Capitolo 20: Vivere la legge di castità

"Capitolo 20: Vivere la legge di castità," Insegnamenti dei presidenti della Chiesa: Harold B. Lee, (2001)


Introduzione

Il presidente Harold B. Lee disse: «Se volete godere delle benedizioni dello Spirito del Signore, dovete mantenere puro e pulito il vostro corpo, che è il tempio di Dio». 1

Egli utilizzò la triste lettera di un uomo che aveva violato la legge di castità per illustrare l’importanza del suo consiglio: «Quando godevo dello Spirito del Signore e vivevo secondo i principi del Vangelo, le pagine delle Scritture si aprivano dinanzi a me in una rinnovata comprensione e il significato delle pagine delle Scritture entrava nella mia anima. Da quando sono stato scomunicato non ricevo più comprensione mentre leggo, ma leggo pieno di dubbi dei passi che prima pensavo di aver capito chiaramente. Prima godevo del privilegio di celebrare le ordinanze del Vangelo per i miei figli, benedirli alla nascita, battezzarli, confermarli e benedirli quand’erano malati. Ora devo star lì mentre un altro uomo celebra queste ordinanze. Mi piaceva andare al tempio, ma oggi per me quelle porte sono chiuse. Prima mi lamentavo un po’ dei contributi richiesti dalla Chiesa, il pagamento della decima e delle offerte di digiuno o altre cose, ora, come persona scomunicata, non posso pagare la decima. I cieli sono chiusi dinanzi a me perché non posso pagare la decima. Non mi lamenterò mai più per tutta la vita per ciò che la Chiesa mi chiede di sacrificare. I miei figli sono molto gentili con me, ma sono certo che nel profondo della loro anima, si vergognano del padre di cui portano il nome». 2 Il presidente Lee disse: «L’uomo o la donna che tengono lo sguardo fisso sull’obiettivo della vita eterna è veramente ricco perché l’intera sua anima è ripiena del fuoco che perviene a chi mantiene una vita degna». 3

Insegnamenti di Harold B. Lee

Perché è fondamentale obbedire alla legge di castità?

Il Signore ha posto in ogni giovane uomo e donna il desiderio di stare insieme affinché l’uomo e la donna si uniscano in questo santo matrimonio, tramite cui si preparano corpi terreni come tabernacoli per gli spiriti celesti. Questi impulsi sono sacrosanti, ma incredibilmente possenti. Per evitare di conside- rare la vita troppo alla leggera o che il processo della vita venga male utilizzato per la semplice gratificazione delle passioni umane, Dio ha posto nella categoria dei crimini più gravi, contro cui ci mette in guardia nei dieci comandamenti, prima di tutto l’omicidio e in secondo luogo l’impurità sessuale. «Non uccidere. Non commettere adulterio» (vedere Esodo 20:13–14). … La Chiesa consiglia di vestire e comportarsi in maniera modesta e di proibire ai pensieri cattivi che vorrebbero indurvi a parlare di cose oscene e farvi compiere atti indecenti, di stabilirsi nella vostra mente. Per ricevere maggior felicità nel sacro vincolo del matrimonio, la fonte della vita deve essere mantenuta pura. 4

Siate virtuosi. Questo è uno dei più grandi comandamenti.

«Che le tue viscere siano inoltre piene di carità verso tutti gli uomini e per la famiglia dei credenti, e la virtù adorni i tuoi pensieri senza posa; allora la tua fiducia si rafforzerà alla presenza di Dio; e la dottrina del sacerdozio si distillerà sulla tua anima come una rugiada del cielo.

Lo Spirito Santo sarà tuo compagno costante, e il tuo scettro, uno scettro immutabile di rettitudine e di verità; e il tuo dominio sarà un dominio perpetuo, e senza mezzi coercitivi fluirà verso di te per sempre e in eterno» (DeA 121:45–46).

Non avremo mai quel dominio, quel potere e compagnia dello Spirito Santo a meno che non impariamo a essere virtuosi nei pensieri, nelle abitudini e nelle azioni. 5 Indossate l’armatura della rettitudine. Non cedete in un momento di debolezza. Salvaguardate la vostra purezza. Il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo, se lo mantenete pulito e puro. 6

Vivete la legge di castità in maniera più perfetta di quanto abbiate mai fatto avendo pensieri puri. Ricordate ciò che disse il Maestro: «Voi avete udito che fu detto: Non commettere adulterio. Ma io vi dico che chiunque guarda una donna per appetirla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore» (Matteo 5:27–28). I nostri pensieri devono essere puri. Abban- donate ogni abitudine che può condurvi ad atti impuri e bandite l’immoralità che rovinerebbe la vostra vita. 7

Quali sono le conseguenze della violazione della legge di castità?

Mai prima d’ora c’è stata una tale opposizione alla dottrina della rettitudine, purezza e castità. Le norme morali vengono corrose dai poteri del male. Non c’è nulla di più importante per noi che insegnare con tutto il potere possibile, come guidati dallo Spirito del Signore, per persuadere il nostro popolo sparso nel mondo a vivere vicino al Signore in questo momento di grandi tentazioni. 8

«Oggi la minaccia più grave di Satana è quella della distruzione della famiglia e il sovvertimento della legge sulla castità e sulla santità dell’alleanza matrimoniale». 9

Qualche tempo fa, una delle nostre conferenze di palo si è conclusa con un’interessante messaggio. … Quando il presidente del palo si alzò per concludere la conferenza, guardò verso la galleria piena di giovani e disse: «C’è qualcosa che voglio dire a voi giovani, lassù in galleria. Forse, nel periodo della mia chiamata come presidente di palo, ognuno di voi verrà da me per un’intervista – l’avanzamento del sacerdozio o incarichi ai quali sarete chiamati, o per la raccomandazione del tempio – e tra tutte le cose che vi chiederò ve ne sarà una che scaverà a fondo nella vostra anima. Siete moralmente puri? Se potrete rispondere: ‹Sì, presidente, sono moralmente puro›, sarete felici. Se la vostra risposta sarà: ‹No, non lo sono›, sarete tristi; e se mi mentirete, l’amarezza riempirà la vostra anima per tutta la vita …».

Un giorno dovremo incontrare il nostro Creatore, come disse Moroni con un linguaggio piuttosto duro: «Supponete di poter essere felici di dimorare alla presenza del Santo d’Israele con la consapevolezza della vostra impurità? Sareste più felici di dimorare in inferno con le anime dannate che alla presenza del Santo d’Israele nella vostra impurità» [vedere Mormon 9:3–4]. 10

Quando infrangiamo i comandamenti, facciamo del male a noi stessi e agli altri. Il risultato dell’errore è spesso la tristezza, la depressione, l’ostilità o la rinuncia, se non ci pentiamo. In effetti diminuiamo la stima di noi stessi; sminuiamo il nostro ruolo di figli e figlie di Dio e possiamo persino perdere di vista chi siamo veramente!

Quando pecchiamo diventiamo membri meno efficaci della famiglia umana. … Possiamo danneggiare gli altri, possiamo anche rivoltarci verso l’umana famiglia a causa dei nostri fallimenti e moltiplicare così le sofferenze umane. La mancanza di castità dei genitori può generare una reazione a catena che può diffondersi nelle nuove generazioni, anche se il risentimento e la ribellione dei figli delusi possono assumere diverse forme. L’assenza dell’amore in famiglia causa reazioni che toccano ognuno di noi; l’umanità sta pagando a caro prezzo questo tipo di insuccesso. Cosa può essere più utile alla famiglia umana dell’essere casti e sviluppare l’amore in famiglia – e quindi di osservare ogni comandamento? 11

Non c’è uomo o donna che occupi una carica importante in questa chiesa che, caduto al di sotto delle norme che avrebbe dovuto rispettare, non abbia trascinato giù con sé molti altri che avevano fede in lui. Egli ha ferito la loro coscienza; ha deluso coloro che avevano una fede debole e molti si sono allontanati quando qualcuno in cui avevano fiducia è caduto al di sotto delle norme che avrebbe dovuto osservare. 12

Vi ho mostrato quanto è terribile il peccato; che il salario del peccato è la morte e che tramite l’espiazione del Signore Gesù Cristo voi che avete peccato potete trovare il perdono, tramite un sincero pentimento, e la via per avere gioia in questa vita e la pienezza nella vita a venire. 13

Qual è la responsabilità dei detentori del sacerdozio rispetto alla legge di castità?

