2009
Joseph Smith Papers: i libri manoscritti delle rivelazioni
Luglio 2009


Joseph Smith Papers: i libri manoscritti delle rivelazioni

I libri che contengono la trascrizione manuale delle rivelazioni racchiudono molte delle prime copie conosciute delle rivelazioni ricevute da Joseph Smith e permettono di comprendere meglio il processo della rivelazione.

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Elder Marlin K. Jensen

Negli anni Settanta gli studiosi della Chiesa cominciarono a riconoscere i vantaggi di raccogliere e rendere fruibili al pubblico i documenti legati alla vita e alle opere di Joseph Smith. Il progetto Joseph Smith Papers rappresenta il coronamento di questo lavoro pluridecennale. Gli studiosi che lavorano al progetto intendono raccogliere tutti i registri, i diari, la corrispondenza, i discorsi, le rivelazioni, le storie, le annotazioni e i carteggi legali—tutto quello che Joseph Smith ha scritto o ha fatto scrivere.

Allorché sarà ultimato, il Joseph Smith Papers comprenderà circa 30 volumi contenenti più di duemila documenti. I volumi saranno divisi in sei sezioni relative ad altrettante aree generali: documenti, storia, diari, carteggi amministrativi, affari legali e commerciali, rivelazioni e traduzioni. Grazie alla trascrizione (cioè alla versione dattiloscritta) di tutti i documenti originali, Joseph Smith Papers fornirà testi leggibili per gli studiosi e per le persone interessate, riducendo, allo stesso tempo, la necessità di maneggiare, e potenzialmente danneggiare, documenti storici molto delicati. Ogni singola trascrizione viene effettuata in tre fasi che rispettano gli standard accademici al fine di garantire la fedeltà dei testi trascritti.

Lo studio di queste fonti storiche, specialmente nella loro forma originale, consente agli studiosi di Joseph Smith di comprendere maggiormente la vita del Profeta e lo sviluppo della Chiesa restaurata. Il Joseph Smith Papers renderà più agevole anche la ricerca storica circostanziata. I documenti custoditi in sedi diverse—tra cui collezioni di proprietà della Chiesa, università, società storiche e privati—verranno pubblicati e distribuiti in molte località e, in futuro, immessi anche sulla rete. Poiché questo vasto progetto offrirà un’ampia scelta di documenti fondamentali, molti dei quali gli studiosi non potrebbero reperire in altro modo, Joseph Smith Papers eleverà gli standard e l’accuratezza della ricerca e dello studio su Joseph Smith e sugli albori della Chiesa.

La sezione delle traduzioni e delle rivelazioni

I volumi della sezione «Revelations and Translations» (Rivelazioni e Traduzioni) riprodurrà i manoscritti delle prime rivelazioni e traduzioni ricevute da Joseph Smith, insieme alle edizioni stampate di questi documenti, come furono pubblicate durante la vita del profeta. Tra queste troviamo: la prima edizione del Libro di Mormon (1830); la prima pubblicazione di una raccolta di rivelazioni di Joseph Smith, chiamata Libro dei Comandamenti (1833) e la prima edizione di Dottrina e Alleanze (1835).

Dopo l’organizzazione della Chiesa nel 1830 una delle priorità del Profeta fu quella di registrare e preservare le rivelazioni da lui ricevute. Benché una registrazione più completa sarebbe iniziata solo nel 1832, Joseph Smith e John Whitmer cominciarono nella primavera del 1830 a mettere insieme le rivelazioni che il Profeta aveva ricevuto fino a quel momento. All’incirca nel marzo del 1831, John Whitmer cominciò a ricopiare questa prima raccolta di rivelazioni manoscritte in quello che egli intitolò «Book of Commandments and Revelations» (il libro dei comandamenti e delle rivelazioni). Questo libro di manoscritti, che i curatori delle Papers hanno chiamato «Revelation Book 1» (Il primo libro delle rivelazioni), contiene documenti trascritti approssimativamente tra il marzo 1831 e la metà del 1835.

Alla conferenza della Chiesa tenuta nel novembre del 1831 in Ohio, John Whitmer e Oliver Cowdery ricevettero l’incarico di far pubblicare il libro dei comandamenti e delle rivelazioni; essi si recarono con questa raccolta di rivelazioni nel Missouri, dove, con W. W. Phelps, dettero alle stampe il Libro dei Comandamenti (vedere DeA 67). Agli inizi del 1832, mentre il primo libro di rivelazioni manoscritte si trovava nel Missouri, Joseph e i suoi scrivani approntarono un altro libro su cui trascrivere le rivelazioni. Conosciuto come «Kirtland Revelation Book» (il libro delle rivelazioni di Kirtland), questo secondo libro è stato chiamato dagli autori delle Papers «Revelation Book 2» (il secondo libro delle rivelazioni). Esso venne compilato tra la fine di febbraio o i primi di marzo del 1832 e la fine del 1834. Questo secondo libro di rivelazioni assieme al primo costituiscono il primo volume della sezione delle rivelazioni e traduzioni.

