2012
Il seminario tra la giungla dell’Ecuador
Aprile 2012


Il Seminario tra la giungla dell’Ecuador

Nel mezzo della giungla, il Seminario è molto importante per i giovani.

A est di Quito, in Ecuador, dopo i vulcani e la catena delle Ande, il paesaggio giunge pianeggiante alla foresta amazzonica. Lì si trovano fitte foreste, abbondanti corsi d’acqua, scimmie, tucani e perfino dei delfini rosa.

Vi si trova anche la città chiamata Puerto Francisco de Orellana. È lontana da tutto, in Ecuador. Quindici anni fa c’erano pochi abitanti in quella zona. Ma la scoperta del petrolio ha portato le industrie, le persone in cerca di lavoro e i membri della Chiesa.

Il Seminario in un piccolo ramo

Alcuni giovani, come Oscar R., erano già membri quando è stato organizzato il ramo, ma la maggior parte sono convertiti recenti. E nel loro cuore arde un fuoco. “Noi siamo forti”, dice Oscar.

Nel settembre del 2010, solo un anno dopo la sua organizzazione, nel ramo si è iniziato il programma del Seminario. “Quando abbiamo iniziato a riunirci, alcuni anni fa”, dice Oscar, “eravamo pochi. Io ero l’unico giovane. Ma siamo cresciuti. Ben presto eravamo in 6, poi in 10 e ora ancora di più”.

Poiché alcuni giovani vanno a scuola la mattina e altri nel pomeriggio, ci sono due diverse classi del Seminario: una la mattina dalle 8:00 alle 9:00 e una al pomeriggio dalle 16:30 alle 17:30.

Forse non ci sono molti studenti, ma a quei giovani che frequentano, il Seminario ha cambiato la vita.

Perché vanno?

“Per me il Seminario è una grande benedizione”, dice Luis V., un convertito recente. “Mi prepara ad essere un buon missionario. Da quando mi sono unito alla Chiesa ho affrontato molte difficoltà e tentazioni, ma sono riuscito a mantenermi forte perché so che sto facendo ciò che è giusto”.

E non è soltanto Luis a sentirsi così. “È da poco che sono membro della Chiesa”, dice Ariana J., “ma ho frequentato il Seminario da quando mi sono battezzata. Mi piace andarci perché imparo molte verità riguardo al vangelo di Gesù Cristo che mi riempono il cuore di speranza e la mente di comprensione”.

Il Seminario ha aiutato Ariana a essere radicata nel Vangelo. “È una benedizione per me far parte della classe”, dice Ariana. “Rafforza il mio spirito e mi aiuta a prepararmi ad essere un giorno una buona moglie, madre, dirigente della Chiesa e forse missionaria a tempo pieno”.

Il fratello di Ariana, Gerardo, prova lo stesso sentimento. “Sono grato che il Seminario sia diventato una parte importante della mia vita”, dice. “Mi prepara ad essere un giorno un missionario. Lì ho conosciuto il piano di salvezza che Dio ha preparato per me. Ogni corso a cui partecipo mi da speranza che posso ereditare il regno celeste e mi da la certezza di avere ricevuto il vangelo di Gesù Cristo”.

In classe, a volte, Gerardo è molto stanco. Deve prima portare suo fratello più piccolo a scuola e poi tornare di corsa a casa a prendere sua sorella per poter andare al Seminario. Ma a lui non dispiace.

“Tutto questo per me è una novità, ma sono felice”, dice Gerardo. “So di essere nel sentiero giusto che mi darà la possibilità di vedere di nuovo il mio Padre Celeste. Lo Spirito Santo mi da questa certezza. Devo solo fare tutto il possibile e perseverare fino alla fine”.

Non c’è motivo di essere nervoso

Per Walter A., all’inizio il Seminario faceva un po’ paura. “La prima volta ero nervoso”, dice. “Ma entrato in classe mi sono sentito speciale perché provavo l’amore che si prova quando si studiano le Scritture. E quando sono uscito, ero più forte e felice per ciò che avevo imparato. Il Seminario è una delle più grandi benedizioni del Padre Celeste per i giovani”.

“La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni ha cambiato la mia vita”, dice Abel A., che si sta preparando ad andare in missione. “Apprendo gli insegnamenti dei profeti. Amo il profeta Joseph Smith. È stato coraggioso nel far avverare la Restaurazione della vera Chiesa, nonostante tutte le difficoltà che questo gli ha creato. Voglio essere anch’io coraggioso come lui”.

Molti giovani devono fare dei sacrifici per andare al Seminario. Non è sempre facile, ma per i giovani di Puerto Francisco de Orellana, in Ecuador, ne vale la pena.

Abel spiega: “Quando penso a ciò che le Scritture definiscono spingersi innanzi, penso che questo voglia dire avere delle priorità nella vita. Il Seminario è una di queste. Come ha cambiato la mia vita, così può fare per quella degli altri giovani”.

Persino nella fitta giungla dell’Ecuador, la Chiesa di Gesù Cristo e il suo programma del Seminario per i giovani crescono e cambiano la vita di coloro che scelgono di permetterglielo.

Il Seminario rafforza i giovani come questi in Ecuador, molti dei quali sono convertiti recenti.

Fotografie di Joshua J. Perkey