Scuola Domenicale – Dottrina evangelica
«Ti fidanzerò a me in fedeltà»


Lezione 34

«Ti fidanzerò a me in fedeltà»

Osea 1–3; 11; 13–14

Scopo

Aiutare i membri della classe a capire che il Signore è affettuoso e misericordioso e che ci perdona quando ci pentiamo e ritorniamo a Lui.

Preparazione

  1. Leggi attentamente i seguenti passi delle Scritture:

    1. Osea 1–3. Usando la similitudine del marito fedele e della moglie adultera, Osea descrive il rapporto che c’è tra il Signore e Israele.

    2. Osea 11; 13–14. Per il Suo amore per il Suo popolo, il Signore continua a invitare Israele a pentirsi e a ritornare a Lui.

  2. Letture addizionali: il resto del libro di Osea.

  3. Se svolgi l’attività per richiamare l’attenzione, prima dell’inizio della lezione scrivi le seguenti frasi su altrettanti fogli di carta. Se la classe è piccola prepara soltanto un foglio di carta per ogni membro della classe.

    «Il numero de’ figliuoli d’Israele sarà come la rena del mare» (Osea 1:10)

    «Io riverserò la mia ira su loro come acqua» (Osea 5:10)

    «L’Eterno … verrà a noi come la pioggia» (Osea 6:3)

    «Come un’aquila, piomba il nemico» (Osea 8:1)

    «Israele era una vigna lussureggiante» (Osea 10:1)

    «Il castigo germoglia, com’erba venefica nei solchi dei campi» (Osea 10:4)

    «Saranno … come il fumo ch’esce dalla finestra» (Osea 13:3)

    «Li affronterò come un’orsa privata de’ suoi piccini» (Osea 13:8)

    «Sono come un verdeggiante cipresso» (Osea 14:8).

Svolgimento della lezione

Attività per richiamare l’attenzione

Puoi svolgere la seguente attività (o un’altra di tua scelta) per iniziare la lezione.

Distribuisci i fogli che hai preparato (vedi «Preparazione»). Spiega che ognuna di queste frasi è un paragone tratto dal libro di Osea. Invita ogni membro della classe a leggere ad alta voce la frase scritta sul suo foglio e a suggerire un possibile significato di questo paragone. Per esempio, dire che qualcuno è «come un leone» può indicare che questa persona è forte oppure feroce.

• Perché, secondo voi, Osea e gli altri profeti facevano dei paragoni? (Paragonare un’idea complicata o poco familiare con un concetto che è più semplice o più conosciuto rendere più comprensibile l’idea alle persone alle quali si insegna. Il paragone fornisce inoltre molti dettagli usando poche parole).

Spiega che oltre a questi semplici paragoni Osea usa anche paragoni più complessi, che sono chiamati metafore o similitudini (similitudine è la parola usata nelle Scritture). Il libro di Osea contiene numerosi paragoni che ci aiutano a capire il rapporto che c’è tra Gesù Cristo e il Suo popolo.

Scritture, discussione e applicazione pratica

Quando esponi i seguenti passi delle Scritture chiedi come si possono mettere in pratica nella vita di ogni giorno. Esorta i membri della classe a riferire alcune loro esperienze attinenti ai principi contenuti in questi passi.

1. Usando la similitudine del marito fedele e della moglie adultera, Osea descrive il rapporto che c’è tra il Signore e Israele

Esponi e commenta Osea 1–3. Se non hai usato l’attività per richiamare l’attenzione, prima di iniziare la discussione spiega cos’è una similitudine.

Una delle similitudini più spesso usate nelle Scritture descrive il Signore come lo sposo (o marito) e il Suo popolo dell’alleanza come la Sua sposa (o moglie). Osea 1–3 usa con grande efficacia questa similitudine, paragonando l’adorazione degli idoli da parte di Israele all’adulterio. In questi capitoli il profeta Osea rappresenta il Signore come marito, mentre Gomer rappresenta Israele come moglie.

• Nel libro di Osea il rapporto del Signore con Israele (e con la Chiesa oggi) è paragonato al rapporto tra marito e moglie. Cosa c’insegna questo confronto riguardo al livello d’impegno e di devozione che il Signore si aspetta da noi?

• Per quali motivi l’antica Israele poteva essere paragonata a Gomer, che viene descritta come «una meretrice»? (Vedi Osea 1:2–3; 2:5, 13. Gomer aveva abbandonato il marito per i suoi amanti; Israele aveva dimenticato il Signore ed era diventata malvagia).

• Chi o cosa erano gli «amanti di Israele»? – le cose che inducevano il popolo ad allontanarsi dal Signore? (gli altri dèi, i possedimenti materiali e le usanze del mondo). Quali cose possono distoglierci dal nostro impegno a seguire il Salvatore?

• A chi la moglie adultera attribuiva il merito per il cibo e le vesti che aveva? (Vedi Osea 2:5). A chi gli Israeliti attribuivano il merito dell’acquisto della fertile terra in cui vivevano? (Vedi Osea 2:5, 12; ai loro falsi dèi o idoli). In quale maniera le persone oggi attribuiscono il merito dei benefici di cui godono a falsi dèi?

• In che modo il marito ricorda alla moglie che egli – e non i suoi amanti – le danno cibo, acqua e altri beni? (Vedi Osea 2:8–9). In quali modi il Signore vi ha dato i doni e i benefici materiali e spirituali di cui godete? Come possiamo dimostrare la nostra gratitudine al Signore per i doni che Egli ci ha dato?