Grazie ad un’analisi molto accurata, gli studiosi del progetto «Joseph Smith Papers» hanno accertato che il libro dei comandamenti e delle rivelazioni servì come risorsa principale per la pubblicazione del Libro dei Comandamenti del 1833 e che questi due libri insieme furono la base per la prima edizione di Dottrina e Alleanze del 1835. Questi manoscritti non furono più utilizzati dopo l’uscita di Dottrina e Alleanze, ma vennero custoditi al sicuro insieme ad altri documenti della Chiesa. Le rivelazioni successive furono registrate nei diari e nei registri di Joseph Smith, come anche nelle carte di vescovi, apostoli e altri seguaci.

Successivamente alla pubblicazione di Dottrina e Alleanze nel 1835, i due manoscritti vennero per lo più ignorati, dal momento che si disponeva dei volumi stampati. Tuttavia, in questi ultimi anni, gli studiosi hanno trovato particolarmente interessante l’esame di quei primi manoscritti delle rivelazioni di Joseph Smith. Non era stato facile accedere al secondo libro delle rivelazioni prima che la Chiesa pubblicasse le immagini dei manoscritti originali, come parte della collana di DVD del 2002 Selected Collections from the Archives (collezioni scelte dagli archivi)1. Inoltre, soltanto in questi ultimi anni gli studiosi hanno cominciato ad accertare il valore del primo libro delle rivelazioni, che era stato in possesso della Prima Presidenza.

Il primo libro delle rivelazioni contiene le prime trascrizioni che si conoscono di molte rivelazioni e, in alcuni casi, le uniche copie manoscritte di quel tempo che si siano conservate. Il libro è stato la fonte delle rivelazioni pubblicate nella prima edizione del periodico della Chiesa The Evening and the Morning Star. Quattro pagine che erano state tolte a un certo punto del libro, sono oggi in possesso della Community of Christ Library-Archives (archivi della biblioteca storica della Comunità di Cristo) di Independence, nel Missouri, USA; per questo vengono riprodotti in Joseph Smith Papers per gentile concessione.

Il primo libro delle rivelazioni è una raccolta quasi completa delle prime rivelazioni; contiene, infatti, 64 delle 65 rivelazioni pubblicate nel Libro dei Comandamenti del 18332 e 95 delle 103 sezioni pubblicate in Dottrine e Alleanze nel 1835. Soltanto dieci rivelazioni del libro manoscritto non compaiono né nel Libro dei Comandamenti, né nell’edizione del 1835 di Dottrina e Alleanze.

La preparazione per la stampa dei manoscritti delle rivelazioni al tempo di Joseph Smith

Uno dei compiti di Joseph Smith nel rivedere i manoscritti prima della loro pubblicazione consisteva nel «correggere quegli errori o quelle imperfezioni che poteva scoprire tramite lo Spirito Santo».3 Joseph sapeva per esperienza che nel processo umano di mettere per iscritto le rivelazioni, trascriverle in un libro e passarle di mano in mano durante la preparazione per la stampa, inevitabilmente si commettevano errori involontari. Talvolta erano necessari dei cambiamenti per rendere chiaro il significato. In certi casi, alcune rivelazioni ricevute più tardi andavano a sostituirsi o ad aggiornare quelle ricevute in precedenza; in questi casi era necessario sovrascrivere le correzioni sulle versioni precedenti. Alcune altre modifiche furono apportate di tanto in tanto, come la divisione del testo in versetti o il chiarimento del significato, ma la maggior parte di queste modifiche non comportò cambiamenti sostanziali.

Joseph sembrava considerare i manoscritti delle rivelazioni come il suo massimo impegno per catturare la voce del Signore che accondiscendeva a comunicare nella «lingua zoppicante, imprecisa, dispersiva e imperfetta» degli uomini, come la definiva Joseph.4 Anche la prefazione rivelata che precede la pubblicazione delle rivelazioni sembra voler dire questo: «Ecco, io sono Dio e l’ho detto; questi comandamenti vengono da me, e furono dati ai miei servitori nella loro debolezza, secondo il loro linguaggio, affinché arrivino a comprendere» (DeA 1:24).

