2000–2009
Restaurare la fede nella famiglia
Aprile 2008


Restaurare la fede nella famiglia

Le famiglie stabili forniscono la struttura che mantiene insieme la società giovando a tutta l’umanità.

Grazie alla conoscenza del «grande piano di felicità»1 abbiamo la possibilità e anche la responsabilità di aiutare a restaurare la fede nella famiglia.

In molti sensi il nostro dovere si può confrontare con quello di coloro che lavorano nella medicina e nella ricerca scientifica. Usando leggi stabilite, essi determinano come si possano alleviare le sofferenze e come migliorare la qualità della vita.

Nell’ambito della religione, uomini e donne di fede, usando principi fondamentali,2 possono aiutare a guarire cuori addolorati, ridare speranza e conforto alla mente agitata.

Il successo degli scienziati è stato raggiunto attenendosi a ciò a cui spesso ci si riferisce come leggi naturali. I grandi scienziati del passato e del presente non hanno creato le leggi associate a questi processi naturali: le hanno scoperte.

In una lettera ai Corinzi, l’apostolo Paolo pone una domanda che fa riflettere sulla fonte della facoltà intellettuale dell’uomo. «Infatti, chi, fra gli uomini conosce le cose dell’uomo se non lo spirito dell’uomo che è in lui?»3

Attraverso la logica e lo studio, la conoscenza cresce e la comprensione aumenta. Usando questo procedimento, le teorie e le leggi vengono riconosciute e accettate come autentiche.

Una cosa che diventa chiara alla mente illuminata è che ci sono leggi che mantengono in equilibrio la vita e ogni cosa vivente. Scoprendo le leggi della fisica e attenendosi ad esse si raggiunge il progresso, permettendo all’uomo di alzarsi a livelli più elevati di cultura che sarebbero altrimenti impossibili da raggiungere.

Credo che questa premessa si applichi anche alle norme etiche e ai valori morali. È perciò nostra responsabilità salvaguardare la casa come centro dell’apprendimento dove queste virtù possono essere instillate in un’atmosfera di amore e attraverso il potere dell’esempio.4

Il presidente Thomas S. Monson ha insegnato che «i giovani hanno bisogno di meno critiche e di più modelli da seguire».5

Ripensando alla mia vita mi rendo conto di come abbia acquisito un apprezzamento per i valori fondamentali che sono necessari nello sviluppo di un buon carattere. Dove ho imparato la lealtà, l’integrità e l’affidabilità? Ho appreso queste qualità in famiglia grazie all’esempio dei miei genitori. Come ho acquisito un apprezzamento per il valore del servizio altruistico? Osservando e gioiendo nel vedere la dedizione di mia madre verso la sua famiglia. Dove ho imparato l’onore e il rispetto per le figlie di Dio? L’ho imparato tramite l’esempio di mio padre.

È in casa che ho appreso i principi di una vita previdente e della dignità del lavoro. Riesco ancora a rivedere mia madre trascorrere molte sere a casa mentre cuce le scarpe per una fabbrica di calzature locale usando una macchina da cucire a pedale. Non lo faceva per potersi comprare qualcosa per lei ma per aiutare a dare un sostegno finanziario in modo che mio fratello ed io potessimo frequentare l’università. In seguito espresse quanto questo atto di servizio fosse stato una fonte di soddisfazione per lei.

Mio padre era un uomo saggio e industrioso. Mi ha insegnato a tagliare il legno usando una sega a mano, a sostituire o attaccare una spina al cavo di alimentazione di un elettrodomestico, e molte altre competenze pratiche.

Tutte queste lezioni avevano un tema comune: non essere mai soddisfatti con niente di meno dei tuoi migliori sforzi.

Ho sviluppato la capacità di prendere decisioni importanti parlando con i miei genitori e di imparare dai loro consigli. Alle cose appena citate si possono aggiungere la responsabilità, la considerazione per gli altri, l’incoraggiamento a perseguire possibilità di istruzione, e la lista sarebbe ancora incompleta.

Il vangelo restaurato di Gesù Cristo mi è stato presentato negli anni della mia adolescenza da Pamela che in seguito diventò mia moglie. Lei ha contribuito a fare della mia vita una sinfonia crescente partendo da una semplice melodia.6

Ho trascorso con gioia 67 anni di felicità nel matrimonio e di vita familiare: 21 come figlio a casa dei miei genitori e 46 come marito, culminando nella gioia di essere padre e nonno. Che cosa potrebbe desiderare di più un uomo? Semplicemente che tutti possano godere di queste stesse opportunità.

