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Introduzione alla Seconda epistola di Paolo ai Tessalonicesi


Introduzione alla Seconda epistola di Paolo ai Tessalonicesi

Perché studiare questo libro?

Nella sua seconda epistola ai Tessalonicesi, Paolo scrisse parole di consiglio e di chiarimento ai membri della Chiesa che avevano frainteso alcuni aspetti riguardanti la seconda venuta di Gesù Cristo. Lo studio dei suoi insegnamenti può aiutare gli studenti a comprendere la natura dell’apostasia e a prepararsi adeguatamente al ritorno del Signore.

Chi ha scritto questo libro?

L’autore di 2 Tessalonicesi è Paolo (vedi 2 Tessalonicesi 1:1; vedi anche 2 Tessalonicesi 2:5; 3:17), ma l’inizio dell’epistola contiene un saluto anche da parte di Sila e di Timoteo (2 Tessalonicesi 1:1).

Quando e dove è stato scritto?

“Paolo scrisse queste epistole ai Tessalonicesi da Corinto durante il suo secondo viaggio missionario” intorno al 50–51 d.C. (Guida alle Scritture, “Epistole Paoline”, scriptures.lds.org).

Per chi è stato scritto e perché?

Paolo scrisse 2 Tessalonicesi ai membri della Chiesa di Tessalonica. Le tematiche di 1 Tessalonicesi e 2 Tessalonicesi sono simili, il che suggerisce che egli scrisse 2 Tessalonicesi per chiarire e approfondire la sua prima epistola. A quanto pare, i Tessalonicesi avevano ricevuto una falsa lettera, attribuita a Paolo, la quale aveva convinto alcuni che la Seconda Venuta avesse già avuto luogo (vedi 2 Tessalonicesi 2:2).

“Nel breve intervallo di tempo trascorso fra le due epistole, la Chiesa aveva subito delle persecuzioni (2 Tessalonicesi 1:4); la prospettiva di un imminente ritorno del Signore aveva ingenerato una pericolosa agitazione (2:2)” (Bibbia [KJV] della Chiesa, Bible Dictionary, “Pauline Epistles”). Paolo scrisse 2 Tessalonicesi con l’intento di rafforzare la fede di questi membri e di correggere i fraintendimenti dottrinali.

Quali sono alcune caratteristiche distintive di questo libro?

La Seconda epistola ai Tessalonicesi fornisce dei dettagli importanti sulla seconda venuta di Gesù Cristo, tra cui il fatto che il Signore ritornerà in un “fuoco fiammeggiante” e il fatto che i malvagi saranno “puniti di eterna distruzione, respinti dalla presenza del Signore” (2 Tessalonicesi 1:8–9).

In questa epistola leggiamo inoltre che Paolo profetizzò della Grande Apostasia, insegnando che la Chiesa avrebbe subìto un allontanamento dal Vangelo prima della seconda venuta del Signore (vedi 2 Tessalonicesi 2:2–12). Gli insegnamenti di Paolo sull’Apostasia ricordano ai membri della Chiesa di oggi perché negli ultimi giorni sia stata necessaria la restaurazione del Vangelo.

In sintesi

2 Tessalonicesi 1 Paolo saluta ed elogia i santi di Tessalonica. Egli insegna che alla Seconda venuta i malvagi subiranno la vendetta del Signore.

2 Tessalonicesi 2 Paolo corregge la falsa nozione secondo cui la Seconda Venuta aveva già avuto luogo e profetizza che prima del ritorno del Signore ci sarebbe stata un’apostasia. Egli incoraggia i santi di Tessalonica a rimanere fedeli.

2 Tessalonicesi 3 Paolo esorta i membri della Chiesa a lavorare per provvedere ai loro bisogni temporali e a non stancarsi di fare il bene.