l’aiuto di un competente professionista quando è necessario; poi Egli fornirà il resto dell’aiuto di cui avete bisogno secondo la Sua volontà.22

L’amore è una potente medicina. Satana, che ne è consapevole, vorrebbe separarvi dal potere dell’amore di Dio, dei familiari e degli amici che vogliono aiutarvi. Egli vuole convincervi che il mondo vi sta cadendo addosso, che non c’è scampo né soccorso. Egli vuole indurvi a credere che non avete la possibilità di aiutare voi stessi, e che nessun altro si interessa veramente a voi. Se ha successo, voi sarete spinti a una disperazione e a una sofferenza ancora più profonde. La sua strategia è quella di farvi credere che non siete apprezzati, amati o desiderati, cosicché nella vostra disperazione arriverete all’autocritica e, nella peggiore delle ipotesi, arriverete a disprezzare voi stessi e a considerarvi persone malvagie, mentre invece non lo siete. Ricordate che la saggezza di Dio è più grande dell’astuzia del diavolo.23 Se nutrite questi pensieri, scacciateli dalla vostra mente, cercando con il vostro affetto di aiutare un’altra persona che si trova nel bisogno. Questo suggerimento può sembrarvi crudele, considerando il vostro desiderio di guarire, ma è basato su un principio di verità. Paolo disse: «Portate i pesi gli uni degli altri, e così adempirete la legge di Cristo».24

L’amore entra in noi quando impariamo ad aiutare un’altra persona con un atteggiamento di fiducia. Se vi sentite privati dell’amore, fare questo diventa difficile. Tuttavia un duraturo interesse e sostegno per gli altri richiameranno su di voi il loro affetto e sostegno. Vi sentirete necessari; diventerete lo strumento mediante il quale il Signore può aiutare un’altra persona. Lo Spirito vi farà sentire l’interesse del Salvatore per voi, e quindi il calore e la forza del Suo amore. Il presidente Kimball disse: «Dio ci tiene presenti e veglia su di noi. Ma di solito è per mezzo di un’altra persona che Egli soddisfa le nostre necessità. Pertanto è indispensabile che ci serviamo gli uni gli altri».25

Le difficoltà ci giungono come prove alle quali ci sottopone il nostro Padre saggio e onnisciente, per darci l’esperienza che ci farà maturare e accrescerà la nostra capacità di conoscere e mettere in pratica i Suoi principi. Quando siete degni, le difficoltà diventano un fattore di crescita, non una barriera al progresso. Tuttavia, a prescindere dalla fonte delle difficoltà, e a prescindere dalle persone alle quali vi rivolgete per avere aiuto – se presso psicologi professionisti, medici, dirigenti del sacerdozio, amici, genitori o parenti – a prescindere da dove cominciate, queste soluzioni non vi daranno mai la risposta esauriente che cercate. La guarigione finale si ottiene mediante la fede in Gesù Cristo e nei Suoi insegnamenti, con il cuore spezzato e lo spirito contrito, e mediante l’obbedienza ai Suoi comandamenti. Questo è il motivo per cui la reazione dell’uomo alle difficoltà della vita, che generano odio, scoraggiamento, mancanza di fiducia, ira e sentimenti di vendetta, deve essere soppiantata dalla tenera misericordia del nostro amorevole Padre celeste e del Suo amato Figliuolo. Quando l’angoscia scaturisce dalle cattive azioni altrui, è importante che vi sia un castigo e che si prendano le opportune azioni disciplinari; ma non deve essere la persona offesa a prendere le misure punitive necessarie. Lasciatelo fare a chi ne ha l’autorità; imparando a perdonare, anche se è terribilmente difficile, guadagnerete la libertà e vi aprirete la via a una novità di vita.26 Il tempo dedicato dalla persona offesa a far punire il trasgressore è tempo perso nel processo della guarigione.

Per concludere, fate quello che potete, un passo dopo l’altro. Cercate di comprendere i principi della guarigione esposti nelle Scritture e insiti nella preghiera. Aiutate gli altri. Perdonate. Sottomettetevi «allegramente e con pazienza a tutta la volontà del Signore».27 Soprattutto, esercitate la fede in Gesù Cristo.

Vi porto testimonianza che la via più sicura, più efficace e più breve per arrivare alla guarigione si trova mettendo in pratica gli insegnamenti di Gesù Cristo. Questa via inizia dalla conoscenza e dall’amore per i principi del libero arbitrio e dell’espiazione di Gesù Cristo. La conoscenza e la gratitudine per questi principi ci portano alla fede in Lui e all’obbedienza ai Suoi comandamenti, e quindi alla guarigione.

Se non fate progressi nonostante i vostri sforzi per ricevere la guarigione spirituale, se vi sembra di dipendere continuamente da un’altra persona per avere un sostegno, alzate con fede lo sguardo a Gesù Cristo. So che il Maestro vi ama e vi guarirà, secondo la vostra fede in Lui. Nel nome di Gesù Cristo. Amen.

  1. Malachia 4:2; 2 Nefi 25:13.

  2. 2 Corinzi 12:7-9.

  3. Matteo 11:29-30.

  4. Mosia 24:12, 14-15, corsivo dell’attore.

  5. Vedi Giacobbe 4:10.

  6. Alma 14:12-13, corsivo dell’autore.

  7. Alma 14:15, 19, 24-26; corsivo dell’autore.

  8. Alma 15:10; corsivo dell’autore.

  9. Vedi Harold B. Lee, Stand Ye in Holy Places, (Salt Lake City: Deseret Book Co., 1974), pagg. 241-242.

  10. Vedi Enos 1:15-18.

  11. Vedi Marion G. Romney, Conference Report, ottobre 1969, pagg. 57-60; oppure Improvement Era, dicembre 1969, pagg. 66-69.

  12. Vedi Helaman 3:35.

  13. Vedi Ether 12:27-31.

  14. Vedi 2 Timoteo 3:14-17.

  15. 3 Nefi 17:8.

  16. 3 Nefi 18:32.

  17. 3 Nefi 9:13; DeA 112:13.

  18. Mosia 7:33.

  19. Vedi Bruce R. McConkie, The Mortal Messiah, 4 voll. (Salt Lake City: Deseret Book Co., 1979-1981), 3:28-29.

  20. Vedi The Teachings of Spencer W. Kimball, ed. Edward L. Kimball (Salt Lake City: Bookcraft, 1982), pagg. 510-511.

  21. Vedi James E. Talmage, Gli articoli di fede, pag. 221-222.

  22. Vedi Discorsi di Brigham Young, a cura di John A. Widtsoe (Salt Lake City: Deseret Book Co., 1941), pag. 163.

  23. DeA 10:43.

  24. Galati 6:2.

  25. The Teachings of Spencer W. Kimball, ed. Edward L. Kimball (Salt Lake City: Bookcraft, 1982), pag. 252.

  26. Vedi Richard G. Scott, Ensign, maggio 1992, pagg. 31-33.

  27. Mosia 24:15.