2010–2019
Decisioni eterne
Ottobre 2013


Decisioni eterne

Il saggio uso della libertà di prendere delle decisioni è essenziale alla crescita spirituale, ora e per l’eternità.

Cari fratelli e sorelle, ogni giorno è un giorno in cui prendere delle decisioni. Il presidente Thomas S. Monson ci ha insegnato che “le decisioni determinano il nostro destino”1. Il saggio uso della libertà di prendere delle decisioni è essenziale alla crescita spirituale, ora e per l’eternità. Non si è mai troppo giovani per imparare, né mai troppo vecchi per cambiare. La brama di imparare e cambiare nasce dal desiderio, divinamente infuso, di progresso eterno.2 Ogni giorno porta delle opportunità per prendere decisioni eterne.

Noi siamo esseri eterni — figli di spirito di genitori celesti. La Bibbia riporta che “Dio cre[ò] l’uomo a [Su]a propria immagine, […] maschio e femmina li cre[ò]”3. Recentemente ho ascoltato un coro di bambini cantare l’amato inno “Sono un figlio di Dio”4. Mi sono chiesto: “Perché non sento spesso cantare quest’inno da gioiose madri e padri fedeli?” Non siamo tutti figli di Dio? In verità, nessuno di noi potrà mai smettere di essere un figlio di Dio!

In quanto figli di Dio, dovremmo amarLo con tutto il cuore e l’anima, addirittura più di quanto amiamo i nostri genitori terreni.5 Dovremmo amare il nostro prossimo come fratelli e sorelle. Nessun comandamento è maggiore di questi.6 E dovremmo sempre rispettare il valore della vita umana, lungo ognuno dei suoi molti stadi.

Le Scritture insegnano che il corpo e lo spirito sono l’anima dell’uomo.7 Ognuno di noi, con questa duplice natura, può ringraziare Dio per i Suoi inestimabili doni del corpo e dello spirito.

Il corpo umano

Gli anni trascorsi a esercitare la professione di medico hanno generato in me un profondo rispetto per il corpo umano. Creato da Dio come dono per noi, è assolutamente fantastico! Pensate agli occhi che vedono, alle orecchie che sentono e alle dita che toccano tutte le meraviglie che ci circondano. Il cervello ci permette di imparare, pensare e ragionare. Il cuore pompa incessantemente, giorno e notte, quasi senza che ce ne rendiamo conto.8

Il corpo si autoprotegge. Il dolore è un avvertimento che c’è qualcosa che non va e necessita attenzioni. A volte ci colpiscono delle infezioni e, quando succede, vengono formati degli anticorpi che aumentano la resistenza a future infezioni.

Il corpo si autoripara. I tagli e le ferite guariscono. Le ossa rotte possono di nuovo diventare forti. Ho citato solo una piccola parte delle molte stupefacenti qualità divine del nostro corpo.

Eppure sembra che in ogni famiglia, se non in ogni persona, ci sia una condizione fisica che richiede una cura particolare.9 Il Signore ha dato un modello per affrontare tali situazioni. Egli ha detto: “Io do agli uomini la debolezza affinché possano essere umili; […] poiché, se si umiliano […] ed hanno fede in me, allora farò in modo che le cose deboli divengano forti per loro”10.

Gli spiriti speciali vengono spesso ospitati in corpi imperfetti.11 Il dono di un tale corpo può rafforzare una famiglia, se i genitori e i fratelli sono disposti a costruire la loro vita attorno al figlio nato con particolari necessità.

Anche la vecchiaia e la morte sono un dono di Dio. La morte del corpo mortale è essenziale nel grande piano di felicità di Dio.12 Perché? Perché la morte permette allo spirito di tornare a casa da Lui.13 Da una prospettiva eterna, la morte è prematura solo per coloro che non sono pronti a incontrare Dio.

