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Capitolo 31: Alma 36–39


Capitolo 31

Alma 36–39

Introduzione

Alma 36–39 contiene i consigli finali di Alma ai suoi tre figli: Helaman, Shiblon e Corianton. I consigli dati ai fedeli Helaman e Shiblon differivano grandemente dai consigli dati al traviato Corianton. In una certa misura noi stabiliamo che tipo di consigli potremmo ricevere nella nostra vita in base a quanto siamo fedeli ai consigli che ci sono già stati dati (vedere Alma 12:9–11).

La storia della conversione di Alma offre uno degli esempi più chiari di come possiamo sapere quando siamo stati perdonati dei nostri peccati. Attraverso i consigli di Alma a Shiblon, noi comprendiamo il potere e il valore della costanza nella nostra vita. Infine, il consiglio toccante dato a Corianton ci insegna quanto è grave e distruttiva la trasgressione sessuale.

Commentario

Alma 36. Un chiasmo

  • Il chiasmo, a volte definito parallelismo invertito, è una forma letteraria ebraica in cui le parole o le idee sono disposte in un certo ordine e poi vengono ripetute nell’ordine inverso. Questa ripetizione enfatizza idee e parole importanti. Inoltre, l’idea principale dello scrittore spesso si trova al centro del chiasmo.

    Alma usò il chiasmo per raccontare la storia della sua conversione a suo figlio Helaman. La presenza nel Libro di Mormon di una forma letteraria semitica come il chiasmo è una testimonianza esteriore che il libro è ciò che il profeta Joseph Smith insegnò essere: la traduzione di un testo antico scritto in una lingua mediorientale.

    Lo schema seguente ti aiuterà a riconoscere il chiasmo in Alma 36. Per comodità i punti dello schema sono indicati da sinistra a destra, a partire dalla lettera A per finire con la lettera  P. Pertanto, il pensiero espresso nel versetto iniziale del chiasmo, Alma 36:1 (indicato al punto  A), viene ripetuto nell’ultimo versetto del chiasmo, Alma 36:30 (che è sempre il punto  A). Il pensiero contenuto in Alma 36:2 (indicato al punto  D) è ripetuto nel versetto 29 (anch’esso indicato al punto  D), e così via.

    Immagine
    Alma's Chiasmus

    Nota che il messaggio centrale del chiasmo si concentra sul momento nella vita di Alma in cui prova grande dolore e pena e si rivolge a Gesù Cristo per avere aiuto (vedere Alma 36:17–18).

Alma 36:2–3. Ricordare la misericordia di Dio

  • Alma 36:2–3 prosegue un tema enfatizzato in tutto il Libro di Mormon. Nefi iniziò il suo racconto dicendo che ci avrebbe mostrato che “la tenera misericordia del Signore è su tutti coloro che egli ha scelto, a motivo della loro fede, per renderli potenti, finanche al potere di liberazione” (1 Nefi 1:20). In Alma 36, Alma insegnò ai suoi figli a ricordare la schiavitù dei loro padri e il modo in cui Dio liberò coloro che confidarono in Lui (vedere Alma 36:2–3, 29).

    In seguito Moroni ci esortò a ricordare “quanto misericordioso sia stato il Signore verso i figlioli degli uomini, dalla creazione di Adamo” (Moroni 10:3). Ciò è stato dichiarato in modo molto enfatico da Alma il Giovane: “Ed ora ecco, io vi dico, fratelli miei, voi che appartenete a questa chiesa, avete conservato sufficientemente il ricordo della schiavitù dei vostri padri? Sì, e avete sufficientemente conservato il ricordo della sua misericordia e longanimità verso di loro? E inoltre, avete sufficientemente conservato il ricordo ch’egli ha liberato le loro anime dall’inferno?” (Alma 5:6).

Alma 36:6–10. Alma cadde “a terra” – due o tre giorni?

  • “Alcuni lettori del Libro di Mormon hanno reclamato il fatto che vi siano delle discrepanze nei resoconti della conversione di Alma contenuti in Mosia 27:23 e in Alma 36:10. È vero che un racconto menziona ‘due giorni e due notti’ e l’altro ‘tre giorni e tre notti’, ma non vi è alcuna discrepanza apparente perché non si riferiscono esattamente alla stessa cosa. Nel resoconto del libro di Mosia l’elemento tempo si riferisce chiaramente al periodo di digiuno da parte dei sacerdoti; non si fa menzione al periodo esatto di incoscienza da parte di Alma. Presta attenzione ai dettagli principali nel resoconto: Dopo che Alma si trovò faccia a faccia con un angelo e si rese conto dell’enormità dei suoi peccati, cadde a terra quasi morto. Poi fu portato da suo padre in queste condizioni. Il padre di Alma quindi fece radunare i sacerdoti della Chiesa e ‘dopo che ebbero digiunato e pregato per lo spazio di due giorni e due notti, le membra di Alma riebbero la loro forza ed egli si alzò’ (Mosia 27:22–23; corsivo dell’autore). Invece nel racconto del libro di Alma, il periodo indicato con ‘tre giorni e tre notti’ si riferisce chiaramente al periodo totale in cui Alma non poté aprire la bocca né muovere le sue membra (Alma 36:10)” (Daniel H. Ludlow, A Companion to Your Study of the Book of Mormon [1976], 217–218).

