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Lezione 20 – Il matrimonio plurimo


Lezione 20

Il matrimonio plurimo

Introduzione

Il matrimonio tra un uomo e una donna è la legge del Signore, a meno che Egli non comandi diversamente (vedi Giacobbe 2:27–30). Al profeta Joseph Smith fu comandato di restaurare la pratica del matrimonio plurimo, la quale fu attuata nella Chiesa per più di mezzo secolo fino a quando il presidente Wilford Woodruff fu ispirato dal Signore a porvi fine. Il matrimonio plurimo fu una prova di fede notevole per Joseph Smith e per la maggior parte di coloro che lo praticarono. Esercitando la fede, gli studenti possono venire a sapere che la pratica del matrimonio plurimo negli ultimi giorni fu parte della restaurazione di tutte le cose.

Letture di approfondimento

Nota: questi saggi della pagina Argomenti evangelici di lds.org contengono molto più materiale di quanto tu possa insegnare nel tempo a disposizione. Tienilo presente mentre prepari la lezione e quando la esponi.

Suggerimenti per insegnare

Giacobbe 2:27–30; Dottrina e Alleanze 132:1–2, 34–48, 54, 63

Il Signore rivelò la pratica del matrimonio plurimo

Spiega che, nel 1831, mentre Joseph Smith stava lavorando alla traduzione ispirata dell’Antico Testamento — nota come Traduzione di Joseph Smith — egli lesse che alcuni degli antichi profeti praticavano il matrimonio plurimo (chiamato anche poligamia). Alcuni di questi profeti erano Abrahamo, Giacobbe, Mosè e Davide. Joseph Smith studiò le Scritture e vi meditò su per sapere in che modo questi profeti erano giustificati nell’adottare questa pratica (vedi DeA 132:1–2). Il Signore rivelò le risposte alle sue domande in una rivelazione ora nota come Dottrina e Alleanze 132. Sebbene la data di questa rivelazione sia il 12 luglio 1843, è probabile che Joseph Smith avesse ricevuto rivelazioni in merito ai principi contenuti in questa sezione in modo graduale nel corso del tempo, a partire già dal 1831.

Invita alcuni studenti a leggere a turno ad alta voce Dottrina e Alleanze 132:34–36. Chiedi alla classe di seguire, prestando attenzione al motivo per cui Abrahamo e Sara cominciarono a praticare il matrimonio plurimo.

  • Secondo il versetto 34, perché Sara diede ad Abrahamo un’altra moglie? Che cosa ci insegna questo sulla pratica del matrimonio plurimo? (Mentre gli studenti rispondono, scrivi il seguente principio alla lavagna: il matrimonio plurimo è una pratica accettabile soltanto quando il Signore comanda di attuarla).

Invita uno studente a leggere ad alta voce Giacobbe 2:27, 30. Metti in evidenza il principio seguente: il matrimonio tra un uomo e una donna è la norma di Dio, a meno che Egli non comandi diversamente. Fai notare che questi versetti comprendono anche un motivo, dato dal Signore, per la pratica del matrimonio plurimo: “[allevare] una posterità [al Signore]” aumentando il numero di figli nati da genitori retti (vedi anche DeA 132:63).

Spiega che — come riportato in Dottrina e Alleanze 132:37–43 — il Signore rivelò a Joseph Smith che, quando il Suo popolo pratica il matrimonio plurimo perché Egli ha comandato loro di farlo, essi non sono colpevoli del peccato di adulterio. Tuttavia, chiunque pratichi il matrimonio plurimo senza ricevere un comandamento dal Signore tramite il Suo profeta è colpevole di adulterio. Fai notare agli studenti che la parola distrutta, nei versetti 41 e 54, significa che coloro i quali violano le loro sacre alleanze, inclusa quella del matrimonio, saranno separati da Dio e dal Suo popolo dell’alleanza (vedi anche Atti 3:22–23; 1 Nefi 22:20).

