2014
Il coraggio di scegliere la modestia
Ottobre 2014


Il coraggio di scegliere la modestia

Tratto da un discorso tenuto il 5 maggio 2006 alla Conferenza delle donne della Brigham Young University.

Che cosa possiamo insegnare ai nostri figli e alle nostre figlie per aiutarli ad avere il coraggio di scegliere la modestia in un mondo che li può deridere per le loro scelte virtuose?

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Youth walking on Temple Square.

Perché la modestia è così importante? Perché un orlo, una scollatura o una maglietta sono importanti per il Signore? Sono madre di cinque femmine e di due maschi e, come potete immaginare, di tanto in tanto in casa si è parlato di modestia. Nel corso degli anni, ho imparato che la modestia si insegna meglio se ci si concentra sulla dottrina e si dà un esempio positivo. La dottrina aiuterà i nostri figli a comprendere perché la modestia è così importante, mentre il nostro esempio dimostrerà con felicità le benedizioni della modestia.

Che cosa è la modestia?

La modestia è un principio dato da Dio che può aiutarci a usare il nostro corpo in maniera appropriata qui nella mortalità. La definizione di modestia riportata in Siate fedeli spiega che “la modestia è un atteggiamento di umiltà e decoro che può essere evidenziata nell’abbigliamento, nel linguaggio e nel comportamento”1. La modestia non è vanitosa o orgogliosa. Le persone modeste non usano il loro corpo o il loro comportamento per cercare l’approvazione del mondo o per attirare l’attenzione sui propri traguardi, veri o presunti che siano, e sulle proprie caratteristiche desiderabili.

Vi prego di ricordare che i principi di modestia qui riportati si applicano sia agli uomini che alle donne, ai figli e alle figlie, e ricordate che anche se insegniamo e viviamo la modestia, non condanniamo mai coloro che scelgono di indossare gonne corte o avere un “arcobaleno tra i capelli e i molti anelli luccicanti”2. Noi siamo sempre esempio di compassione e di amore cristiano, pur rimanendo fedeli alle norme stabilite dal Signore.

Attesto che la scelta di apparire modesti e di comportarci con modestia manda il potente messaggio che comprendiamo la nostra identità di figli e di figlie di Dio e che abbiamo scelto di stare in luoghi santi.

Mi piacciono questi versetti: “Non sapete voi che siete il tempio di Dio, e che lo Spirito di Dio abita in voi? […] Il tempio di Dio è santo; e questo tempio siete voi” (1 Corinzi 3:16–17). Il corpo è il tempio del nostro spirito. È in questo tempio di carne che invitiamo la compagnia dello Spirito Santo. Sono convinta che quando scegliamo di indossare vestiti modesti e di avere un atteggiamento modesto, noi indossiamo e viviamo la nostra testimonianza di Dio Padre Eterno e di Suo Figlio, Gesù Cristo. Con il nostro aspetto fisico attestiamo che siamo discepoli di Cristo e che viviamo il Suo vangelo.

Perché la modestia è importante?

Viviamo in un mondo in cui sono presenti il bene e il male, e il corpo fisico può essere usato sia per scopi saggi che per scopi malvagi. Tuttavia, noi sappiamo che i nostri preziosi corpi sono un dono dato da Dio a ognuno di noi. Sono sacri. L’anziano David A. Bednar del Quorum dei Dodici Apostoli ha detto: “Per coloro che conoscono e comprendono il piano di salvezza, l’uso improprio del corpo è un atto di ribellione [vedere Mosia 2:36–37] e un rinnegamento della nostra vera identità di figli e di figlie di Dio”3. Scegliamo di prenderci cura dei nostri corpi e di proteggerli in modo che possiamo essere strumenti nelle mani di Dio per portare avanti i suoi scopi gloriosi (vedere Alma 26:3). Se desideriamo ergerci in difesa del Salvatore e compiere la Sua opera, dobbiamo chiederci: “Se il Signore fosse accanto a me, mi sentirei a mio agio con i vestiti che indosso?”.

La modestia nel vestire, nell’aspetto, nei pensieri e nel comportamento è una prova che comprendiamo le alleanze che abbiamo fatto; alleanze che ci benedicono, ci proteggono ci danno potere mentre ci prepariamo a tornare alla Sua presenza. Quando ci siamo battezzati siamo usciti dal mondo e siamo entrati nel regno di Dio. Tutto deve essere diverso per noi. L’anziano Robert D. Hales, del Quorum dei Dodici Apostoli, ha insegnato: “Scegliendo di essere nel Suo regno, noi ci separiamo — non ci isoliamo — dal mondo. Il nostro abbigliamento sarà modesto, i nostri pensieri puri, il nostro linguaggio pulito”4.

La modestia è un principio che ci aiuterà a mantenerci con sicurezza sul sentiero dell’alleanza mentre progrediamo per tornare alla presenza Dio. La modestia nel vestire, nell’aspetto, nei pensieri e nel comportamento ci aiuterà a prepararci a stringere e a tenere fede alla sacre alleanze del tempio. Per benedire e proteggere Adamo ed Eva, Dio diede loro delle tuniche di pelle per coprirli prima di allontanarli dal giardino. Similmente, nella mortalità Dio ci ha coperto con le alleanze, simboleggiate dai nostri sacri indumenti del tempio.

Quali sono le benedizioni che derivano dalla modestia?

Che cosa possiamo insegnare ai nostri figli e alle nostre figlie per aiutarli ad avere il coraggio di scegliere la modestia in un mondo che li può deridere e disprezzare per le loro scelte pure e virtuose? Ci vedono usare i nostri corpi per attirare l’attenzione o per glorificare Dio?

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A smiling family standing on a lawn. Shot in Australia.

