Vescovato
Provvedere nella maniera del Signore: Sommario della Guida ai servizi di benessere per uso dei dirigenti


Doveri dei membri

I dirigenti del Sacerdozio e della Società di Soccorso aiutano i membri a comprendere i loro doveri riguardo se stessi, le loro famiglie e il prossimo.

Provvedere a se stessi e alla famiglia

I membri della Chiesa sono responsabili del loro benessere spirituale e materiale. Essendo benedetti col dono del libero arbitrio, hanno la possibilità di tracciare il proprio corso, di risolvere i propri problemi e di diventare autosufficienti. Lo fanno aiutati dall’ispirazione del Signore e dal lavoro delle proprie mani.

Elementi dell’autosufficienza

L’autosufficienza è la capacità, l’impegno e il lavoro per provvedere al sostentamento della propria vita e quella della famiglia. Quando si diventa autosufficienti, si è anche maggiormente in grado di servire e aiutare il prossimo.

Quando i membri della Chiesa fanno tutto il possibile per provvedere a se stessi ma non riescono ancora a soddisfare le loro necessità fondamentali, prima devono chiedere aiuto ai loro familiari. Quando questo non è sufficiente, la Chiesa è pronta ad assistere.

Alcune delle aree in cui i membri devono diventare autosufficienti sono descritte di seguito e a pagina 2.

Istruzione

Salute

Lavoro

Provviste familiari

Finanze

Forza spirituale

Istruzione. L’istruzione può arricchire e offrire la conoscenza che conduce ad una vita più felice. I fedeli studiano le Scritture e altri buoni libri; migliorano nella scrittura, nella lettura e nel calcolo; e imparano quanto necessario per un buon impiego.

Salute. Il Signore ha comandato ai santi di prendersi cura della loro mente e del corpo. Essi obbediscono alla Parola di Saggezza, mangiando cibo nutriente, facendo regolarmente esercizio fisico e riposando adeguatamente. Evitano sostanze o pratiche che abusano del corpo o della mente e che conducono all’assuefazione. Mantengono una buona igiene e si procurano le adeguate cure mediche e dentali. Essi cercano anche di mantenere delle buone relazioni con i famigliari e il prossimo.

Lavoro. Il lavoro è la base su cui poggiano l’autosufficienza e il benessere materiale. I membri della Chiesa si preparano e scelgono con attenzione un impiego o un lavoro autonomo convenevole per provvedere ai propri bisogni e a quelli della famiglia. Diventano bravi nel loro lavoro, sono diligenti e degni di fiducia e svolgono un lavoro onesto in cambio della paga e delle indennità che ricevono.

Provviste familiari. Per provvedere a se stessi e ai loro famigliari, i fedeli:

  • Mettono da parte una scorta per tre mesi di cibo che faccia parte della normale dieta.

  • Immagazzinano acqua potabile in caso la fornitura d’acqua sia inquinata o interrotta.

  • Gradualmente costituiscono una riserva a lungo termine di cibo per sostenere la vita.

Vedere Preparate ogni cosa necessaria: le scorte familiari, 3 (articolo 04008 160).

Finanze. Per diventare autosufficienti, i membri:

  • Pagano le decime e le offerte.

  • Evitano debiti non necessari.

  • Stabiliscono un bilancio e vi si attengono.

  • Costituiscono gradualmente un fondo di risparmio, risparmiando con regolarità un po’ di denaro.

  • Insegnano ai familiari i principi della gestione finanziaria.

Vedere Preparate ogni cosa necessaria: le finanze familiari, 3 (articolo 04007 160).

Forza spirituale. La spiritualità è essenziale al benessere temporale ed eterno di una persona. I membri della Chiesa esercitano la fede nel Padre celeste e in Gesù Cristo, obbediscono ai comandamenti di Dio, pregano quotidianamente, studiano le Scritture e gli insegnamenti dei profeti moderni, frequentano le riunioni di Chiesa e rendono servizio nelle chiamate e negli incarichi.

Prendersi cura del prossimo

Durante il Suo ministero terreno, il Salvatore camminò tra i poveri, gli ammalati e gli afflitti, occupandosi dei loro bisogni e benedicendoli con la guarigione e la speranza. Egli insegnò ai Suoi discepoli a fare altrettanto. Aiutare gli afflitti è una caratteristica fondamentale dei discepoli di Gesù Cristo (vedere Giovanni 13:35).

Ai nostri giorni il Signore ha di nuovo comandato al Suo popolo di provvedere ai poveri e ai bisognosi. Egli disse: «Ecco, io vi dico che dovete visitare i poveri e i bisognosi e prestar loro soccorso» (DeA 44:6). I membri della Chiesa sono incoraggiati a rendere un servizio compassionevole ai bisognosi. Essi «dovrebbero essere ansiosamente impegnati in una buona causa», rendendo servizio senza che venga loro richiesto (vedere DeA 58:26–27).