Alma 36:11–16. La tristezza secondo Dio

  • Il presidente Ezra Taft Benson (1899–1994) insegnò qual è la differenza tra la tristezza del mondo e la più profonda tristezza secondo Dio necessaria per pentirsi:

    “Non è insolito trovare nel mondo uomini e donne che provano rimorso per le cose errate che compiono. Certe volte questo accade perché le loro azioni sono causa di grande dolore [e infelicità] per loro e per i loro cari. Qualche volta il dolore che sentono è dovuto al fatto che essi vengono colti mentre agiscono male e puniti per le loro azioni. Questi sentimenti terreni non sono la ‘tristezza secondo Dio’…

    La tristezza secondo Dio è un dono dello Spirito. È la profonda consapevolezza che le nostre azioni hanno offeso il Padre nostro e nostro Dio. È l’acuta e vivida sensazione che la nostra condotta ha portato il Salvatore, Colui che non aveva commesso alcun peccato, [il] più grande di tutti, a sopportare estreme sofferenze. I nostri peccati Lo hanno fatto sanguinare da ogni poro. Questa grande sofferenza mentale e spirituale è quello che le Scritture definiscono ‘un cuore spezzato e uno spirito contrito’ (vedere 3 Nefi 9:20; Moroni 6:2; DeA 20:37; 59:8; Salmi 34:18; 51:17; Isaia 57:15). Tale spirito è il requisito indispensabile per il vero pentimento” (“Un potente mutamento di cuore”, La Stella, marzo 1990, 4–5).

  • L’anziano Richard G. Scott, del Quorum dei Dodici Apostoli, spiegò ulteriormente uno dei motivi per cui si prova la tristezza secondo Dio: “Le dolorose conseguenze del peccato furono intenzionalmente introdotte da un compassionevole Padre Celeste nel Suo piano di felicità perché nella vita non dobbiate seguire quel terribile sentiero. Il peccatore non soffrirà soltanto in questa vita, ma i peccati che non hanno ricevuto il perdono attraverso il vero pentimento gli procureranno tormenti anche al di là del velo [vedere DeA 19:4, 15–24]” (Conference Report, ottobre 2002, 94; oppure Liahona, novembre 2002, 87).

Alma 36:17–21. “Non potei più ricordare le mie pene”

  • Il presidente Spencer W. Kimball (1895–1985) fece notare la necessità di confidare completamente in Gesù Cristo nel processo del pentimento:

    “Il lettore può identificarsi sotto alcuni aspetti con Alma, sentire il suo dolore, provare il suo enorme senso di orrore davanti al riconoscimento della profondità dei propri peccati. Il lettore può anche condividere il grande sollievo che Alma provò alla fine. Come giunse ad ottenere questo grande sollievo? Nello stesso modo in cui l’ottiene ogni trasgressore – grazie al miracolo del perdono ricevuto mediante il sincero pentimento e il completo affidamento alla misericordia di Gesù Cristo…

    Vediamo così che l’angoscia si trasforma in gioia, il dolore in benessere, l’oscurità in luce. Soltanto allora Alma poté aver pace e mise in risalto a suo figlio Shiblon la sola fonte di tale pace.

    ‘… e mai, sino a quando non implorai la misericordia del Signore Gesù Cristo, ricevetti la remissione dei miei peccati. Ma ecco, lo invocai, e trovai la pace per la mia anima’ (Alma 38:8)” (vedere il Miracolo del perdono, 334–335).

  • Il presidente Ezra Taft Benson spiegò che il sincero pentimento richiede un mutamento di cuore:

    “Il pentimento è più di una semplice correzione del proprio comportamento. Molti uomini e donne del mondo danno prova di grande forza di volontà e disciplina vincendo le cattive abitudini e le debolezze della carne. Al tempo stesso, però, non hanno alcun pensiero per il Maestro, e certe volte arrivano persino a negarLo apertamente. Un simile cambiamento nel comportamento, anche se in senso positivo, non è vero pentimento…

    Il pentimento comporta non soltanto un modo diverso di agire, ma un cambiamento di cuore” (“Un potente mutamento di cuore”, La Stella, marzo 1990, 4).

Alma 36:23–24. La prova che una persona è nata di nuovo

  • Il presidente Ezra Taft Benson descrisse il cambiamento che fa parte della nuova nascita: “Dopo che avremo subito questo potente mutamento, che avviene soltanto grazie alla fede in Gesù Cristo e all’influenza dello Spirito su di noi, sarà come se fossimo persone nuove. Per questo motivo, il mutamento è paragonato a una rinascita. Migliaia di voi lo hanno sperimentato. Avete abbandonato una vita di peccato, alle volte si è trattato di peccati gravissimi e offensivi e, applicando il sangue di Cristo alla vostra vita, vi siete purificati. Non avete più la tendenza a ritornare sugli antichi sentieri. Siete in realtà persone nuove. Questo è ciò che significa ‘mutamento di cuore’” (“Un potente mutamento di cuore”, La Stella, marzo 1990, 4).

