2010–2019
Fede, forza d’animo, appagamento: un messaggio per i genitori soli
Aprile 2012


Fede, forza d’animo, appagamento: un messaggio per i genitori soli

State lottando per crescere i vostri figli in rettitudine e verità, sapendo che, sebbene non possiate cambiare il passato, potete forgiare il futuro.

Il mio messaggio è diretto ai genitori soli della Chiesa, che per la maggior parte sono madri — voi, donne valorose che, per diverse circostanze della vita, vi trovate da sole a crescere i figli e a gestire una casa. Forse siete vedove o divorziate. Forse state affrontando le difficoltà del ruolo di genitore solo a causa di una scelta sbagliata fuori dal matrimonio, ma ora state vivendo secondo i principi del Vangelo, avendo cambiato in meglio la vostra vita. Vi elogio perché evitate il tipo di compagnia che esigerebbe un prezzo a scapito della virtù e dell’essere discepoli. Tale prezzo sarebbe troppo alto.

Benché a volte vi siate chieste: “Perché a me?”, è tramite le avversità che ci avviciniamo alla divinità, mentre il nostro carattere viene forgiato nel crogiuolo delle afflizioni e gli eventi della vita accadono poiché Dio rispetta il libero arbitrio dell’uomo. Come ha osservato l’anziano Neal A. Maxwell, non possiamo tirare tutte le somme e far tornare tutti i conti perché “noi non abbiamo tutti i numeri”.1

A prescindere dalle vostre circostanze e dai motivi a esse legati, siete meravigliose. Giorno dopo giorno affrontate le battaglie della vita, facendo da sole il lavoro che da sempre è destinato a due persone. Dovete essere padre e madre. Gestite la vostra casa, vegliate sulla vostra famiglia, a volte fate fatica a sbarcare il lunario e, miracolosamente, trovate persino i mezzi per servire in Chiesa in modo significativo. Voi allevate i vostri figli. Piangete e pregate con loro e per loro. Desiderate il meglio per loro, ma ogni notte vi preoccupate che il vostro meglio non sia mai abbastanza.

Nonostante sia restio a entrare troppo nel personale, io sono il frutto di una casa del genere. Per la maggior parte della mia infanzia e della mia adolescenza, mia madre ci ha cresciuti da sola in circostanze disagiate. Il denaro veniva suddiviso con attenzione. Ella sopportò una solitudine interiore, a volte nel disperato bisogno di sostegno e compagnia. Eppure, nonostante tutto, mia madre aveva dignità ed era una fonte incredibile di determinazione e risolutezza tipica degli Scozzesi.

Fortunatamente, i suoi ultimi anni sono stati molto più benedetti dei primi. Sposò un nuovo convertito, un vedovo, furono suggellati nel Tempio di Londra, dove in seguito servirono brevemente come lavoranti per le ordinanze. Rimasero insieme per quasi un quarto di secolo — felici, contenti e appagati finché non sopraggiunse la morte.

Ci sono molte di voi, brave donne della Chiesa in tutto il mondo, che affrontano circostanze simili e che dimostrano la stessa determinazione anno dopo anno.

Questo non è esattamente ciò che avevate sperato o previsto, per cui avevate pregato o che vi aspettavate quando avete iniziato anni fa. Il vostro viaggio attraverso la vita ha incontrato ostacoli e deviazioni, ha avuto colpi di scena e svolte inaspettate, per la maggior parte dovuti al dover vivere in un mondo decaduto destinato a essere un luogo di prova.

Nel frattempo, state lottando per crescere i vostri figli in rettitudine e verità, sapendo che, sebbene non possiate cambiare il passato, potete forgiare il futuro. Lungo il cammino otterrete benedizioni che compenseranno, anche se non saranno immediatamente visibili.

Con l’aiuto di Dio, non dovete temere per il futuro. I vostri figli cresceranno e vi chiameranno beate, e ogni singolo successo che otterranno sarà un omaggio a voi.

Vi prego, non sentitevi mai relegate in una sorta di secondo livello, una sottocategoria di membri della Chiesa, con meno diritti di altri alle benedizioni del Signore. Nel regno di Dio non ci sono cittadini di seconda classe.

