2000–2009
«Per portare testimonianza del mio Unigenito»
Aprile 2001


«Per portare testimonianza del mio Unigenito»

«Una testimonianza spirituale della Scrittura nefita porterà sempre la certezza dell’esistenza del Salvatore».

Noi membri dei Settanta desideriamo dare il benvenuto ai fratelli che oggi sono stati sostenuti nei cinque quorum dei Settanta.

Siamo benedetti, fratelli e sorelle, a vivere in un mondo in cui quasi ogni giorno vengono annunciati progressi fatti per combattere malattie e altre minacce per l’umanità. Sembra che sia un cammino senza fine quello che porta l’uomo a cercare di superare gli ostacoli verso una vita lunga e sana. Siamo abituati a una continua fiumana di meraviglie.

Oltre a tutto ciò, dobbiamo affrontare l’implacabile assalto di distrazioni che distruggono l’anima, come la pornografia, l’uso illegale della droga e i maltrattamenti verso il coniuge e i figli. Esiste una serie di false filosofie che vengono spacciate come risposte nuove e moderne ai problemi del mondo.

I potenti mezzi di comunicazione rivelati dal Signore per i nostri giorni sono stati in gran parte destinati a scopi malvagi. La stampa, la televisione, le videocassette e ora Internet portano costantemente in casa nostra materiale che ci sporca l’anima e distrugge la vita. Nei tempi passati le nostre case sono state degli angoli di cielo tranquilli contro il mondo. Per conservare quella pace è necessario ora vigilare incessantemente.

Tuttavia abbiamo buoni motivi per essere ottimisti. Non siamo stati lasciati senza alcuna difesa contro i malvagi elementi che potrebbero degradarci, portarci dolore e disperazione qui e negarci le gioie dell’eternità nella vita futura.

«Gesù disse loro: Io sono il pan della vita; chi viene a me non avrà fame, e chi crede in me non avrà mai sete» (Giovanni 6:35).

«Questo è il pane che discende dal cielo, affinché chi ne mangia non muoia.

Io sono il pane vivente, che è disceso dal cielo; se uno mangia di questo pane vivrà in eterno; e il pane che darò è la mia carne, che darò per la vita del mondo» (Giovanni 6:50-51).

Egli è la risposta ai desideri di certezza del cuore umano. Egli è la risposta ai nostri peccati personali e alle nostre sofferenze.

Egli è il nostro protettore in un mondo che cerca costantemente di risolvere i problemi con la violenza. Egli è il nostro Protettore in un mondo in cui la mente è invasa continuamente dal male. Noi tutti dobbiamo guardare al futuro con entusiasmo e ottimismo. Abbiamo la Sua parola che ci guida, ci conforta e ci da speranza per il futuro. Ci sarà così tanta luce, e purezza, e virtù; e con l’andar del tempo la violenza cesserà, e senza alcun dubbio l’agnello pascerà con il leone.

Il Signore naturalmente ha visto i nostri giorni, ha visto gli effetti devastanti della trasgressione e ha profetizzato che Egli avrebbe protetto la Sua gente.

Parlando a Enoch degli ultimi giorni—giorni di malvagità e vendette—disse:

«E verrà il giorno in cui la terra si riposerà; ma prima di quel giorno i cieli saranno oscurati e un velo di tenebre coprirà la terra; i cieli tremeranno, e anche la terra; e grandi tribolazioni saranno fra i figlioli degli uomini; ma il mio popolo, lo preserverò;

E manderò la giustizia dal cielo, e farò uscire la verità dalla terra, per portare testimonianza del mio Unigenito, della sua risurrezione dai morti, sì, ed anche della risurrezione di tutti gli uomini; e faro si che la giustizia e la verità spazzino la terra come con un diluvio, per raccogliere i miei eletti dai quattro canti della terra… » (Mosè 7:61–62).