Alma 36:30. “Prosperare nel paese”

  • Alma fece riferimento al tema ricorrente nel Libro di Mormon di prosperare nel paese. Alma 36:30 offre un significato contestuale a questa frase. Non si intende necessariamente che tutti gli abitanti diventeranno materialmente ricchi in questa vita. Vi è piuttosto un significato spirituale nel termine prosperare. Questo versetto ci insegna che se non obbediamo “ai comandamenti di Dio”, allora non prospereremo perché saremo “recisi dalla sua presenza”. Pertanto coloro che prosperano nel paese sono coloro che hanno successo nell’ottenere le benedizioni spirituali derivanti dall’essere vicini al Signore. Sono sul sentiero che permetterà loro di entrare alla presenza del Signore.

Alma 37. L’importanza e il valore delle Scritture

  • Per aiutare suo figlio Helaman ad essere il dirigente spirituale e il nuovo custode degli annali per il popolo, Alma sottolineò l’importanza delle Scritture. Alcuni dei punti principali da lui trattati sono che il Signore avrebbe preservato le tavole di bronzo e gli annali nefiti in un modo meraviglioso seppur semplice (vedere Alma 37:1–5). Egli comandò a suo figlio di tenere una storia del suo popolo e gli insegnò che le Scritture ampliano la nostra memoria, ci convincono dell’errore delle nostre vie e ci portano a conoscere Dio e il Suo piano di salvezza (vedere i versetti 8–9). Poi rammentò a suo figlio che solo chi osserva i comandamenti è degno di tenere le Scritture (versetti 14–16). Alma promise anche al figlio e a noi che, seguendo le parole di Cristo, esse “ci porteranno oltre questa valle di dolore, in una ben migliore terra promessa” (versetto 45).

    L’anziano David A. Bednar, del Quorum dei Dodici Apostoli, ha descritto dei modi in cui possiamo trarre maggior vantaggio dal nostro studio personale delle Scritture: “Le Scritture contengono le parole di Cristo e sono una riserva d’acqua viva a cui abbiamo pieno accesso e da cui possiamo bere a lungo e profondamente. Voi e io dobbiamo cercare di tornare a Cristo, che è ‘la sorgente di acque vive’ (1 Nefi 11:25; vedere anche Ether 8:26; 12:28), leggendo (vedere Mosia 1:5), studiando (vedere DeA 26:1), investigando (vedere Giovanni 5:39; Alma 17:2), e nutrendoci abbondantemente (vedere 2 Nefi 32:3) delle parole di Cristo così come contenute nelle Scritture. Così facendo, possiamo ricevere guida spirituale e protezione durante il nostro viaggio terreno” (“A Reservoir of Living Water” [Riunione al caminetto del CES per i giovani adulti, 4 febbraio 2007], 1).

Alma 37:6–7. “Cose piccole e semplici”

  • L’anziano M. Russell Ballard, del Quorum dei Dodici Apostoli, ha insegnato l’importanza di prestare attenzione alle cose piccole e semplici:

    “Vediamo che nel mondo stanno accadendo fatti travolgenti; ma nel seguire questi avvenimenti dobbiamo ricordare che i propositi del Signore di solito si compiono per noi mediante cose piccole e semplici, non mediante cose grandi e spettacolari…

    Gli avvenimenti grandi e meravigliosi sembrano stimolarci, mentre le cose piccole spesso non attirano la nostra attenzione. Facendo notare che la Liahona funzionava secondo la fede dell’individuo, Alma dichiarò: ‘Nondimeno, poiché quei miracoli erano compiuti con piccoli mezzi… [quelli del popolo di Lehi] erano indolenti e dimenticavano di esercitare la loro fede e la loro diligenza, e allora quelle opere meravigliose cessavano ed essi non progredivano nel loro viaggio’ (Alma 37:41).

    Il nostro progresso qualche volta è impedito, quando dimentichiamo l’importanza delle piccole cose? (Vedere Alma 37:46). Ci rendiamo conto che i piccoli avvenimenti e le piccole scelte stabiliscono la direzione che prederà la nostra vita, proprio come il piccolo timone stabilisce la direzione in cui deve procedere la nave? (vedere Giacomo 3:4; DeA 123:16)…

    Dobbiamo dire le preghiere personali e di famiglia, studiare le Scritture, in particolare il Libro di Mormon, tenere la serata familiare, seguire l’ammonimento del Salvatore di amarci gli uni gli altri, essere premurosi, buoni e gentili in famiglia. Grazie a queste e ad altre simili cose piccole e semplici, abbiamo la promessa che la nostra vita sarà piena di pace e di gioia” (Conference Report, aprile 1990, 4, 8; oppure La Stella, luglio 1990, 5, 7).

Alma 37:19. Il potere del Libro di Mormon

  • L’anziano Bruce R. McConkie (1915–1985), del Quorum dei Dodici Apostoli, elencò alcuni modi in cui il potere del Libro di Mormon è e sarà dimostrato: “Qual è allora il potere del Libro di Mormon? Proclamerà il vangelo eterno; radunerà Israele; costruirà la Nuova Gerusalemme; preparerà un popolo per la Seconda Venuta; annuncerà il Millennio – per lo meno svolgerà un ruolo importante in tutte queste cose, tanto che il suo valore e potere non potranno essere certamente esagerati” (The Millennial Messiah [1982], 171).

