2015
Le qualità divine di Gesù Cristo: compassionevole e gentile
Dicembre 2015


Messaggio delle insegnanti visitatrici

Le qualità divine di Gesù Cristo: compassionevole e gentile

Studiate devotamente questo materiale e cercate di capire che cosa condividere. In che modo la comprensione delle qualità divine del Salvatore aumenterà la vostra fede in Lui e benedirà coloro di cui vi prendete cura tramite l’insegnamento in visita? Per maggiori informazioni, consultate reliefsociety.lds.org.

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Sigillo della Società di Soccorso

Fede, Famiglia, Soccorso

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The daughter of Jairus in dressed in white and sitting up in bed. She is being held by her mother and her father holds her hand.

Daughter of Jairus di Wilson Ong

“Nelle Scritture, compassione significa letteralmente ‘soffrire insieme a qualcuno’. Significa anche mostrare simpatia, pietà e misericordia per un’altra persona”1.

“Gesù ci ha dato molti esempi di compassione”, ha dichiarato il presidente Thomas S. Monson. “Il paralitico di Betesda; la donna colta in adulterio; la donna alla fonte di Giacobbe; la figlia di Iairo; Lazzaro, il fratello di Maria e di Marta: tutti questi esempi rappresentano un ferito sulla strada di Gerico. Ognuno aveva bisogno di aiuto.

Al paralitico di Betesda, Gesù disse: ‘Lèvati, prendi il tuo lettuccio, e cammina’. Alla donna peccatrice venne il consiglio: ‘Va’, e non peccar più’. Per aiutare colei che venne ad attinger l’acqua, Egli le offrì una fonte d’acqua che scaturisce in vita eterna. Alla figlia morta di Iairo venne il comandamento: ‘Giovinetta, io tel dico, levati!’. A Lazzaro, che giaceva nella tomba: ‘Vieni fuori’.

Il Salvatore ha sempre mostrato un’illimitata capacità di compassione. […] Apriamo la porta del nostro cuore, affinché Egli, l’esempio vivente della vera compassione, possa entrare”2.

Ulteriori passi delle Scritture

Salmi 145:8; Zaccaria 7:9; 1 Pietro 3:8; Mosia 15:1, 9; 3 Nefi 17:5–7

Dalle Scritture

“Io e mio marito ci siamo inginocchiati al capezzale di nostra figlia diciassettenne implorando per la sua vita”, ha raccontato Linda S. Reeves, seconda consigliera della presidenza generale della Società di Soccorso. “La risposta è stata no, ma […] abbiamo appreso cosa vuol dire […] che […] [il Salvatore] ha compassione per noi nei nostri dolori”3.

“Una delle mie storie preferite della vita del Salvatore è la storia di Lazzaro. Le Scritture ci dicono che ‘Gesù amava Marta e sua sorella [Maria] e [il loro fratello] Lazzaro’”4. Gesù venne a sapere che Lazzaro era molto ammalato, ma quando arrivò, Lazzaro era già morto. Maria corse verso Gesù, cadde ai Suoi piedi e pianse. Quando vide piangere Maria, Gesù “fremé nello spirito e […] pianse” (Giovanni 11:33, 35).

“Questo è il nostro compito. Dobbiamo sentire e vedere direttamente e poi aiutare tutti i figli del Padre Celeste a sentire, a vedere e a sapere che il nostro Salvatore ha preso su di Sé non solo tutti i nostri peccati, ma anche le nostre pene, le nostre sofferenze e le nostre afflizioni per poter sapere cosa proviamo e per sapere come confortarci”5.

Note

  1. Guida alle Scritture, “Compassione”.

  2. Thomas S. Monson, “Il dono della compassione”, Liahona, marzo 2007, 4, 8.

  3. Linda S. Reeves, “Il Signore non vi ha dimenticato”, Liahona, novembre 2012, 120.

  4. Linda S. Reeves, “Il Signore non vi ha dimenticato”, 118.

  5. Linda S. Reeves, “Il Signore non vi ha dimenticato”, 120.