Fu deciso nelle conferenze della Chiesa che Joseph e i suoi collaboratori dovessero procedere a rivedere i testi delle rivelazioni per la pubblicazione. Analisi recenti su entrambi i libri manoscritti delle rivelazioni rivelano come e quando vennero effettuate molte delle modifiche. Per esempio, alcuni cambiamenti furono fatti su alcune rivelazioni prima che venissero pubblicate nel Missouri, mentre altri furono fatti nell’Ohio prima dell’edizione di Dottrina e Alleanze del 1835.

Un esempio che si ripete riguarda alcuni cambiamenti effettuati da Sidney Rigdon. Egli cambiò spesso le espressioni del linguaggio biblico «thee» (te, ti), «thy» (il tuo, i tuoi) e «thine» (tuo, tuoi) con i moderni «you» , «your» e «yours». Molti di questi termini più antichi vennero in seguito ripristinati. Egli apportò anche correzioni grammaticali e linguistiche allo scopo di rendere più comprensibili le parole e il loro significato.

Quando le rivelazioni vennero rivedute per l’edizione del 1835 di Dottrina e Alleanze, in alcuni casi furono fatte modifiche più sostanziali. Ad esempio, la sezione 20 fu ricevuta originariamente nel 1830, prima che a Joseph Smith venisse rivelata gran parte della struttura della dirigenza della Chiesa così come la conosciamo oggi. Nel 1835 Joseph aveva già organizzato, tramite rivelazione, diversi uffici e quorum. Al fine di inserire questo nuovo ordine sacerdotale rivelato, furono incorporate nella sezione 20 un certo numero di variazioni di testo e di aggiunte. Gli attuali versetti 65–67 che riguardano l’ordinazione agli uffici del sacerdozio, ad esempio, erano stati rivelati dopo la pubblicazione del 1833 e vennero aggiunti successivamente per l’edizione del 1835.

Prima che venisse pubblicato il Libro dei Comandamenti nel 1833, Joseph Smith rivide molti dei cambiamenti editoriali effettuati dai suoi collaboratori e vi apportò alcune piccole correzioni di suo pugno. Di poco anteriori alla stampa di Dottrina e Alleanze nel 1835, furono alcuni nuovi cambiamenti che egli effettuò, tra cui la sostituzione dei nomi originali delle persone menzionate nelle rivelazioni.

Tra il 1834 e il 1835 a Kirtland, nell’Ohio, per la prima stesura di Dottrina e Alleanze venne usato il secondo libro delle rivelazioni; tutte le rivelazioni in esso contenute, tranne otto, rientrarono in quell’edizione del 1835. Viceversa, soltanto tre delle rivelazioni trascritte nel libro erano state pubblicate nel Libro dei Comandamenti del 1833, mentre due furono pubblicate per la prima volta solo nell’edizione del 1844 di Dottrina e Alleanze.

Successivi cambiamenti, come la sostituzione sporadica di alcune parole, vennero apportati in occasione dell’edizione di Dottrina e Alleanze del 1981; tuttavia, i principali cambiamenti di contenuto ebbero luogo sotto la guida del Profeta Joseph per l’edizione del 1835.

Nuove informazioni

Nel processo di pubblicazione dei libri manoscritti, i curatori delle Papers hanno scoperto nuove informazioni. Per fare un esempio, gli studiosi della cronologia della vita di Joseph Smith si sono basati, per lungo tempo, sulla datazione generica di molte delle prime rivelazioni, che riportavano solo il mese. Il primo libro delle rivelazioni fornisce la data esatta di molte di esse. Inoltre, la breve introduzione storica che John Whitmer fece a molte delle rivelazioni, permette agli studiosi di ricostruire il contesto originale.

Attraverso un’analisi approfondita i curatori sono stati in grado di riconoscere a chi appartiene la scrittura di quasi tutte le note editoriali che compaiono sulle pagine manoscritte. Nella sezione delle rivelazioni e traduzioni che uscirà, le immagini dei documenti originali si troveranno nella pagina accanto a quella con le trascrizioni dattiloscritte. In questo modo, i lettori potranno vedere le scritture originali, le annotazioni, e perfino l’aspetto dei documenti, ma non dovranno essere degli esperti per decifrare la grafia. Nelle trascrizioni dattilografate i cambiamenti apportati sui documenti originali avranno colori diversi secondo un codice che consentirà al lettore di individuare chi ha scritto su quella pagina.