Alma 37:21, 27–29, 32. Non rivelare le opere segrete delle tenebre

  • il presidente Boyd K. Packer, presidente del Quorum dei Dodici Apostoli, ha spiegato che insegnare il peccato troppo nel dettaglio può far suscitare la curiosità di sperimentare il peccato:

    “Sono convinto che due dei maggiori errori siano di insegnare troppo su quell’argomento e insegnarlo al momento sbagliato…

    So di più di un’occasione in cui un giovane è stato indotto a sperimentare un’immoralità volgare e perversa per via di un suggerimento che ha avuto origine durante un’intervista col suo vescovo.

    Coloro che insegnano, e mi riferisco ai dirigenti, agli insegnanti e ai genitori, dovrebbero tenere a mente questo messaggio. Immaginate un padre e una madre che lasciano la loro casa per un certo periodo. Proprio mentre escono dall’uscio dicono ai loro giovani figli che saranno lasciati incustoditi durante la loro assenza: ‘Ragazzi, fate i bravi. Qualsiasi cosa facciate durante la nostra assenza, non mettete lo sgabello nella dispensa e non arrampicatevi fino al quarto ripiano per spostare la scatola dei cracker e prendere il sacchetto di piselli, prenderne uno e infilarvelo nel naso, d’accordo?’

    Alcuni di noi sono così sciocchi. L’umorismo dell’esempio è ironico se pensate alla prima cosa che potrebbe accadere dopo la partenza dei genitori. Di certo possiamo essere più saggi. I giovani devono sapere dall’inizio che la castità è un argomento sacro” (Teach Ye Diligently [1975], 256–57).

Alma 37:35. Quali benedizioni scaturiscono dall’imparare nella nostra “giovinezza a obbedire ai comandamenti di Dio”?

  • Il presidente Ezra Taft Benson descrisse il potere che deriva dall’imparare a osservare presto nella vita i comandamenti quando si è ancora giovani: “Datemi un giovane che si sia mantenuto moralmente puro e abbia partecipato fedelmente alle riunioni della Chiesa. Datemi un giovane che abbia fatto onore al suo sacerdozio e abbia guadagnato il premio Dovere verso Dio e il grado di Scout aquila. Datemi un giovane che si sia diplomato al Seminario e abbia in sé un’ardente testimonianza del Libro di Mormon. Datemi un simile giovane, e vi mostrerò un giovane in grado di compiere miracoli per il Signore sul campo di missione e per il resto della sua vita” (Conference Report, aprile 1986, 59; oppure La Stella, luglio 1986, 43).

  • Le Scritture offrono diversi esempi in cui il Signore chiama a essere Suoi dirigenti coloro che sono ancora giovani: Joseph Smith aveva 14 anni (vedere Joseph Smith—Storia 1:7); Mormon aveva 15 anni (vedere Mormon 1:15); Samuele dell’Antico Testamento era ancora un “giovinetto” quando fu chiamato dall’Eterno (1 Samuele 3:1–10).

    Il presidente Joseph F. Smith testimoniò del rapporto che esiste tra l’osservanza dei comandamenti in gioventù e l’essere chiamati a servire il Signore in seguito: “Potete guardarvi attorno, oggi, e chi sono i dirigenti tra il popolo se non coloro che si sono dedicati alla fede presto e con zelo? E potete prevedere chi saranno i dirigenti osservando i ragazzi che mostrano dignità e purezza e che si impegnano coscienziosamente in tutte le buone opere. Il Signore non sceglierà degli uomini da un’altra categoria del Suo popolo… Il cammino opposto, quello in cui si aspetta di servire il Signore se non dopo che le sciocchezze di gioventù sono state compiute, è riprensibile. Manca sempre qualcosa nell’uomo che trascorre la sua giovinezza nella malvagità e nel peccato e poi si rivolge alla rettitudine negli anni che seguono… Vi sono rimpianti e dolori in chi si pente tardi nella vita delle follie e dei peccati di gioventù, ma vi è consolazione e una ricca ricompensa nel servire il Signore sin dai primi vigorosi giorni della maturità” (Gospel Doctrine, 5a ed. [1939], 335).

Alma 37:38–47. La Liahona

  • Nel corso degli anni diverse Autorità generali hanno descritto diversi modi in cui il Signore continua a guidarci nel nostro viaggio della vita, come una Liahona.

    L’anziano W. Rolfe Kerr, dei Settanta, ha fatto un paragone tra le parole di Cristo e la Liahona: “Così vediamo, fratelli e sorelle, che le parole di Cristo possono essere una Liahona per ognuno di noi e indicarci la via. Non siamo indolenti a motivo della facilità del cammino. Instilliamo con fede le parole di Cristo nella nostra mente e nel nostro cuore così come sono riportate nelle sacre Scritture e come vengono proferite dai profeti, veggenti e rivelatori viventi. Nutriamoci con fede e diligenza delle parole di Cristo, poiché le parole di Cristo saranno la nostra Liahona spirituale e ci diranno tutte le cose che dobbiamo fare”. (Conference Report, aprile 2004, 38; oppure Liahona, maggio 2004, 37).

