2004
Sentire l’amore del Signore mediante la generosità
Settembre 2004


Messaggio delle insegnanti visitatrici

Sentire l’amore del Signore mediante la generosità

Scegliete e leggete, dopo aver pregato, i passi delle Scritture e gli insegnamenti contenuti in questo messaggio che si adattano meglio alle necessità delle sorelle alle quali fate visita. Condividete le vostre esperienze e la vostra testimonianza. Invitate coloro cui insegnate a fare altrettanto.

Avete mai provato la generosità del Signore?

Anziano Neal A. Maxwell del Quorum dei Dodici Apostoli: «Tra gli attributi perfetti del nostro Dio vivente, ce n’è uno che è e sarà di grande beneficio per noi: la Sua generosità. Benché sia tanto importante, è una delle qualità meno apprezzate.

La generosità di Dio è associata alla gioia divina, suscitata dai Suoi figli che osservano i comandamenti. Egli è pronto a benedire e si diletta ad onorare i fedeli (vedere DeA 76:5). La generosità di Dio è espressa anche dalla Sua longanimità, dalla costante immediatezza di risposta ai Suoi figli, quando essi sono inclini a ‹cercarLo› (vedere Atti 17:27; DeA 112:13)» ( If Thou Endure It Well [1996], 39).

Presidente John Taylor (1808–1887): «Se abbiamo la vita, la salute o dei possedimenti, se abbiamo figli, amici, una casa, se abbiamo la luce della verità, i benefici del Vangelo eterno, le rivelazioni di Dio, il santo sacerdozio e tutte le sue benedizioni, i governi e le leggi che comporta, tutte queste cose, insieme ad ogni vero diletto, provengono da Dio. Non ci rendiamo sempre conto di questo, ma è pur tuttavia vero che siamo indebitati verso Dio per ogni dono buono e perfetto» ( Insegnamenti dei presidenti della Chiesa: John Taylor [2002], 175–176).

Come potete esprimere la generosità?

2 Corinzi 9:7: «Dia ciascuno secondo che ha deliberato in cuor suo; non di mala voglia, né per forza perché Iddio ama un donatore allegro».

Bonnie D. Parkin, presidentessa generale della Società di Soccorso: «Quando Joseph Smith organizzò la Società di Soccorso, ci chiamò a portare ‹sollievo ai poveri› e a ‹salvare anime›. Quando adempiamo questo incarico mettiamo in atto il programma di benessere… Il magazzino del Signore, ovvero laddove ‹c’è abbastanza e d’avanzo›, è ciò che il Signore ha posto in ognuna di noi (vedere DeA 104:17). È una donna che fa la differenza per un’altra. È una sorella che si offre di ascoltare o parlare con una sorella che si sente sola. È una sorella che diventa amica delle sorelle a cui fa insegnamento in visita. Siamo io e voi con le nostre forze, le nostre capacità e i nostri talenti che influenziamo in bene la vita altrui.

Diamo al magazzino del Signore prendendo da ciò che Lui ha dato a noi. Sorelle, riuscite a vedere l’abbondanza da cui possiamo attingere? Quali doni vi sono stati fatti e potete portare al magazzino del Signore?» («Il programma di benessere: il sommo principio di una vita cristiana», Conferenza delle Donne della BYU 2003, 1 maggio 2003, 3).

Presidente Marion G. Romney (1897–1988), primo consigliere della Prima Presidenza: «Siate generosi nel vostro donare affinché voi stessi possiate progredire. Non date semplicemente per aiutare i poveri, ma date per favorire il vostro stesso benessere. Date abbastanza da poter giungere nel regno di Dio mediante la consacrazione dei vostri mezzi e del vostro tempo. Pagate una decima onesta e una generosa offerta di digiuno se volete godere delle benedizioni del cielo. Prometto a ognuno di voi che lo farà una maggiore prosperità sia spirituale che temporale. Il Signore vi ricompenserà secondo le vostre azioni» («La benedizione del digiuno», La Stella, dicembre 1982, 4).