Un altro sviluppo interessante che ha avuto il lavoro fatto nella sezione delle rivelazioni e traduzioni è stato il rinvenimento di una precedente rivelazione non pubblicata, volta a ottenere i diritti di autore per il Libro di Mormon in Canada. Dopo avere lasciato la Chiesa, David Whitmer raccontò che la rivelazione aveva promesso il successo nella vendita dei diritti, ma che, al ritorno degli uomini incaricati di occuparsene, Joseph Smith e altri erano rimasti delusi per quello che sembrò un insuccesso. Gli storici si sono basati per anni sulle dichiarazioni di David Whitmer, Hiram Page e William McLellin, senza però essere in possesso del testo originale di quella rivelazione. Il primo libro delle rivelazioni lo contiene.

Sebbene non conosciamo ancora l’intera storia, e specialmente il parere dello stesso Joseph Smith sulla vicenda, sappiamo per certo che non si può più parlare di quella come di una «rivelazione sbagliata». La direttiva impartita dal Signore vincola chiaramente il successo nella vendita dei diritti alla dignità di coloro che ne erano responsabili, come anche alla ricettività spirituale dei potenziali acquirenti.5

Una nuova comprensione maturata dal Profeta

La trascrizione e l’aggiornamento dei testi delle rivelazioni nei primi anni della Chiesa dimostra il processo continuo della rivelazione ricevuta da Joseph Smith. I manoscritti rivelano quanto quegli uomini si impegnassero nel cercare di assicurare che le idee e le dottrine ricevute da Joseph fossero trascritte e stampate fedelmente—un processo durante il quale si rischia di introdurre degli errori, qualunque opera si voglia pubblicare. Talvolta, quando una nuova rivelazione andava a modificare o ad aggiornare una precedente, il Profeta metteva per iscritto quella originale per meditare sulla nuova conoscenza acquisita. Allora, quando si era chiarita e ampliata la sua comprensione della dottrina, lo stesso accadeva alle rivelazioni scritte. Esse rispecchiavano la natura progressiva della sua comprensione delle cose sacre. Il Profeta non credeva che le rivelazioni, una volta scritte, non potessero essere più mutate da una nuova rivelazione.

Grazie alla conservazione e alla pubblicazione di questi libri contenenti le rivelazioni manoscritte, gli studiosi della storia della Chiesa possono avvalersi di una risorsa preziosa. Questo progetto aiuterà a comprendere meglio l’organizzazione e la preparazione che ha preceduto la pubblicazione delle nostre rivelazioni; come pure getterà nuova luce sul pensiero e sull’intento di Joseph Smith. Uno studio di questi libri di rivelazioni accrescerà non soltanto la nostra conoscenza, ma anche la nostra testimonianza, nel riconoscere il piano del Signore che ci assicura la rivelazione continua per le necessità sempre in mutamento di una Chiesa che continua a crescere.

Note

  1. A cura di Richard E. Turley Jr., Selected Collections from the Archives of The Church of Jesus Christ of Latter-day Saints (DVD, 2002).

  2. La singola rivelazione pubblicata nel Libro dei Comandamenti ma non compresa nel primo libro delle rivelazioni è la rivelazione del maggio 1829–B, nel Libro dei Comandamenti, 11 (vedere DeA 12).

  3. Minute Book 2 (chiamato anche «Far West Record»), 8 novembre 1831.

  4. Joseph Smith a William W. Phelps, 27 novembre 1832, in Personal Writings of Joseph Smith, a cura di Dean C. Jessee, edizione riveduta (2002), 287.

  5. Vedere il primo libro delle rivelazioni, 30–31.

Joseph Smith Jr. riceve una rivelazione, di Daniel Lewis

Fotografie dei libri manoscritti pubblicati per gentile concessione di Joseph Smith Papers Project, fotografia del Libro dei Comandamenti di Eldon K. Linschoten; Joseph Smith Jr., di Dan Weggeland, pubblicata per gentile concessione del Museo di Storia della Chiesa.

Dopo l’organizzazione della Chiesa nel 1830 una delle priorità del Profeta fu quella di registrare e preservare le rivelazioni da lui ricevute.

Sotto: il primo libro delle rivelazioni. In alto a destra: il secondo libro delle rivelazioni. In basso a destra: la prima edizione del Libro dei Comandamenti.

Joseph sembrava considerare i manoscritti delle rivelazioni come il suo massimo impegno per catturare la voce del Signore.

Possible credit to come

John Whitmer

Joseph Smith

Sidney Rigdon

William W. Phelps