Tornando agli insegnamenti di Paolo scritti ai Corinzi, troviamo queste parole:

«E così nessuno conosce le cose di Dio se non [colui che ha] lo Spirito di Dio…

L’uomo naturale non riceve le cose… di Dio, perché gli sono pazzia; e non le può conoscere, perché le si giudicano spiritualmente».7

Gli scienziati acquisiscono la loro conoscenza principalmente attraverso la ricerca, facendo esperimenti e usando l’intelletto.

I discepoli di Cristo ricevono la loro testimonianza studiando le Sue parole, osservando le Sue opere, mettendo in pratica i principi del Vangelo e ricevendo lo spirito di ispirazione.8

«Nell’uomo quel che lo rende intelligente è lo Spirito, è il soffio dell’Onnipotente».9

Benché le verità spirituali possano sembrare meno tangibili, per il cuore umile il loro impatto è incontestabile. È importante capire che le leggi naturali non sono state stabilite sulla base della popolarità. Sono state stabilite e poggiano sulla roccia della realtà.

Ci sono anche verità morali che non hanno avuto origine con l’uomo.10 Esse sono centrali ad un piano divino, che quando viene scoperto e messo in pratica, porta grande felicità e speranza al nostro viaggio sulla terra.11

Per esempio, credo, come è affermato ne «La famiglia: un proclama al mondo»12 e definito nella rivelazione divina, che il matrimonio e la famiglia sono ordinati da Dio. Le Scritture dichiarano: «Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua moglie, e saranno una stessa carne».13

Uomini saggi hanno lasciato un retaggio di apprendimento dal passato. Dobbiamo tramandare alle generazioni future un fondamento di fede nella famiglia, come definito dalla Divinità.14

Non dovremmo mai dimenticare che la libertà e la felicità in tutti gli aspetti della vita vengono raggiunti comprendendo e vivendo in armonia con i principi eterni. Essi ci forniscono un fondamento sicuro su cui costruire una vita produttiva e felice.15

Seguire lo schema prescritto nel piano del Padre mi ha permesso di scoprire cosa significa «vivere in maniera felice»16 e «con gioia attingere l’acqua dalle fonti della salvezza».17

Il Salvatore disse: «Io son venuto perché abbian la vita e l’abbiano ad esuberanza».18

La nostra prospettiva o il nostro atteggiamento a volte possono limitare la nostra capacità di godere delle più grandi opportunità della vita.

Ci si potrebbe chiedere: «E riguardo coloro che non hanno vissuto in un ambiente familiare positivo?»

Le famiglie stabili forniscono la struttura che mantiene insieme la società giovando a tutta l’umanità, anche coloro che possono ritenere di vivere in circostanze meno favorevoli.

Per coloro che vivono fedelmente19 e pregano pazientemente per questa socievolezza,20 vorrei condividere le parole semplici e rassicuranti di Helen Steiner Rice:

Quando Dio fa una promessa,

per sempre fedele sarà,

Poiché ogni cosa che Dio promette

indubbiamente la farà.

Quando sei deluso

e ogni speranza è appassita,

Rammenta le promesse di Dio

e la tua fede sarà riaccesa.21

È la mia preghiera che possiamo stare insieme, con coraggio e convinzione come guardiani del dono che Dio ci ha dato: la famiglia. Nel nome di Gesù Cristo. Amen.

  1. Alma 42:8; vedere anche Alma 24:14.

  2. Vedere Guida alle Scritture alla voce «Principio», 158.

  3. 1 Corinzi 2:11.

  4. Vedere Proverbi 22:6.

  5. «Ansiosamente impegnati», Liahona, novembre 2004, 57.

  6. Vedere DeA 128:19.

  7. 1 Corinzi 2:14; vedere anche versetto 11.

  8. Vedere Giovanni 7:16–17.; Giacobbe 4:8.

  9. Giobbe 32:8.

  10. Vedere DeA 130:20–21.

  11. Come una bussola, i principi offrono dei punti di riferimento nel nostro viaggio sulla terra.

  12. Vedere Liahona, ottobre 2004, 49.

  13. Genesi 2:24.

  14. Vedere DeA 49:15–17.

  15. Vedere DeA 68:25–28.

  16. 2 Nefi 5:27.

  17. 2 Nefi 22:3.

  18. Giovanni 10:10.

  19. Vedere DeA 82:10.

  20. Vedere DeA 130:2.

  21. Da Expressions of Comfort (Uhrichsville, Ohio: Barbour Publishing, 2007), 187–188. Riprodotta per gentile concessione.