Il Signore ha descritto il Suo modo di provvedere ai poveri e ai bisognosi. Egli disse ai Santi: «impartirete le vostre sostanze ai poveri,… ed esse saranno deposte dinanzi al vescovo… [e] sar[anno] conservat[e] nel mio magazzino per aiutare i poveri e i bisognosi» (DeA 42:31, 34).

Il Signore spiegò inoltre che queste offerte comprendono i talenti dei membri. Questi talenti devono «essere messi nel magazzino del Signore,… ognuno dovrebbe mirare all’utile del suo prossimo, e fare ogni cosa con l’occhio rivolto unicamente alla gloria di Dio» (DeA 82:18–19).

Il magazzino del Signore non è limitato a un edificio usato per distribuire cibo ai poveri. Comprende la fedele offerta di tempo, talenti, compassione, materiali e mezzi finanziari dei fedeli dati al vescovo per prendersi cura dei poveri e dei bisognosi. Quindi il magazzino del Signore esiste in ogni rione. Il vescovo è il gestore del magazzino del Signore.

Doveri del presidente di palo

Il presidente di palo si assicura che i vescovi comprendano i principi del benessere ed eseguano il loro divino mandato di cercare e provvedere ai poveri. Il presidente di palo si consulta con i vescovi e controlla le donazioni al fondo delle offerte di digiuno e le spese.

Al presidente di palo può essere chiesto di essere il dirigente del sacerdozio per operazioni del programma di benessere quali un magazzino dei vescovi o un centro per l’impiego.

I presidenti di palo partecipano alla riunione del consiglio di coordinamento per ricevere istruzioni in diverse questioni, compreso i principi e i doveri del programma di benessere. In queste riunioni, i dirigenti esaminano i modi in cui incoraggiare l’autosufficienza, la cura dei bisognosi e le donazioni al fondo delle offerte di digiuno.

I presidenti di palo coordinano anche i programmi di benessere multipalo e gli interventi di emergenza.

Doveri del vescovo

Il vescovo ha il divino mandato di cercare e provvedere ai poveri (vedere DeA 84:112). Egli dirige il programma di benessere del rione. Il suo obiettivo è aiutare i fedeli ad aiutare se stessi e diventare autosufficienti. (Nei rami, il presidente di ramo ha gli stessi doveri).

I vescovi sono benedetti con il dono del discernimento per capire come meglio aiutare i bisognosi. Ogni situazione è diversa e richiede ispirazione. Guidato dallo Spirito e dai principi fondamentali del benessere descritti in questa sezione, il vescovo determina chi assistere, quanto elargire e per quanto tempo.

Di solito, il vescovo aiuta soltanto i membri che attualmente vivono entro i confini del suo rione. In rare occasioni il vescovo, ispirato dallo Spirito, può fornire assistenza anche a coloro che non appartengono alla Chiesa.

Il vescovo mantiene il completo riserbo sulle necessità dei fedeli. Condivide solo le informazioni necessarie ai dirigenti del sacerdozio e della Società di Soccorso, e ad altri che provvedono all’assistenza.

I vescovi che sono preoccupati per abusi o frodi al programma di benessere possono telefonare al numero 001-801-240-7887 oppure all’ufficio di area. Se un vescovo non conosce il membro che richiede assistenza, contatti il vescovo precedente prima di fornirla.

Principi fondamentali del programma di benessere per fornire assistenza

Il vescovo si basa sui seguenti principi fondamentali del programma di benessere nel provvedere ai poveri e ai bisognosi:

  • Cercare i poveri. Non basta intervenire soltanto su richiesta. Il vescovo deve incoraggiare i dirigenti del sacerdozio e della Società di Soccorso, e anche gli insegnanti familiari e le insegnanti visitatrici, a identificare coloro che hanno bisogno di assistenza.

  • Promuovere la responsabilità personale. Il vescovo analizza con i membri le risorse che loro e i loro familiari possono utilizzare per provvedere alle loro necessità.

  • Sostenere la vita, non lo stile di vita. Il vescovo fornisce quanto è essenziale per sostenere la vita, non fornisce assistenza per mantenere un elevato tenore di vita.

  • Fornire prodotti piuttosto che denaro. Quando è possibile, il vescovo fornisce ai membri beni di consumo anziché fornire denaro o provvedere al pagamento delle bollette. Dove non è disponibile il magazzino dei vescovi, si possono usare le offerte di digiuno per comprare generi di prima necessità.

