2010–2019
Il Sacerdozio di Aaronne
Ottobre 2010


Il Sacerdozio di Aaronne

Il sacerdozio che detenete è un dono speciale, poiché vi è stato donato dal Signore stesso. Usatelo, onoratelo e vivete in modo da esserne degni.

Quando ho parlato alla conferenza generale 25 anni fa, ho presentato un supporto visivo che stava al mio fianco: si trattava del mio nipote più grande. Aveva ricevuto da poco il Sacerdozio di Aaronne ed era stato ordinato diacono. In quell’occasione, colsi l’opportunità di rivolgere a lui il mio discorso sull’importanza di ricevere il Sacerdozio di Aaronne.

Dissi a mio nipote:

“Non sono del tutto felice della situazione del mondo che tu e gli altri giovani avete ereditato, specialmente ora che assumete il vostro ruolo nel procedere verso la maturità. Coloro tra noi che sono più vecchi sono vissuti in un’epoca e hanno occupato una posizione che avrebbe permesso loro d’influenzare il cammino del mondo; penso che in gran parte abbiamo fallito permettendo alla situazione del mondo di diventare quella che è. Per questo molti di coloro che devi frequentare non sono stati allevati nella conoscenza e nel rispetto dei valori tradizionali. Pertanto l’influenza dei tuoi coetanei può diventare sempre più pesante e nociva.

Abbiamo portato nelle nostre case la radio, il giradischi e la televisione; benché ognuno di questi oggetti ha la capacità di fornire un divertimento sano, tuttavia una gran parte di ciò che viene prodotto per essere da noi ascoltato o guardato non è di un livello tale da ispirare e incoraggiare i giovani. Infatti la maggior parte di ciò che viene prodotto è degradante. Il semplice scatto dell’interruttore con cui accendiamo un apparecchio nell’intimità della nostra casa ha il potere di distruggere in te il senso di ciò che è giusto e di ciò che è sbagliato” (“Io conferisco il Sacerdozio di Aaronne”, La Stella, gennaio 1986, 40).

Più le cose cambiano, più rimangono uguali, tranne la tecnologia. Sono tentato di chiedere ai giovani uomini del Sacerdozio di Aaronne se hanno la minima idea di cosa sia un giradischi. Per coloro che non lo sanno, è qualcosa che mettevamo in soggiorno per ascoltare la musica. Provate a immaginare, dovevamo noi andare da lui invece di portarcelo in giro ovunque.

A mio nipote Terry insegnai anche quattro lezioni basate sulla storia di Daniele, nell’Antico Testamento. Gli dissi di: (1) mantenere il suo corpo sano e pulito; (2) sviluppare la mente e diventare saggio; (3) essere forte e resistere in un mondo pieno di tentazioni, e (4) confidare nel Signore, specialmente quando si ha bisogno della Sua protezione.

Conclusi i miei consigli a Terry con queste parole: “Queste storie delle Scritture non diventeranno mai vecchie. Le troverai sempre entusiasmanti quando le leggerai come diacono, come insegnante, come sacerdote, come missionario, come insegnante familiare, come presidente di un quorum di anziani o in qualsiasi altra posizione alla quale il Signore ti chiamerà. Esse ti insegneranno ad avere fede, coraggio, amore per il prossimo e fiducia nel Signore” (La Stella, gennaio 1986, 42).

Sono felice di potervi dire che Terry è stato fedele all’incarico che gli ho affidato 25 anni fa. In seguito ha ricevuto il Sacerdozio di Melchisedec, ha servito una missione fedele ed è attualmente presidente del quorum degli anziani, oltre che ovviamente essere il papà di una bellissima figlia.

Nell’ultimo quarto di secolo sono cambiate molte cose. Un’altra cosa che è successa è che molti dei miei nipoti sono cresciuti e hanno avuto figli. Quest’estate ho avuto la possibilità di stare in un cerchio di detentori del Sacerdozio e di porre le mani sul capo del mio pronipote mentre suo padre conferiva su di lui il Sacerdozio di Aaronne. Anche se il mio pronipote non è presente per starmi accanto oggi, mi piacerebbe rivolgere il mio discorso a lui e a tutti voi giovani uomini meravigliosi che detenete il Sacerdozio di Aaronne.

Ricevere il Sacerdozio di Aaronne è una benedizione molto speciale. La storia riporta il giorno glorioso in cui il sacerdozio è stato restaurato sulla terra per dare agli uomini il diritto di agire di nuovo come rappresentanti di Dio mentre ne celebravano le sacre ordinanze. Il 5 aprile del 1829 Oliver Cowdery arrivò a casa di Joseph Smith ad Harmony, Pennsylvania. Oliver chiese al profeta Joseph Smith del suo lavoro di traduzione di antichi annali, ovvero il Libro di Mormon. Convinto della natura divina dell’opera, egli accettò di fungere da scrivano nel completare la traduzione. Dopo che Oliver Cowdery s’impegnò a fare da scrivano, il lavoro di traduzione progredì rapidamente.