Essendo il corpo una parte tanto essenziale del piano eterno di Dio, c’è poco da meravigliarsi che l’apostolo Paolo lo definisca un “tempio di Dio”14. Ogni volta che vi guardate allo specchio, guardate al vostro corpo come al vostro tempio. Questa verità — ricordata ogni giorno con gratitudine — può influenzare positivamente le vostre decisioni su come trattate il vostro corpo e su come lo usate. E quelle decisioni determineranno il vostro destino. In che modo? Perché il corpo è il tempio dello spirito. E come usate il corpo influisce sullo spirito. Alcune decisioni che determineranno il vostro destino eterno sono:

  • Come sceglierete di trattare e usare il vostro corpo?

  • Quali attributi spirituali sceglierete di sviluppare?

Lo spirito dell’uomo

Lo spirito è un’entità eterna. Il Signore disse al Suo profeta Abrahamo: “Tu fosti scelto prima di nascere”15. Il Signore disse cose simili a Geremia16 e a molti altri17. Lo disse anche a voi.18

Il Padre Celeste vi conosce da moltissimo tempo. Voi, quali Suoi figli o figlie, siete stati scelti da Lui per venire sulla terra in questo preciso momento, per guidare la Sua grande opera sulla terra.19 Foste scelti non per le vostre caratteristiche fisiche ma per i vostri attributi spirituali, come l’audacia, il coraggio, l’integrità di cuore, la sete di verità, la fame di saggezza e il desiderio di servire il prossimo.

Avete sviluppato alcuni di questi attributi nella vita pre-terrena. Altri li potrete sviluppare sulla terra20 se li ricercherete con perseveranza21.

Un importante attributo spirituale è quello dell’autocontrollo — la forza della ragione sugli appetiti. L’autocontrollo crea una coscienza forte. E la coscienza determina la reazione morale in situazioni difficili, di tentazioni e di difficoltà. Il digiuno aiuta lo spirito a sviluppare dominio sugli appetiti fisici. Il digiuno accresce anche l’accesso all’aiuto divino, in quanto dà maggior intensità alle preghiere. Perché c’è bisogno dell’autocontrollo? Dio ha messo in noi forti appetiti riguardo il nutrimento e l’affetto, fondamentali per la perpetuazione della famiglia umana.22 Quando controlliamo i nostri appetiti entro i limiti delle leggi di Dio, possiamo godere di una vita più lunga, di un più grande amore e di maggiore gioia.23

Non ci sorprende quindi che la maggior parte delle tentazioni che ci allontanano dal piano di felicità di Dio riguardino l’abuso di questi appetiti divini essenziali. Controllare i nostri appetiti non è sempre facile. Nessuno di noi li gestisce alla perfezione.24 Sbagliamo, facciamo degli errori e commettiamo dei peccati. Quindi, che cosa possiamo fare? Possiamo imparare da loro e possiamo pentirci sinceramente.25

Possiamo cambiare il nostro comportamento. I nostri desideri possono cambiare. In che modo? C’è un solo modo. Il vero cambiamento — quello permanente — può avvenire solo tramite la guarigione, la purificazione e il potere dell’Espiazione di Gesù Cristo che ci dà forza.26 Egli vi ama — ognuno di voi!27 Egli vi permette di accedere al Suo potere se obbedite ai Suoi comandamenti, con entusiasmo, con convinzione e con esattezza. È così semplice e certo. Il vangelo di Gesù Cristo è un vangelo di cambiamento!28

Un forte spirito umano, che controlla gli appetiti della carne, è padrone delle emozioni e delle passioni, e non loro schiavo. Questo tipo di libertà è tanto vitale allo spirito quanto l’ossigeno lo è per il corpo! La libertà dalla schiavitù di sé stessi è la vera liberazione!29

Siamo “liberi di scegliere la libertà e la vita eterna […] o di scegliere la schiavitù e la morte”30. Quando scegliamo il sentiero più nobile verso la libertà e la vita eterna, quel sentiero passa dal matrimonio.31 I santi degli ultimi giorni proclamano che “il matrimonio tra l’uomo e la donna è ordinato da Dio e che la famiglia è il cardine del piano del Creatore per il destino eterno dei Suoi figli”. Sappiamo anche che “il sesso è una caratteristica essenziale dell’identità e del fine della vita preterreni, terreni ed eterni dell’individuo”32.

