Il vostro futuro: un progetto meraviglioso

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Artist Clint Taylor at his computer drawing board

Clint è cresciuto nello Utah e attualmente lavora in California, USA, per Nickelodeon, come disegnatore di bozzetti.

Quali sono alcuni traguardi di cui sei fiero?

Sono stato direttore alla Warner Brothers Animation e ho lavorato per la Disney, la Warner Bros., la Dreamworks, la Marvel Comics e la Sony Pictures Entertainment. Ho lavorato a diverse serie animate, da Teenage Mutant Ninja Turtles – Tartarughe Ninja e X-Men a Dora l’esploratrice.

Come sei diventato bravo nel tuo lavoro?

Da ragazzo mi piaceva disegnare le cose che mi interessavano. Passavo ore a disegnare soldati, supereroi, animali o qualsiasi cosa mi interessasse quel dato giorno. Più facevo pratica, più diventavo bravo. Ho scoperto che il mio talento migliorava perché ero diligente, osservavo e perseveravo. Ero convinto che Dio mi avesse dato un dono meraviglioso e io volevo eccellere.

In che modo la missione ti ha preparato per il successo lavorativo?

La missione che ho svolto in Corea è stata fondamentale perché mi ha aiutato a imparare ad avere fede, autodisciplina e a impegnarmi a raggiungere l’eccellenza. Sono tornato a casa dalla missione con maggiore fiducia in me stesso. Avevo fatto una cosa difficile e avevo avuto successo. Mi ha certamente aiutato a essere uno studente universitario migliore.

Che ruolo ha avuto la tua istruzione nel tuo successo?

Dopo la missione ho studiato pittura e disegno al College of Fine Arts della University of Utah. Poi ho trascorso un trimestre all’estero, in Francia, per studiare arte e cultura in Europa, il che ha allargato la mia conoscenza delle opere d’arte.

Grazie a queste esperienze, ho un portfolio personale di opere d’arte abbastanza dettagliato. Non appena mi sono laureato, sono stato assunto da un uomo della Marvel che cercava artisti per la serie L’uomo ragno e i suoi fantastici amici.

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photo of Ioana Schifirnet at computer desk

Ioana è cresciuta in Romania ed è esperta di sistemi di informazione alla Brigham Young University.

Che cosa hai fatto da ragazza per prepararti per questo lavoro?

Non c’è stato un momento in cui mi sono svegliata all’improvviso ed ero brava nella programmazione o nella progettazione, cose di cui oggi mi occupo molto. So che sono arrivata a fare il lavoro che faccio grazie a tantissime piccole decisioni che ho preso nel corso della vita.

Non ho avuto paura di seguire corsi difficili e ho dedicato del tempo a fare ricerche in diversi campi e tra le persone che se ne occupavano. Mi sono anche rivolta a dei professionisti, che mi hanno dato consigli. Conoscono il lato positivo e quello negativo del lavoro e possono contribuire a darti qualche dritta.

Quali materie scolastiche ti sono servite di più?

Per quanto mi riguarda, le materie più utili alle superiori, e soprattutto all’università, riguardavano la tecnologia. Mi ha aiutato anche imparare una lingua straniera (che per me era l’inglese) perché mi ha insegnato a comprendere e a rispettare di più gli altri e le altre culture. La lingua straniera potrebbe non applicarsi direttamente alla professione, ma ai datori di lavoro piace molto vedere che hai una prospettiva globale.

Che cosa ti spaventava?

Quando ero più giovane, mi spaventava l’eventualità di non trovare mai veramente qualcosa che mi sarebbe piaciuto fare. Poi, quando ho trovato qualcosa, ho avuto paura di non possedere i requisiti necessari per il successo.

Sentirsi intimiditi quando si prova a capire cosa vi piace è normale, ma non lasciate che la cosa vi paralizzi.

Come hai superato le tue paure?

Quello che mi ha aiutato di più è stato agire e partecipare ad attività significative, come fare addestramenti on-line e unirmi ad alcune associazioni. Ecco come ottieni chiarezza, conoscenza e sicurezza. Un gruppo di amici e un’associazione i cui membri condividono i tuoi stessi interessi possono essere una potente risorsa. Il mondo cambia di continuo e c’è sempre qualcosa di nuovo da imparare, ma se hai un solido sistema di supporto e ottime competenze, stare al passo può essere divertente.