Invita gli studenti a leggere in silenzio Dottrina e Alleanze 132:40 e a individuare un altro motivo fornito dal Signore per la pratica del matrimonio plurimo.

  • Secondo il versetto 40, che cosa avrebbe fatto il Signore nell’ultima dispensazione? (“[Restaurare] ogni cosa”).

Spiega che l’espressione “ogni cosa” si riferisce alle leggi e alle ordinanze del Vangelo che furono rivelate nelle dispensazioni precedenti. Scrivi alla lavagna la seguente verità: il comandamento di osservare la legge del matrimonio plurimo negli ultimi giorni faceva parte della restaurazione di tutte le cose (vedi anche Atti 3:20–21).

Invita uno studente a leggere ad alta voce Dottrina e Alleanze 132:45, 48. Chiedi alla classe di seguire, prestando attenzione a ciò che mise in grado Joseph Smith di contribuire a realizzare la restaurazione di tutte le cose. Aiuta gli studenti a comprendere il seguente principio: il matrimonio plurimo può essere autorizzato soltanto tramite le chiavi del sacerdozio conferite al presidente della Chiesa.

Distribuisci a ogni studente una copia dell’approfondimento che si trova alla fine della lezione. Invita uno studente a leggere ad alta voce la prima sezione, intitolata “Il matrimonio plurimo”.

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approfondimento, Comprendere il matrimonio plurimo
  • In che modo sapere che la pratica del matrimonio plurimo fu data per rivelazione al profeta Joseph Smith vi aiuta a capire meglio la sua attuazione agli inizi della Chiesa?

La pratica del matrimonio plurimo fu una prova di fede

Invita metà della classe a leggere in silenzio la sezione dell’approfondimento intitolata “Un comandamento difficile”; chiedi all’altra metà della classe di leggere la sezione intitolata “Una prova di fede”. Dopodiché, discutete le seguenti domande:

  • Quali sono alcuni dei motivi per cui il profeta Joseph Smith e altri avrebbero potuto essere riluttanti ad attuare la pratica del matrimonio plurimo?

  • Quali esperienze ebbero Joseph Smith, Lucy Walker e altri membri della Chiesa che alla fine li aiutarono a superare grandi difficoltà cosicché potessero accettare e osservare la legge del matrimonio plurimo?

Chiedi a diversi studenti di leggere a turno ad alta voce la sezione dell’approfondimento intitolata “Joseph Smith e il matrimonio plurimo”.

Spiega agli studenti che ci sono molte cose che non sappiamo riguardo alla pratica del matrimonio plurimo agli inizi della Chiesa. Ad esempio, la nostra attuale comprensione del termine suggellamento non è esattamente identica a quella degli anni ’40 dell’Ottocento, quando la pratica del suggellamento era ancora nuova e alcuni aspetti a essa relativi non erano pienamente compresi. Noi udiamo il termine suggellamento e pensiamo automaticamente al matrimonio, ma per Joseph Smith e per i primi santi suggellamento non significava sempre matrimonio nel vero senso della parola, ovvero vivere insieme come marito e moglie. Molti dettagli relativi alla pratica del matrimonio plurimo erano tenuti riservati, e i documenti storici semplicemente non rispondono a tutte le nostre domande. Incoraggia gli studenti ad approfondire le “Letture per gli studenti” elencate al termine della lezione per avere ulteriori informazioni sulla pratica del matrimonio plurimo.

Potresti ricordare agli studenti che, mentre studiano il matrimonio plurimo, dovrebbero ricordare lo schema seguito dal profeta Joseph Smith nell’apprendere il Vangelo: egli studiava, meditava e pregava per acquisire conoscenza. Essi dovrebbero altresì ricordare che su Internet e in numerose pubblicazioni sono riportate molte informazioni inaffidabili sul matrimonio plurimo. Alcuni degli autori che scrivono in merito alla Chiesa e alla sua storia presentano informazioni fuori contesto o riportano mezze verità che possono risultare fuorvianti. Lo scopo di alcuni di questi scritti è quello di distruggere la fede.