Il 15 maggio del 1829 Joseph Smith ed Oliver Cowdery erano già giunti a 3 Nefi. Furono colpiti dalla storia del Salvatore risorto che visitava l’emisfero occidentale e dai Suoi insegnamenti in merito al battesimo. Mentre leggevano 3 Nefi, la loro mente cominciò a interrogarsi sul battesimo. Qual era il modo corretto di battezzare e chi aveva l’autorità di celebrare questa sacra ordinanza di salvezza? Essi cercarono una risposta a questo fondamentale quesito dottrinale. Decisero di cercare la risposta attraverso la preghiera e si recarono in un posto vicino, lungo le rive del fiume Susquehanna. Aprirono il loro cuore e i cieli si aprirono davanti a loro. Un angelo apparve, dicendo di chiamarsi Giovanni Battista, e disse a Joseph Smith e a Oliver Cowdery che stava agendo sotto la direzione di Pietro, Giacomo e Giovanni, i quali detenevano il sacerdozio superiore (vedere Joseph Smith—Storia 1:72).

Ponendo le mani sul loro capo, egli disse: “Su di voi, miei compagni di servizio, nel nome del Messia, io conferisco il Sacerdozio di Aaronne, che detiene le chiavi del ministero degli angeli, del Vangelo di pentimento e del battesimo per immersione per la remissione dei peccati; e questo non sarà tolto di nuovo dalla terra fino a che i figli di Levi non offriranno di nuovo un’offerta al Signore in rettitudine” (DeA 13:1).

In seguito, Oliver Cowdery raccontò l’evento con queste parole: “Ma… pensa, pensa ancora per un momento quale gioia riempì il nostro cuore, e con quale sorpresa dobbiamo esserci chinati… quando ricevemmo sotto la sua mano il Santo Sacerdozio” (Joseph Smith—Storia 1:71, nota a piè di pagina).

Dopo che l’umanità aveva atteso per secoli che l’autorità di Dio venisse restaurata, il potere e la gloria del santo Sacerdozio di Aaronne tornarono sulla terra. Nella sezione 107 di Dottrina e Alleanze apprendiamo perché il sacerdozio minore viene chiamato Sacerdozio di Aaronne.

“Il secondo sacerdozio è chiamato Sacerdozio di Aaronne perché fu conferito ad Aaronne e alla sua posterità, lungo tutte le generazioni.

Il motivo per cui è chiamato sacerdozio minore è perché è un’appendice a quello maggiore, ossia al Sacerdozio di Melchisedec, e ha il potere di amministrare le ordinanze esteriori…

Il potere e l’autorità del minore, ossia del Sacerdozio di Aaronne, è di detenere le chiavi del ministero degli angeli e di amministrare le ordinanze esteriori, la lettera del Vangelo, il battesimo di pentimento per la remissione dei peccati, in accordo con le alleanze e i comandamenti” (DeA 107:13–14, 20).

I giovani uomini del Sacerdozio di Aaronne non ricevono solo il potere e l’autorità di essere rappresentanti del Signore nello svolgere i compiti del loro sacerdozio, ma ricevono le chiavi del ministero degli angeli.

Giovani del Sacerdozio di Aaronne, vi rendo testimonianza che il Signore è vincolato dal patto solenne di benedire la vostra vita in base alla vostra fedeltà. Se farete attenzione alla voce di ammonimento dello Spirito Santo e seguirete la Sua guida, sarete benedetti con il ministero degli angeli. Questa benedizione aggiungerà saggezza, conoscenza, potere e gloria alla vostra vita. Questa è una benedizione sicura che il Signore vi ha promesso.

Qualche mese fa ho, durante una riunione di digiuno e testimonianza, una delle persone che si sono alzate per rendere la loro testimonianza era un consulente del Sacerdozio di Aaronne. La sua testimonianza mi ha fatto acquisire un rinnovato apprezzamento di ciò che significa per un detentore del Sacerdozio di Aaronne detenere le chiavi del ministero degli angeli.

