2014
Le Scritture ci dicono di essere perfetti. Come posso esserlo?
Marzo 2014


Le Scritture ci dicono di essere perfetti. Come posso esserlo?

Che cosa ci stava chiedendo il Salvatore quando disse: “Vorrei che foste perfetti, come me, o come il Padre vostro che è in cielo è perfetto”? (3 Nefi 12:48).

Nelle Scritture, perfetto vuol dire “completo, integro e completamente sviluppato, totalmente retto. […] I veri seguaci di Cristo possono diventare perfetti per mezzo della Sua grazia e della Sua Espiazione”1.

L’anziano Russell M. Nelson, del Quorum dei Dodici Apostoli ha insegnato che la perfezione in questa vita “si può raggiungere se ci sforziamo di compiere ogni nostro dovere [e] osservare ogni legge […]. Se facciamo del nostro meglio, il Signore ci favorirà secondo le nostre azioni e i desideri del nostro cuore”2.

Il Signore non ha detto che essere perfetti significa non fare mai degli errori. Non ha nemmeno detto che commettere un errore significa che la perfezione sia fuori dalla nostra portata. Possiamo pentirci.

Secondo il presidente Lorenzo Snow (1814–1901), la chiave della perfezione in questa vita è essere “migliori oggi di quanto lo eravate ieri, […] continuate ad essere un po’ migliori di giorno in giorno”3.

Note

  1. Guida alle Scritture, “Perfetto”, scriptures.lds.org.

  2. Russell M. Nelson, “Perfezionamento in corso”, La Stella, gennaio 1996, 98.

  3. Insegnamenti dei presidenti della Chiesa: Lorenzo Snow (2012), 106–107