La modestia nei pensieri, nelle parole, nell’aspetto e nel comportamento ci aiuta a ottenere tre benedizioni che forniscono potere e nobiltà.

1. La modestia invita la compagnia costante dello Spirito Santo. L’anziano Hales insegnò che “essa è fondamentale per essere degni dello Spirito”5.

Aiutiamo i nostri figli a comprendere che non è bene fare qualsiasi cosa che possa negare loro “il dono ineffabile dello Spirito Santo” (DeA 121:26). Aiutiamoli a comprendere che la Sua sacra compagnia è affiancata da doni spirituali potenti e preziosi. Dio ha promesso: “Ti impartirò del mio Spirito, che illuminerà la tua mente, che riempirà la tua anima di gioia; […] in questo modo conoscerai qualunque cosa mi chiederai con fede, che si riferisca alle cose della rettitudine, credendo che riceverai” (DeA 11:13–14). Conoscenza, saggezza e testimonianza; gioia, pace e felicità — queste sono alcune delle grandi benedizioni che possiamo promettere ai nostri figli quando li invitiamo a vivere con modestia e a essere degni dello Spirito Santo.

Una delle difficoltà del vestire con modestia è che la moda e i comportamenti socialmente accettabili cambiano regolarmente. Gli standard del Signore non cambiano mai. Insegniamo ai giovani uomini e alle giovani donne a essere sensibili allo Spirito quando decidono cosa indossare, cosa dire e cosa fare. Quando vivono in comunione con lo Spirito, non hanno bisogno di essere come il mondo.

I nostri figli hanno ricevuto il dono dello Spirito Santo e percorrono il sentiero dell’alleanza che conduce al tempio e li farà tornare alla presenza di Dio. Hanno bisogno che li rassicuriamo e che mostriamo loro che, se sono degni dello Spirito Santo, saranno guidati, protetti, confortati e purificati.

2. Possiamo insegnare ai nostri figli e alle nostre figlie che l’aspetto e il comportamento modesti ci proteggono dalle influenze distruttive del mondo. Una delle armi più fuorvianti usate contro di noi è l’atteggiamento socialmente accettato che la moralità sia superata. La modestia è una difesa contro queste influenze malvagie e una protezione della castità e della virtù. Leggete queste parole contenute in Per la forza della gioventù: “Prima del matrimonio, […] non fare nulla che provochi eccitazione sessuale”6. Spesso l’aspetto e il comportamento immodesti provocano eccitazione sessuale, abbattono le barriere e accrescono la tentazione ad infrangere la legge della castità.

L’anziano Hales ha insegnato: “La modestia è al centro dell’essere puri e casti, sia nei pensieri sia nelle azioni. Pertanto, poiché indirizza e influenza i pensieri, il comportamento e le decisioni, la modestia costituisce l’anima del nostro carattere”7. Insegniamo la modestia e siamone un esempio per aiutare i nostri giovani ad essere preparati a difendere e proteggere il potere di procreare che hanno in loro. Aiutiamoli a considerare sacre e a preservare per il matrimonio le espressioni d’amore tra marito e moglie.

3. La modestia ci permette di “stare come testimoni di Dio in ogni momento” (Mosia 18:9). Il Salvatore insegnò: “Tenete dunque alta la vostra luce affinché possa brillare dinanzi al mondo. Ecco, io sono la luce che dovete tenere alta” (3 Nefi 18:24). Abbiamo il mandato divino di essere un faro per il mondo, di dimostrare la gioia che deriva dal vivere il Vangelo, di insegnare la rettitudine e di costruire il regno di Dio sulla terra. Quando siamo modesti e puri e osserviamo i comandamenti, noi riflettiamo la Luce di Cristo. La modestia è una prova della nostra testimonianza del Salvatore e del vangelo di Gesù Cristo.

Quanto sono sono belli e quanto sono benedetti coloro che sono guidati dallo Spirito Santo, che si proteggono dalle cose del mondo e che stanno come testimoni di Dio nel mondo. E coloro che sono un esempio della dottrina della modestia e che la insegnano a tutti i figli e a tutte le figlie di Dio sono benedetti.

Se abbiamo fatto alleanza di seguire il Salvatore e desideriamo ricevere nella nostra vita la pienezza delle benedizioni della Sua Espiazione, c’è un solo tipo di abbigliamento che conta. Moroni scrisse: “Risvegliati, e alzati dalla polvere, […] sì, indossa le tue belle vesti; o figlia di Sion […] affinché le alleanze del Padre Eterno […] possano adempiersi” (Moroni 10:31; corsivo dell’autore).

Le belle vesti sono le vesti della rettitudine, indossate da coloro che tengono fede alle proprie alleanze. Stiamo preparando i nostri figli a indossare quelle belle vesti?

Attesto che la salvezza è in Cristo e che coloro che tengono fede alle proprie alleanze avranno “una perfetta conoscenza della loro contentezza e della loro rettitudine, essendo rivestiti di purezza, sì proprio di una veste di rettitudine” (2 Nefi 9:14).

Note

  1. Siate Fedeli – Riferimenti per lo studio del Vangelo (2004), 103.

  2. Jeffrey R. Holland, “Israele, Dio chiama”, Riunione al caminetto del Sistema Educativo della Chiesa, 9 settembre 2012, cesdevotionals.lds.org.

  3. David A. Bednar, “Noi crediamo nell’essere casti”, Liahona, maggio 2013, 43.

  4. Robert D. Hales, “L’alleanza del battesimo: essere nel regno e del regno”, Liahona, gennaio 2001, 9.

  5. Robert D. Hales, “La modestia: riverenza verso il Signore”, Liahona, agosto 2008, 18.

  6. Per la forza della gioventù (2011), 36.

  7. Robert D. Hales, Liahona, agosto 2008, 19.