Lettere al direttore

Leggo sempre la Liahona perché imparo tantissime cose, come il lavoro di tempio, le chiamate della Chiesa e in che modo amare Dio. Il mio cuore s’intenerisce leggendo queste cose. Imparo molto e mi chiarisco le idee. Sono stata toccata dai messaggi del presidente Gordon B. Hinckley. Ho condiviso la rivista con persone da poco nella Chiesa e con membri meno attivi. Ciò li ha rafforzati e ora loro stessi hanno ordinato copie della Liahona.

Amo la rivista. Non vedo l’ora che arrivi perché porto il messaggio delle insegnanti visitatrici alle sorelle che non la ricevono. Secondo me è il dono migliore che un amico possa fare.

Il materiale contenuto nella Liahona è davvero semplice e molto interessante da leggere. La parte che preferisco è il messaggio della Prima Presidenza, da cui traggo sempre molto beneficio. Questi messaggi sono sempre pieni di consigli spirituali per tutti i figli del Padre celeste. Sono una fonte inesauribile di informazioni celesti per tutti coloro che li leggono.

La Liahona è una benedizione e una compagna. Ho riletto il numero di settembre 2003 e «Non essere all’altezza» ancora una volta mi ha illuminata. Avevo letto per la prima volta l’articolo quando mi stavo preparando per la missione e la seconda quando ero ritornata. Su di me ha avuto un’influenza meravigliosa.

Ci sono volte quando sento su di me molta pressione. La rilettura dell’articolo mi ha ricordato di continuare a essere simile a Cristo. La vita potrebbe non essere sempre giusta, ma ora sono più determinata a dare del mio meglio.

La prima volta che ho assistito alla conferenza generale via satellite sono rimasto molto colpito. Provo molta gratitudine per il profeta vivente e le altre Autorità generali. Ascoltando le loro testimonianze del Salvatore e del Padre celeste, e sentendoli parlare con ispirazione e potere dall’alto, ci rinnoviamo spiritualmente. Dopo aver assistito a una conferenza via satellite sono più forte per spingermi innanzi e non vedo l’ora che arrivi quella successiva. La conferenza nella rivista è anch’essa fonte di grande consolazione, soprattutto per coloro che non hanno la possibilità di vederla.