2000–2009
Nella forza del Signore
Ottobre 2004


Nella forza del Signore

Nella forza del Signore possiamo fare, sopportare e superare tutte le cose.

Fratelli e sorelle, il mio cuore trabocca, mi gira la testa, le mie ginocchia tremano e vacillano e credo che le parole non siano in grado di comunicare efficacemente i sentimenti e i pensieri che desidero esprimervi. Prego e invito la compagnia dello Spirito Santo per me e per voi mentre vi parlerò brevemente questa domenica mattina.

Nelle ore trascorse da quando il presidente Hinckley mi ha esteso questa nuova chiamata a servire, ho seguito l’ammonimento di Nefi di «applicare a noi tutte le Scritture» (vedere 1 Nefi 19:23) con maggiore intento e intensità come mai prima d’ora.

Ho riflettuto sugli insegnamenti di Paolo che «Dio ha scelto le cose pazze del mondo per svergognare i savi; e Dio ha scelto le cose deboli del mondo per svergognare le forti» (1 Corinzi 1:27). Questa mattina traggo grande conforto sapendo di essere una delle cose veramente deboli del mondo.

Ho ponderato sulle istruzioni di Giacobbe contenute nel Libro di Mormon:

«Pertanto noi investighiamo i profeti, e abbiamo molte rivelazioni e lo spirito di profezia; e avendo tutte queste testimonianze, otteniamo una speranza, e la nostra fede diviene incrollabile, tanto che possiamo veramente comandare in nome di Gesù e perfino gli alberi ci obbediscono, o i monti, o le onde del mare.

Nondimeno il Signore Iddio ci mostra la nostra debolezza affinché possiamo sapere che è per la sua grazia e la sua grande condiscendenza verso i figlioli degli uomini che noi abbiamo il potere di fare queste cose» (Giacobbe 4:6–7).

Fratelli e sorelle, vi prego di fare particolare attenzione alla parola grazia così come viene utilizzata nel versetto che ho appena letto. Nel Bible Dictionary [dizionario biblico] apprendiamo che la parola grazia viene spesso usata nelle Scritture per connotare un potere che dà forza:

«Il significato principale del termine è aiuto o risorsa divina dato tramite la misericordia e l’amore di Gesù Cristo…

È mediante la grazia del Signore che le persone, grazie alla fede nell’espiazione di Gesù Cristo e al pentimento dei loro peccati, ricevono forza e assistenza per compiere le buone opere che altrimenti non potrebbero fare se abbandonate alle loro capacità. Questa grazia è il potere che consente agli uomini e alle donne di raggiungere la vita eterna e l’esaltazione dopo che avranno fatto del loro meglio» (pagina 697, vedere anche Guida alle Scritture, pagina 93).

Pertanto, l’aspetto dell’Espiazione che conferisce potere e forza ci aiuta a vedere bene, fare del bene e diventare buoni in modi che non potremmo mai riconoscere o raggiungere con le nostre capacità limitate. Vi porto testimonianza che il potere dell’espiazione del Salvatore è reale. Senza il potere dell’espiazione che dà forza, io non potrei stare dinanzi a voi questa mattina.

Riusciamo a sentire la grazia e il potere di Cristo nella testimonianza di Ammon? «Sì, io so che non sono nulla; quanto alla mia forza, sono debole; dunque non mi vanterò di me stesso, ma mi vanterò del mio Dio, poiché nella sua forza io posso fare ogni cosa; sì, ecco, abbiamo operato in questo paese molti grandi miracoli, per i quali loderemo il suo nome per sempre» (Alma 26:12). Fratelli e sorelle, realmente nella forza del Signore possiamo fare, sopportare e superare tutte le cose.

Mentre mi allontanavo dagli Uffici amministrativi della Chiesa dopo la mia intervista con il presidente Hinckley di venerdì pomeriggio, ho rammentato le parole di Enoc:

«E quando Enoc ebbe udito queste parole, si prostrò a terra dinanzi al Signore, e parlò dinanzi al Signore, dicendo: Come è che io ho trovato favore ai tuoi occhi, e non sono che un ragazzo e tutte le persone mi odiano, perché sono lento nel parlare; perché dunque sono tuo servitore?

E il Signore disse ad Enoc: Va’, e fa come ti ho comandato, e nessuno ti trafiggerà. Apri la bocca ed essa sarà riempita, e ti darò di esprimerti, poiché ogni carne è nelle mie mani e io farò come mi sembra bene» (Mosè 6:31–32).