Dichiarazione Ufficiale 1

Il Signore rivelò che i Santi degli Ultimi Giorni dovevano cessare la pratica del matrimonio plurimo.

Spiega che la pratica del matrimonio plurimo divenne più diffusa dopo l’arrivo dei santi nello Utah e che fu poi interrotta in conformità alla rivelazione. Chiedi agli studenti di leggere a turno ad alta voce le sezioni dell’approfondimento intitolate “L’opposizione al matrimonio plurimo” e “Il Secondo Manifesto”.

  • Quali conseguenze affrontarono i primi Santi degli Ultimi Giorni a motivo della loro obbedienza al comandamento del Signore di praticare il matrimonio plurimo?

Invita alcuni studenti a leggere a turno ad alta voce gli ultimi due paragrafi della Dichiarazione Ufficiale 1 in Dottrina e Alleanze, nonché il primo e il settimo paragrafo della parte “Brani scelti da tre discorsi del presidente Wilford Woodruff in merito al Manifesto”, che segue la Dichiarazione Ufficiale 1, poi domanda:

  • Che cosa insegnò ai Santi degli Ultimi Giorni il presidente Woodruff? (Questi sono alcuni dei principi che insegnò: il Signore non permetterà mai al presidente della Chiesa di condurre la Chiesa fuori strada. Il Signore guida la Sua chiesa tramite la rivelazione al presidente della Chiesa).

La seguente dichiarazione può essere utile per spiegare ulteriormente la decisione di porre fine alla pratica del matrimonio plurimo:

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Presidente George Q. Cannon

“Il presidente George Q. Cannon rifletté sul processo rivelatore che portò al Manifesto: ‘La Presidenza della Chiesa deve procedere così come voi procedete’, disse. ‘Deve compiere dei passi così come voi ne compite. Deve dipendere dalle rivelazioni di Dio, quando queste giungono. Non può vedere la fine sin dal principio, come fa il Signore’. ‘Tutto quello che possiamo fare’, disse Cannon, parlando della Prima Presidenza, ‘è ricercare la mente e la volontà di Dio e quando ciò ci giunge, per quanto possa contraddire ogni sentimento precedentemente intrattenuto, non abbiamo alternativa che quella di compiere il passo che Dio indica e confidare in Lui’” (“Il Manifesto e la fine del matrimonio plurimo”, Argomenti evangelici, lds.org/topics/the-manifesto-and-the-end-of-plural-marriage?lang=ita).

Concludi la lezione chiedendo agli studenti quanto segue:

  • Sulla base di ciò che avete appreso, come rispondereste se qualcuno vi chiedesse se i Santi degli Ultimi Giorni praticano il matrimonio plurimo?

Potresti leggere la seguente dichiarazione del presidente Gordon B. Hinckley (1910–2008):

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Presidente Gordon B. Hinckley

“Se si scopre che dei nostri fedeli praticano il matrimonio plurimo, essi sono scomunicati e ricevono il più grave castigo che la Chiesa può imporre. […] Inoltre, più di un secolo fa Dio rivelò chiaramente al Suo profeta [Wilford Woodruff] che la pratica del matrimonio plurimo doveva cessare, il che significa che ora essa è contraria alle leggi di Dio. Anche nei paesi in cui le leggi civili e religiose consentono la poligamia, la Chiesa insegna che il matrimonio deve essere monogamo, e non accetta tra i suoi membri coloro che praticano il matrimonio plurimo” (“Cosa vuole sapere di noi la gente?”, La Stella, gennaio 1999, 84).

