2013
Ricordarci di Lui durante il giorno del riposo
Febbraio 2013


Fino al giorno in cui ci rivedrem

Ricordarci di Lui durante il giorno del riposo

La nostra lezione della Scuola Domenicale sul santificare il giorno del riposo stava andando bene, almeno fino a quando qualcuno menzionò la televisione.

Mentre la gente interveniva con le proprie opinioni, in merito al fatto che fosse appropriato o meno guardare la televisione di domenica, alcuni membri della classe cominciarono a dettar legge. Ben presto gli altri membri della classe cominciarono a offendersi. Lo Spirito, che dapprima aveva accompagnato la conversazione, fu poi sostituito da una tensione palpabile.

Vedendo che la situazione stava degenerando, Kenneth Payne, un membro della presidenza del nostro palo, chiese di parlare. Si alzò e cominciò a raccontarci di suo figlio Brian che aveva servito nella missione di Tokyo Nord, nel Giappone. Quando il presidente Payne e la sua famiglia accolsero Brian all’aeroporto al momento del suo ritorno dalla missione, nel marzo del 2003, il ragazzo lamentò di avere la mascella irrigidita e dolorante. Nel giro di poche settimane, a Brian fu diagnosticato un linfoma non Hodgkin.

Un mese dopo cominciò un ciclo di chemioterapia seguito da uno di radioterapia. Il presidente Payne disse che i dottori avevano pianificato di fargli un trapianto di midollo osseo per il 22 settembre ma poco dopo l’inizio di quel mese “Brian cominciò ad avere dei problemi”.

Fu ricoverato la seconda settimana di settembre. A quel punto, a causa della natura aggressiva del cancro, i dottori stabilirono che era ormai troppo tardi per fare un trapianto. La famiglia portò Brian a casa dall’ospedale il 21 settembre. La mattina seguente egli venne a mancare.

“Il 22 settembre è una data speciale per me e per la mia famiglia”, disse il presidente Payne. “Durante l’arco di quel giorno rallentiamo il passo e pensiamo a Brian, al suo contributo alla nostra famiglia e a come ha dato gli ultimi due anni della sua vita al Signore e al popolo giapponese che egli amava. Lui ci manca e in quel giorno meditiamo sulla sua vita e onoriamo la sua memoria”.

Per tutti noi, disse il presidente Payne, la domenica è un giorno in cui rallentare il passo e ricordare.

“Ci prendiamo del tempo per partecipare alle riunioni della Chiesa, prendere il sacramento, provare dolore per i nostri peccati e ponderare sulla sofferenza che il Salvatore patì per noi”, aggiunse. “Serviamo, amiamo e cerchiamo di non farci distrarre dalle attività che ci impedirebbero di adorarLo”.

Il presidente Payne disse che se le attività domenicali ci permettono di sentire quello spirito, allora ci sentiremo bene mentre le svolgeremo. Ma se ci distraggono dal ricordo del Salvatore e dal tipo di servizio domenicale che Egli avrebbe prestato, allora forse dovremmo riconsiderare le nostre scelte.

Poi si mise a sedere e non disse altro. Ma non ce n’era bisogno. Lo Spirito era ritornato nella stanza ed eravamo tutti pronti ad ascoltare.

Particolare di Cristo nel Getsemani, di Heinrich Hofmann, pubblicato per gentile concessione della C. Harrison Conroy Co.