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Unità 21: Giorno 4 1 Corinzi 3–6


Unità 21 Giorno 4

1 Corinzi 3–6

Introduzione

L’apostolo Paolo spiega ai santi di Corinto il ruolo dei missionari nell’edificazione del regno di Dio. Insegna che le loro congregazioni sono luoghi in cui lo Spirito può dimorare e li esorta a non pensare che alcuni siano migliori di altri. Inoltre, li avverte di non permettere alle persone malvagie di influenzarli e di evitare le filosofie e le pratiche immorali spesso presenti a Corinto.

1 Corinzi 3

Paolo spiega il ruolo dei missionari e dei membri della Chiesa nell’edificazione del regno di Dio

Immagina che un amico si iscriva a un corso avanzato di matematica, come quello di analisi, senza aver fatto i corsi preliminari, come quello di algebra elementare.

Pensa a quali risultati otterrebbe il tuo amico nel corso avanzato. Perché è necessario comprendere i principi basilari di un argomento prima di poterne imparare i concetti più avanzati?

Leggi 1 Corinzi 3:1–3 e individua l’analogia che l’apostolo Paolo usò per spiegare ai santi di Corinto che essi non erano ancora pronti per ricevere ulteriori verità evangeliche. Puoi sottolineare le parole latte e cibo solido contenute in 1 Corinzi 3:2.

Che cosa denota l’espressione “bambini in Cristo”, contenuta in 1 Corinzi 3:1, sulla maturità spirituale dei santi di Corinto?

Ricorda che i santi a Corinto non erano uniti e che alcuni di loro incorporavano credenze e pratiche pagane (malvagie) nella loro osservanza del Vangelo. Inoltre, essi cominciarono a dividersi in gruppi secondo le diverse interpretazioni della dottrina della Chiesa e sostenevano il loro punto di vista citando illustri dirigenti della Chiesa (vedi 1 Corinzi 1:10–16; 3:4).

Leggi 1 Corinzi 3:5–8 e cerca la metafora che usò Paolo per aiutare i santi a comprendere il ruolo dei missionari che avevano portato il Vangelo a Corinto.

  1. Nel diario di studio delle Scritture, fai un disegno della metafora di Paolo e scrivi quello che secondo te Paolo voleva insegnare ai santi di Corinto con questa metafora.

In 1 Corinzi 3:6–7, nota chi è che produce nelle persone il cambiamento di cuore che porta alla conversione. Da questi versetti possiamo imparare che, sebbene possiamo aiutare gli altri ad apprendere il vangelo di Gesù Cristo, è tramite il potere dello Spirito Santo che le persone si convertono.

Rifletti su perché per noi è importante comprendere che è il potere di Dio, e non il nostro, che converte le persone.

In 1 Corinzi 3:9–23 impariamo che Paolo esortò i santi di Corinto a edificare le fondamenta della loro fede su Gesù Cristo e a permettere allo Spirito di dimorare nella Chiesa. Paolo consigliò anche ai santi di non fare affidamento sulla saggezza del mondo perché, a confronto della saggezza di Dio, essa era “pazzia” (1 Corinzi 3:19).

1 Corinzi 4

Paolo dice ai santi di Corinto di non pensare che alcune persone siano migliori di altre

Sulla base dei consigli dell’apostolo Paolo riportati in 1 Corinzi 4:1–3, sembra che alcuni membri della Chiesa a Corinto avessero criticato l’operato di Paolo come missionario e dirigente della Chiesa. È probabile che avessero messo in dubbio il suo giudizio o pensato che qualcun altro avrebbe potuto fare di meglio.

In 1 Corinzi 4:3–5, Paolo insegnò che il Signore sarà il suo giudice, che Egli “metterà in luce le cose occulte” e che “manifesterà i consigli de’ cuori” (1 Corinzi 4:5). Da questo possiamo imparare che, nonostante i giudizi degli altri su di noi, il Signore ci giudicherà in modo giusto poiché conosce tutte le cose, compresi i nostri pensieri e gli intenti del nostro cuore.

In 1 Corinzi 4:6–21 impariamo che Paolo disse ai santi a Corinto di non esaltare un dirigente della Chiesa a danno di un altro. Egli inoltre disse loro che gli apostoli di Gesù Cristo sono chiamati a soffrire a causa della malvagità del mondo. Il mondo considera gli apostoli e gli altri dirigenti della Chiesa “pazzi” (1 Corinzi 4:10) perché cercano di seguire Cristo. Poi Paolo insegnò che il regno di Dio è guidato dal potere di Dio tramite coloro che detengono le chiavi del sacerdozio.

1 Corinzi 5

Paolo avverte i santi di non mischiarsi con coloro che scelgono intenzionalmente di peccare

Immagina di avere una ciotola di frutta fresca contenente anche un frutto marcio.

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ciotola di mango

Che cosa succederebbe se lasciassi quel frutto marcio dentro la ciotola con l’altra frutta?

Che cosa potrebbe rappresentare il frutto marcio nella nostra vita?

Mentre studi 1 Corinzi 5, cerca delle verità che possono aiutarti a reagire meglio alle influenze dannose nella tua vita.

Leggi 1 Corinzi 5:1–2 e individua un peccato contro cui i santi a Corinto non attuavano alcuna azione disciplinare.

La fornicazione si riferisce a qualsiasi rapporto sessuale al di fuori del matrimonio. Sembra che uno dei membri della Chiesa a Corinto avesse commesso un peccato sessuale con la sua matrigna.

