2015
Il sacrificio altruistico e sacro del Salvatore
Aprile 2015


Il sacrificio altruistico e sacro del Salvatore

Tratto da un discorso dato alla Brigham Young University il 6 novembre 2011 sul tema: “Le verità più importanti da conoscere”. Il testo completo in inglese si trova all’indirizzo speeches.byu.edu.

Il Signore è sempre presente. Egli è disposto a soffrire e a pagare il prezzo, se voi siete disposti ad accettarLo come vostro Redentore.

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Christ in Gethsemane.

Tutti viviamo spiritualmente a credito. In un modo o nell’altro, il nostro conto continua a crescere. Se lo pagate man mano, non dovrete preoccuparci. Ben presto, iniziate a imparare la disciplina e a sapere che il giorno del rendiconto finale arriverà. Imparate a mantenere in ordine il vostro conto spirituale pagando a intervalli regolari, piuttosto che lasciar accumulare gli interessi e le penali.

Poiché siete messi alla prova, ci si aspetta che commettiate alcuni errori. Presumo che abbiate fatto delle cose nella vita delle quali vi rammaricate, cose per le quali non potete nemmeno scusarvi, né tanto meno apportare correzioni; di conseguenza, portate un peso. È venuto il momento di usare la parola colpa, che può macchiare come inchiostro indelebile e non può essere lavata via facilmente. Legata alla colpa c’è la delusione, il rimpianto per le benedizioni e le opportunità perdute.

Se state lottando con il senso di colpa, non siete diversi dalle persone del Libro di Mormon di cui il profeta disse: “A causa della loro iniquità la chiesa aveva iniziato […] a non credere nello spirito di profezia e nello spirito di rivelazione; e i giudizi di Dio stavano davanti ai loro occhi” (Helaman 4:23).

Spesso cerchiamo di risolvere il problema della colpa dicendoci l’un l’altro e a noi stessi che tanto non è importante. Ma in qualche modo, dentro di noi, sappiamo che non è vero e non crediamo neppure a noi stessi quando lo diciamo. Sappiamo che non è così: è importante eccome!

I profeti hanno sempre insegnato il pentimento. Alma disse: “Ecco, egli verrà per redimere coloro che saranno battezzati al pentimento, tramite la fede nel suo nome” (Alma 9:27).

Alma disse con franchezza al suo figlio disobbediente: “Ora, il pentimento non avrebbe potuto venire agli uomini, a meno che non vi fosse una punizione, che fosse […] eterna, come deve essere la vita dell’anima, fissata in opposizione al piano di felicità” (Alma 42:16).

Vi sono due scopi fondamentali nella vita terrena. Il primo è ricevere un corpo che può, se lo vorremo, essere purificato ed esaltato e vivere per sempre. Il secondo è essere messi alla prova. Nel fare questo commetteremo sicuramente degli errori. Ma se lo vogliamo potremo imparare da essi. “Se diciamo di non aver peccato, lo facciamo bugiardo, e la sua parola non è in noi” (1 Giovanni 1:10).

Forse vi sentite deboli nella mente e nel corpo, e siete tribolati o affaticati dal peso di un qualche conto spirituale il cui credito è “scaduto”. Quando fate i conti con voi stessi, in quei momenti di quieta contemplazione (che molti di noi cercano di evitare), vi sono cose irrisolte che vi angustiano? Avete qualcosa sulla coscienza? Siete ancora in qualche misura colpevoli di qualcosa, piccolo o grande che sia?

Troppo spesso riceviamo lettere da persone che hanno commesso errori tragici e che sono angosciate. Esse chiedono: “Potrò mai essere perdonato? Potrò mai cambiare?” La risposta è sì!

Paolo insegnò ai Corinzi: “Niuna tentazione vi ha colti, che non sia stata umana; or Iddio è fedele e non permetterà che siate tentati al dì là delle vostre forze; ma con la tentazione vi darà anche la via d’uscirne, onde la possiate sopportare” (1 Corinzi 10:13).