  • Il presidente Thomas S. Monson ha paragonato la Liahona alla benedizione patriarcale di una persona: “Proprio come il Signore fornì una Liahona a Lehi, quello stesso Signore fornisce a me e a voi oggi un dono raro e prezioso che ci guida nella vita… Il dono a cui mi riferisco è noto come benedizione patriarcale” (Live the Good Life [1988], 36).

    Il presidente Spencer W. Kimball ha paragonato la Liahona alla Luce di Cristo, o nostra coscienza:

    “Non vi piacerebbe avere una simile sfera… ?

    Il Signore ha dato a ogni persona… una coscienza che lo informa quando ha preso la via del male…

     A ogni bambino ne viene consegnata una” (Conference Report, ottobre 1976, 117; oppure Ensign, novembre 1976, 79).

  • L’anziano David A. Bednar ha illustrato un parallelismo tra la Liahona e il dono dello Spirito Santo:

    “Mentre ciascuno di noi si spinge innanzi nel sentiero della vita, riceviamo direzione dallo Spirito Santo proprio come Lehi fu diretto tramite [la] Liahona…

    Lo Spirito Santo opera nella nostra vita esattamente come [la] Liahona operava per Lehi e la sua famiglia, secondo la loro fede, diligenza e attenzione prestata…

    Lo Spirito Santo ci fornisce oggi i mezzi tramite i quali possiamo ricevere, ‘mediante cose piccole e semplici’ (Alma 37:6), una maggiore comprensione delle vie del Signore.

    Lo Spirito del Signore può essere la nostra guida e ci benedirà con direzione, istruzione e protezione spirituale durante il nostro viaggio terreno” (Conference Report, aprile 2006, 31; oppure Liahona, maggio 2006, 30–31).

Alma 38:12. Tieni “a freno tutte le tue passioni”

  • Le briglie sono il complesso dei finimenti del cavallo. Sono costituite dalle redini e dal morso, che danno il controllo al cavallerizzo.

    L’anziano Bruce C. Hafen, dei Settanta, e sua moglie Marie, hanno spiegato la similitudine che esiste tra il tenere a freno e le briglie, che servono a dirigere, e non a distruggere, i desideri e le passioni: “È saggio ricorrere all’abnegazione perché c’è qualcosa di sbagliato nelle nostre passioni, o perché c’è qualcosa di giusto? Alma insegnò a suo figlio: ‘Bada anche di tenere a freno tutte le tue passioni, affinché tu possa essere pieno d’amore’ (Alma 38:12; corsivo dell’autore). Lui non disse di eliminare o sopprimere le vostre passioni, ma di tenerle a freno – di imbrigliarle, incanalarle e concentrarle. Perché? Perché la disciplina rende possibile un amore più ricco e profondo” (The Belonging Heart [1994], 302).

Alma 39. La legge di castità

  • “Non avere alcun tipo di relazioni sessuali prima del matrimonio e sii assolutamente fedele al tuo coniuge dopo il matrimonio. Satana può tentarti nel razionalizzare che l’intimità sessuale prima del matrimonio sia accettabile, quando due persone sono innamorate. Questo non è vero. Agli occhi di Dio, i peccati sessuali sono estremamente seri perché guastano il potere che Dio ci ha dato di creare la vita…

    Prima del matrimonio, non fare nulla per stimolare le grandi emozioni che devono essere espresse solo nel matrimonio. Astieniti dai baci appassionati, giacere sopra un’altra persona o toccare le sacre parti intime di un’altra persona, con o senza vestiti. Non consentire a nessuno di fare questo con te. Non provocare eccitazione al tuo stesso corpo.

    Nelle culture in cui uscire in coppia o corteggiare è accettabile, tratta sempre con rispetto l’altra persona, che non sia mai un oggetto da usare per soddisfare i tuoi desideri carnali. Rimani in una zona di sicurezza dove puoi facilmente controllare le tue sensazioni fisiche. Non prendere parte a discorsi o attività che eccitano le sensazioni sessuali.

    L’attività omosessuale è un serio peccato. Se ti trovi a combattere con l’attrazione verso lo stesso sesso, chiedi consiglio ai tuoi genitori o al vescovo. Ti aiuteranno.

    Le vittime di stupro, incesto o altri abusi sessuali non sono colpevoli di peccato. Se sei stato vittima di uno qualsiasi di questi crimini, sappi che sei innocente e che Dio ti ama. Rivolgiti immediatamente al tuo vescovo, in modo che possa guidarti nel processo di guarigione emotiva” (Per la forza della gioventù: adempiere il nostro dovere verso Dio, 27–28).