• Qual è l’atteggiamento del marito verso la moglie infedele in Osea 2:6–13? Per quali aspetti questo atteggiamento è diverso nei versetti 14–23? (Fai notare che, anche se la moglie era stata infedele, il marito continuava ad amarla e voleva che tornasse a lui. Nella stessa maniera il Signore continua ad amare il Suo popolo che si è traviato e vuole che ritorni a Lui).

L’anziano Henry B. Eyring ha dichiarato: «Questa è una storia d’amore. È la storia di un patto nuziale cementato dall’amore, dall’amore costante … il Signore, con il quale ho la fortuna di aver fatto delle alleanze, mi ama e ama voi con una costanza di cui continuo a meravigliarmi e che desidero emulare con tutto il cuore» (Covenants and Sacrifice; discorso tenuto al Simposio del Sistema Educativo della Chiesa il 15 agosto 1995, pag. 2).

• Cosa promette il marito alla moglie se ella tornerà a lui? (Vedi Osea 2:19). Cosa promette il Signore al Suo popolo se si pentirà e tornerà a Lui? (Vedi Osea 2:20–23). Perché questa promessa è importante?

• In Osea 3:1–2 il marito compra la moglie dal suo amante (puoi dover spiegare che nelle culture dei tempi dell’Antico Testamento le donne venivano spesso considerate proprietà e potevano essere acquistate o vendute). Cosa chiede il marito alla moglie dopo che l’ha acquistata? (Vedi Osea 3:3). Cosa le promette? In che senso Gesù Cristo ha «comprato» ognuno di noi? (Vedi 1 Pietro 1:18–19). Cosa ci chiede Cristo in cambio?

2. Per l’amore che ha per il Suo popolo, il Signore continua a invitare Israele a pentirsi e a ritornare a Lui

Esponi e commenta Osea 11; 13–14.

In tutto il libro di Osea il Signore rimprovera gli Israeliti per i loro gravi peccati. Dopo aver descritto tramite Osea la schiavitù e la distruzione che saranno le conseguenze della malvagità di Israele, Egli invita di nuovo il Suo popolo a pentirsi e a ritornare a Lui.

• Un’altra similitudine spesso usata nelle Scritture per descrivere il rapporto tra il Signore e il Suo popolo è quello tra padrone e animale. Questa similitudine viene usata brevemente in Osea 11:4. Cosa impariamo da questo confronto riguardo ai sentimenti che il Signore ha per il Suo popolo? (Vedi anche Osea 11:7–9. Nota che nella Traduzione di Joseph Smith il versetto 8 dice: «il mio cuore si commuove verso te» invece di «il mio cuore si commuove dentro di me»).

• Il Signore ricorda ripetutamente agli Israeliti che i loro antenati erano stati liberati dalla schiavitù alla quale erano sottoposti in Egitto (Osea 11:1; 12:9, 13; 13:4–5).

Di che cosa questo avvenimento può essere una similitudine? (Vedi Osea 13:14. Come il Signore liberò i figlioli d’Israele dalla schiavitù d’Egitto, così Egli li libererà – e libererà tutti coloro che vengono a Lui – dal peccato e dalla morte).

• Cosa dovevano fare gli Israeliti per ritornare al Signore ed essere liberati? (Vedi Osea 12:6; 14:2–3. Dovevano pentirsi dei loro peccati e rinunciare agli altri dèi che avevano adorato). Cosa promette di fare il Signore se si pentono? (Vedi Osea 14:4–7). Cosa promette di fare il Signore se ci pentiamo dei nostri peccati?

• In che modo le similitudini del libro di Osea vi aiutano a comprendere i sentimenti che il Salvatore nutre per voi?

Conclusione

Porta testimonianza che anche se le benedizioni del Signore sono riservate a coloro che osservano i Suoi comandamenti, tuttavia il Suo amore è costante ed è offerto a tutti. Anche quando ci allontaniamo da Lui a causa del peccato, il Signore continua ad amarci e vuole che ci pentiamo e ritorniamo a Lui. Esorta i membri della classe ad essere fedeli al Signore.

Altri suggerimenti per l’insegnamento

Il seguente materiale integra il contenuto della lezione. Puoi utilizzarlo secondo necessità durante la lezione.

1. «Io amo la pietà e non i sacrifizi» (Osea 6:6)

In Osea 6:6 il Signore dice a Israele: «Io amo la pietà e non i sacrifizi, e la conoscenza di Dio anziché gli olocausti». Durante il Suo ministero sulla terra Cristo cita due volte questo versetto per rispondere alle critiche dei Farisei (Matteo 8:13; 12:7). Dopo aver esaminato il contesto di questi due passi (Matteo 9:10–13; 12:1–8), spiegate il significato di questo versetto.

2. «È la tua perdizione, o Israele, l’essere contro di me» (Osea 13:9)

Durante il ministero di Osea, il Regno Settentrionale (Israele) fu attaccato dagli Assiri, che alla fine distrussero questa nazione e ridussero il popolo in schiavitù. In senso letterale gli Assiri erano responsabili della distruzione d’Israele, ma il Signore dice: «È la tua perdizione, o Israele, l’essere contro di me» (Osea 13:9).

• In quale senso Israele si era distrutta? Qual era per Israele l’unica speranza di salvezza dopo la distruzione della loro nazione? (Vedi Osea 13:9–10; 14:1). Perché se seguiamo Gesù Cristo siamo protetti dalla distruzione materiale e spirituale?

3. Il pentimento

Se disponibile, puoi mostrare la sequenza di sei minuti «Non è mai troppo tardi per pentirsi» del Supplemento video della serata familiare (56736 160).