Il Vangelo ci insegna che il sollievo dal tormento e dalla colpa si può ottenere tramite il pentimento. Salvo per quei pochi, pochissimi, che disertano andando in perdizione dopo aver conosciuto la pienezza della verità, non c’è abitudine, vizio, ribellione, trasgressione, offesa piccola o grande che sia esclusa dalla promessa del completo perdono. Qualunque cosa sia accaduta nella vostra vita, il Signore ha preparato la via per il vostro ritorno, se ascolterete i suggerimenti dello Spirito Santo.

Alcuni sono presi da uno stimolo impellente, una tentazione ricorrente nella mente, che forse diventerà prima un’abitudine, poi una dipendenza. Siamo inclini ad alcune trasgressioni e peccati ed anche a razionalizzare, dicendoci che non ne abbiamo colpa perché siamo fatti così. Ci lasciamo intrappolare e da qui nascono il dolore e il tormento che solo il Salvatore può guarire. Voi avete il potere di smettere e di essere redenti.

Satana attacca la famiglia

Il presidente Marion G. Romney una volta mi disse: “Non parlare solo in modo che possano capire; parla in modo che non possano fraintendere”.

Nefi disse: “Poiché la mia anima si diletta nella semplicità; poiché in questa maniera il Signore Iddio opera fra i figlioli degli uomini. Poiché il Signore Iddio dà luce all’intelletto” (2 Nefi 31:3).

Perciò ascoltate bene! Vi parlerò con chiarezza come uno che è chiamato a questo e ha l’obbligo di farlo.

Sapete che abbiamo un avversario. Le Scritture lo definiscono come: “Quel vecchio serpente che è il diavolo […] il padre di tutte le menzogne” (2 Nefi 2:18). Al principio egli fu scacciato (vedere DeA 29:36–38) e gli venne negato un corpo mortale. Ora ha giurato di distruggere “il grande piano di felicità” (Alma 42:8) e divenire nemico di ogni giustizia. Egli concentra i suoi attacchi sulla famiglia.

Viviamo in un tempo in cui il flagello della pornografia sta spazzando il mondo intero. È difficile sfuggirgli. La pornografia prende di mira quella parte della vostra natura che vi dà il potere di procreare.

Indulgere nella pornografia porta difficoltà, divorzi, malattie e problemi di ogni sorta. Nessuno dei suoi aspetti è innocente. Procurarsi, guardare o portare con sé sotto qualunque forma materiale pornografico è come tenere un serpente a sonagli nello zainetto. Vi espone all’inevitabile equivalente spirituale del morso del serpente che inietta il suo veleno mortale. È facile capire, per come va il mondo oggi, che potete trovarvi quasi senza volerlo a esservi esposti, a leggere o guardare materiale pornografico senza rendervi conto delle terribili conseguenze. Se vi riconoscete in questa descrizione, vi ammonisco di smettere. Smettete ora!

Il Libro di Mormon insegna che tutti “gli uomini sono istruiti sufficientemente per distinguere il bene dal male” (2 Nefi 2:5). Questo include anche voi. Sapete ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. State molto attenti a non varcare questa linea.

Sebbene molti errori possano essere confessati in privato al Signore, vi sono alcune trasgressioni che richiedono qualcosa di più per ottenere il perdono. Se i vostri errori sono stati seri, parlatene col vescovo. Altrimenti basterà una confessione in segreto e personale. Ma ricordate che il grande mattino del perdono può non sorgere tutto in una volta. Se all’inizio inciampate, non datevi per vinti. Superare lo scoraggiamento fa parte della prova. Non rinunciate. Come ho già consigliato in passato, una volta che avete confessato e abbandonato i vostri peccati, non guardatevi indietro.