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Jess McSweeney, a young Latter-day Saint from England.

Jess, una ragazza inglese, parla di quanto si sia impegnata da adolescente a rimanere forte nel Vangelo.

Come hai rafforzato la tua testimonianza?

Da ragazzina studiavo le Scritture perché erano i dirigenti a consigliarmi di farlo. Mentre studiavo con fede, sperando che la mia testimonianza si rafforzasse, è proprio quello che è successo.

Ora che sono una giovane adulta ho scoperto che il mio desiderio di apprendere il Vangelo e di progredire in esso deriva da come lo uso per coinvolgere gli altri. So che tutto quello che imparo può aiutare qualcun altro oltre me stessa.

Hai fissato obiettivi che ti aiutassero a farlo?

Quando frequentavo il Seminario mi sono riproposta di leggere le Scritture ogni giorno. Quando studiare delle Scritture è diventata un’abitudine, però, la mia motivazione è cambiata. Ho iniziato a leggere non solo per raggiungere il mio obiettivo, ma anche perché amavo le Scritture e volevo rafforzare la mia testimonianza. Non è una ricompensa tangibile, ma è qualcosa che possiederò per sempre.

In che modo l’amore che provi per il Vangelo ti ha aiutato nella vita?

Sviluppare amore per l’apprendimento del Vangelo non riguarda solo l’ottenere la conoscenza; riguarda il comprendere e il mettere in pratica i principi del Vangelo. Coltivando l’abitudine di fare domande e cercare le risposte nelle Scritture, ottengo sia una testimonianza sia la sicurezza per parlare agli altri di ciò che imparo.

Quanto contano il duro lavoro e la diligenza?

Per ottenere conoscenza in qualsiasi campo nella vita servono tempo e impegno. Secondo me, però, apprendere il vangelo di Gesù Cristo è una delle cose più importanti per cui lavorare duramente. Devi conoscere Cristo per ottenere una testimonianza di Lui.

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photo of Han Lin and his children

Han Lin è nato e cresciuto a Taiwan. Lui e la moglie sono stati suggellati nel Tempio di Laie, alle Hawaii (USA), paese in cui risiedono ora, insieme ai loro due figli.

Qual è la tua definizione di buon padre?

Un buon padre non è una persona perfetta, è una persona abbastanza umile da accettare consigli dagli altri e cercare costantemente di migliorarsi. Un buon padre mette la famiglia e le necessità di quest’ultima al primo posto. È disposto a sacrificare il proprio tempo, gli interessi personali e qualsiasi altra cosa per rendere migliore la sua famiglia. Si sforza di sapere come aiutare ciascun familiare a crescere e a diventare simile a Cristo.

Che cosa hai fatto da ragazzo per prepararti ad arrivare al punto in cui ti trovi adesso?

Ho fatto del mio meglio per rispettare tutti i comandamenti e per prendere decisioni giuste. Anche frequentare il Seminario ha indubbiamente fatto la sua parte. Era un impegno enorme dato che dovevo svegliarmi alle cinque del mattino. Penso, comunque, che avere amici che avevano i miei stessi obiettivi sia stato utile perché ci sostenevamo a vicenda. Penso che tutte le attività che facevamo come giovani e come gruppo di buoni amici della Chiesa ci abbia davvero aiutati.

Su quali messaggi della società hai dovuto prevalere per diventare un buon padre?

Il mondo dice alle persone che dovrebbero divertirsi di più e avere meno responsabilità, ma il duro lavoro è essenziale per avere successo in tutto ciò che fai. Per essere un buon padre devi essere disposto a dare tutto; progredire verso la perfezione è un processo che dura tutta la vita: io progredisco insieme alla mia famiglia.

Che cosa diresti a te stesso adolescente e agli altri ragazzi?

Tutti hanno bisogno di amici, quindi scegliete buoni amici. Fate amicizia con coloro che sono “ansiosamente impegnati in una buona causa” (DeA 58:27). Imparate da questi buoni amici, così sarete influenzati dal loro esempio e avrete il desiderio di diventare come loro e di migliorare voi stessi.

Impegnatevi al massimo in tutto quello che volete fare — non risparmiatevi. In questo modo, guardandovi indietro, non avrete rimpianti.