Per approfondire le pratiche attuali della Chiesa, potrebbe essere utile anche il paragrafo seguente:

“Seguendo gli insegnamenti di Joseph Smith, la Chiesa permette a un uomo vedovo di essere suggellato a un’altra donna quando si risposa. Inoltre, ai membri è permesso celebrare le ordinanze a favore di uomini e donne defunti che in vita si sono sposati più di una volta, suggellandoli a tutti i coniugi ai quali sono stati legalmente sposati. Non si conosce con precisione la natura di queste relazioni nella vita a venire e molte relazioni familiari verranno risolte nell’aldilà. I Santi degli Ultimi Giorni vengono incoraggiati ad aver fiducia nel nostro saggio Padre Celeste, che ama i Suoi figli e fa di tutto per la loro crescita e la loro salvezza” (“Il matrimonio plurimo a Kirtland e a Nauvoo”, Argomenti evangelici, lds.org/topics/plural-marriage-in-kirtland-and-nauvoo?lang=ita).

Prima di terminare la lezione, potrebbe essere saggio dire agli studenti che alcuni apostati stanno praticando il matrimonio plurimo al giorno d’oggi. Essi esortano le persone a pregare e a riflettere se sia giusto praticare il matrimonio plurimo ai nostri giorni. Non dovremmo cercare di ricevere rivelazioni contrarie a ciò che il Signore ha rivelato tramite i Suoi profeti. Il Signore ha rivelato tramite il Suo profeta che la pratica del matrimonio plurimo è cessata nella Chiesa. Chiunque sostenga questa pratica oggi non è un servitore del Signore.

Condividi la tua testimonianza riguardo al profeta Joseph Smith. Potresti testimoniare che egli ricevette rivelazioni da Dio e vi obbedì, proprio come fecero gli antichi profeti Abrahamo, Isacco e Giacobbe (vedi DeA 132:37).

Letture per gli studenti

Comprendere il matrimonio plurimo

I fondamenti della Restaurazione – Lezione 20

Il matrimonio plurimo

“I Santi degli Ultimi Giorni credono che l’unione tra un uomo e una donna sia la legge permanente che il Signore ha dato riguardo al matrimonio. Nel periodo biblico, il Signore comandò ad alcuni di praticare il matrimonio plurimo, ossia il matrimonio tra un uomo e più di una donna. Nei primi anni successivi al 1840 il Signore comandò a Joseph Smith, per rivelazione, di istituire la pratica del matrimonio plurimo tra i membri della Chiesa. Il matrimonio plurimo fu praticato per oltre mezzo secolo da alcuni Santi degli Ultimi Giorni sotto la direzione del presidente della Chiesa” (“Il matrimonio plurimo nella Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni”, Argomenti evangelici, lds.org/topics/plural-marriage-in-the-church-of-jesus-christ-of-latter-day-saints?lang=ita).

Un comandamento difficile

Eliza R. Snow (1804–1887), seconda presidentessa generale della Società di Soccorso, fu suggellata al profeta Joseph Smith. Ella riferì la seguente esperienza nella quale il profeta Joseph insegnò il principio del matrimonio plurimo a suo fratello, Lorenzo Snow.

“Il profeta Joseph Smith aprì il suo cuore [a Lorenzo Snow] e descrisse lo sfiancante travaglio mentale che egli provò nel cercare di superare i sentimenti di ripugnanza nei confronti dell’introduzione del matrimonio plurimo, uno stato d’animo naturale dovuto all’influenza della cultura e dei costumi sociali. Egli conosceva la voce di Dio; sapeva che il comandamento datogli dall’Onnipotente era di andare avanti, di stabilire l’esempio e di istituire il matrimonio celeste plurimo. Sapeva che non doveva combattere e vincere soltanto i suoi pregiudizi e le sue preoccupazioni, ma anche quelli dell’intero mondo cristiano che lo guardavano in faccia; ma Dio, che è sopra ogni cosa, aveva dato il comandamento e a Lui si doveva obbedire. Eppure, il Profeta esitò e lo posticipò di volta in volta, fino a che un angelo di Dio stette davanti a lui con una spada sguainata e gli disse che, a meno che non avesse proceduto a stabilire il matrimonio plurimo, gli sarebbe stato tolto il suo sacerdozio e lui sarebbe stato distrutto! Egli rese questa testimonianza non solo a mio fratello, ma anche ad altri — testimonianza che non può essere negata” (Biography and Family Record of Lorenzo Snow [1884], 69–70).