Per tutti coloro tra noi che si sentono impreparati, sopraffatti e inadeguati a svolgere una nuova chiamata, vale ugualmente la promessa che il Signore fece a Enoc. La promessa era vera ai giorni di Enoc e lo è ancora oggi.

La notte del 20 giungo 2000 stavo lavorando fino a tardi con altri colleghi negli uffici direttivi dell’allora Ricks College a Rexburg, nell’Idaho. Stavamo facendo i preparativi finali per una riunione inaspettata e storica la mattina successiva per l’annuncio fatto dal presidente Hinckley che il Ricks College avrebbe conferito lauree di primo grado e avrebbe preso il nome di Brigham Young University—Idaho. Come gruppo di amministratori ci stavamo appena rendendo conto della grande responsabilità e delle sfide che ci aspettavano.

Mentre uscivamo dall’edificio quella sera, uno dei miei colleghi mi chiese: «Presidente, è intimorito?» Per quanto ricordo, risposi qualcosa del tipo: «Se pensassi di dover effettuare questa transizione facendo affidamento solo sulla mia esperienza e il mio giudizio, allora sarei terrorizzato. Ma noi avremo l’aiuto dal cielo. Poiché sappiamo Chi è coinvolto e che non siamo soli, allora no, non ho paura». E tutti noi che serviamo presso la BYU—Idaho attestiamo congiuntamente che abbiamo ricevuto aiuto dal cielo, che sono accaduti dei miracoli, sono state ricevute delle rivelazioni, le porte si sono aperte e siamo stati grandemente benedetti come individui e come istituzione.

Permettetemi, vi prego, di esprimere gratitudine e apprezzamento. Sono grato ai miei progenitori, quegli uomini e donne fedeli e fermi che rispetto e onoro e a cui devo tutto. Amo e apprezzo mia madre e mio padre e la madre e il padre di mia moglie. Sono grato per il loro amore, il loro sostegno, i loro insegnamenti e la loro forza.

Mia moglie, Susan, è una donna virtuosa e una madre retta. Presto vedrete che la purezza e la bontà sono evidenti nel suo volto. La amo e l’apprezzo più di quanto le parole possano esprimere. La ringrazio per la donna che è, per le lezioni che mi ha insegnato e per l’amore che abbiamo condiviso.

Susan ed io siamo stati benedetti con tre figli in gamba. Li amo e li ringrazio. La nostra piccola famiglia in crescita ora comprende tre nuore e tre brillanti e deliziose nipoti. Quando abbiamo la possibilità di stare insieme, abbiamo la benedizione di avere un barlume dell’unità familiare che esisterà nell’eternità.

Miei cari fratelli e sorelle, sono grato per tutti voi. Vedendovi riuniti qui nel Centro delle conferenze e immaginandovi nelle case di riunione di tutta la terra, sono benedetto dalla vostra fedeltà e devozione al Salvatore. Quando sabato avete alzato la mano, ho percepito il sostegno che entrava nella mia anima, ed è stato straordinario. Pochi di voi sanno chi sono, tuttavia sapete da chi è giunta la chiamata e siete disposti a sostenermi. Esprimo la mia gratitudine a voi e mi impegno con tutta la mia anima e la mia energia in questa sacra opera.

Andrò ovunque mi chiamino il Signore e i dirigenti della Sua chiesa, farò tutto ciò che vorranno, insegnerò ciò che vorranno che insegni, e mi sforzerò di diventare ciò che posso e devo diventare. Nella forza del Signore e mediante la Sua grazia, so che voi ed io possiamo avere la benedizione di compiere tutte le cose.

Come il più debole tra i deboli, io attesto che Dio vive. Porto testimonianza che Gesù è il Cristo. È il nostro Redentore e Salvatore. Egli vive. Testimonio che la pienezza del vangelo di Gesù Cristo e della Sua vera chiesa sono stati restaurati sulla terra in questi ultimi giorni tramite il profeta Joseph Smith. Le chiavi e l’autorità del sacerdozio insieme alle ordinanze di salvezza sono di nuovo sulla terra. Grazie al potere di questo sacerdozio, le famiglie possono essere veramente unite per sempre. Il Libro di Mormon è la parola di Dio e la chiave di volta della nostra religione. Inoltre, fratelli e sorelle, i cieli non sono chiusi. Dio parla: a noi individualmente e ai dirigenti del Suo regno sulla terra negli ultimi giorni. Il presidente Gordon B. Hinckley è il profeta del Signore sulla terra oggi. Di queste cose porto testimonianza e le dichiaro nel sacro nome di Gesù Cristo. Amen.