2017
Come una missionaria usa l’arte di strada per mostrare la sua fede
2017


Come una missionaria usa l’arte di strada per mostrare la sua fede

Leggi l’articolo integrale della Liahona.

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bombolette di vernice spray

Quando fui finalmente pronta per svolgere una missione a tempo pieno, fui chiamata a servire nella Missione di Auckland, in Nuova Zelanda, in lingua tongana. Benché fossi di origine tongana, avevo difficoltà con la lingua. Avevo moltissimo da dire ma, dato che non sapevo parlare la lingua, le mie parole erano poche, semplici e stentate.

Amavo questo vangelo e amavo l’arte di strada, quindi decisi di unire le due cose. Presi le mie Scritture, un album per schizzi, dei carboncini, dei pennarelli indelebili e delle bombolette spray. Le mie colleghe risero e chiesero: “Che cosa fai con le vernici spray?”. Spiegai: “Magari non parlo ancora la lingua, ma posso mostrare agli altri la mia testimonianza”.

Per il resto della mia missione, usai l’arte di strada — su carta, non sugli edifici — e lo Spirito per parlare agli altri di Cristo. Per quanto possa sembrare una cosa da pazzi, funzionò. Molte persone non volevano ascoltare il mio messaggio, quindi lo disegnavo. Si aprivano porte e occhi quando dicevo che facevo i graffiti. Non mi credevano. Mi cronometrarono per tre minuti, mentre io disegnavo la parola fede insegnando il principio. Tra di loro ce n’erano molte che si sentivano giudicate e rifiutate. Potei testimoniare che, con la fede in Cristo, possiamo sentire il Suo amore e il Suo perdono ed Egli può aiutarci a cambiare in meglio. Lo ha fatto con me.

Quegli anni di preparazione per la missione mi hanno permesso di sviluppare una testimonianza dell’Espiazione di Cristo e del Suo potere, così da superare le mie debolezze e sfruttare i miei punti di forza per condividere quello che sapevo con gli altri. Alla fine quei sette anni sono valsi la pena.