Avete notato che ha detto: «Farò uscire la verità dalla terra». Per fare cosa? «Per portare testimonianza del mio Unigenito».

Il Libro di Mormon è stato compilato e tradotto per i nostri giorni. È venuto fuori dalla terra come era stato profetizzato per beneficare e guidare la vita delle persone che vivono in questi giorni. È venuto in un giorno e in un momento in cui, come il Signore sapeva, gli sconvolgimenti causati dalla malvagità sarebbero stati molto intensi.

Nel terminare l’immensa opera di suo padre e di altri, Moroni fa una promessa che è stata tradotta in molteplici lingue ma che temo sia diventata tra noi un luogo troppo comune. Ne parliamo alla scuola domenicale, al seminario, durante la serata familiare e se siamo missionari la impariamo a memoria. Oggi vorrei chiedervi di ascoltare le parole di questa promessa, mentre la leggo, come se non l’aveste mai sentita prima. Pensate alle conseguenze promesse:

«E quando riceverete queste cose, vorrei esortarvi a domandare a Dio, Padre Eterno, nel nome di Cristo, se queste cose non sono vere; e se lo chiederete con cuore sincero, con intento reale, avendo fede in Cristo, egli ve ne manifesterà la verità mediante il potere dello Spirito Santo» (Moroni 10:4).

È la promessa che il nostro Padre Eterno ci darà una manifestazione della verità—una rivelazione personale che avrà una conseguenza eterna.

Il Libro di Mormon ci è stato dato per convincere i Giudei e i Gentili che Gesù è il Cristo, che si manifesta a tutte le nazioni.

Non trattate con leggerezza le rivelazioni di Dio. Non trattate con leggerezza questa promessa stupefacente. Porto testimonianza solenne che questa promessa ha trovato adempimento non solo nella mia vita ma anche nella vita di centinaia di migliaia, anzi milioni, di persone.

Scoprirete che quando la promessa di Moroni si adempie e voi ottenete una testimonianza certa che il Libro di Mormon è realmente la parola di Dio, otterrete insieme la testimonianza che Gesù è il Cristo, il Redentore e Salvatore del mondo. Non so di alcuna volta in cui questo non sia accaduto. Inoltre, non penso che avverrà mai una violazione a questo principio. Una testimonianza spirituale della Scrittura nefita porterà sempre la certezza dell’esistenza del Salvatore.

E con quella testimonianza dello Spirito Santo arriverà la conoscenza sicura che Joseph Smith ha detto la verità quando ha raccontato di aver visto il Padre e il Figlio quel mattino di primavera del 1820.

Non esiste prezzo per la conoscenza che Gesù Cristo vive ed è il nostro Redentore e Salvatore. È l’adempimento della promessa di Moroni nella nostra vita.

Attraverso lo studio e la preghiera noi possiamo poi arrivare a sapere che Egli ha dato a noi la vita tramite la Risurrezione. Arriveremo a sapere che Egli ci ha promesso una qualità di vita nell’al di là oltre la nostra capacità di comprensione. Dobbiamo capire che arriviamo a ottenere questa testimonianza solo attraverso l’obbedienza ai principi e alle ordinanze del Vangelo.

Leggete il Libro di Mormon. Cominciate a leggere «con cuore sincero e con intento reale». Meditate su queste parole. Fate spesso una pausa e chiedete al Padre celeste «se queste cose non sono vere». Continuate a leggere, a meditare e a chiedere. La lettura non sarà facile. Incontrerete degli ostacoli per la via. Persistete.

Avvicinate il Padre in cielo dopo esservi liberati da qualsiasi pregiudizio e prevenzione. Lasciate che il vostro cuore sia aperto alle impressioni che provengono da fonti eterne. Vi verranno rivelati molti tesori ispiratori. Col tempo riceverete nel cuore e nella mente una certezza che Gesù Cristo è il Figlio vivente del Padre vivente. E insieme riceverete la conoscenza che Joseph Smith è il profeta della Restaurazione e che sulla terra oggi ci sono apostoli e profeti. Riceverete la conoscenza che il presidente Gordon B. Hinckley è il profeta del mondo, come pure il presidente della Chiesa.

