2018
7 suggerimenti su come fare un discorso
Luglio 2018


7 suggerimenti su come fare un discorso

L’autrice vive nello Utah, USA.

A breve devi parlare alla riunione sacramentale? Prova questi suggerimenti.

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young man giving talk

Non so voi, ma quando mi viene assegnato un discorso per la riunione sacramentale, mi viene l’ansia; non tanto per il fatto di scrivere il discorso, ma proprio per la sua presentazione. Mi preoccupo sempre: “E se sono noiosa?”; “E se dimentico di dire qualcosa?”; “Se sbaglio una parola?”.

Vi siete mai sentiti così? (Spero di non essere l’unica). Se vi capita, non è la fine del mondo. Date un’occhiata a questi sette suggerimenti per migliorare le vostre abilità oratorie e fare un discorso avvincente.

Preparazione del discorso

  1. Utilizzate le Scritture e gli insegnamenti dei profeti moderni (vedere DeA 52:9). Sono il nocciolo del vostro discorso. Dopo tutto, questa è una delle ragioni principali per cui andiamo in chiesa: insegnare e imparare il vangelo di Gesù Cristo. Potete studiare l’argomento assegnato con l’aiuto della Guida alle Scritture (su scriptures.lds.org) e dei discorsi della Conferenza generale (cercate per argomento su gc.lds.org). Assicuratevi di comprendere i passi scritturali e le citazioni che intendete utilizzare nel discorso. Se avete bisogno di aiuto, chiedete ai vostri genitori o ai dirigenti della Chiesa.

  2. Invitate lo Spirito. È sempre una buona idea pregare e prepararsi con anticipo per avere lo Spirito con voi mentre parlate. Lo Spirito non solo calma i nervi ma testimonia anche della verità (vedere DeA 42:14). Invitate lo Spirito nella riunione sacramentale portando testimonianza di ciò che credete essere vero.

  3. Pensate a una storia personale. Uno dei modi migliori per creare legami con gli altri è mediante le storie. Ci piace ascoltare le esperienze degli altri e com’è la loro vita. Quindi provate a pensare a un’esperienza divertente, unica o difficile che avete vissuto che si colleghi al principio del Vangelo di cui vi è stato chiesto di parlare. Che cosa avete imparato da quell’esperienza? In che modo vi ha aiutato? È un ottimo modo per iniziare un discorso se siete indecisi su come cominciare.

  4. Pratica, pratica, pratica. Dopo aver scritto il discorso, potreste aver bisogno di esercitarvi pronunciandolo ad alta voce per conto vostro e poi davanti ad amici e familiari. Potete così scoprire se il vostro discorso rispetta i limiti di tempo assegnati e se ci sono parti da chiarire. Se al vostro vescovo va bene, potete anche andare in chiesa un po’ prima per provare il discorso dal pulpito.

Tenere il discorso

  1. Evitate di cominciare dicendo: “Non vorrei essere qui”. Questo concetto può essere espresso in molti modi, ma chi ascolta lo riconosce subito. Di solito è qualcosa di simile: “Quando il vescovo mi ha chiamato per chiedermi di fare un discorso, ho cercato di trovare qualche scusa per evitarlo”. La maggior parte dei membri della Chiesa può immedesimarsi con i sentimenti di disagio che provoca il dover fare un discorso, ma quando dite: “Non vorrei essere qui”, gli altri possono percepirlo come: “Vi prego di non ascoltarmi”. È meglio evitare del tutto questa introduzione — siate entusiasti del vostro argomento!

  2. Parlate con chiarezza. Non è raro che qualcuno parli troppo velocemente o a voce troppo bassa a causa dell’ansia. Lo capisco perfettamente! Ma quando fate un discorso, è importante che parliate in modo chiaro così che la congregazione possa comprendervi. Fate uno sforzo cosciente per rallentare, per pronunciare bene le parole e per usare bene la voce (sì, anche col microfono è possibile parlare troppo piano). Gli altri vogliono sentire ciò che avete da dire.

  3. Tenete sempre alto lo sguardo. Il contatto visivo è una parte molto importante della comunicazione. Mostra che siete sinceramente concentrati su ciò che state dicendo e ne siete personalmente coinvolti. Ovviamente, mentre parlate, non dovete guardare negli occhi ogni singola persona della congregazione, ma anche il solo alzare lo sguardo portandolo verso il fondo o il centro della stanza vi renderà un oratore molto più interessante. Evitate di tenere lo sguardo fisso sugli appunti. Chi vi ascolta vuole vedere il vostro sorriso, non la vostra testa.

Anche seguendo questi consigli, potrà capitarvi di scivolare su una parola o di notare qualcuno che sonnecchia in terza fila. Significa forse che siete pessimi oratori? Certamente no!

Quando usciamo un po’ dalla nostra zona di conforto, è normale essere ansiosi o compiere piccoli errori. Tuttavia, a patto che facciate del vostro meglio e invitiate lo Spirito, non importa se balbettate o dimenticate qualcosa. State facendo l’opera del Signore e state aiutando i Suoi figli a conoscere meglio il Vangelo.

Se insegnate e attestate ciò in cui credete, tutto andrà benissimo.