Il matrimonio tra un uomo e una donna è fondamentale nella dottrina del Signore e cruciale nel piano eterno di Dio. Il matrimonio tra un uomo e una donna è il modello di Dio per la pienezza della vita sulla terra e nei cieli. Il modello divino del matrimonio non può essere abusato, incompreso o frainteso.33 Non se si vuole la vera gioia. Il modello divino del matrimonio protegge il sacro potere della procreazione e la gioia della vera intimità matrimoniale.34 Sappiamo che Adamo ed Eva furono uniti in matrimonio da Dio prima che provassero la gioia di essere uniti come marito e moglie.35

Ai nostri giorni, i governi civili hanno un legittimo interesse nel proteggere il matrimonio perché le famiglie forti costituiscono il modo migliore per offrire salute, istruzione, benessere e prosperità alle nuove generazioni.36 Ma i governi, nello scrivere, riscrivere e applicare le leggi, sono pesantemente influenzati dalle tendenze sociali e dalle filosofie secolari. Malgrado ciò che le legislazioni civili possano deliberare, la dottrina del Signore sul matrimonio e la moralità non possono essere cambiati.37 Ricordate: un peccato, anche se legalizzato dall’uomo, agli occhi di Dio è sempre un peccato!

Sebbene dobbiamo emulare la gentilezza e la compassione del nostro Salvatore, sebbene dobbiamo rispettare i diritti e i sentimenti di tutti i figli di Dio, noi non possiamo cambiare la Sua dottrina. Non sta a noi cambiarla. A noi spetta studiarla, comprenderla e sostenerla.

Lo stile di vita del Salvatore è buono. Il Suo stile prevede la castità prima del matrimonio e la totale fedeltà nel matrimonio.38 Il modo del Signore è l’unico grazie al quale possiamo provare una felicità duratura. La Sua via porta conforto alla nostra anima e pace perenne nella nostra casa. E la cosa migliore è che ci guida a casa da Lui e dal nostro Padre Celeste, alla vita eterna e all’Esaltazione.39 Questa è la vera essenza dell’opera e della gloria di Dio.40

Cari fratelli e sorelle, ogni giorno è un giorno in cui prendere delle decisioni, e le decisioni che prendiamo determinano il nostro destino. Un giorno, ognuno di noi si troverà al cospetto del Signore per essere giudicato.41 Ognuno di noi avrà un’intervista personale con Gesù Cristo.42 Dovremo spiegare le decisioni prese riguardo al nostro corpo, alle nostre qualità spirituali e al modo in cui abbiamo onorato il modello divino del matrimonio e della famiglia. Prego sinceramente che ogni giorno riusciremo a prendere sagge decisioni eterne. Nel nome di Gesù Cristo. Amen.

Note

  1. Thomas S. Monson, “Le decisioni determinano il nostro destino” (Riunione al caminetto del Sistema Educativo della Chiesa, 6 novembre 2005), 3; speeches.byu.edu.

  2. Il concetto di progresso eterno è ben presentato da W. W. Phelps nel testo dell’inno “Se a Kolob tu potessi” (Inni, 178). La quarta strofa dice: “Non v’è fine in eterno / al potere e alla virtù; / non v’è fine alla saggezza / e alla luce di lassù. / Non finiscono i legami, / nell’eterna gioventù; / non v’è fine al sacerdozio, / nell’eterna verità”. La quinta strofa conclude: “Non svanisce mai la gloria, / non finisce mai l’amor; / non v’è fine all’esistenza, / né alla gloria di lassù”.

  3. Genesi 1:27; vedere anche Colossesi 3:10; Alma 18:34; Ether 3:15; Mosè 6:9.

  4. “Sono un figlio di Dio”, Inni, 190.

