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Unità 31: Giorno 3, Apocalisse 6–7


Unità 31: Giorno 3

Apocalisse 6–7

Introduzione

L’apostolo Giovanni vede in visione l’Agnello di Dio aprire i primi sei sigilli del libro sigillato. Nel sesto sigillo, che simboleggia questa dispensazione degli ultimi giorni, Giovanni vede i servitori di Dio che “hanno lavato le loro vesti, e le hanno imbiancate nel sangue dell’Agnello” (Apocalisse 7:14).

Apocalisse 6

Giovanni vede l’Agnello di Dio aprire i primi sei sigilli del libro sigillato

Quali sono alcune preoccupazioni o paure legate al vivere in questi ultimi giorni che tu o altre persone che conosci potreste provare?

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Profeta Joseph Smith

Il profeta Joseph Smith spiegò come si sentivano i profeti antichi riguardo ai nostri giorni: “L’edificazione di Sion è una causa che in ogni tempo ha interessato il popolo di Dio; è un tema su cui i profeti, i sacerdoti e i re si sono dilungati con particolare delizia. Essi hanno atteso con letizia il giorno in cui noi viviamo; e, guidati da un’attesa celestiale e gioiosa, hanno cantato, scritto e profetizzato di questo nostro giorno” (Insegnamenti dei presidenti della Chiesa – Joseph Smith [2007], 192).

Perché, secondo te, i profeti antichi provavano questo sentimento riguardo ai nostri giorni?

L’apostolo Giovanni, chiamato anche Giovanni il Rivelatore, fu uno dei profeti che conoscevano gli eventi degli ultimi giorni ma profetizzarono di questa nostra epoca con letizia. Mentre studi Apocalisse 6–7 cerca delle verità sugli eventi degli ultimi giorni che possono dare conforto a te e a chi conosci.

Ricorda che Apocalisse 5:1–5 riporta che Giovanni vide un libro con sette sigilli che solo l’Agnello era degno di aprire. Nella sua visione, Giovanni vide la rappresentazione simbolica di alcuni dei maggiori eventi pertinenti a ciascun periodo lunghi mille anni rappresentato da ognuno dei sette sigilli.

  1. Nel tuo diario di studio delle Scritture, disegna uno schema degli eventi dei primi cinque sigilli che puoi trovare nei seguenti riferimenti. Mentre leggi di ciascun sigillo, pensa a cosa possono significare alcuni simboli.

    1. Primo sigillo (Apocalisse 6:1–2)

    2. Secondo sigillo (Apocalisse 6:3–4)

    3. Terzo sigillo (Apocalisse 6:5–6)

    4. Quarto sigillo (Apocalisse 6:7–8)

    5. Quinto sigillo (Apocalisse 6:9–11)

Benché non abbia rivelato il significato di alcuni simboli che si trovano nelle Scritture, il Signore ha rivelato ai Suoi profeti il significato di molti di essi. Mentre studi le Scritture e ti poni delle domande, puoi cercare tra i commenti dei profeti quello che le autorità della Chiesa dicono riguardo ad alcuni passi. Le informazioni riportate nella seguente tabella ti possono aiutare a comprendere alcuni simboli che si trovano in Apocalisse 6:1–11 legati all’apertura dei primi cinque sigilli.

Primo sigillo

(Dal 4000 al 3000 a.C. circa)

Cavallo bianco = Vittoria

Arco = Guerra

Corona = Vincitore

Secondo l’anziano Bruce R. McConkie del Quorum dei Dodici Apostoli, Apocalisse 6:1–2 descriverebbe l’epoca di Enoc e il cavaliere sarebbe Enoc stesso (vedi Doctrinal New Testament Commentary, 3 voll. [1966–1973], 3:476–478).