Fratelli, dobbiamo decidere nuovamente che osserveremo la legge di castità: e se abbiamo commesso degli errori, cominciamo a porvi rimedio adesso. Camminiamo nella luce; e vi prego, fratelli, non abusate della magnifica opportunità che avete come uomini, come coloro che collaborano insieme al Creatore nella procreazione delle anime umane, intrattenendo quel genere di rapporti illegittimi che porteranno solo alla disgrazia, a spezzare il cuore di vostra moglie e dei vostri figli. Fratelli, vi prego di mantenervi moralmente puri, e di seguire il sentiero della verità e della giustizia, e ottenere così l’elogio del Padre celeste di cui siete figli. 14

Desidero mettere in guardia questo grande corpo di detentori del sacerdozio contro il grave peccato di Sodoma e Gomorra, peccato giudicato secondo per gravità soltanto all’omicidio. Parlo naturalmente del peccato di adulterio che, come certamente saprete, è il termine usato dal Maestro per indicare i peccati carnali della fornicazione, oltre che dell’adulterio, e dell’omosessualità che sembra guadagnare terreno nell’accettazione sociale nella Babilonia del mondo di oggi. I membri della Chiesa non devono macchiarsi di questi peccati.

Benché siamo nel mondo, non dobbiamo essere del mondo. Qualsiasi tentativo fatto nelle scuole o nei luoghi di intrattenimento di mettere in mostra perversioni sessuali, che non possono fare altro che incoraggiare la sperimentazione, deve trovare nel sacerdozio di questa Chiesa una barriera invalica- bile, difesa da tutti i mezzi legali che sia possibile reperire. 15

Per un figlio di Dio, e in particolare una persona che detiene il sacerdozio e che è attiva nella Chiesa, considerare il dono di Dio di procreare come un gioco o che l’unione con la sua compagna serve essenzialmente a soddisfare i suoi appetiti sessuali significa fare la volontà di Satana, il quale sa che tale condotta porta sicuramente alla distruzione di quel perfezionamento necessario per ricevere la compagnia dello spirito del Signore. 16

In che modo i genitori possono insegnare ai figli a comprendere e a seguire la legge di castità?

Il maggiore insegnamento nella Chiesa viene fatto dalla famiglia in cui padre e madre hanno la responsabilità di insegnare ai loro figli, quando sono ancora piccoli, i principi basilari riguardanti la fede, il pentimento, credere nel Salvatore, i primi principi della castità, della virtù, dell’onore e così via. La maggior forza che avranno i figli per tenere lontano le cose del mondo sarà la paura di perdere il loro posto nel circolo familiare eterno. Se quando sono giovani viene insegnato loro ad amare la famiglia e a rispettare la casa, ci penseranno due volte prima di fare qualcosa che impedirebbe loro di appartenere a quella famiglia eterna. Per noi il matrimonio, la nascita dei figli, la castità e la virtù sono tra i principi più preziosi che abbiamo – le cose più importanti. 17

Siamo certi che, nello sviluppo di quella piccola anima affi- data alle nostre cure, non l’abbiamo mai lasciata senza il beneficio della nostra esperienza maturata nel corso degli anni per insegnarle come agire? Nei primi anni di vita abbiamo posto le fondamenta e la struttura per una vita forte, felice e di successo, oppure l’abbiamo abbandonata all’incertezza dei tentativi e alla speranza che in qualche modo la Provvidenza la proteggerà mentre fa esperienza?

Forse la storia vera che sto per raccontarvi vi aiuterà a comprendere ciò che intendo dirvi. … Un giovane pilota stava volando sopra l’aeroporto come di consueto, quando improvvisamente si mise a gridare alla radio per comunicare all’ufficiale della torre di controllo: «Non vedo più, sono diventato cieco!» Se anche nella torre di controllo avesse prevalso il panico, sarebbe accaduto un disastro al giovane pilota e al costoso aeroplano. Ma fortunatamente l’ufficiale aveva molta esperienza e sapeva che in determinate circostanze un giovane pilota molto teso sarebbe potuto divenire momentaneamente incapace di vedere. Con calma, l’ufficiale parlò al giovane lassù, dandogli indicazioni su come scendere di quota lentamente per avere il tempo di organizzare le squadre di soccorso in caso di incidente. Dopo qualche interminabile minuto di grande ansietà per tutti coloro che seguivano la scena, l’aereo del giovane pilota si posò sulla pista di atterraggio e si fermò. L’ambulanza trasportò velocemente il ragazzo all’ospedale militare per le cure necessarie.