Noi speriamo che, quando partecipate alle riunioni e vedete famiglie apparentemente complete e felici, oppure sentite qualcuno parlare d’ideali familiari, voi vi sentiate liete di far parte di una chiesa centrata sulla famiglia e che insegna il suo ruolo fondamentale nel piano del Padre Celeste per la felicità dei Suoi figli; che siate felici perché, in un mondo pieno di calamità e decadenza morale, noi abbiamo la dottrina, l’autorità, le ordinanze e le alleanze che davvero offrono la migliore speranza per il mondo, inclusa la felicità futura dei vostri figli e delle famiglie che essi creeranno.

Alla riunione generale della Società di Soccorso di settembre 2006, il presidente Gordon B. Hinckley raccontò l’esperienza di una madre divorziata con sette figli che, allora, andavano dai 7 ai 16 anni. Si era recata dall’altra parte della strada per portare qualcosa a una vicina. Disse:

“Quando mi voltai per tornare in casa, vidi che tutte le luci erano accese. Potevo sentire l’eco delle voci dei miei figli che avevo udito quando ero uscita da quella porta pochi minuti prima; mi chiedevano: ‘Mamma, cosa c’è per cena?’ ‘Puoi portarmi in biblioteca?’ ‘Questa sera devo procurarmi della carta per fare dei poster’. Stanca ed esausta, continuavo a guardare stupita la mia casa, in cui ogni luce era accesa. Pensai a tutti quei bambini che aspettavano che tornassi per soddisfare le loro necessità. I miei fardelli mi sembrarono più pesanti di quanto potessi portare.

Ricordo che alzai gli occhi pieni di lacrime verso il cielo e dissi: ‘Caro Padre, questa sera non sono in grado di farcela. Sono troppo stanca. Non ce la faccio più. Non posso tornare a casa e provvedere da sola a tutti quei bambini. Non posso semplicemente venire da Te e rimanere con Te soltanto per una notte? …’

Non sentii veramente le parole, ma le udii nella mia mente. La risposta fu: ‘No, piccola mia, non puoi venire da me ora… Ma Io posso venire da te’”.2

Vi ringrazio, sorelle, per tutto quello che state facendo per allevare la vostra famiglia e mantenere una casa piena d’amore dove regnano bontà, pace e opportunità.

Benché spesso vi sentiate sole, in verità, voi non lo siete mai completamente. Nella misura in cui voi progredite in pazienza e fede, la Provvidenza avanzerà con voi; il cielo vi conferirà le benedizioni di cui avete bisogno.

La prospettiva e la visione che avete della vita cambieranno quando, invece di essere abbattute, voi guarderete in alto.

Molte di voi hanno già scoperto la grande verità trasformatrice che quando si vive alleggerendo i fardelli degli altri, i propri divengono più leggeri. Sebbene le circostanze possano non essere cambiate, il vostro atteggiamento lo è. Siete in grado di affrontare le vostre prove con maggior accettazione, con cuore più longanime e con una gratitudine più profonda per ciò che avete, piuttosto che struggendovi per quello di cui siete prive.

Avete scoperto che quando aumentiamo la linea di credito della speranza di coloro il cui conto corrente della vita sembra essere vuoto, le nostre stesse riserve di conforto vengono arricchite e riempite e “la [nostra] coppa trabocca” (Salmi 23:5) per davvero.

Vivendo rettamente, voi e i vostri figli potrete un giorno godere delle benedizioni di far parte di una famiglia completa ed eterna.

Membri e dirigenti, c’è qualcosa in più che potete fare per sostenere le famiglie con un genitore solo senza giudicare o denigrare? Riuscite a essere mentori per i giovani di queste famiglie, offrendo, nello specifico, ai giovani uomini esempi di ciò che fanno e di come vivono i bravi uomini? In assenza di un padre, state fornendo modelli di comportamento degni di essere emulati?

Ovviamente ci sono alcune famiglie in cui il padre è l’unico genitore. Fratelli, noi preghiamo per voi e vi rendiamo omaggio. Questo messaggio è anche per voi.

Genitori soli, vi rendo testimonianza che quando fate del vostro meglio nelle prove più difficili della vita umana, il cielo vi sorride. Voi non siete per niente soli. Lasciate che il potere redentore e amorevole di Gesù Cristo illumini la vostra vita ora e vi riempia con la speranza della promessa eterna. Abbiate coraggio. Abbiate fede e speranza. Prendete il presente con forza d’animo e guardate al futuro con fiducia. Nel nome di Gesù Cristo. Amen.

Note

  1. Neal A. Maxwell, Notwithstanding My Weakness (1981), 68.

  2. Gordon B. Hinckley, “Dalle braccia del Suo amore”, Liahona, novembre 2006, 117.