Secondo sigillo

(Dal 3000 al 2000 a.C. circa)

Cavallo rosso = Spargimento di sangue

Spada = Guerra e distruzione

Secondo l’anziano McConkie Apocalisse 6:3–4 descrive il periodo di Noè, quando la malvagità copriva tutta la superficie della terra. Il cavaliere potrebbe essere il diavolo stesso, o forse “una persona che rappresenta molti guerrieri assassini” (vedi Doctrinal New Testament Commentary, 3:478–479).

Terzo sigillo

(Dal 2000 al 1000 a.C. circa)

Cavallo nero = Carestia

Bilancia = Costo elevato del cibo

Secondo l’anziano McConkie Apocalisse 6:5–6 descriverebbe il periodo di Abrahamo, in cui molti morirono di fame (vedi Doctrinal New Testament Commentary, 3:479–480). Per avere un’idea del costo elevato del cibo a causa della carestia, pensa che con la paga di un’intera giornata di lavoro si poteva acquistare il cibo necessario per sopravvivere.

Quarto sigillo

(Dal 1000 a.C. alla nascita di Cristo circa)

Cavallo giallastro = Morte

Morte e Ades = Distruzione dei malvagi e loro soggiorno nella prigione degli spiriti (vedi Isaia 5:14)

Secondo l’anziano McConkie, Apocalisse 6:7–8 descriverebbe il periodo “di quei grandi regni e quelle potenti nazioni le cui guerre e i cui tradimenti di volta in volta tormentarono e devastarono [Israele]” (vedi Doctrinal New Testament Commentary, 3:481). Queste nazioni comprendevano Babilonia, Persia, Egitto, Assiria, Grecia e Roma.

Quinto sigillo

(Dalla nascita di Cristo al 1000 d.C. circa)

Altare = Sacrificio

Anime = Martiri, cristiani uccisi per la loro fede

Secondo l’anziano McConkie, Apocalisse 6:9–11 si riferirebbe ai molti primi cristiani, compresi la maggior parte degli apostoli originali, che morirono come martiri (vedi Doctrinal New Testament Commentary, 3:482–483). Poiché questi santi avevano dato la propria vita “per la parola di Dio e per la testimonianza che aveano resa” (Apocalisse 6:9), essi ricevettero “una veste bianca” (Apocalisse 6:11), simbolo di purezza (vedi Apocalisse 7:13–14; 3 Nefi 27:19).

Il sesto sigillo rappresenta la nostra epoca e gli eventi, in particolar modo le calamità, che porteranno al Millennio, quando Gesù Cristo regnerà personalmente sulla terra (vedi Bruce R. McConkie, Doctrinal New Testament Commentary, 3:485–486).

Leggi Apocalisse 6:12–17, notando gli eventi visti da Giovanni per i nostri giorni che precedono la seconda venuta del Signore. Nota che la traduzione di Joseph Smith del versetto 14 riporta: “E i cieli si aprirono come si apre una pergamena quando è arrotolata; e ogni montagna, e isola, fu rimossa dal suo posto” (Joseph Smith Translation, Revelation 6:14).

Osserva in Apocalisse 6:16 quanto disperatamente alcune persone cercano di sfuggire all’ira di Dio. Poi Giovanni pone la domanda: “Chi può reggere in piè?” (Apocalisse 6:17). Apocalisse 7 ci aiuta a comprendere chi sarà in grado di reggere in piè, ossia di resistere alle catastrofi del sesto sigillo.

Apocalisse 7

Giovanni vede i servitori di Dio che hanno lavato le loro vesti nel sangue dell’Agnello

Leggi Apocalisse 7:1–4, prestando attenzione a cos’altro vide Giovanni nel sesto sigillo. Leggi anche Dottrina e Alleanze 77:8–11, dove il Signore spiega il significato di questi versetti.

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Anziano Bruce R. McConkie

L’anziano Bruce R. McConkie ha spiegato che la parola Elias, che troviamo in Dottrina e Alleanze 77:9, è “un nome e un titolo dati a coloro la cui missione [è] quella di consegnare chiavi e poteri agli uomini in questa dispensazione finale” (Mormon Doctrine, seconda edizione [1966], 221).