Una prova di fede

Molti di coloro che ebbero difficoltà riguardo al principio del matrimonio plurimo furono benedetti con una testimonianza spirituale di conferma della veridicità di tale principio.

“Secondo Helen Mar Kimball, Joseph Smith dichiarò che ‘la pratica di questo principio sarebbe stata la prova più dura che i santi avrebbero avuto per mettere alla prova la loro fede’. Benché sia stata una delle prove ‘più dure’ della sua vita, ella attestò che fu anche ‘una delle più grandi benedizioni’. […]

Lucy Walker ricordò il suo tormento interiore quando Joseph Smith le chiese di diventare sua moglie. Scrisse: ‘Ogni sentimento della mia anima si rivoltò’. Eppure, dopo molte notti insonni pregando in ginocchio, trovò sollievo quando la sua camera ‘fu piena di una santa influenza’ simile a un ‘sole brillante’. Disse: ‘La mia anima fu colma di una dolce e calma pace che non avevo mai conosciuto prima’ e ‘una felicità immensa si estese a tutto il mio essere’” (“Il matrimonio plurimo a Kirtland e a Nauvoo”, Argomenti evangelici, lds.org/topics/plural-marriage-in-kirtland-and-nauvoo?lang=ita).

Joseph Smith e il matrimonio plurimo

Molte donne furono suggellate a Joseph Smith, ma il numero esatto è sconosciuto.

“All’epoca in cui veniva praticato il matrimonio plurimo, i Santi degli Ultimi Giorni facevano distinzione tra i suggellamenti per il tempo e tutta l’eternità e i suggellamenti soltanto per l’eternità. I suggellamenti per il tempo e tutta l’eternità richiedevano un impegno e una relazione durante questa vita, di solito comprendendo la possibilità di avere rapporti sessuali. I suggellamenti soltanto per l’eternità indicavano una relazione soltanto nella vita a venire. […]

Alcune delle donne suggellate a Joseph Smith in seguito attestarono che il loro fu un matrimonio per il tempo e per l’eternità, mentre altre dissero che la loro relazione fu soltanto per l’eternità.

La maggior parte di loro aveva un’età compresa tra i venti e i quarant’anni al momento in cui furono suggellate a lui. La più anziana, Fanny Young, aveva cinquantasei anni. La più giovane fu Helen Mar Kimball, […] che fu suggellata a Joseph diversi mesi prima del suo quindicesimo compleanno. Il matrimonio a quell’età, oggi considerato inaccettabile, all’epoca era legale e alcune donne si sposavano a metà della loro adolescenza. Helen Mar Kimball parlò del suo suggellamento a Joseph come ‘soltanto per l’eternità’, suggerendo che questa relazione non [comportò] rapporti sessuali. […]

Joseph Smith fu suggellato a un certo numero di donne già sposate. Né queste donne né Joseph parlarono molto di questi suggellamenti, benché alcune di loro abbiano detto che erano soltanto per l’eternità. Altre non lasciarono nulla di scritto, rendendo impossibile sapere se il loro suggellamento era per il tempo e l’eternità oppure soltanto per l’eternità.

Ci sono diverse spiegazioni possibili riguardo a questa pratica. Questi suggellamenti potevano essere un modo per creare un legame eterno tra la famiglia di Joseph e le altre famiglie della Chiesa. Questi legami si estendevano sia verticalmente, tra genitori e figli, sia orizzontalmente, tra famiglie. Oggi questi legami eterni vengono creati grazie ai matrimoni nel tempio di persone che vengono anche suggellate alle loro famiglie di origine, in questo modo collegando insieme le famiglie” (“Il matrimonio plurimo a Kirtland e a Nauvoo”, Argomenti evangelici, lds.org/topics/plural-marriage-in-kirtland-and-nauvoo?lang=ita).

