2000–2009
David: un futuro missionario
Aprile 2001


David: un futuro missionario

«I nostri giovani fratelli e sorelle arrivano… ad amare profondamente Gesù e i profeti in modo naturale».

Miei cari fratelli e sorelle, una delle tante benedizioni di cui fruiscono i membri della Chiesa è quella di avere e portare la propria testimonianza, talvolta anche solo con un gesto o l’esempio.

Mia moglie ed io, così come altre persone, non dimenticheremo mai quel giovane fratello alla cerimonia di dedicazione del tempio di Recife, in Brasile, lo scorso dicembre, il quale stava in piedi sotto una pioggia torrenziale.

Proprio mentre il presidente Hinckley e il presidente Faust uscivano dal tempio, quel ragazzino di dieci anni, che chiamerò David, si fece avanti ignorando il vento e la pioggia e, con la sua camicia bianca e i suoi pantaloni scuri grondanti acqua, si mise in piedi, risoluto come un soldato, a testimoniare che egli si trovava invero alla presenza dei profeti, dei veggenti e dei rivelatori del Signore.

David rappresenta bene i molti giovani che sono il futuro della Chiesa. Genitori amorevoli e insegnanti della Primaria gli avevano insegnato ad onorare, amare e seguire i profeti. In questo modo, i nostri giovani fratelli e sorelle arrivano, come David, ad amare profondamente Gesù e i profeti in modo naturale. Come genitori e insegnanti, abbiamo la responsabilità e la possibilità di rafforzare questo affetto e questo rispetto.

Tramite una guida attenta, le testimonianze cresceranno nel tempo, per arrivare poi a poggiarsi sulla rivelazione personale.

Come efficacemente dimostratoci da David, quel nostro giovane fratello in piedi sotto la pioggia, è la famiglia l’organizzazione basilare ed eterna della Chiesa, dalla quale egli ha imparato tanto. Col giusto insegnamento, egli riceverà una rivelazione personale di Gesù Cristo quale Figlio del Dio vivente, e saprà che attraverso il Suo Sacrificio, il Salvatore portò a compimento l’espiazione promessa. Joseph Smith è il primo profeta di questa restaurazione. Gordon B. Hinckley è il nostro affettuoso profeta attuale.

David crescerà sapendo che un giorno svolgerà una missione. Suo padre gli parlerà spesso delle benedizioni ricevute durante la missione. Egli rappresenta tutti i padri in Sion che sono fedeli detentori del sacerdozio.

La madre di David farà sentire unita la famiglia portando avanti importanti e durature tradizioni. Ella rappresenta tutte quelle madri ansiose di crescere i propri figli, capaci di consolarli e di soccorrerli, provvedendo ai loro bisogni spirituali con la stessa cura con cui si occupano dei loro bisogni materiali.

Lungo le bellissime spiagge di Recife, ci sono cartelli che avvertono i bagnanti di limitarsi a nuotare nella zona tra la riva e la barriera corallina. Coloro che si spingono oltre la barriera corallina rischiano di venire attaccati dagli squali, i quali rappresentano una minaccia continua e hanno già causato diversi morti e feriti. Proprio come i segnali sulla spiaggia, il Signore e i Suoi profeti guidano i figli e le figlie di Dio sulla terra, affinché essi siano in grado di evitare gli «squali» della vita: pornografia, droga e altri peccati che possono raffreddare o addirittura annientare il senso del divino che il Signore ha dato ad ognuno dei Suoi figli. Questa guida celeste ci è stata donata da Dio a causa del Suo sconfinato amore per ognuno di noi. La preghiera, lo studio delle Scritture e il digiuno sono mezzi a disposizione di chiunque ne voglia fruire.

«La famiglia: un proclama al mondo» (La Stella, ottobre 1998, 24) è una risorsa preziosa. Un documento ispirato che ci viene dai nostri profeti. Impariamone la lezione.

Poi, da genitori amorevoli, siamo disposti a combattere senza riserve per proteggere e beneficiare i nostri «David», ovvero i nostri figli, i nipoti, e coloro che amiamo.

Alma il Giovane istruì individualmente ognuno dei suoi figli. Egli racconta di aver istruito suo figlio Helaman quando questi era piccolo. Lo stesso avviene oggi per David (vedi Alma 36:3).

Il padre di David potrebbe parafrasare le parole del profeta Alma: «Oh David, figlio mio, ricorda e impara la saggezza nella tua giovinezza; sì, impara nella tua giovinezza a obbedire ai comandamenti di Dio» (Alma 37:35).

David impara che non si spingerà mai minimamente nelle acque torbide della vita, poiché è consapevole che gli squali della vita possono divorare la sua giovane testimonianza che sta crescendo. Sa anche che non ha bisogno di dimostrare di essere anti-conformista facendosi fare piercing o tatuaggi.

Prima che David lasci la sua casa per andare in missione, sarà stato benedetto a causa di tutto ciò che gli sarà stato insegnato personalmente da suo padre. Così come Alma insegnò in maniera così bella a suo figlio Helaman: «Sì, invoca Dio per ogni tua necessità; sì, che tutte le tue azioni siano per il Signore,… prendi consiglio dal Signore in tutte le tue azioni» (Alma 37:36, 37).

Nel Libro di Mormon impariamo questa lezione sin dalle prime pagine. Lehi insegnò con così grande attenzione al figlio, che più tardi Nefi pronunciò le famose parole: «Io, Nefi, essendo nato da buoni genitori, ho dunque ricevuto qualche istruzione in tutto il sapere di mio padre» (1 Nefi 1:1).

A Laman e Lemuele, Lehi insegnò con la stessa premura: «Oh, possa tu essere come questo fiume e scorrere continuamente verso la fonte di ogni rettitudine. Oh, possa tu essere come questa valle, fermo e perseverante, e incrollabile nell’obbedire ai comandamenti del Signore» (1 Nefi 2:9-10).

Raggiunta l’età adulta, Enos, il quale stava cacciando nei boschi, si rammentò degli insegnamenti impartitigli dal padre Giacobbe quando era ancora in vita. Decise di comportarsi conformemente a quegli insegnamenti e così gridò a Dio, «tutto il giorno» e anche la notte. Infine gli giunse una voce: «Enos, i tuoi peccati ti sono perdonati e tu sarai benedetto». Da quel giorno Enos modificò la propria vita ed iniziò ad insegnare lui stesso (Enos 1:4-5).

Il grande profeta Enoch rese giustizia ai propri genitori affermando: «Mio padre mi ha istruito in tutte le vie di Dio» (Mosè 6:41).

Che tutti i nostri «David», i nostri figli, siano preparati a servire.

Tutti amiamo servire. A questo proposito lasciatemi ringraziare mia moglie per il suo appoggio. Voglio ringraziare anche i nostri figli e i rispettivi coniugi, i nostri nipoti, i nostri fratelli e sorelle con le loro famiglie, i nostri missionari che sono un perfetto esempio di impegno duraturo, gli amici che ci sostengono costantemente, i brasiliani, che sono gente meravigliosa, i dirigenti, i profeti e, in special modo, voglio ringraziare il nostro Signore e Salvatore. La Chiesa è vera.

Dico queste cose nel nome di Gesù Cristo. Amen.