Alma 39:3. La gravità del peccato sessuale

  • L’anziano Jeffrey R. Holland ha parlato dell’effetto devastante del peccato sessuale e dell’importanza di preservare la propria virtù fino a quando si è sposati: “Nelle questioni dell’intimità umana dovete aspettare! Dovete aspettare sino a quando potrete dare ogni cosa; e non potete dare ogni cosa sino a quando non sarete legalmente e legittimamente sposati. Dare illecitamente ciò che non è vostro (ricordate: ‘non appartenete a voi stessi’ [ 1 Corinzi 6:19]) e dare soltanto una parte di ciò che non può essere seguito dal dono di tutto il vostro essere è una forma emotiva di roulette russa. Se insistete a cercare la soddisfazione fisica senza la sanzione del cielo correte il terribile rischio di subire un tale danno psico-spirituale che potrebbe minare sia il vostro desiderio di intimità fisica sia la vostra capacità di dedicarvi interamente a un successivo e più vero amore. Potete arrivare a quel più vero momento di amore ordinato, di vera unione, e poi scoprire con vostro orrore che ciò che avreste dovuto risparmiare è stato speso e che soltanto la grazia di Dio può ripristinare a poco a poco la perdita della virtù che voi tanto disinvoltamente avete dato via. Il giorno del vostro matrimonio il più bel dono che potrete fare al vostro compagno o alla vostra compagna per l’eternità è la vostra purezza e la vostra dignità di avere tale purezza in cambio” (Conference Report, ottobre 1998, 100; oppure La Stella, gennaio 1999, 91).

  • Il presidente Boyd K. Packer ha descritto il rapporto che c’è tra il potere di creare e il piano di salvezza:

    “Il potere di creare, o, possiamo dire, di procreare, non è soltanto una parte accessoria del piano: ne è invece una componente essenziale. Senza di esso il piano non potrebbe procedere. Il suo cattivo uso potrebbe rovinare tale piano.

    Una grande parte della felicità che potrà essere vostra in questa vita, dipende da come voi userete queste [sacro] potere di creare” (Conference Report, aprile 1972, 136–37; oppure La Stella, gennaio 1973, 17).

Alma 39:5. In gravità subito dopo l’omicidio

  • L’anziano Jeffrey R. Holland ha spiegato il collegamento tra il valore di un’anima e l’Espiazione, aiutandoci a capire perché la trasgressione sessuale è così grave:

    “Quando si sfrutta il corpo di un’altra persona – che poi significa sfruttare anche la sua anima – si profana l’Espiazione di Cristo che ha salvato quell’anima e che rende possibile il dono della vita eterna. Quando una persona si fa beffe del Figlio della Giustizia, entra nel regno delle fiamme più calde del sole di mezzogiorno. Non si può fare così senza essere bruciati.

    Per favore, non dite mai: ‘A chi fa male? Perché non godere di un po’ di libertà? Posso trasgredire ora e pentirmi dopo’. Vi prego, non siate così stolti e crudeli. Non potete impunemente crocifiggere di nuovo Cristo [vedere Ebrei 6:6]. ‘Fuggite la fornicazione’ [1 Corinzi 6:18], grida Paolo, e fuggite ‘alcunché di simile” [DeA 59:6; corsivo dell’autore], aggiunge Dottrina e Alleanze. Perché? Tanto per cominciare, per le incalcolabili sofferenze nel corpo e nello spirito sopportate dal Salvatore del mondo in modo che noi potessimo fuggire. Gli dobbiamo qualcosa per questo. Invero Gli dobbiamo ogni cosa. ‘Non appartenete a voi stessi’, dice Paolo. ‘Foste comprati a prezzo; glorificate dunque Dio nel vostro corpo’ [1 Corinzi 6:19–20; corsivo dell’autore]. Nella trasgressione sessuale è a rischio l’anima, ossia il corpo e lo spirito” (Conference Report, ottobre 1998, 99–100; oppure La Stella, gennaio 1999, 91).

Alma 39:6. Che cos’è il peccato imperdonabile?

  • Il profeta Joseph Smith (1805–1844) fornì ulteriore conoscenza sul peccato imperdonabile: “Tutti i peccati saranno perdonati, tranne quello contro lo Spirito Santo, perché Gesù salverà tutti ad eccezione dei figli di perdizione. Che cosa deve fare un uomo per commettere il peccato imperdonabile? Deve ricevere lo Spirito Santo, deve vedere i cieli aprirsi davanti a lui, conoscere Dio e poi peccare contro di Lui. Quando un uomo ha peccato contro lo Spirito Santo, per lui non c’è alcun pentimento. Egli deve dire che il sole non risplende mentre lo vede; deve rinnegare Gesù Cristo quando i cieli sono stati aperti davanti a lui, e rinnegare il piano di salvezza quando i suoi occhi ne hanno visto la verità; e da quel momento egli inizia ad essere un nemico. Questo è il caso di molti apostati della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni ” (History of the Church, 6:314).

Alma 39:9. “Non segui[re] più la lussuria dei tuoi occhi”

  • In che modo “non segui[re] più la lussuria dei tuoi occhi” si applica a noi? Nel mondo d’oggi, con la tecnologia avanzata, vi sono molti modi in cui Satana offre tali tentazioni. Molti profeti in anni recenti ci hanno ammonito contro i pericoli della pornografia nelle sue molte forme.

