Ciò in cui crediamo
Il libero arbitrio è indispensabile per il nostro progresso eterno
Il nostro Padre celeste ci ha dato il libero arbitrio. Questa facoltà di scegliere da noi stessi è una parte fondamentale del piano di salvezza.
Nel Concilio preterreno tenuto nei cieli, il Padre celeste presentò il Suo piano, che comprendeva il principio del libero arbitrio. Lucifero si ribellò e «cercò di distruggere il libero arbitrio dell’uomo» (Mosè 4:3). Per questo motivo, lui e coloro che lo seguirono furono scacciati. Il resto di noi scelse di seguire il piano del Padre celeste, che ci consentiva di venire sulla terra e ottenere un corpo fisico. Il piano prevedeva anche un Salvatore, Gesù Cristo, che avrebbe espiato per i nostri peccati. Tramite il pentimento potevamo essere perdonati. Noi gridammo di gioia (vedereGiobbe 38:7)!
Il modo in cui usiamo il libero arbitrio influirà sulla nostra condizione eterna di felicità o infelicità. Le Scritture insegnano che «vi è una legge irrevocabilmente decretata nei cieli… sulla quale si basano tutte le benedizioni» (DeA 130:20) e che a questa legge anche «una punizione è stata fissata» (Alma 42:22). Pertanto, quando scegliamo il corso delle nostre azioni scegliamo anche le conseguenze delle nostre azioni (vedere Galati 6:7). Sebbene queste conseguenze possano non essere immediate, esse ci saranno sempre. Scegliere di seguire i comandamenti di Dio ci conduce alla pace e alla vita eterna. Scegliere di cedere alle tentazioni di Satana ci conduce al peccato e all’infelicità.1
Nell’Antico Testamento il profeta Giosuè ci dette l’esempio, quando disse: «Scegliete oggi a chi volete servire… quanto a me e alla casa mia, serviremo all’Eterno» (Giosuè 24:15).
-
Questa vita terrena è il periodo in cui veniamo messi alla prova per vedere come useremo il nostro libero arbitrio (vedere Abrahamo 3:25).
-
Deve esserci un’«opposizione in tutte le cose» affinché possiamo vedere la differenza tra il bene e il male. Questo ci dà la possibilità di scegliere (vedere 2 Nefi 2:11–16; DeA 29:39).
-
Il Padre celeste ci ha dato la luce di Cristo perché potessimo distinguere il bene dal male (vedere Moroni 7:12–17).
-
Quando scegliamo il corso delle nostre azioni, buono o cattivo, scegliamo anche le conseguenze legate alle azioni che compiamo (vedere Deuteronomio 11:26–28; 30:15–20; Galati 6:7; Apocalisse 22:12).
-
Poiché «[ci] è permesso agire da [noi]», siamo responsabili delle nostre azioni (vedere Helaman 14:30–31).
-
Quando scegliamo di obbedire ai comandamenti di Dio, le nostre possibilità di scelta aumentano e siamo più liberi (vedere 2 Nefi 2:27; DeA 58:26–28; 93:20).
-
Quando scegliamo di disobbedire ai comandamenti di Dio, le nostre possibilità di scelta diminuiscono e possiamo diventare prigionieri della malvagità (vedere 2 Nefi 2:29; Giovanni 8:34).
-
Il nostro Padre celeste «non permetterà che sia[mo] tentati al dì là delle [n]ostre forze; ma… [c]i darà anche la via d’uscirne» a condizione che scegliamo di resistere alla tentazione (1 Corinzi 10:13).
-
Dobbiamo umiliarci e «preg[are] continuamente» per poter resistere alla tentazione (vedere Alma 13:28).