2002
Il piano del nostro Padre celeste
Gennaio 2002


Il piano del nostro Padre celeste

«È desiderio del Padre che ognuno di noi riceva una pienezza di gioia, la stessa che Egli possiede».

In una rivelazione data al profeta Joseph Smith, nel giugno 1830, ci vengono chiarite le intenzioni del nostro Padre celeste: «Perché ecco, questa è la mia opera e la mia gloria: fare avverare l’immortalità e la vita eterna dell’uomo».1 Secondo queste parole, è desiderio del Padre che ognuno di noi riceva una pienezza di gioia, la stessa che Egli possiede, nel Suo stato di gloria e perfezione.2

Noi dichiariamo, negli Ultimi Giorni, che Dio, il nostro Padre eterno vive. Portiamo testimonianza che eravamo alla Sua presenza come Suoi figli spirituali prima di questa vita. Nel corso di quella esistenza preterrena, fummo seguiti in condizioni che ci consentirono di sviluppare talenti e capacità personali. In quello stato preterreno di grazia fummo «liberi di scegliere il bene o il male». Alma dichiara che scegliemmo il bene dimostrando «grande fede» e «buone opere». Mantenemmo, pertanto, il nostro primo stato e il Padre ci preordinò a ricevere determinati privilegi in questa vita.3

La rivelazione degli Ultimi Giorni ci insegna che il Padre celeste costituì un gran piano di felicità per tutti i Suoi figli di spirito che avevano mantenuto il loro primo stato.4 In esso è contemplata la possibilità di divenire, un giorno, come il nostro Padre nei cieli, possedendo gli stessi attributi e diritti che Egli possiede. L’apostolo Pietro ricordò ai Santi che la potenza divina del Signore «ci ha donate tutte le cose che appartengono alla vita e alla pietà mediante la conoscenza» cosicché, per loro mezzo, fossimo fatti «partecipi della natura divina».5 Quanto dichiarato da Pietro può sembrare ardito e ammettiamo che ci vuole una vita intera per raggiungere questo stato progredito. Le sue parole, inoltre, trovano conferma in quelle del Salvatore: «Siate dunque perfetti, come il vostro Padre nei cieli è perfetto».6

Il piano del Padre richiedeva che tutti mantenessero il proprio primo stato, per poi essere messi alla prova durante uno stato mortale o secondo stato. Questo è il luogo in cui ognuno di noi è responsabile delle proprie azioni e dimostra a se stesso e a Dio di voler obbedire ai Suoi comandamenti, vincendo il peccato e l’opposizione.7

Sin dalla caduta di Adamo e a causa della natura mortale dell’uomo, abbiamo sviluppato la predisposizione a violare le leggi di Dio e, di conseguenza, siamo diventati soggetti alle richieste della giustizia. Tuttavia, grazie alla conoscenza eterna del nostro Padre celeste e attraverso il grande piano di felicità, Egli ha creato un piano di misericordia, tramite il quale sarebbe stato possibile soddisfare i requisiti di giustizia attraverso un’espiazione infinita.8

Gesù Cristo, scelto dal Padre dal principio,9 possedeva attributi e qualità necessari a riportare armonia tra le leggi della giustizia e della misericordia, mediante la Sua espiazione.10

Re Beniamino ci insegna che l’espiazione permette di spogliarsi dell’uomo naturale, mentre ci si predispone a godere della compagnia dello Spirito Santo.11 Di conseguenza, noi attestiamo che chiunque verrà a Cristo tramite l’obbedienza alle leggi e alle ordinanze del Vangelo è in grado di esercitare la fede nella «salvezza e nella vita eterna».12

Portiamo inoltre testimonianza del fatto che non fosse possibile soddisfare tutti i requisiti richiesti dal grande piano di felicità, dopo la Grande Apostasia, fino a quando il Padre celeste, insieme a Suo Figlio Gesù Cristo, restaurò il Vangelo, per mezzo del profeta Joseph Smith.13