    L’anziano Dallin H. Oaks, del Quorum dei Dodici Apostoli, ha spiegato i pericoli derivanti dal lasciare entrare il male nella nostra mente: “Il nostro Salvatore ha sottolineato l’importanza della purezza sessuale quando insegnò che era peccato per un uomo guardare una donna per appetirla [vedere Matteo 5:28]… Siamo circondati dalla letteratura promozionale di illecite relazioni sessuali, sulle carta stampata e sullo schermo. Per il vostro bene, evitatela. Le storie e le immagini pornografiche o erotiche sono peggiori del cibo ripugnante e contaminato. Il corpo ha delle difese per liberarsi dal cibo insalubre. A parte poche eccezioni mortali, il cibo cattivo vi farà solo stare male, ma non provocherà danni permanenti. Al contrario, una persona che si diletta in storie oscene, in immagini e letteratura pornografiche o erotiche le registra in quel meraviglioso sistema d’archivio chiamato cervello. Il cervello non vomita il sudiciume. Una volta registrato, può sempre essere richiamato, facendo balenare in mente le sue immagini perverse e distogliendovi da ciò che nella vita è sano” (“Things They’re Saying”, New Era, febbraio 1974, 18).

  • Il presidente Ezra Taft Benson ha descritto diversi modi in cui Satana cerca di mettere la pornografia nella nostra mente:

    “Considerate attentamente le parole del profeta Alma al traviato figlio Corianton: ‘Abbandona… i tuoi peccati, e che non segui[re] più la lussuria dei tuoi occhi’ (Alma 39:9).

    ‘La lussuria dei tuoi occhi’. Cosa si intende ai nostri giorni con questa espressione?

    Film, programmi televisivi e videocassette allusivi e indecenti.

    Riviste e libri pornografici e osceni.

    Vi consigliamo, cari giovani, di non inquinare la vostra mente con cose tanto degradanti, poiché la mente attraverso la quale è passata questa sporcizia non è più la stessa. Non guardate film vietati ai minori o videocassette volgari, non assistete a spettacoli in qualche modo immorali, allusivi o pornografici. Non ascoltate musica degradante” (Conference Report, aprile 1986, 58; oppure La Stella, luglio 1986, 43).

  • Il presidente Gordon B. Hinckley (1910–2008) ha aggiunto la sua testimonianza sui mali della pornografia:

    “La pornografia è materiale stampato e illustrato che ha lo scopo di eccitarci e attrarci in aree che porteranno solo rimpianto. È seducente nel suo richiamo. Gioca sugli istinti che si trovano dentro a ognuno di noi, istinti dati da Dio che sono stati posti in noi per i Suoi grandiosi propositi. La pornografia è uno strumento del diavolo per distorcere tali istinti verso fini proibiti. Di solito coinvolge belle giovani donne e attraenti giovani uomini. Lo scopo per cui è stata creata è di far entrare i dollari nelle tasche dei suoi creatori. Il risultato del suo utilizzo è di alterare la mente ed eccitare le passioni di coloro che cadono nella sua trappola. Porta miliardi ai suoi creatori. Porta al dolore e al rimpianto coloro che vi si abbandonano.

    Si trova nelle riviste che possono essere acquistate in quasi tutte le edicole, nei cinema che programmano film vietati e sugli schermi televisivi a casa nostra” (Teachings of Gordon B. Hinckley [1997], 460).

  • Alma insegna a suo figlio Corianton come fare per trattenersi “dal compiere queste cose” ed evitare la trasgressione morale. Osserva anche che la nota a piè pagina di Alma 39:9 b [versione inglese] fa riferimento alla voce self-mastery [auto-controllo] della Topical Guide (pagina 461).

Alma 39:11–12. Sviare gli altri dalla verità

  • In Alma 39:11–12, Alma spiegò a Corianton, il suo figlio ribelle, il fatto che il nostro esempio negativo può sviare altre persone dal Vangelo.

    Il presidente Joseph Fielding Smith (1876–1972) mise in guardia su quanto è grave sviare le persone dalla verità:

    “Io credo che il peccato più grave in questo mondo sia quello di guidare gli uomini e le donne, cioè tutti figli di Dio, lontani dai principi della verità. Oggi ci imbattiamo sovente in correnti di pensiero che mirano a distruggere la fede in Dio e nei principi evangelici. Che cosa spaventosa è questa!

    Il Signore dice che se fatichiamo tutti i nostri giorni per salvare anche solo un’anima, grande sarà la nostra gioia in sua compagnia. Al contrario, grande sarà il nostro dolore [e la nostra condanna]… se attraverso le nostre azioni avremo allontanato anche una sola anima da questa verità.

    Colui che impedisce anche a una sola anima di vedere, colui che diffonde l’errore, colui che distrugge con i suoi insegnamenti la verità divina, la verità che porterebbe un uomo nel regno di Dio e alla pienezza di quest’ultimo, quale grande condanna riceverà, e come sarà grande il suo castigo nell’eternità! Perché la distruzione di un’anima è la distruzione della cosa più grande che sia mai stata creata” (Dottrine di salvezza, compilato da Bruce R. McConkie, 3 volumi, 1:279).

