2017
Una nuova direttiva per le riunioni del Sacerdozio di Melchisedec e della Società di Soccorso
November 2017


Una nuova direttiva per le riunioni domenicali del Sacerdozio di Melchisedec e della Società di Soccorso

“Che cosa farò senza un manuale?”, ha pensato Nancy Feragen, un’insegnante della Società di Soccorso, quando ha esaminato una copia del programma Vieni e seguitami – Per il sacerdozio di Melchisedec e la Società di Soccorso per la prima volta. “All’inizio sono entrata nel panico”, ha ammesso. “Poi ho pensato: ‘Il Signore vuole che ci assumiamo maggiore responsabilità per il nostro apprendimento e che accresciamo la nostra spiritualità come fratelli e sorelle nel Vangelo’”.

“Confidare nel Signore e arrivare preparati a dirigere una discussione senza molto materiale fa un po’ paura”, ha detto Linda Harmon, presidentessa di una Società di Soccorso, “ma, se ti sei preparata mediante la preghiera, lo studio, le visite al tempio e qualsiasi altra cosa tu sia ispirata a fare, una volta fatta, è una cosa bella”.

Insegnare alla maniera del Salvatore

“Una sfida riguardo al nuovo programma di studio è fare in modo che le persone non insegnino ‘alla vecchia maniera’”, ha detto il vescovo Boyd Roberts. “Dobbiamo semplicemente smettere di disseminare informazioni, farci da parte e lasciare che sia lo Spirito a insegnare”.

“È un nuovo modo di insegnare che potrebbe risultare difficile per qualcuno”, ha detto Lisa Smith, presidentessa di una Società di Soccorso, in riferimento al manuale dal titolo Insegnare alla maniera del Salvatore. “Ecco perché è importante stabilire buoni metodi di insegnamento e incoraggiare i dirigenti a partecipare regolarmente alle riunioni del consiglio degli insegnanti”, ha detto.

Prepararsi e insegnare

David Mickelson, insegnante di un gruppo dei sommi sacerdoti, ha detto che l’espressione “insegnate diligentemente”, che si trova in Dottrina e Alleanze 88:78, non ha nulla a che vedere con il prepararci in anticipo e con la nostra capacità di seguire diligentemente lo Spirito durante la lezione. “Se insegniamo diligentemente”, ha detto, “la grazia del Salvatore sarà con noi e saremo istruiti in modo più perfetto. Penso sia il modo perfetto di insegnare del Signore. L’insegnante, ovvero la persona che dirige la discussione, deve essere disposto a imparare dallo Spirito”.

Adam Bushman, insegnante di un quorum degli anziani, si è preparato per le lezioni esaminando i discorsi scelti dalla conferenza generale e cercando poi di capire, aiutandosi con la preghiera, quali concetti fossero più importanti per il quorum. “Per aiutarli ad avere più tempo per meditare”, spiega, “ai fratelli viene inviata un’e-mail che dice: ‘Questo è un discorso di cui parleremo e vorremmo che consideraste i seguenti punti’”.

Consigliarsi e imparare insieme

“Le domeniche nella Società di Soccorso non sono più soltanto responsabilità dei nostri dirigenti”, ha detto Brooke Jensen, consigliera nella presidenza di una Società di Soccorso. “Ogni membro assume un ruolo attivo”.

Il fratello Bushman ha avuto l’impressione che sedersi in cerchio abbia fatto la differenza. “Lo adoro”, ha detto. “Cambia la natura della conversazione. Cambia le aspettative delle persone. Ora c’è molta più partecipazione. Invece dei due o tre fratelli che di solito rispondono alla domanda, nuove persone esprimono un commento”.

Quando Rebecca Siebach, una sorella della Società di Soccorso, ha sentito parlare per la prima volta della nuova focalizzazione sui consigli, ha pensato immediatamente agli amici divenuti meno attivi. “Sapevo cosa li preoccupava”, ha detto. “Erano stati aperti con me sulle proprie insicurezze e sulla difficoltà a venire in chiesa e ho pensato che fosse l’opportunità perfetta per cercarli e dire: ‘Abbiamo bisogno di voi nel nostro consiglio! Per favore, venite e condividete le vostre idee!’”.

“Quando ho finalmente parlato durante una riunione di consiglio”, ha detto LonaMarie Cook, consigliera nella presidenza di una Società di Soccorso, “è stato bello avere persone che approvavano ciò che pensavo ed essere parte di quella comunità”.

Ricevere ispirazione e agire di conseguenza

“Stiamo creando un ambiante in cui lo Spirito possa insegnare e in cui noi possiamo sentire e ascoltare”, ha detto il vescovo Roberts. “Lo Spirito diventa, allora, l’insegnante, mostrandoci ciò che dobbiamo fare nella nostra vita, nella nostra famiglia e nelle nostre chiamate. Ciò che facciamo in conseguenza di tali suggerimenti è ciò che ci porta alla vera conversione e al servizio”.

Susan Farr, presidentessa di una Società di Soccorso, ha detto: “Questo metodo ci spinge ad alzarci e a fare, non a limitarci a uscire dalla classe pensando che qualcosa ci ha ispirato salvo poi dimenticarcene subito. Il consigliarsi ci aiuta a capire che l’apprendimento e le azioni riguardano tutti noi, non solo l’insegnante”.

“Quando annotiamo le nostre impressioni e poi agiamo in base a esse, esercitiamo un cambiamento di cuore e diventiamo servitori del Signore migliori”, ha detto Susan Mitchell, consigliera nella presidenza di una Società di Soccorso.

“Sapere che sarai ritenuto responsabile di qualcosa e che qualcuno ti chiederà cosa hai provato”, ha detto la sorella Smith, “ti rende un partecipante attivo nello sviluppo della tua testimonianza”.

Landen Roundy, dirigente di un gruppo dei sommi sacerdoti, ha detto che inviare via e-mail delle note con ciò che è stato discusso e pianificato “aiuta i membri a riconoscere le esperienze che hanno durante la settimana e che vorrebbero raccontare la domenica successiva”.

“Da quelle note”, ha aggiunto il vescovo Roberts, “ho visto uno spirito continuo di condivisione e di apprendimento durante tutta la settimana mentre i fratelli discutevano via e-mail di ulteriori pensieri e sentimenti, rafforzando il proprio quorum”.

“Il Signore vuole che volgiamo il cuore gli uni verso gli altri e ciò può avvenire quando ci incontriamo con uno scopo”, ha concluso la sorella Siebach. Questo nuovo programma di studio ci aiuta a individuare argomenti di interesse, a stabilire degli obiettivi, a cercare le risposte nelle giuste fonti, a ricevere rivelazione personale e a essere edificati gli uni dagli altri mentre ci rivolgiamo ai profeti viventi per ottenere le risposte di cui abbiamo bisogno ai nostri giorni”.