2009
Qualificarsi e prendere parte all’adorazione nel tempio
Luglio 2009


Messaggio delle insegnanti visitatrici

Qualificarsi e prendere parte all’adorazione nel tempio

Insegnate i passi scritturali e le citazioni o, se necessario, un altro principio, che rispondono alle esigenze delle sorelle che visitate. Rendete testimonianza della dottrina. Invitate coloro cui insegnate a esternare i sentimenti provati e ciò che hanno appreso.

Come posso prepararmi per l’adorazione nel tempio?

Silvia H. Allred, prima consigliera della presidenza generale della Società di Soccorso: «Il tempio è la casa del Signore. Egli indica le condizioni secondo le quali può essere usato, le ordinanze che devono essere amministrate e gli standard che ci qualificano per entrare… La dignità personale è un requisito indispensabile per godere delle benedizioni del tempio. Ci prepariamo obbedendo ai comandamenti e cercando di fare la volontà di Dio» («Sacri templi, sacre alleanze», Liahona, novembre 2008, 112).

Anziano David B. Haight (1906–2004) del Quorum dei Dodici Apostoli: «Noi che vogliamo andare al tempio dobbiamo vivere in maniera tale da essere degni di entrarvi e di prendere parte a pieno titolo… Noi esaminiamo la nostra dignità di entrare nel tempio nelle interviste… con i dirigenti del sacerdozio. La nostra firma, insieme con la loro, sulla nostra raccomandazione per il tempio attesta la nostra dignità di entrare nel tempio» («Venite alla casa dell’Eterno», La Stella, luglio 1992, 17).

Quali sono le benedizioni che otteniamo per essere qualificati e degni di partecipare all’adorazione nel tempio?

DeA 110:7:«In questa casa mi manifesterò al mio popolo in misericordia».

Presidente Howard W. Hunter (1907–95): «Ognuno di noi si adoperi per andare al tempio il più spesso possibile, per quanto lo consentono il tempo che ha a disposizione, i suoi mezzi e la sua situazione. Andiamo al tempio non soltanto per i nostri parenti defunti, ma andiamoci anche per i benefici personali che scaturiscono dal culto reso nel tempio e di cui noi godiamo, per la santità e la sicurezza che ci vengono date dentro quelle sacre mura. Il tempio è un luogo di bellezza, è un luogo di rivelazioni, è un luogo di pace» («Il grande simbolo della nostra appartenenza alla Chiesa», La Stella, novembre 1994, 3).

DeA 38:32: «Io vi darò la mia legge; e là sarete investiti di potere dall’alto» (vedere anche DeA 95:8).

Anziano Robert D. Hales, membro del Quorum dei Dodici Apostoli: «Le benedizioni dell’investitura nel tempio sono fondamentali per ciascuno di noi quanto lo è stato il nostro battesimo. È per questa ragione che dobbiamo prepararci per essere puri quando entriamo nel tempio di Dio. Il lavoro nel tempio ci dà la possibilità di ricevere la nostra investitura personale e di fare le alleanze per i vivi e inoltre compiere le stesse ordinanze per la redenzione dei morti. Per questa ragione le Scritture ci dicono di costruire i templi e di preparare la nostra vita per essere degni di prendere parte alle sacre ordinanze e alleanze del tempio …

Lo scopo principale dei templi è quello di fornire le ordinanze necessarie per la nostra esaltazione nel regno celeste. Le ordinanze del tempio ci guidano al nostro Salvatore e ci portano le benedizioni che riceviamo tramite l’Espiazione di Gesù Cristo» («Temple Blessings», in Brigham Young University 2005–2006 Speeches [2006], 1, 4).

Presidente Gordon B. Hinckley (1910–2008): «Ogni uomo o donna che va al tempio con sincerità e con fede esc[e] dalla casa del Signore essendo un uomo o una donna migliore. In tutti noi c’è la necessità di un costante miglioramento. Ogni tanto c’è la necessità di lasciare i rumori e i tumulti del mondo per entrare tra le mura di una sacra casa di Dio, per sentire il Suo Spirito in un ambiente di santità e pace» («Missioni, templi e ministero», La Stella, gennaio 1996, 63).

Nel riquadro: fotografia del tempio di Mérida, in Messico, di Marcos Gonzalez; sfondo: fotografia del tempio di Nauvoo, Illinois, di John Luke