2012
Raggi di sole, Relazioni Pubbliche e gioia del Vangelo
Dicembre 2012


Fino al giorno in cui ci rivedrem

Raggi di sole, Relazioni Pubbliche e gioia del Vangelo

Riadattato da un’intervista fatta su Mormon Channel. Per ascoltare per intero l’intervista in inglese, andare su mormonchannel.org/conversations/27.

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Anziano Quentin L. Cook

Che cosa c’entrano i Raggi di sole con le Relazioni Pubbliche? C’entrano eccome quando rappresentano la gioia del Vangelo.

Qualche anno fa, mentre io e l’anziano M. Russell Ballard prestavamo un servizio di consulenza come Autorità Generali al dipartimento delle Relazioni Pubbliche della Chiesa, ci rendemmo conto che gli organi di stampa spesso contattavano coloro che non erano membri della Chiesa per avere maggiori informazioni sulla Chiesa. Auspicando che la situazione cambiasse, io e Anziano Ballard, sotto la direzione della Prima Presidenza, cominciammo a visitare i comitati di redazione dei giornali più famosi, condividendo il messaggio che, come Santi degli Ultimi Giorni, noi siamo politicamente neutrali. Non prendiamo posizione nei confronti di candidati o partiti politici. Vogliamo, però, essere noi stessi a dare informazioni sulla nostra fede. A queste persone abbiamo detto: “Desideriamo che veniate a parlare con noi se dovete discutere di ciò in cui crediamo”.

Quelle visite furono ben accolte e abbiamo constatato che la nostra richiesta è stata compresa e messa in pratica. E adesso ci stiamo rendendo conto che i media comprendono meglio i Santi degli Ultimi Giorni. Alcuni vecchi stereotipi sono crollati e vediamo che gli altri ci riconoscono come persone di carattere che cercano di affrontare la vita in modo colto ed informato. Abbiamo anche notato che fuori dalla Chiesa ci si sta rendendo conto che i Santi degli Ultimi Giorni non sono tutti uguali; la nostra gente è molto diversa l’uno dall’altra ma in senso positivo e interessante.

In un mondo di opinioni mutevoli, è davvero un periodo meraviglioso per essere un membro della Chiesa e rispondere alle domande degli amici e dei vicini in merito al nostro credo. Mentre lo facciamo, non c’è niente di più significativo del fatto che proviamo gioia e ci rallegriamo nel vangelo di Gesù Cristo. Noi sappiamo qual è l’esito finale, sappiamo chi è Gesù Cristo e abbiamo un amorevole Padre nei cieli che ci benedice.

Trovo interessante il fatto che i nostri migliori missionari, coloro che colgono l’occasione e condividono il Vangelo, siano spesso delle persone gioiose. Quando ero il direttore esecutivo del Dipartimento dei missionari, notammo all’improvviso che ci furono alcuni battesimi in Francia. Ci chiedemmo entusiasti quali fossero le cause e ve ne furono svariate. Ma una delle cause principali era una donna che andava al lavoro ogni lunedì mattina e parlava dei Raggi di sole. Dopo il giorno del Signore, con grande gioia e piacere, lei condivideva con i suoi colleghi di lavoro l’esperienza che aveva vissuto il giorno prima insegnando ai bambini. In breve tempo, i suoi colleghi non vedevano l’ora che arrivasse il momento in cui lei avrebbe parlato dei Raggi di sole. E che cosa ne risultò? Da un lato c’era un gruppo di persone che vivevano con le stesse preoccupazioni che abbiamo tutti quanti riguardo al nostro mondo e al nostro futuro, mentre tutt’ad un tratto, ecco che c’era una persona che non solo era gioiosa, ma che provava gioia a stare con i bambini — i quali rappresentano il futuro. Era chiaro che questa sorella amava il Salvatore e quell’amore si irradiava agli altri. I suoi colleghi volevano saperne di più.

Se gioiamo di ciò che abbiamo, se proviamo gioia e la esprimiamo, siamo più felici. In altre parole, facciamo ciò che il Signore vuole che facciamo, diventiamo delle persone migliori e, per associazione, coloro che ci circondano — i nostri figli, amici e vicini — sono più felici. La gioia è la chiave. Quando condividiamo la gioia del Vangelo, adempiamo ciò che il Signore vuole che noi conseguiamo.