Alcuni di coloro che vennero per consegnare chiavi e poteri sono: Adamo; Moroni; Giovanni Battista; Pietro, Giacomo e Giovanni; Mosè ed Elia.

Il segnare “in fronte col suggello i servitori dell’Iddio nostro” (Apocalisse 7:3) è una metafora della loro devozione, del loro servizio e della loro appartenenza a Dio.

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Profeta Joseph Smith

Il profeta Joseph Smith ha insegnato che il segno sulla fronte dei fedeli “indica il suggellamento della benedizione, ovvero dell’eterna alleanza, sul loro capo, rendendo quindi sicura la loro chiamata ed elezione” (History of the Church, 5:530).

Il numero centoquarantaquattromila di cui si parla in Apocalisse 7:4 “è il numero di rappresentanti delle dodici tribù d’Israele che saranno ordinati per assistere gli altri nella loro ricerca dell’Esaltazione. […] Non si tratta, come alcuni credono, del numero totale di persone che riceveranno l’Esaltazione” (vedi New Testament Student Manual [manuale del Sistema Educativo della Chiesa, 2014], 544).

In Apocalisse 9, Giovanni nomina di nuovo questi servitori retti. Leggi Apocalisse 9:3–4, facendo attenzione a ciò che succederà a chi non avrà ricevuto il segno [suggello] di servitore di Dio.

Leggi Apocalisse 7:9–10, cercando chi vide Giovanni. Nota che cosa indossavano queste persone.

In Apocalisse 7:11–12, Giovanni vide che queste persone, insieme ai ventiquattro anziani e alle quattro creature viventi di cui si parla in Apocalisse 4, stavano attorno al trono di Dio e Lo adoravano.

Leggi Apocalisse 7:13–17, cercando le risposte alle seguenti domande. Potresti annotare quello che trovi.

  • Che cosa avevano sopportato queste persone?

  • In che modo le loro vesti erano diventate bianche?

  • Quali benedizioni riceveranno?

Nota che l’espressione che indica che le loro vesti sono state “imbiancate nel sangue dell’Agnello” (Apocalisse 7:14), significa che le persone erano state purificate mediante l’Espiazione di Gesù Cristo. Le benedizioni di cui si parla nei versetti 16–17 descrivono la gioia, la pace e la devozione di coloro che ereditano la gloria celeste (vedi anche DeA 138:12–15).

Da questi versetti possiamo apprendere che, se sopportiamo con fede le tribolazioni e diventiamo puri grazie all’Espiazione di Gesù Cristo, godremo della gloria celeste insieme a Dio.

Pensa a come ti sentiresti nel poter trovarsi purificati alla presenza di Dio. Paragona questi sentimenti con quelli delle persone descritti in Apocalisse 6:16.

  1. Nel diario di studio delle Scritture rispondi alle seguenti domande:

    1. Che cosa dobbiamo fare affinché il Salvatore possa purificarci tramite la Sua Espiazione?

    2. In che modo ricordare le benedizioni della gloria celeste ti ha aiutato nei tuoi sforzi di sopportare le tribolazioni e nel tuo impegno a diventare puro?

Riguarda la lista di preoccupazioni che hai scritto all’inizio di questa lezione. Rifletti su come il principio individuato in Apocalisse 7 possa aiutarti quando vivere negli ultimi giorni ti preoccupa.

Potresti prendere qualche minuto per meditare e pregare nel tuo cuore su come poter mettere in pratica questi principi.

  1. Nel diario di studio delle Scritture, alla fine dei compiti di oggi, scrivi:

    Ho studiato Apocalisse 6–7 e completato questa lezione il (data).

    Ulteriori domande, pensieri e idee di cui vorrei parlare con l’insegnante: