2013
Fede, speranza e relazioni
Gennaio 2013


Fede, speranza e relazioni

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Anziano Michael T. Ringwood

Desiderare, credere e sperare devono spingerci a iniziare una relazione che porti al matrimonio.

Hai fatto davvero una lista dei pro e dei contro? La domanda che il mio figlio adolescente pose in tono sorpreso si riferiva alla lista che aveva trovato in uno dei miei diari. Non era semplicemente una lista di pro e di contro, era la lista che avevo compilato trent’anni fa, prima di chiedere la mano di sua madre. Non so quanti uomini abbiano fatto una lista come la mia, ma quando meditai sull’idea di sposarmi a 24 anni, durante l’università, mi sembrò la cosa giusta da fare.

Non ricordo che quel giorno mio figlio mi abbia fatto altre domande sul nostro corteggiamento; era troppo concentrato sulla lista. Riesco ancora a vederlo che grida per chiamare i suoi fratelli e le sue sorelle: “Papà ha fatto una lista sulla mamma! Venite a vederla!” Tuttavia, quando ci ripenso, mi vengono in mente molte domande che avrebbe potuto fare.

Non l’amavi? Questa domanda avrebbe dovuto essere la prima. La mia risposta sarebbe stata sì; ecco perché feci la lista. La amavo davvero, e desideravo più di ogni altra cosa che fosse felice. La lista serviva più che altro a vedere se potevo renderla felice, piuttosto che a stabilire se l’amassi o meno.

Non vi divertivate insieme? La mia risposta sarebbe stata di nuovo sì; ecco perché feci la lista. Era un modo per vedere se la mia speranza nel fatto che si sarebbe sempre divertita con me poteva diventare realtà.

Non pensavi fosse la persona giusta? Forse è la domanda più intrigante di tutte. Avrei risposto di sì; credevo davvero fosse quella “giusta”, ma volevo assicurarmi che ciò che credevo mi avrebbe spinto ad agire in modo da far funzionare le cose.

Non penso che all’epoca mi resi completamente conto dell’impatto che gli insegnamenti del mio presidente di missione sulla fede e sul desiderare, credere e sperare che la compongono, avevano avuto sul mio corteggiamento. Col senno di poi, sono davvero grato al presidente F. Ray Hawkins per l’influenza che ha avuto su di me. Conservo ancora gli appunti che presi a vent’anni, mentre ero in missione, quando il mio presidente aprì le Scritture e spiegò gli elementi della fede che in seguito mi avrebbero influenzato nel prendere la decisione più importante della mia vita.

Gli insegnamenti di Alma riguardo la fede

Tra le cose che il presidente Hawkins condivise sulla fede c’erano gli insegnamenti di Alma ai poveri tra gli Zoramiti. Alma individuò il bisogno di avere una particella di fede, che descrisse come desiderio (vedere Alma 32:27). Il desiderio che qualcosa succeda è un’influenza potente che ci spinge a compiere i passi necessari ad accrescere la nostra fede.

Una seconda particella di fede è ciò che, secondo gli insegnamenti di Alma, deriva dal desiderio: credere. Egli insegnò agli Zoramiti a lasciare che il desiderio operasse in loro finché avrebbero creduto in maniera tale da far posto alle sue parole nei loro cuori (vedere il versetto 27). Questa combinazione di desiderio e credere comincia a gonfiare il nostro cuore, e noi riconosciamo che è una cosa buona. Comincia a dilatare la nostra anima e ad illuminare il nostro intelletto. Comincia ad esserci deliziosa (vedere il versetto 28).

La speranza è un’altra particella di fede importante. Alma disse agli umili Zoramiti che la fede non era una conoscenza perfetta delle cose; eegli disse loro: “sperate in cose che non si vedono, ma che sono vere” (Alma 32:21; corsivo dell’autore). Allo stesso modo, Mormon insegnò che la speranza è una particella necessaria della fede quando disse a Moroni: “Come potrete giungere alla fede, a meno che non abbiate speranza?” (Moroni 7:40). La speranza può essere descritta come la capacità di vedere qualcosa di meglio nel futuro.1 La lista era il mio modo di guardare al futuro con l’occhio della fede e, come Abrahamo, di determinare che per me “c’era… una più grande felicità [e] pace” (Abrahamo 1:2) nell’essere sposato con mia moglie.

Avendo già la particella del desiderio, per completare la mia fede avevo bisogno di credere e di sperare e avevo bisogno di agire chiedendo a Rosalie di sposarmi. La lista — il mio modo di manifestare desiderio, credo e speranza — era importante perché mi dava il coraggio di compiere le azioni necessarie a completare la mia fede. Giacomo insegna che la fede senza le opere è morta (vedere Giacomo 2:17). Nessun desiderio, nessun credo o speranza mi avrebbe aiutato a trovare una felicità e una speranza più grandi di quelle che ho trovato nel matrimonio se tali particelle non mi avessero portato a porre la domanda cruciale (purtroppo la prima volta che chiesi a Rosalie di sposarmi la risposta fu no, ma questo è un altro discorso. In circostanze simili, quando le cose non vanno secondo i nostri piani o i nostri tempi, la fede gioca ancora un ruolo fondamentale nella nostra vita). Ci sono volute perseveranza e pazienza da parte di entrambi, e poi ci siamo sposati in una giornata di dicembre del 1982 piena di neve.