Alma 39:12–13, 15. “Rivolg[iti] al Signore” e riconosci i tuoi errori

  • “Se hai commesso trasgressioni sessuali, inizia ora il processo di pentimento in modo da trovare pace interiore e godere della totale compagnia dello Spirito. Cerca il perdono del Signore. Parla con il tuo vescovo. Egli ti aiuterà a ottenere il perdono disponibile per coloro che veramente si pentono” (Per la forza della gioventù, 28).

  • L’anziano Richard G. Scott ha spiegato che cosa bisogna fare per rivolgersi al Signore ed essere perdonati dei peccati gravi, come nel caso dell’immoralità: “Per un momento voglio parlare a chiunque abbia ceduto a gravi tentazioni. Per favore, smettete subito. Potete farlo con l’aiuto di un genitore comprensivo, del vescovo o del presidente del palo. Le gravi trasgressioni come l’immoralità richiedono l’aiuto di colui che detiene le chiavi dell’autorità, come ad esempio il vescovo o il presidente del palo, perché prepari il processo del pentimento per far sì che sia completo e sia compiuto debitamente. Non commettete l’errore di credere che, per aver confessato la trasgressione, siete pentiti di averla commessa. Questo è un passo indispensabile, ma non è tutto ciò che è necessario. Non pensate che poiché nessuno vi ha chiesto di fornire tutti i dettagli di una trasgressione siete liberi dalla responsabilità di menzionarli. Dovete personalmente assicurarvi che il vescovo o il presidente del palo conosca quei dettagli, in modo che possa correttamente aiutarvi tramite il processo del pentimento sino a raggiungere il completo perdono” (Conference Report, ottobre 1998, 89; oppure La Stella, gennaio 1999, 81).

  • L’anziano Jeffrey R. Holland ha insegnato che il Signore sarà con voi e vi rafforzerà quando vi pentirete appropriatamente: “Vi viene offerta la pace e il rinnovamento del pentimento disponibile tramite il sacrificio espiatorio del Signore Gesù Cristo. In tali gravi questioni la via del pentimento non si inizia facilmente, né si percorre senza dolore. Ma il Salvatore del mondo compirà questo viaggio indispensabile accanto a voi. Egli vi rafforzerà quando vacillate, Egli sarà la vostra luce quando tutto sembrerà più scuro, Egli vi prenderà per mano e sarà la vostra speranza quando la speranza sembra tutto ciò che vi rimane. La Sua compassione e la Sua misericordia, con il loro potere di purificare e di guarire, vengono liberamente date a tutti coloro che desiderano veramente il completo perdono e compiranno i passi che portano ad esso” (Conference Report, ottobre 1998, 101–102; oppure La Stella, gennaio 1999, 92).

Alma 39:17–19. Il piano di salvezza era conosciuto prima della creazione del mondo

  • Alcune religioni riconoscono un qualche tipo di vita dopo la mortalità; tuttavia sono molto poche a proclamare di credere in una vita prima della mortalità. Il profeta Joseph Smith spiegò ciò che il Signore sapeva ancor prima della Creazione: “Il grande Geova pensò a tutti gli avvenimenti connessi con la terra, relativi al piano di salvezza, prima ancora che essa fosse creata…; il passato, il presente e il futuro erano e sono, per Lui, un eterno ‘ora’; Egli sapeva della caduta di Adamo, dell’iniquità degli antidiluviani, della grande iniquità dell’uomo…; Egli comprendeva la caduta dell’uomo e la sua redenzione; conosceva il piano di salvezza e lo rendeva noto; sapeva quale sarebbe stata la situazione di tutte le nazioni e il loro destino… Egli conosce la situazione dei vivi e dei morti, e ha preso ampi provvedimenti per la loro redenzione” (History of the Church, 4:597).

Punti su cui riflettere

  • Quando Alma fu convinto della realtà di Dio e del Vangelo, immediatamente cominciò a patire gran dolore per i suoi peccati passati. Perché ritieni che questo accadde? Come si applica a noi oggi?

  • Alma enfatizzò l’importanza delle Scritture a suo figlio Helaman. I profeti moderni continuano a fare lo stesso con noi. Tu o qualcuno che tu conosci godete delle benedizioni che scaturiscono dalla lettura quotidiana delle Scritture? In che modo le Scritture sono una benedizione nella vita di coloro che se ne nutrono abbondantemente? In che modo puoi iniziare o rafforzare la tua abitudine di studiare le Scritture?

  • Che cosa possiamo imparare dall’esempio di Shiblon che ci aiuti a restare forti sia nei momenti buoni che cattivi?

Compiti suggeriti

  • I principi che accompagnano il pentimento e il perdono nell’esperienza di Alma sono gli stessi per noi oggi anche se le circostanze sono diverse. Scrivi una pagina riassumendo alcuni di questi principi e in che modo si applicano a noi oggi.

  • Alma disse a Corianton che le trasgressioni sessuali vengono subito dopo l’omicidio per quanto riguarda la loro gravità. Scrivi un programma specifico di passi che puoi intraprendere adesso per salvaguardare la tua purezza.