Il nostro amato profeta, presidente Gordon B. Hinckley, ha dichiarato: «La descrizione di questi avvenimenti fatta dal profeta Joseph è vera; che il Padre portò testimonianza della divinità di Suo Figlio, che il Figlio istruì il giovane profeta e che seguirono una serie di avvenimenti che portarono all’organizzazione della sola vera Chiesa sulla faccia della terra».14

È desiderio del cuore di ogni credente riuscire a mantenere il secondo stato. Non siamo lasciati soli a cercare la via per tornare a casa. Il Signore ha eretto il Suo Regno sulla terra, dove gli eletti di Dio possono radunarsi.

Nel Suo immenso amore, Egli provvede a darci le risorse necessarie al raggiungimento dello scopo prefisso nonostante le tante trappole che l’Avversario ci tende.15

Queste risorse indispensabili includono le ordinanze e le alleanze del Vangelo, nelle quali è manifesto il potere dell’Espiazione.16 Abbiamo anche le Scritture, che ci offrono il metro per discernere la verità dall’errore.17

È importante ricordare che viviamo in un tempo privilegiato, nel quale il Signore ha posto tra di noi i suoi guardiani, i profeti e apostoli viventi. Questi detengono l’autorità e le chiavi necessarie, essenziali all’amministrazione delle ordinanze di salvezza e di esaltazione.18

Inoltre, ogni membro battezzato della Chiesa di Gesù Cristo, ha il privilegio di ricevere il dono dello Spirito Santo. Prima di prendere su di sé i nostri peccati, il Salvatore disse ai discepoli: «Lo Spirito … vi guiderà alla verità».19

Giovanni il rivelatore, nelle sue visioni celesti, vide il compimento del piano preparato dal Padre e descrisse la condizione di quanti, sopravvissuti alla grande tribolazione, avevano lavato le proprie vesti nel sangue dell’Agnello. Vide il modo in cui coloro che avevano vinto il mondo stavano dinanzi al trono di Dio e Lo servivano nel Suo tempio. Il Signore era in mezzo a loro, i giusti non avevano più né fame né sete e Dio asciugava ogni lacrima dai loro occhi.20

Non scoraggiamoci. Piuttosto, seguiamo con fede il piano di felicità preparato dal nostro Padre celeste. Siamo tutti chiamati a ricevere la grazia e la misericordia del Signore, il quale ha il potere di salvare e non ci abbandona mai.21

Possa il Signore benedirci in questa missione. Nel nome di Gesù Cristo. Amen.

Note

  1. Mosé 1:39.

  2. Vedere Mosé 7:67; DeA 76:69-70.

  3. Vedere Alma 13:3-13; 1 Pietro 1:20.

  4. Alma 42:8.

  5. 2 Pietro 1:3-4.

  6. Matteo 5:48; vedere anche 3 Nefi 12:48.

  7. Matteo 7:21; Apocalisse 3:21; DeA 98:14-15.

  8. Vedere Alma 42:15.

  9. Vedere Mosé 4:2.

  10. Dottrine del Vangelo, Manuale dello studente di Istituto (1986), 22.

  11. Vedere Mosia 3:19.

  12. Mosia 5:15; vedere anche Moroni 10:32.

  13. Vedere 1 Nefi 11:13-36; 2 Nefi 3:5-11.

  14. DeA 1:30; «Special Witnesses of Christ», Liahona, aprile 2001, 20.

  15. Vedere Mosé 4:3-4; DeA 93:39.

  16. Vedere Giovanni 3:5; Mosia 5:1-2; DeA 76:50-54.

  17. Vedere Alma 4:19; 31:5.

  18. Vedere Matteo 10:1-15; DeA 1:14-15; 21:1-8.

  19. Giovanni 16:13.

  20. Apocalisse 7:14-17.

  21. Vedere Deuteronimio 7:7-18.