Quella mattina questo consulente ha descritto alcune delle sue esperienze con il Sacerdozio di Aaronne del rione. Mentre stava camminando verso la chiesa, notò due giovani diaconi che si stavano recando presso le case dei membri con le buste delle offerte di digiuno. Fu impressionato dal modo in cui essi indossavano gli abiti della domenica e dal modo in cui svolgevano il loro incarico con tranquilla dignità. In seguito, accompagnò due sacerdoti ad amministrare il sacramento a casa di un uomo fisicamente e mentalmente disabile. Per i due giovani questa fu la prima occasione di visitare quella casa, e il loro consulente notò il modo rispettoso e affettuoso con cui svolsero il loro incarico sacerdotale.

Poi, il consulente ha condiviso una breve esperienza che aveva toccato profondamente il suo cuore, perché uno dei sacerdoti gli ricordò cosa significa realmente essere un vero ministro di Gesù Cristo, letteralmente un angelo ministrante. Il giovane sacerdote che stava distribuendo l’acqua alla congregazione era arrivato a un uomo che sembrava essere affetto da una grave sindrome di Down. Le condizioni dell’uomo gli impedivano di prendere il bicchierino dal vassoio per bere l’acqua. Il giovane sacerdote valutò immediatamente la situazione. Pose la mano sinistra dietro la testa dell’uomo affinché assumesse una posizione che gli consentisse di bere, e con la mano destra prese un bicchierino dal vassoio e glielo avvicinò alle labbra con gentilezza e lentamente. Un’espressione di apprezzamento si dipinse sul volto dell’uomo, l’espressione di chi è stato aiutato da qualcun altro. Poi questo meraviglioso giovane sacerdote continuò il suo incarico di distribuire l’acqua benedetta agli altri membri della congregazione.

Nella sua testimonianza, il consulente ha espresso i sentimenti che provò durante quel momento di tenerezza. Ha detto di aver pianto di gioia in silenzio e che sapeva che con questi detentori del Sacerdozio di Aaronne giovani, premurosi e obbedienti la Chiesa era in buone mani.

Una volta il presidente Ezra Taft Benson disse: “Datemi un giovane che si sia mantenuto moralmente puro e abbia partecipato fedelmente alle riunioni della Chiesa. Datemi un giovane che abbia fatto onore al suo sacerdozio e abbia guadagnato il premio Dovere verso Dio e il grado di Scout aquila. Datemi un giovane che si sia diplomato al Seminario e abbia in sé un’ardente testimonianza del Libro di Mormon. Datemi un simile giovane, e vi mostrerò un giovane in grado di compiere miracoli per il Signore sul campo di missione e per il resto della sua vita” (“Agli eredi di un nobile retaggio”, La Stella, luglio 1986, 41).

Genitori di questi magnifici giovani uomini e giovani donne, vi diamo come incarico la sacra responsabilità di insegnare ai vostri figli le dottrine del santo sacerdozio. I vostri figli devono imparare da piccoli le benedizioni di avere l’eterno sacerdozio del Signore e ciò che devono fare individualmente per qualificarsi per queste benedizioni.

Vescovi, avete le chiavi del sacerdozio per presiedere ai giovani uomini del Sacerdozio di Aaronne, per sedere in consiglio con loro e per insegnare loro i doveri del sacerdozio. Vi prego di accertarvi che ogni giovane degno di ricevere il Sacerdozio di Aaronne comprenda gli obblighi e le benedizioni che derivano dall’esserne un detentore. Aiutateli a imparare ora a magnificare il sacerdozio assegnando loro compiti importanti e aiutandoli a servire e aiutare gli altri.

Giovani uomini, vi sfido a edificare la vostra vita sulle fondamenta della verità e della giustizia; è l’unico fondamento che sopporterà le pressioni di questa vita e resisterà per l’eternità. Il sacerdozio che detenete è un dono speciale, poiché vi è stato dato dal Signore stesso. Usatelo, onoratelo e vivete in modo da esserne degni. Voglio che sappiate che ho una testimonianza speciale e personale del suo potere. Ha benedetto la mia vita sotto molti aspetti.

Vi sfido inoltre a decidere oggi di onorare questa grande benedizione e a prepararvi ad avanzare in ogni ufficio del Sacerdozio di Aaronne: diacono, insegnante e sacerdote. Preparatevi per la grande benedizione di ricevere il Sacerdozio di Melchisedec, che dovrete essere degni di ricevere prima di servire come missionari a tempo pieno. Il Signore ha bisogno che vi prepariate per servirLo, soprattutto per la grande responsabilità che avrete di dichiarare il Suo vangelo al mondo. Vi prometto che se vi preparerete a ricevere il Suo santo sacerdozio, Egli riverserà letteralmente benedizioni sul vostro capo. Vi rendo testimonianza di questo nel nome del nostro Signore e Salvatore, Gesù il Cristo. Amen.