Cosa sarebbe accaduto se l’ufficiale della torre di controllo si fosse agitato o non fosse stato al suo posto, o non fosse stato in grado di affrontare quel tipo di emergenza? La risposta è: la stessa cosa che accadrebbe a un giovane che non riceve saggi consigli dettati dall’esperienza quando si trova ad affrontare momenti di crisi a cui non è abituato. In entrambi i casi, una vita sarebbe rimasta mutilata, se non distrutta, e la possibilità di raggiungere obiettivi più alti sarebbe stata danneggiata …

Vorrei che tutte le madri avessero sentito il pianto del cuore e tutti i perché di una cara, dolce figlia che nel momento in cui stava per realizzare il suo sogno di ragazza di sposarsi nel tempio, ha infranto la legge di castità e che ora vive torturata continuamente dalla sua coscienza. Le sue domande erano: «Come facevo a sapere di essere in pericolo? Perché non ho avuto la forza di resistere?» Come il pilota accecato, stava volando senza poter vedere ma, sfortunatamente per lei, non c’era alcuna torre di controllo che, in piena crisi, la potesse guidare a un sicuro atterraggio. Oh, se avesse potuto parlare del suo problema con una madre saggia!

La madre era troppo occupata a svolgere i suoi incarichi di chiesa, o le faccende di casa, o i suoi impegni presso organizzazioni sociali per coltivare quell’intesa che avrebbe permesso alla figlia di confidarsi su cose così intime e sacre? Forse la madre era contenta di avere una figlia ben istruita nei corsi accademici che trattano questi argomenti delicati che però, troppo spesso, incoraggiano lo studente a fare esperimenti. Forse non si è resa conto che ogni giorno, nel suo soggiorno, tramite la radio, i giornali e la televisione arrivavano notizie distorte, anche se ben camuffate, sull’amore, la vita e il matrimonio che, troppo spesso, vengono fraintese dai giovani che le considerano la via per essere felici. 18

Voi, madri, state vicino alle vostre figlie. Quando sono pic- cole, non lasciate che sia qualcun altro a dir loro come funziona la procreazione. Quando cominciano a farvi le prime domande sulle cose intime, sedetevi e parlate con loro secondo la loro capacità di comprensione. Allora vi risponderanno: «Va bene, mamma, ho capito». Poi, qualche tempo dopo, quando arrive- ranno all’adolescenza, torneranno una seconda volta, con domande più complesse. Poi cominceranno ad avere degli appuntamenti, e dove andranno per avere dei consigli? Se avrete fatto la vostra parte, esse verranno da voi e la sera precedente il loro matrimonio, cercheranno consiglio da voi, e non da una donna qualsiasi.

E voi, padri, state in compagnia dei vostri figli. Non metteteli in disparte quando hanno bisogno del vostro consiglio su temi che vogliono sia il padre a discutere con loro. In ciò vi è la salvezza della famiglia. È la salvezza dei giovani. Voi padri e madri, non negate loro tale salvezza. 19

Una delle cose che dobbiamo fare quando insegnamo ai giovani è metterli in condizione di affrontare la tentazione che arriva in un momento inaspettato.

Colui che ha la maggiore responsabilità è il padre del ragazzo. Questo non significa che il padre debba svegliarsi una mattina, chiamare il figlio al suo capezzale e, in quindici minuti, spiegargli tutti i fatti della vita. Non è di questo che il ragazzo ha bisogno. Egli ha bisogno di un padre che gli risponda nel momento in cui gli viene fatta una domanda di natura delicata. Egli è affamato di conoscenza, è curioso di queste cose.