Il Salvatore ha sofferto per i nostri peccati

Il Signore è sempre presente. Egli è disposto a soffrire e a pagare il prezzo, se voi siete disposti ad accettarLo come vostro Redentore.

In quanto mortali non riusciamo a comprendere appieno come Egli abbia portato a termine il Suo sacrificio espiatorio. Ma per il momento il come non è tanto importante quanto il perché Egli abbia sofferto. Perché lo fece per voi, per me, per tutta l’umanità? Lo fece per amore di Dio Padre e di tutti gli uomini. “Nessuno ha amore più grande che quello di dar la sua vita per i suoi amici” (Giovanni 15:13).

Nel Getsemani, Cristo si allontanò dai Suoi Apostoli per pregare. Qualunque cosa sia avvenuta va oltre la nostra capacità di comprendere! Tuttavia, sappiamo che Egli portò a termine l’Espiazione. Fu disposto a prendere su di Sé gli errori, i peccati e le colpe, i dubbi e le paure di tutto il mondo. Egli soffrì per noi affinché noi non dovessimo soffrire. Molte persone hanno subito torture e una morte terribile e atroce. Ma la Sua agonia le sorpassò tutte.

Alla mia età ho imparato cosa sia il dolore fisico, e non è divertente! Nessuno lascia questa vita senza aver imparato almeno un paio di cose sulla sofferenza. Ma il tormento personale che non riesco a sopportare è quando sono consapevole di aver fatto soffrire qualcun altro. È allora che comincio appena a capire l’agonia che il Salvatore patì nel giardino del Getsemani.

La Sua sofferenza fu diversa da ogni altra prima o dopo, perché Egli prese su di Sé tutti i castighi che siano mai stati imposti alla famiglia umana. Provate a immaginare! Non aveva alcun debito da pagare. Non aveva fatto alcun male. Ciononostante, Egli soffrì l’insieme di tutte le colpe, le angosce, le pene, i dolori e le umiliazioni, di tutti i tormenti mentali, emotivi e fisici noti all’uomo—li conobbe tutti. Soltanto Uno in tutta la storia dell’umanità è stato interamente senza peccato, atto a rispondere per i peccati e le trasgressioni di tutti gli uomini e a sopravvivere al dolore che accompagnò il pagamento di quel prezzo.

Egli sacrificò la Sua vita e disse, in sostanza: “Sono io che prendo su di me i peccati del mondo” (Mosia 26:23). Fu crocifisso, morì. Non avrebbero potuto toglierGli la vita: Egli acconsentì a morire.

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Jesus Christ and the two thieves depicted during the Crucifixion. The Apostle John is standing below the cross of Christ. Mary, the mother of Christ is standing beside John. Two other women are kneeling at the base of the cross. There are Roman soldiers and Jews standing in the background.

Il perdono completo è possibile

Se siete caduti o se vi siete persi per un po’, se sentite che l’avversario vi tiene prigionieri, potete spingervi innanzi con fede e non vagare più qua e là nel mondo. Vi sono persone pronte a guidarvi di nuovo alla pace e alla sicurezza. Anche la grazia di Dio verrà, come promesso nelle Scritture, “dopo aver fatto tutto ciò che possiamo fare” (2 Nefi 25:23). Questa possibilità, per me, è la verità più importante da conoscere.

Vi prometto che il mattino luminoso del perdono può arrivare. Allora “la pace di Dio che sopravanza ogni intelligenza” (Filippesi 4:7) tornerà di nuovo nella vostra vita, simile a un’alba, e voi, come Lui, non ricorderete più i vostri peccati (vedere Geremia 31:34). Come lo saprete? Lo saprete! (Vedere Mosia 4:1–3).

Questo è ciò che sono venuto a insegnare a coloro tra voi che sono in difficoltà. Egli interverrà e risolverà il problema che voi non potete risolvere, ma voi dovete pagarne il prezzo. Non avverrà se non lo farete. Egli è un capo compassionevole, nel senso che pagherà sempre il prezzo intero, ma desidera che voi facciate la vostra parte, anche se è dolorosa.