Dopo la morte del Profeta, furono suggellate a lui molte donne che non avevano alcun rapporto terreno con lui.

L’opposizione al matrimonio plurimo

Molti capi religiosi e politici negli Stati Uniti si opposero al sistema del matrimonio plurimo, da essi considerato immorale e barbaro. I Santi degli Ultimi Giorni furono derisi nei discorsi pubblici, nei libri, nelle riviste e sui quotidiani. Il Congresso degli Stati Uniti approvò delle leggi che limitavano la libertà dei santi e danneggiavano la Chiesa economicamente, ponendo delle restrizioni al numero di proprietà che la Chiesa poteva possedere. “Queste leggi infine portarono all’arresto e all’incarcerazione degli uomini che avevano più di una moglie e a negare loro il diritto di voto, il diritto alla privacy nella loro casa e il godimento delle altre libertà civili” (Il nostro retaggio – Breve storia della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni [1996], 97). Fino al 1890, centinaia di fedeli Santi degli Ultimi Giorni furono incarcerati. Altri dovettero nascondersi per evitare l’arresto e il carcere. In queste condizioni, molte famiglie soffrirono a causa dello stress, delle afflizioni, della povertà e della fame.

Anche se il mondo li derideva perché praticavano il matrimonio plurimo, molti Santi degli Ultimi Giorni fedeli difesero questa pratica e resero testimonianza di sapere che essa era stata rivelata da Dio tramite il profeta Joseph Smith.

Queste circostanze difficili spinsero il presidente Wilford Woodruff a ricercare in preghiera la guida del Signore in merito alla pratica del matrimonio plurimo osservata dai santi. Nel 1889, il presidente Woodruff istruì i dirigenti della Chiesa affinché cessassero di insegnare il principio del matrimonio plurimo. Da allora fino al 1890 furono celebrati pochissimi matrimoni plurimi, e questi furono celebrati andando contro il consiglio del presidente Woodruff. Alcune persone, tuttavia, pubblicarono delle notizie secondo cui la Chiesa stava ancora promuovendo la pratica del matrimonio plurimo. Queste voci causarono un’ulteriore opposizione alla Chiesa. Nel settembre 1890, il presidente Woodruff promulgò un Manifesto ora noto come Dichiarazione Ufficiale 1 in Dottrina e Alleanze.

Il Secondo Manifesto

“Il Manifesto [Dichiarazione Ufficiale 1] dichiarava l’intenzione del presidente Woodruff di sottomettersi alle leggi degli Stati Uniti. Non diceva nulla delle leggi delle altre nazioni. Sin dall’apertura di colonie in Messico e in Canada, i dirigenti della Chiesa avevano celebrato matrimoni plurimi in quei paesi e, dopo il 1890, questo tipo di matrimoni continuò a essere contratto in forma riservata in quei luoghi. […] In circostanze eccezionali, un numero più esiguo di nuovi matrimoni plurimi fu celebrato negli Stati Uniti tra il 1890 e il 1904, anche se non è chiaro se questi matrimoni fossero stati autorizzati all’interno dei singoli stati” (“Il Manifesto e la fine del matrimonio plurimo”, Argomenti evangelici, lds.org/topics/the-manifesto-and-the-end-of-plural-marriage?lang=ita).

“Alla conferenza generale di aprile del 1904, il presidente […] Joseph F. Smith presentò una forte dichiarazione, conosciuta come il Secondo Manifesto, in cui si affermava che i nuovi matrimoni plurimi erano punibili con la scomunica” (“Il matrimonio plurimo nella Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni”, Argomenti evangelici, lds.org/topics/plural-marriage-in-the-church-of-jesus-christ-of-latter-day-saints?lang=ita).