2010–2019
In conclusione
Aprile 2011


In conclusione

Nessuno può comprendere appieno ciò che Cristo ha fatto per noi nel Getsemani, ma ogni giorno sono grato per il Suo sacrificio redentore per noi.

Fratelli e sorelle, al termine di questa conferenza il mio cuore è colmo. Abbiamo sentito in grande abbondanza lo Spirito del Signore. Esprimo la mia gratitudine, e quella di tutti i fedeli della Chiesa ovunque si trovino, a tutti coloro che hanno partecipato, compresi coloro che hanno offerto le preghiere. Possiamo noi ricordare a lungo i messaggi che abbiamo sentito. Quando riceviamo i numeri dell’Ensign e della Liahona che contengono questi messaggi, leggiamoli e studiamoli.

Ancora una volta, in ogni sessione, la musica è stata fantastica. Esprimo la mia personale gratitudine a coloro che hanno il desiderio di condividere con noi il loro talento, toccando e ispirando il nostro cuore.

Durante la conferenza abbiamo sostenuto, con l’alzata della mano, i fratelli che sono stati chiamati a nuovi incarichi. Vogliamo che sappiano che siamo entusiasti di poter lavorare con loro nella causa del Maestro.

Esprimo affetto e apprezzamento ai miei devoti consiglieri, i presidenti Henry B. Eyring e Dieter F. Uchtdorf. Sono uomini saggi e intelligenti. Il loro servizio è di valore inestimabile. Voglio bene e sostengo i miei fratelli del Quorum dei Dodici Apostoli. Rendono un servizio efficace e si dedicano completamente all’opera. Esprimo anche il mio affetto ai membri dei Settanta e del Vescovato Presiedente.

Nel mondo d’oggi affrontiamo molte difficoltà, ma vi assicuro che il Padre Celeste si ricorda di noi. Egli ama ognuno di noi e ci benedirà se Lo cerchiamo in preghiera e cerchiamo di osservare i Suoi comandamenti.

Siamo una Chiesa mondiale. I nostri fedeli sono sparsi su tutto il globo. Possiamo noi essere buoni cittadini della nazione in cui viviamo e dei buoni vicini nella nostra comunità, aiutando coloro che sono di un’altra fede, così come quelli della nostra. Possiamo noi essere esempi di onestà e integrità ovunque andiamo e in tutto ciò che facciamo.

Fratelli e sorelle, grazie per le vostre preghiere in mio favore e a favore di tutte le Autorità generali della Chiesa. Siamo sinceramente grati per tutto quello che fate per far avanzare l’opera del Signore.

Nel tornare alle vostre case, fatelo in sicurezza. Possano le benedizioni del cielo essere su ognuno di voi.

Prima di lasciarci, voglio condividere con voi il mio amore per il Salvatore e il Suo grande sacrificio redentore per noi. Tra tre settimane la cristianità intera celebrerà la Pasqua. Credo che nessuno può comprendere appieno ciò che Cristo ha fatto per noi nel Getsemani, ma ogni giorno sono grato per il Suo sacrificio redentore per noi.

All’ultimo momento avrebbe potuto tirarsi indietro, ma non lo fece. Passò al disotto di ogni cosa, in modo da poter salvare ogni cosa. Facendolo, ci ha donato la vita oltre questa esistenza terrena. Egli ci redense dalla Caduta di Adamo.

Dal profondo della mia anima, Gli sono grato. Egli ci ha insegnato a vivere. Ci ha insegnato a morire. Ha reso possibile la nostra salvezza.

Per concludere voglio leggervi le parole di Emily Harris, che ben descrivono i miei sentimenti per la Pasqua:

Il lenzuolo che un tempo Lo copriva è vuoto.

È lì,

fresco, bianco e pulito.

La porta è aperta.

La pietra è rotolata via.

E io posso quasi sentire gli angeli cantare a Lui le lodi.

Il lenzuolo non può trattenerLo.

La pietra non può trattenerLo.

Un eco risuona nella tomba vuota:

“Egli non è qui”.

Il lenzuolo che un tempo Lo copriva è vuoto.

È lì,

fresco, bianco e pulito.

E, alleluia, è vuoto.1

Dio vi benedica, miei cari fratelli e sorelle. Nel nome del nostro Salvatore Gesù Cristo. Amen.

  1. Emily Harris, “Empty Linen”, New Era, aprile 2011, 49.