  5. Vedere Matteo 10:37.

  6. Vedere Marco 12:30–31.

  7. Vedere Dottrina e Alleanze 88:15.

  8. Nel nostro corpo operano anche altri meccanismi divini. Elementi quali il sodio, il potassio e il calcio, e composti quali l’acqua, il glucosio e le proteine sono essenziali per la sopravvivenza. Il corpo gestisce gas come l’ossigeno e l’anidride carbonica; crea ormoni come l’insulina, l’adrenalina e la tiroxina. I livelli di ognuno di questi, e molti altri, costituenti nel corpo sono regolati entro certi limiti. Tra le ghiandole del corpo esistono rapporti servo-regolatori. Per esempio, l’ipofisi alla base del cervello emette un ormone per stimolare la corteccia delle ghiandole surrenali a produrre ormoni adrenocorticotropi. Un maggior livello di ormoni corticali interrompe l’emissione di questo ormone stimolante da parte dell’ipofisi e vice versa. La temperatura corporea è mantenuta al valore normale di 37˚C, sia all’equatore che al Polo Nord.

  9. Alcune condizioni sono facilmente visibili, altre sono latenti; alcune sono conosciute, altre no. Alcune persone hanno una predisposizione al cancro, altre hanno allergie, e così via. Ognuno di noi può fare attenzione alla propria debolezza e apprendere con umiltà ciò che il Signore ci vuole insegnare in modo che quella debolezza diventi una forza.

  10. Ether 12:27.

  11. Alcune condizioni non saranno corrette fino alla resurrezione, quando “tutte le cose saranno restituite alla loro forma corretta e perfetta” (Alma 40:23).

  12. Vedere Alma 42:8.

  13. Il salmista scrisse: “Cosa di gran momento è agli occhi dell’Eterno la morte de’ suoi diletti” (Salmi 116:15). La morte è “cosa di gran momento” perché per i santi è il ritorno a casa dal Signore.

  14. 1 Corinzi 3:16; vedere anche 6:19.

  15. Abrahamo 3:23.

  16. Vedere Geremia 1:5.

  17. Vedere Alma 13:2–3.

  18. Vedere Dottrina e Alleanze 138:55–56.

  19. Vedere Alma 13:2–3; Dottrina e Alleanze 138:38–57.

  20. “La fede, la virtù, la conoscenza, la temperanza, la pazienza, la gentilezza fraterna, la pietà, la carità, l’umiltà e la diligenza” (Dottrina e Alleanze 4:6) sono tra i doni spirituali che possiamo sviluppare o che ci possono essere dati. La gratitudine è un altro attributo spirituale che può essere sviluppato. La gratitudine influenza l’umore e la produttività. E quando siete “nati spiritualmente da Dio”, potete ricevere con gratitudine la Sua immagine sul vostro volto (vedere Alma 5:14).

  21. Vedere 1 Corinzi 12; 14:1–12; Moroni 10:8–19; Dottrina e Alleanze 46:10–29.

  22. Alcuni sono tentati a mangiare troppo. “A livello mondiale l’obesità ha raggiunto proporzioni epidemiche, con almeno 2,8 milioni di persone che muoiono ogni anno come conseguenza del sovrappeso” (“10 Facts on Obesity”, Organizzazione mondiale della Sanità, marzo 2013, www.who.int/features/factfiles/obesity/en). Altri sono tentati a mangiare troppo poco. L’anoressia e la bulimia distruggono molte vite, matrimoni e famiglie. Alcuni sono tentati da appetiti sessuali vietati dal nostro Creatore. Nel Manuale 2 — l’amministrazione della Chiesa si trovano dei chiarimenti: “La legge di castità data dal Signore consiste nell’astinenza dai rapporti sessuali fuori del legittimo matrimonio e nella fedeltà nell’ambito del matrimonio stesso […] L’adulterio, la fornicazione, l’omosessualità maschile o femminile e ogni altra pratica empia, contro natura o impura, sono peccaminose”. Lo stesso manuale continua: “Il comportamento omosessuale viola i comandamenti di Dio, è contrario ai propositi della sessualità umana e priva le persone delle benedizioni che si possono trovare nella vita familiare e nelle ordinanze di salvezza del Vangelo […] Pur opponendosi al comportamento omosessuale, la Chiesa dimostra comprensione e rispetto verso gli individui che sono attratti da persone dello stesso sesso” ([2010], 21.4.5; 21.4.6).

