2018
Cinque cose che i buoni ascoltatori fanno
Giugno 2018


Principi per il ministero

Cinque cose che i buoni ascoltatori fanno

Ascoltare veramente vi aiuterà a capire come soddisfare i bisogni spirituali e temporali degli altri come farebbe il Salvatore.

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Five Things Good Listeners Do
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Five Things Good Listeners Do 2
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two women talking

Fotografia di Getty Images

L’anziano Jeffrey R. Holland del Quorum dei Dodici Apostoli ha detto: “Più importante del parlare è, probabilmente, il saper ascoltare. […] Se ascolteremo amorevolmente, non avremo bisogno di chiederci cosa possiamo dire. Sarà lo Spirito a suggerirci cosa dire”1.

Ascoltare è un’abilità che possiamo acquisire. L’ascolto dimostra il nostro amore agli altri, aiuta a creare rapporti solidi e invita lo Spirito affinché ci benedica con il dono del discernimento per aiutarci a comprendere i bisogni degli altri.2 Ecco cinque modi in cui possiamo migliorare il nostro modo di ascoltare.

1. Concedere tempo alle persone

Molte persone hanno bisogno di tempo per raccogliere i propri pensieri prima di parlare. Date loro il tempo di riflettere sia prima che dopo che hanno detto qualcosa (vedere Giacomo 1:19). Solo perché hanno finito di parlare non significa che hanno detto tutto ciò che avevano bisogno di dire. Non abbiate paura del silenzio (vedere Giobbe 2:11–3:1 e Alma 18:14–16).

2. Prestare attenzione

Pensiamo più rapidamente di quanto gli altri parlano. Resistete alla tentazione di saltare alle conclusioni o di pensare in anticipo a cosa direte quando avranno finito di parlare (vedere Proverbi 18:13). Ascoltate piuttosto con l’intento di comprendere. La vostra risposta sarà migliore perché si baserà su una comprensione maggiore.

3. Chiedere chiarimenti

Non abbiate paura di porre domande che chiariscono qualcosa che non avete capito (vedere Marco 9:32). I chiarimenti riducono i fraintendimenti e mostrano il vostro interesse in ciò che viene detto.

4. Riflettere

Parafrasate ciò che avete udito e come pensate che si senta l’altra persona. Questo l’aiuta a sapere se l’avete capita e le dà l’opportunità di chiarire.

5. Trovare punti in comune

Potreste non essere d’accordo su tutto ciò che viene detto, ma siatelo ove possibile senza dare idee sbagliate riguardo a ciò che provate. Essere ben disposti può aiutare a ridurre l’ansia e l’atteggiamento difensivo dell’interlocutore (vedere Matteo 5:25).

Il presidente Russell M. Nelson ha insegnato che dovremmo imparare ad ascoltare e ascoltare per imparare gli uni dagli altri3. Quando ascoltate con l’intento di conoscere gli altri, vi troverete in una posizione migliore per comprendere le loro necessità e per sentire i suggerimenti dello Spirito su come potete prendervi cura di chi vi circonda come farebbe il Salvatore.

Ascoltare è amare

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family laughing

L’anziano Holland ha raccontato una storia che illustra il potere dell’ascolto:

“Il mio amico Troy Russell è uscito lentamente in retromarcia dal suo garage […]. Ha sentito la ruota posteriore sobbalzare su qualcosa. […] È sceso e ha trovato il suo prezioso figlio di 9 anni, Austen, a terra a faccia in giù. […] Austen se n’era andato.

Incapace di dormire o di trovar pace, Troy era inconsolabile. […] Tuttavia, in quel frangente di agonia [è arrivato] John Manning.

Sinceramente non so con quale cadenza John e il suo collega minore abbiano visitato la casa dei Russell […]. Quello che so, però, è che la scorsa primavera il fratello Manning ha teso una mano a Troy Russell e lo ha tirato fuori dalla tragedia consumatasi su quel vialetto, quasi come se stesse sollevando il piccolo Austen. John è stato […] il fratello nel Vangelo che avrebbe dovuto essere e, come detentore del sacerdozio, si è preso semplicemente cura di Troy Russell e ha vegliato su di lui. Ha iniziato dicendo: ‘Troy, Austen vuole che ti rialzi — il che comprende anche tornare sul campo di basket — quindi ogni mattina alle 5:15 sarò qui. Fatti trovare pronto’ […].

In seguito, Troy mi ha detto: ‘Non volevo andarci perché avevo sempre portato Austen con me […]. Ma John ha insistito e così sono andato. Da quel primo giorno in poi abbiamo parlato, o piuttosto io parlavo e John ascoltava. […] All’inizio è stato difficile, ma con il tempo ho capito che avevo trovato la mia forza sotto forma di [John Manning] che mi voleva bene e che mi ha ascoltato fino a quando il sole non è sorto nuovamente nella mia vita’”4.

Notes

  1. Jeffrey R. Holland, “Testimoni”, Liahona, luglio 2001, 16.

  2. Vedere David A. Bednar, “Tavola rotonda” (Riunione di addestramento dei dirigenti a livello mondiale, novembre 2010), broadcasts.lds.org.

  3. Vedere Russell M. Nelson, “Ascoltate per imparare”, La Stella, luglio 1991, 23.

  4. Jeffrey R. Holland, “Emissari nella Chiesa”, Liahona, novembre 2016, 67.