Amo il Signore e il Padre che Lo ha mandato. I nostri fardelli di delusione, peccato e colpa possono essere deposti ai Suoi piedi e, grazie alle Sue generose condizioni, ogni voce del nostro conto potrà essere considerata “saldata”.

“Eppoi venite, e discutiamo assieme, dice l’Eterno; quand’anche i vostri peccati fossero come lo scarlatto, diventeranno bianchi come la neve; quand’anche fossero rossi come la porpora, diventeranno come la lana”. Avverrà, continua Isaia, “Se siete disposti ad ubbidire” (Isaia 1:18–19).

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Jesus Christ with a woman who is wearing a red robe.

Venite a Cristo

Il passo delle Scritture che dice: “Impara la saggezza nella tua giovinezza; sì, impara nella tua giovinezza a obbedire ai comandamenti di Dio” (Alma 37:35), è un invito accompagnato dalla promessa di pace e di protezione dall’avversario. “Nessuno sprezzi la tua giovinezza; ma sii d’esempio ai credenti, nel parlare, nella condotta, nell’amore, nella fede, nella castità” (1 Timoteo 4:12).

Non aspettatevi che tutto andrà liscio nella vostra vita. Anche per coloro che vivono come dovrebbero, talvolta sarà esattamente l’opposto. Affrontate ogni prova della vita con ottimismo e sicurezza e avrete la pace e la fede per sostenervi, ora e in futuro.

Per coloro che non hanno ancora tutte le benedizioni che desiderano o di cui hanno bisogno, credo fermamente che nessuna esperienza o opportunità essenziale per la redenzione e la salvezza sarà negata a voi che vivete fedelmente. Rimanete degni, abbiate speranza, pazienza e pregate sempre. Alla fine, le cose si aggiusteranno. Il dono dello Spirito Santo vi guiderà e indirizzerà le vostre azioni.

Se state lottando con il senso di colpa, la delusione o la depressione come conseguenza di errori che avete commesso o di benedizioni che vi mancano, ascoltate gli insegnamenti rassicuranti contenuti nell’inno […] “Venite a Cristo”:

Venite a Cristo che vi consola

se dal peccato è afflitto il cuor;

anche se afflitti da gran soffrire

udiamo il Redentor.

Ei vuol versare sulle ferite

balsamo dolce con il Suo amor;

voi nel dolore, aprite, aprite

alla sua pace il cuor.

La pace santa che Dio concede

a chi s’inchina al Suo voler

Non è la pace che l’uomo crede

trovar in van nel piacer.1

Assieme ai miei Fratelli, gli Apostoli, dichiaro di essere un testimone speciale del Signore Gesù Cristo. Questa testimonianza si riconferma ogni volta che sento in me stesso o in altri l’effetto purificatore del Suo santo sacrificio. La mia testimonianza, e quella dei miei Fratelli, è verace. Noi conosciamo il Signore. Egli non è un estraneo per i Suoi profeti, veggenti e rivelatori.

[…] Capisco che non siete perfetti, ma che state avanzando lungo quella via. Abbiate coraggio. Sappiate che qualsiasi persona abbia un corpo ha potere su chi non lo ha.2 A Satana è stato negato un corpo; quindi, se mai vi troverete davanti alle tentazioni, sappiate che potete superarle tutte se eserciterete il libero arbitrio dato ad Adamo ed Eva nel giardino e che è stato tramandato fino a questa generazione.

E se guardate avanti con speranza e con il desiderio di fare ciò che il Signore vuole da voi, questo è tutto ciò che ci si aspetta.

Note

  1. Vedere “Venite a Cristo”, Inni, 69.

  2. Vedere Insegnamenti dei presidenti della Chiesa — Joseph Smith (2007), 217–218.