La fede è importante in tutto quello che facciamo, compresi gli appuntamenti e il corteggiamento. Il desiderio, il credere e la speranza nel fatto che una felicità e una pace maggiori sono in serbo per noi, devono incitarci ad agire per iniziare una relazione che porti al matrimonio. Desiderate seguire il piano di felicità? Credete che seguirlo porti a una felicità e a una pace più grandi? (Credetemi quando vi dico che seguire il piano e sposarsi nel tempio porta davvero a una felicità e a una pace più grandi). Sperate che il vostro matrimonio sia felice? La vostra speranza vi permette di immaginare voi stessi in un posto migliore in futuro? Se avete risposto di sì a queste domande, allora dovete completare la vostra fede cominciando ad agire. Chiedete a qualcuno di uscire con voi! Accettate l’invito a un appuntamento! Fate di tutto per mettervi nella condizione di incontrare altri giovani adulti che la pensano come voi. In breve, proseguite sul sentiero che vi porterà a una felicità e a una pace più grandi.

L’esempio di fede di Joseph Smith

Guardiamo a Joseph Smith come a un esempio di fede e di dimostrazione delle particelle: desiderare, credere e sperare.

Joseph voleva trovare la vera Chiesa di Gesù Cristo; il suo desiderio era così forte da condurlo alle Scritture, dove lesse: “Che se alcuno di voi manca di sapienza, la chiegga a Dio” (Giacomo 1:5). Meditò su questo versetto; desiderava avere sapienza e credeva che l’avrebbe ricevuta se avesse chiesto a Dio. Fece l’unica cosa logica da fare: pregò e chiese a Dio. Pensateci un attimo: Joseph aveva il desiderio di conoscere la verità; credeva alle parole di Giacomo; sperava di ricevere una risposta; ma se si fosse fermato lì, oggi noi non saremmo qui. Esercitare la fede significava entrare nel bosco e pregare. Credo che quando si recò nel bosco e pregò, Joseph si aspettasse di andare via con una risposta. Probabilmente non immaginava che avrebbe visto il Padre Celeste e Gesù Cristo, ma si aspettava una risposta. Che grande esempio di fede! Desiderò, credette, sperò e agì.

La fede di un ragazzo di 14 anni cambiò il mondo. Grazie al fatto che Joseph pregò nel Bosco Sacro, i cieli si aprirono e Dio parlò di nuovo ai Suoi figli per mezzo di un profeta.

Una delle vostre opportunità di dimostrare fede

Oggi il Signore continua a parlare per mezzo del Suo profeta. Proprio un anno e mezzo fa il presidente Thomas S. Monson ha detto:

“Arriva il momento in cui bisogna pensare seriamente al matrimonio e cercare una compagna con la quale si desideri passare l’eternità. Se sarete saggi nella scelta e vi dedicherete alla riuscita del vostro matrimonio, niente in questa vita vi porterà maggiore felicità.

Quando vi sposerete vorrete farlo nella casa del Signore. Per i detentori del sacerdozio non ci dovrebbero essere altre opzioni. Fate attenzione a non distruggere la vostra eleggibilità al matrimonio nel tempio. Il corteggiamento sarà un’esperienza meravigliosa anche mantenendolo nei limiti appropriati”.2

Potreste non trasporre desiderio, credo e speranza in una lista, come feci io, ma in qualunque modo dimostriate queste qualità, esse vi aiuteranno a completare la vostra fede mentre seguite il profeta del Signore nella ricerca di qualcuno con cui potete trovare una felicità più grande. Anche il desiderio, la fede e la speranza che possedete vi aiuteranno a scegliere saggiamente.

Le benedizioni derivanti dalla scelta di perseguire e di nutrire il matrimonio eterno vi porteranno a sperimentare il frutto del Vangelo, che Alma descrisse come “preziosissimo… dolce più di tutto ciò che è dolce e… puro più di tutto ciò che è puro”. Egli continua dicendo: “Farete un banchetto di questo frutto, fino a che sarete sazi, cosicché non avrete più fame né sete” (Alma 32:42). Invece di temere il futuro, esercitate la fede che vi permetterà di reclamare le promesse del Signore.

Note

  1. Vedere Dennis F. Rasmussen, “What Faith Is”, The Lectures on Faith in Historical Perspective (1990), 164, a cura di Larry E. Dahl e Charles D. Tate Jr.

  2. Thomas S. Monson, “Il potere del sacerdozio”, Liahona, maggio 2011, 67–68.

Illustrazione fotografica di Ann Higgins

Illustrazione fotografica di Craig Dimond e Justin John Soderquist