I Monson condividono riflessioni sull’amore e la devozione


Il presidente Thomas S. Monson e sua moglie, la sorella Frances J. Monson, si sono sposati il 7 ottobre 1948 nel tempio di Salt Lake. Le seguenti citazioni sugli oltre 64 anni del loro corteggiamento, matrimonio e rapporto rivelano alcuni suggerimenti utili per tutte le coppie.

Il presidente Thomas S. Monson spinge la sorella Frances J. Monson in una sedia a rotelle alla conferenza generale di aprile 2010.

“Sapevo di aver trovato la donna giusta”

“La prima volta che vidi Frances, sapevo di aver trovato la donna giusta. Il Signore ci fece incontrare di nuovo più tardi, e le chiesi di uscire con me. Andai a prenderla a casa e lei mi presentò a suo padre. ‘Monson; è un nome svedese, vero?’

Io dissi: ‘Sì’.

‘Bene’, rispose.

Poi andò in un’altra stanza e prese una fotografia di due missionari col cappello e una copia del Libro di Mormon.

‘Sei parente di questo Monson? Elias Monson?’

Io dissi: ‘Sì, è il fratello di mio nonno. Anche lui è stato missionario in Svezia’.

Lui pianse. Pianse liberamente. Poi mi disse: ‘Lui e il suo collega sono i missionari che hanno insegnato il Vangelo ai miei genitori e a tutti i miei fratelli e sorelle e a me’. Mi baciò sulla guancia; poi la madre, che piangeva, mi baciò sull’altra guancia. Io guardai verso Frances e lei disse: ‘Vado a prendere il cappotto’” (“Abbondantemente benedetti”, conferenza generale di aprile 2008).

Il presidente Monson e sua moglie, Frances, si fanno una risata durante una visita alla casa della centenaria Thelma Fetzer il 9 aprile 2010 a Salt Lake City, Utah. Fotografia di Jeffrey D. Allred, Deseret News.

Siate un sostegno

“‘Non è mai stato un sacrificio vedere mio marito svolgere il lavoro del Signore’, afferma la sorella Monson. ‘È stata una benedizione per me e per i figli. Egli ha sempre saputo che se era per la Chiesa mi aspettavo che facesse quello che andava fatto’.

Il presidente Monson ha spiegato che il sostegno della moglie è stato essenziale nel suo ministero: ‘Frances non si è mai lamentata una volta dei miei incarichi ecclesiastici. Sono stato lontano molti giorni e molte notti, e raramente ho potuto sedermi con lei nella congregazione. Non c’è nessuna come lei, assolutamente nessuna. Mi ha sostenuto in qualsiasi modo ed è una donna di una fede silenziosa, ma profondamente possente’” (“Presidente Thomas S. Monson: sulle orme del Maestro”, Liahona, giugno 2008).

Mostrate devozione, affetto e senso dell’umorismo

“La mia dolce Frances ha passato un momento terribile alcuni anni fa. Finì all’ospedale, in coma per diciotto giorni. Io ero al suo fianco e lei non muoveva un muscolo. I figli piangevano, i nipoti piangevano e anch’io piangevo. Ma lei non si muoveva.

E poi un giorno, aprì gli occhi. Battei il record di velocità per essere al suo fianco. La baciai e l’abbracciai, e le dissi: ‘Sei tornata! Ti amo’. Lei rispose: ‘Ti amo anch’io, Tom, ma siamo nei guai’. Pensai: Guai adesso, Frances? E aggiunse: ‘Ho dimenticato di pagare la rata trimestrale delle tasse’.

Le dissi: ‘Se me lo avessi detto prima di darmi un bacio e dirmi che mi ami, ti avrei lasciato qui’” (“Abbondantemente benedetti”, conferenza generale di aprile 2008).

Esprimete apprezzamento e amore

“Ringrazio il mio Padre Celeste per la mia dolce compagna, Frances… Non avrei potuto chiedere una compagna più leale, amorevole e comprensiva” (“Guardare indietro e procedere in avanti”, conferenza generale di aprile 2008).

“Fratelli, trattiamo le nostre mogli con dignità e rispetto. Sono le nostre compagne eterne. Sorelle, onorate i vostri mariti. Hanno bisogno di sentire una buona parola, di un sorriso, di un’espressione di vero amore” (“Abbondantemente benedetti”, conferenza generale di aprile 2008).

Il presidente Thomas S. Monson e sua moglie, la sorella Frances J. Monson, fermi davanti al tempio di Oquirrh Mountain, nello Utah, il 21 agosto 2009, giorno dell’82º compleanno del presidente Monson. Fotografia di Gerry Avant.