Faccio questa promessa a coloro che stanno conoscendo ora la Chiesa. Faccio questa promessa a coloro che sono membri della Chiesa, ma hanno perso l’entusiasmo per l’opera, e sono pertanto in uno stato di confusione in questo mondo la cui moralità è nel caos. Faccio questa promessa a coloro che, a causa delle loro trasgressioni e di una vita vissuta senza fede, hanno perso ogni speranza nelle cose eterne.

Quando riceviamo questa sacra testimonianza, l’amore per Lui cresce smisuratamente; cresce il nostro desiderio di conoscerLo; proviamo dolore nel leggere questa profezia che il re Beniamino ha fatto di Lui:

«Ed ecco, egli soffrirà le tentazioni, e i dolori del corpo, la fame, la sete e la fatica anche più di quanto l’uomo possa sopportare a meno che ne muoia; poiché ecco, il sangue gli uscirà da ogni poro, sì grande sarà la sua angoscia per la malvagità e le abominazioni del suo popolo.

Ed egli sarà chiamato Gesù Cristo, il Figlio di Dio, il Padre del cielo e della terra, il Creatore di tutte le cose fin dal principio» (Mosia 3:7–8).

Il nostro cuore sarà ricolmo di gratitudine per il sacrificio che Egli ha compiuto per noi. Questa dottrina della rivelazione personale non è nuova. È un principio eterno che è stato insegnato nelle epoche passate.

«Poi Gesù, venuto nelle parti di Cesarea di Filippo, domandò ai suoi discepoli: Chi dice la gente che sia il Figliuol dell’uomo?

Ed essi risposero: Gli uni dicono Giovanni Battista; altri, Elia; altri, Geremia o uno de’ profeti.

Ed egli disse: E voi, chi dite ch’io sia?

Simon Pietro, rispondendo, disse: Tu sei il Cristo, il Figliuol dell’Iddio vivente.

E Gesù, replicando, gli disse: Tu sei beato, o Simone, figliuol di Giona, perché non la carne e il sangue t’hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è ne’ cieli» (Matteo 16:13–17).

Dopo aver ricevuto questa sacra testimonianza vedrete la Sua mano in migliaia di cose. Egli insegnò ai nostri antichi padri un principio molto importante:

«Ed ecco, tutte le cose hanno la loro somiglianza, e tutte le cose sono create e fatte per portare testimonianza di me, sia le cose che sono materiali che le cose che sono spirituali, le cose che sono in alto nei cieli, e le cose che sono sulla terra, e le cose che sono nella terra, e le cose che sono sotto terra, sia sopra che sotto: tutte le cose portano testimonianza di me» (Mosè 6:63).

Proveremo una grande gioia nel contemplare la Sua vita e presto ci renderemo conto di tutte le cose che testimoniano di Lui. Inoltre, in mezzo alle nostre prove e difficoltà, scopriremo la pazienza sapendo che alla fine tutto andrà bene. Troveremo la serenità nell’affrontare le afflizioni. Troveremo pace in questa vita anche quando il caos girerà vorticosamente attorno a noi.

Questo è il potere di una testimonianza che Gesù è il Cristo, il Redentore, il nostro Avvocato presso il Padre, l’Unigenito del Padre nella carne, il vero Salvatore del mondo.

Porto testimonianza di Lui. Testimonio che Egli visse, morì, e uscì dalla tomba da essere risorto; Egli ci ha fatto dono della risurrezione e di una promessa di una vita eterna di gioia e appagamento attraverso l’obbedienza alle leggi e alle ordinanze del Vangelo come rivelato di nuovo ai nostri giorni dai profeti viventi.

Nel nome di Gesù Cristo. Amen.