  23. Vedere 1 Corinzi 6:9–20; Giacomo 1:25–27; Dottrina e Alleanze 130:20–21. E dovremmo sempre ricordare che “gli uomini sono affinché possano provare gioia” (2 Nefi 2:25).

  24. Come spiegato nelle Scritture, la mortalità è un periodo di prova: “In questo modo li metteremo alla prova, per vedere se essi faranno tutte le cose che il Signore loro Dio comanderà loro” (Abrahamo 3:25).

  25. Vedere Mosia 4:10; Alma 39:9; Helaman 15:7. Il Manuale 2 contiene questo messaggio: “Il comportamento omosessuale può essere perdonato tramite il sincero pentimento” (21.4.6).

  26. Tutta l’umanità può essere salvata tramite l’Espiazione di Gesù Cristo e mediante l’obbedienza ai principi del Vangelo (vedere Dottrina e Alleanze 138:4; Articoli di Fede 1:3).

  27. Vedere Ether 12:33–34; Moroni 8:17.

  28. Vedere Mosia 5:2; Alma 5:12–14.

  29. Vedere Romani 8:13–17; Galati 5:13–25; Dottrina e Alleanze 88:86.

  30. 2 Nefi 2:27.

  31. Vedere Dottrina e Alleanze 131:1–4.

  32. “La famiglia: un proclama al mondo”, Liahona, novembre 2010, 129.

  33. Vedere Matteo 19:4–6; Mosia 29:26–27; Helaman 5:2.

  34. Ogni persona nasce con un’identità, dei cromosomi e un DNA (acido desossiribonucleico) unici. Il DNA è una molecola che contiene le istruzioni genetiche utilizzate nello sviluppo e nel funzionamento delle cellule viventi. Il DNA di ciascuno viene creato quando il DNA di un padre e quello di una madre si uniscono per creare il DNA di un nuovo corpo — una collaborazione fra padre, madre e figlio.

  35. Vedere Genesi 2:24–25; 3:20–21; 4:1–2, 25.

  36. Il dottor Patrick F. Fagan scrisse: “Il mattone indispensabile da cui dipende la fortuna dell’economia è la famiglia con genitori sposati, specialmente quella con tanti figli che va in chiesa ogni settimana. […] Ogni matrimonio crea una nuova famiglia, un’unità economicamente indipendente che genera entrate, uscite, risparmi e investimenti” (“The Family GDP: How Marriage and Fertility Drive the Economy”, The Family in America, vol. 24, n. 2 [primavera 2010], 136).

  37. Vedere Esodo 20:14; Levitico 18:22; 20:13; Deuteronomio 5:18; Matteo 5:27–28; Marco 10:19; Lucz 18:20; Romani 1:26–27; 13:9; Mosia 13:22; 3 Nefi 12:27–28; Dottrina e Alleanze 42:24; 59:6.

  38. Vedere Gordon B. Hinckley, “Questo non è stato fatto in un cantuccio”, La Stella, gennaio 1997, 54.

  39. Vedere Dottrina e Alleanze 14:7.

  40. Vedere Mosè 1:39.

  41. Vedere 2 Nefi 9:41, 46; Mosia 16:10.

  42. Saremo giudicati secondo le nostre opere e i desideri del nostro cuore (vedere Dottrina e Alleanze 137:9; vedere anche Ebrei 4:12; Alma 18:32; Dottrina e Alleanze 6:16; 88:109).