  • Dare la possibilità di lavorare. I vescovi chiedono a coloro che ricevono assistenza di lavorare al meglio delle loro capacità per quanto ricevuto. I vescovi insegnano l’importanza del lavoro e assegnano un lavoro utile. Il consiglio di rione compila e tiene aggiornata una lista di possibili lavori utili.

Risorse della Chiesa disponibili per aiutare i poveri

Consiglio di rione

I membri del consiglio del rione, in particolare i quorum del sacerdozio e la Società di Soccorso, assistono il vescovo a soddisfare le necessità dei fedeli. Questi dirigenti sono assistiti dagli insegnanti familiari, dalle insegnanti visitatrici e da altre persone con capacità particolari.

Se necessario, si può parlare di questioni riservate alla riunione del consiglio esecutivo del sacerdozio, invitando anche la presidenza della Società di Soccorso.

I quorum del sacerdozio e la Società di Soccorso

Il benessere è il fulcro del ruolo dei quorum del sacerdozio e della Società di Soccorso. Deve essere esaminato con regolarità nelle riunioni di presidenza. Sotto la direzione del vescovo, i quorum del sacerdozio e la Società di Soccorso aiutano i membri a trovare soluzioni ai loro bisogni e a diventare autosufficienti.

Presidentessa della Società di Soccorso

Oltre ai compiti descritti nei paragrafi precedenti, la presidentessa della Società di Soccorso di solito assiste il vescovo facendo visita a coloro che hanno bisogno di aiuto. Li aiuta a stabilire quali sono i loro bisogni e suggerisce al vescovo il tipo di assistenza necessaria. Il vescovo e la presidentessa della Società di Soccorso possono usare il modulo Analisi delle necessità e delle risorse (articolo 32290 160).

Specialisti del programma di benessere del rione

Il vescovato può chiamare uno specialista per l’impiego e altri specialisti del benessere. Questi specialisti devono essere membri del rione in grado di assistere gli altri membri in campi quali lavoro, istruzione e addestramento, nutrizione e igiene, Fondo Perpetuo per l’Educazione, immagazzinaggio, cure mediche, finanze famigliari e altre necessità.

Offerte di digiuno e decima

Il Signore ha stabilito la legge della decima e del digiuno, che comprende le offerte di digiuno, per benedire il Suo popolo (vedere Isaia 58:6–12; Malachia 3:8–12). Le offerte di digiuno sono utilizzate esclusivamente per gli aiuti del programma di benessere.

Il vescovo, con l’aiuto del consiglio di rione, deve insegnare a tutti i membri l’importanza di obbedire a queste leggi. Insegna anche le promesse del Signore a coloro che le osservano. Queste promesse comprendono il sentirsi più vicino al Signore e avere una maggior compassione per il prossimo. Il Signore promette anche una maggiore forza spirituale, prosperità temporale e un più forte desiderio di servire.

In alcune aree del mondo sono disponibili magazzini dei vescovi che forniscono alimenti e indumenti. Laddove il magazzino dei vescovi non è disponibile, si possono usare le offerte di digiuno per comprare cibo e vestiario, oltre che per alloggio, assistenza medica o altro aiuto indispensabile.

Il Comitato generale del programma di benessere della Chiesa stabilisce il limite massimo che un vescovo può pagare per assistenza medica senza dover richiedere un’ulteriore autorizzazione. Quando si utilizzano le offerte di digiuno, l’assistenza medica deve essere ottenuta in un centro medico adatto e vicino.

Non esiste una regola che stabilisce che le spese effettuate debbano bilanciare le donazioni alle offerte di digiuno.

Questi aiuti sono per i membri della Chiesa e sono generalmente pagati con le offerte al fondo del digiuno. Gli aiuti umanitari sono rivolti a tutte le persone di tutte le fedi e generalmente sono finanziati con le offerte al fondo umanitario.

Altre risorse della Chiesa e del palo

Il vescovo può rivolgersi agli specialisti del palo, ai centri della Chiesa per l’impiego, ai magazzini dei vescovi, alle Deseret Industries e agli LDS Family Services per assistere i bisognosi, quando queste risorse sono disponibili.

Risorse esterne alla Chiesa disponibili per aiutare i poveri

I membri possono scegliere di ricorrere ai servizi di assistenza disponibili nella loro comunità, compresi gli aiuti offerti dallo stato, per soddisfare le loro necessità fondamentali. Il vescovo deve conoscere bene queste risorse. Queste possono includere:

  • Ospedali, medici o altre forme di assistenza medica.

  • Servizi per la formazione e l’impiego.

  • Assistenza a persone disabili.

  • Consulenti professionisti e assistenti sociali.

  • Altri servizi di assistenza.

Anche quando i membri della Chiesa ricevono assistenza da fonti esterne alla Chiesa, il vescovo li aiuta a evitare di diventare dipendenti da queste fonti.