2007
Lo storico della Chiesa parla del ruolo della storia nella missione della Chiesa
Ottobre 2007


Lo storico della Chiesa parla del ruolo della storia nella missione della Chiesa

Lo scopo essenziale del Dipartimento di genealogia e storia della Chiesa, ha affermato l’anziano Marlin K. Jensen, membro dei Settanta, è «aiutare i figli di Dio a stringere e a mantenere alleanze sacre», che è un incarico affidato nelle Scritture al profeta Joseph Smith agli albori della Chiesa.

Rivolgendosi il 26 maggio scorso alla conferenza annuale della Mormon History Association, l’anziano Jensen, nominato storico e archivista della Chiesa nell’aprile 2005, ha raccontato nei particolari lo sviluppo del dipartimento storico e i contributi dati da molti dirigenti che presero seriamente il comandamento del Signore di tenere un registro della Chiesa, che è un’istruzione ricevuta il giorno in cui la Chiesa fu organizzata.

«Non parlo da storico professionista, bensì da storico della Chiesa, come uno tra i tanti funzionari generali della Chiesa chiamato a tempo indeterminato per adempiere una chiamata stabilita per rivelazione dal profeta Joseph Smith».

Ha spiegato che gli adempimenti passati del dipartimento avevano per lo più a che fare con la raccolta, con la conservazione e, in misura minore, con la pubblicazione dei registri contenenti l’avvincente storia della chiesa.

«Qual è lo scopo fondamentale della storia della Chiesa? La Chiesa è diventata una grande organizzazione internazionale con il suo centro spirituale di gravità che si sta spostando sempre più verso l’emisfero meridionale. Questi e altri fattori ci hanno convinto che non possiamo continuare ad affrontare le questioni storiche come abbiamo fatto sino ad ora».

Dopo aver pregato negli anni passati su come strutturare il corso futuro del dipartimento, l’anziano Jensen ha spiegato: «Riteniamo che la storia debba contribuire alla missione complessiva della Chiesa… alla salvezza del genere umano».

L’anziano Jensen ha fatto notare che tale mandato distingue il Dipartimento di genealogia e storia della Chiesa dagli altri storici professionisti o appassionati di storia.

«È un’ambizione nobile e alta, non facilmente raggiungibile e talvolta non del tutto apprezzata dai nostri colleghi».

Per compiere il mandato, il Dipartimento di genealogia e storia della Chiesa si concentra su tre criteri: assicurarsi che le grandi cose di Dio siano ricordate, aiutare a conservare l’ordine rivelato del regno, testimoniare e difendere la veridicità della Restaurazione.

Questi obiettivi «stabiliscono la nostra opera e il nostro pubblico», creando «uno spazio di lavoro superiore a quello che potremmo svolgere da soli, pertanto abbiamo bisogno di collaborare. Fa sì che, invece di raccogliere semplicemente in maniera passiva, organizziamo attivamente stabilendo priorità nella raccolta, nella divulgazione, nella ricerca e nella stesura delle informazioni».

Strutturare un dipartimento che serva una chiesa mondiale richiede un cambiamento nel modo di pensare e non è scevro di difficoltà, ha commentato. Un tale sviluppo richiederà cambiamenti organizzativi per servire i fedeli e i dirigenti della Chiesa. Tutti questi cambiamenti devono avvantaggiarsi della tecnologia.

Un altro passo importante verso lo sviluppo del dipartimento storico è la costruzione di un edificio di circa ventitremila metri quadrati che sarà conosciuto come Church History Library.

«Gli scavi iniziarono lo scorso ottobre, i lavori di costruzione stanno procedendo bene e la dedicazione è prevista per la metà del 2009. La biblioteca ospiterà la nostra inestimabile collezione ed è ideata per essere aperta, invitante e assai funzionale», ha affermato l’anziano Jensen.

Articolo adattato da Church News, 2 giugno 2007.