L’espressione “fosse tolto di mezzo a voi” in 1 Corinzi 5:2 significa che il peccatore doveva essere scomunicato dalla Chiesa. I dirigenti della Chiesa prendono attentamente in considerazione diversi aspetti prima di procedere con la scomunica o con qualsiasi altra forma di disciplina della Chiesa. Oltre a prendere in considerazione la gravità della trasgressione, i dirigenti della Chiesa valutano i diversi scopi della disciplina della Chiesa: aiutare una persona a pentirsi, proteggere coloro che potrebbero essere influenzati negativamente dalle azioni o dalle credenze di una persona e proteggere l’integrità degli insegnamenti della Chiesa (vedi “Church Discipline” [Disciplina della Chiesa], mormonnewsroom.org/article/church-discipline).

Leggi 1 Corinzi 5:6–7, prestando attenzione all’analogia che l’apostolo Paolo usò per spiegare perché questo individuo avrebbe dovuto perdere la sua appartenenza alla Chiesa.

Il lievito fa gonfiare il pane, ma lo fa anche rovinare o ammuffire. Il pezzo di impasto rappresenta la chiesa di Gesù Cristo. Come riassumeresti il significato di questa analogia?

Dall’analogia di Paolo possiamo imparare la seguente verità: Se scegliamo di frequentare assiduamente coloro che vivono nel peccato possiamo essere influenzati dalla loro malvagità.

Leggi 1 Corinzi 5:9–11 e cerca il consiglio che Paolo diede ai santi di Corinto per aiutarli a mettere in pratica il principio insegnato nel versetto 6.

Rifletti su come gli insegnamenti di Paolo si collegano alla ciotola di frutta con dentro un frutto marcio.

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Anziano Neal A. Maxwell

Per comprendere meglio il consiglio di Paolo di non trattenersi in compagnia di fornicatori e di altri che rifiutano di pentirsi dei propri peccati, leggi la seguente dichiarazione dell’anziano Neal A. Maxwell del Quorum dei Dodici Apostoli: “Non circondatevi di fornicatori, non perché voi siete superiori, ma perché, come scrisse [C. S.] Lewis, potreste non essere abbastanza forti. Ricordate che le cattive situazioni possono far crollare anche i migliori” (“The Stern but Sweet Seventh Commandment”, New Era, giugno 1979, 42).

  1. Nel diario di studio delle Scritture rispondi alla seguente domanda: Quali sono alcuni esempi di cattive situazioni che possono far crollare le persone buone, portandole a compromettere le proprie norme e ad accettare dei comportamenti peccaminosi?

Dovremmo cercare di aiutare e di ispirare le persone che stanno lottando col peccato, senza scendere a compromessi con le nostre norme. Rifletti in preghiera su cosa puoi fare per influenzare gli altri positivamente senza scendere a compromessi con le tue norme.

In 1 Corinzi 5:12–13 impariamo che i dirigenti della Chiesa hanno la responsabilità di giudicare e, se necessario, scomunicare coloro che commettono gravi trasgressioni.

1 Corinzi 6

Paolo istruisce i santi sull’unità e sulla legge di castità

L’antica Corinto era conosciuta per la sua immoralità e molti Corinzi sostenevano l’idea che il nostro corpo fosse fatto per il piacere. In 1 Corinzi 6:13–17, l’apostolo Paolo insegnò ai santi di Corinto che i nostri corpi furono creati per realizzare gli scopi del Signore, non per commettere peccati sessuali né semplicemente per godere dei piaceri fisici come, ad esempio, il cibo. Coloro che si uniscono alla Chiesa diventano uno con Cristo come “membra” spirituali del Suo corpo. L’immoralità sessuale è incompatibile con una relazione spirituale con Gesù Cristo.

Leggi 1 Corinzi 6:18–20 e presta attenzione a ciò che Paolo insegnò riguardo ai nostri corpi. (1 Corinzi 6:19–20 è un passo della Padronanza delle Scritture. Potresti evidenziarlo in modo diverso così da poterlo individuare più facilmente in futuro).

  1. Nel diario di studio delle Scritture svolgi i seguenti compiti:

    1. Riassumi la verità che Paolo insegnò in 1 Corinzi 6:19.

    2. Spiega in che modo comprendere che il corpo è il tempio di Dio dovrebbe influenzare il modo in cui trattiamo il nostro corpo e quello degli altri.

    3. Riassumi la verità che Paolo insegnò in 1 Corinzi 6:20.

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Tempio di Cordoba, Argentina

L’apostolo Paolo insegnò che il nostro corpo è il tempio di Dio.

Pensa a come comprendere queste verità sul nostro corpo può aiutarti a mantenerti puro quando sei circondato dalla malvagità.

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icona della Padronanza delle Scritture
Padronanza delle Scritture – 1 Corinzi 6:19–20

  1. Per aiutarti a memorizzare questo passo scritturale, ripeti le frasi qui di seguito coprendone alcune con un pezzo di carta man mano che acquisisci familiarità con le parole. Continua a ripetere il passo scritturale fino a quando non l’avrai memorizzato, poi recitalo a un membro della famiglia o a un amico e chiedigli di firmare il tuo diario di studio delle Scritture.

    [19] E

    non sapete voi che il vostro corpo è il tempio

    dello Spirito Santo che è in voi,

    il quale avete da Dio,

    e che non appartenete a voi stessi?

    [20] Poiché foste comprati a prezzo;

    glorificate dunque

    Dio nel

    vostro corpo.

  2. Nel diario di studio delle Scritture, alla fine dei compiti di oggi, scrivi:

    Ho studiato 1 Corinzi 3–6 e ho completato questa lezione il (data).

    Ulteriori domande, pensieri e idee di cui vorrei parlare con l’insegnante: