2013
La missione divina di Gesù Cristo: l’Unigenito
Dicembre 2013


Messaggio delle insegnanti visitatrici

La missione divina di Gesù Cristo: l’Unigenito

Studia devotamente questo materiale e cerca di sapere che cosa condividere. In che modo la comprensione della vita e della missione del Salvatore aumenterà la tua fede in Lui e benedirà coloro di cui ti prendi cura durante l’insegnamento in visita? Per maggiori informazioni, visita reliefsociety.lds.org.

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Sigillo della Società di Soccorso

Fede, famiglia, soccorso

Il nostro Salvatore Gesù Cristo è chiamato l’Unigenito perché è l’unica persona sulla terra nata da una madre mortale e un Padre immortale. Da Dio, Suo Padre, ereditò poteri divini. Dalla madre, Maria, ereditò la mortalità e l’essere soggetto alla fame, alla sete, alla fatica, al dolore e alla morte.1

Poiché Gesù Cristo è l’Unigenito del Padre, fu in grado di deporre la Sua vita e di riprenderla di nuovo. Le Scritture insegnano che “tramite l’espiazione di Cristo” potremo “ottenere la risurrezione” (Giacobbe 4:11). Apprendiamo anche che tutti possiamo “essere resuscitat[i] in immortalità alla vita eterna” se vorremo “credere” (DeA 29:43).

Comprendendo più pienamente che cosa significa che Gesù è l’Unigenito del Padre, la nostra fede in Cristo aumenterà. L’anziano D. Todd Christofferson del Quorum dei Dodici Apostoli ha detto: “La fede in Gesù Cristo è la convinzione e la rassicurazione (1) della Sua condizione di Unigenito Figlio di Dio, (2) della Sua Espiazione infinita e (3) della realtà della Sua resurrezione”.2 I profeti moderni hanno testimoniato: “[Gesù Cristo] era… l’Unigenito Figlio di Dio nella carne, il Redentore del mondo”.3

Dalle Scritture

Giovanni 3:16; Dottrina e Alleanze 20:21–24; Mosè 5:6–9

Dalla nostra storia

Nel Nuovo Testamento leggiamo racconti di donne, nominate e non, che avevano fede in Gesù Cristo, imparavano e mettevano in pratica i Suoi insegnamenti e testimoniavano del Suo ministero, dei Suoi miracoli e della Sua divinità. Queste donne diventarono dei discepoli esemplari e dei testimoni importanti nell’opera di salvezza.

Per esempio, Marta rese una forte testimonianza della divinità del Salvatore quando Gli rispose: “Io credo che tu sei il Cristo, il Figliuol di Dio che dovea venire nel mondo” (Giovanni 11:27).

Tra i primi testimoni della divinità del Salvatore ci furono Sua madre, Maria, e la cugina di lei, Elisabetta. Poco dopo la visita dell’angelo Gabriele, Maria andò a trovare Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, “fu ripiena di Spirito Santo” (Luca 1:41) e rese testimonianza che Maria sarebbe diventata la madre del Figlio di Dio.

Note

  1. Vedere Principi evangelici (2009), 57.

  2. D.Todd Christofferson, “Sviluppare la fede in Cristo”, Liahona, settembre 2012, 13.

  3. “Il Cristo vivente: la testimonianza degli apostoli”, Liahona, aprile 2000, 3.