Se il padre sarà franco e onesto e gli parlerà in un linguaggio adatto al suo grado di comprensione, sarà proprio al padre che il figlio si rivolgerà per ottenere consiglio e aiuto negli anni seguenti. Quel padre sarà un’ancora sicura per l’anima del ragazzo, in quanto trae dal libro della sua esperienza le lezioni che possono aiutare il figlio nella sua lotta contro la tentazione di cadere, in un momento di debolezza, in quella trappola fatale. 20

Vorrei che voi, che dovete camminare su un ponte sospeso al di sopra delle cose del mondo e del peccato che scorrono sotto di voi come un torrente agitato, quando avete un momento di dubbio o di paura che vi fa allontanare dalla preghiera, dalla fede e dall’amore, poteste sentire la mia voce come quella di uno più avanti di voi sul ponte della vita che vi chiama. Vorrei che Dio vi facesse sentire l’affetto che ho nell’animo per voi, perché possiate sentire la mia profonda compassione verso tutti voi mentre vi trovate ad affrontare i problemi di ogni giorno. È giunto il momento in cui ognuno di noi deve reggersi sulle sue proprie gambe. Convertitevi, poiché nessuno può vivere a lungo con la luce presa in prestito. Avete la necessità di essere guidati dalla luce emanata da voi stessi. Se non possedete questa luce, non potete sopravvivere. 21

Suggerimenti per lo studio

  • Perché se vogliamo vivere la legge di castità dobbiamo avere pensieri puri?

  • Quali benedizioni ricevono coloro che sono casti e virtuosi?

  • Perché la mancanza di castità conduce alla distruzione sia fisica che spirituale? Perché il non essere casti ci allontana dalla visione di «chi siamo veramente»?

  • Perché i detentori del sacerdozio hanno la responsabilità di salvaguardare se stessi e i loro cari dai pericoli dell’immoralità?

  • Che cosa dovrebbero fare padre e madre per insegnare ai figli la purezza sessuale? Che cosa possono fare i genitori per assicurarsi che i figli si fidino di loro al punto di parlare di cose intime con loro?

  • Quali influenze del mondo oggi possono diminuire la nostra capacità di resistere alla tentazione dell’immoralità? Perché il consiglio che «nessuno può vivere a lungo con la luce presa in prestito» si applica particolarmente alla legge di castità nel mondo odierno?

Mostra riferimenti

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    1. Conference Report, conferenza di area del Messico e America Centrale, 1972, 103.

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    2.  The Teachings of Harold B. Lee, ed. Clyde J. Williams (1996), 105.

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    3.  By Their Fruits Shall Ye Know Them, Brigham Young University Speeches of the Year (12 ottobre 1954), 8.

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    4.  The Teachings of Harold B. Lee, 213–214.

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    5.  Stand Ye in Holy Places (1974), 215.

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    6.  The Teachings of Harold B. Lee, 215.

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    7.  The Teachings of Harold B. Lee, 608.

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    8.  The Teachings of Harold B. Lee, 85.

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    9.  The Teachings of Harold B. Lee, 227.

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    10. Discorso tenuto al corpo studentesco e ai dirigenti del Ricks College, il 3 marzo 1962, Historical Department Archives, The Church of Jesus Christ of Latter-day Saints, 19–20.

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    11.  The Teachings of Harold B. Lee, 226–227.

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    12.  The Teachings of Harold B. Lee, 504.

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    13.  Decisions for Successful Living (1973), 219.

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    14.  The Teachings of Harold B. Lee, 218.

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    15.  La Stella, settembre 1973, 378.

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    16.  The Teachings of Harold B. Lee, 224.

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    17. Intervista con Tom Pettit per la NBC, 4 maggio 1973, Historical Department Archives, The Church of Jesus Christ of Latter-day Saints, 22–23.

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    18. «My Daughter Prepares for Marriage», Relief Society Magazine, giugno 1955, 348–349.

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    19.  The Teachings of Harold B. Lee, 227–228.

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    20.  The Teachings of Harold B. Lee, 228.

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    21. «Fortifying Oneself against the Vices of the World», discorso pronunciato alla cerimonia di consegna delle lauree del Ricks College, il 6 maggio 1970, Historical Department Archives, The Church of Jesus Christ of Latter-day Saints, 18–19.