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Unità 22: Giorno 2 1 Corinzi 9–10


Unità 22 Giorno 2

1 Corinzi 9–10

Introduzione

L’apostolo Paolo parla delle preoccupazioni dei santi di Corinto sull’uso delle risorse della Chiesa per provvedere alle sue spese di sostentamento. Egli spiega che lo scopo della sua predicazione è quello di portare la salvezza ai figli di Dio. Esorta i santi a evitare di peccare e offendere gli altri per via del loro credo religioso.

1 Corinzi 9

Paolo predica il Vangelo così che lui e chi lo ascolta possano essere salvati

Ti è mai capitato di mancare a qualcosa di importante perché hai avuto difficoltà a svegliarti la mattina? Che cosa si prova a realizzare di aver perso qualcosa o di non essere riuscito a ottenere qualcosa di importante per mancanza di preparazione?

In questa vita, la cosa più importante che dobbiamo impegnarci a raggiungere è l’opportunità di qualificarci per la vita eterna.

  1. Nel diario di studio delle Scritture, scrivi perché desideri ottenere la vita eterna.

Proprio come avere difficoltà a svegliarsi la mattina può farci mancare a qualcosa o perfino impedirci di ottenere qualcosa di importante, anche alcuni comportamenti possono farci perdere l’occasione di raggiungere la cosa più importante di tutte: la vita eterna. Mentre studi 1 Corinzi 9, individua un principio che può aiutarti a sapere come essere certo di ottenere la vita eterna.

In 1 Corinzi 9:1–21 Paolo rispose a varie domande poste dai santi di Corinto. Egli scrisse che, sebbene avesse tutto il diritto di essere sostenuto da loro per le sue necessità materiali, non dipendeva dai membri della Chiesa per le sue spese. Spiegò che, adattandosi a diverse situazioni senza compromettere le norme del Vangelo, era stato in grado di aiutare Giudei, Gentili e chiunque altro fosse stato debole ad accettare il Vangelo.

Leggi 1 Corinzi 9:17 e presta attenzione al modo in cui Paolo predicava il Vangelo.

Leggi 1 Corinzi 9:22–23 e scopri perché Paolo predicava volentieri il Vangelo.

Pensa a un’occasione in cui ti sei esercitato o ti sei allenato per un evento. Quanto era intensivo il tuo programma di esercizio o di addestramento? In che modo ti motivava il fatto di essere impegnato per raggiungere un obiettivo?

Paolo spiegò che gli atleti possono vincere la tentazione di non allenarsi concentrandosi sul loro obiettivo. Leggi 1 Corinzi 9:24–25 e presta attenzione alla competizione atletica che Paolo usò come esempio per insegnare ai santi di Corinto.

Secondo Paolo, quale qualità o caratteristica dovevano avere i corridori per avere successo?

Essere temperati in ogni cosa significa esercitare l’autocontrollo. La corona incorruttibile che durerà per sempre, a cui Paolo fa riferimento, è la vita eterna.

Da 1 Corinzi 9:25 possiamo imparare questo principio: Per ottenere la vita eterna dobbiamo imparare a esercitare l’autocontrollo in tutte le cose. Alla fine, tuttavia, la vita eterna si ottiene solo tramite “i meriti e la misericordia e la grazia” di Gesù Cristo (2 Nefi 2:8) piuttosto che tramite il nostro autocontrollo.

  1. Nel diario di studio delle Scritture rispondi alle seguenti domande:

    1. Perché, secondo te, esercitare l’autocontrollo è necessario per poter ottenere la vita eterna?

    2. In quali aspetti della nostra vita dobbiamo esercitare l’autocontrollo così da poter ottenere la vita eterna?

Leggi 1 Corinzi 9:26–27 e presta attenzione a come Paolo descrisse i suoi sforzi di esercitare l’autocontrollo. L’espressione “tratto duramente il mio corpo” nel versetto 27 significa disciplinarsi rigorosamente (vedi 1 Corinzi 9:27).

Secondo te, che cosa voleva dire Paolo, nel versetto 27, quando scrisse: “Tratto duramente il mio corpo e lo riduco in schiavitù, che talora, dopo aver predicato agli altri, io stesso non sia riprovato”?

Leggi le seguenti dichiarazioni del presidente Brigham Young:

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Presidente Brigham Young

“Non potrete ereditare la vita eterna se non assoggetterete i vostri appetiti allo spirito che vive in voi, a quello spirito che ci ha dato il Padre Celeste, ossia il Padre dei vostri spiriti, di quegli spiriti che Egli ha messo in questi tabernacoli [corpi]. I tabernacoli devono essere totalmente assoggettati allo spirito, altrimenti i nostri corpi non potranno ereditare la vita eterna. […] Cercate diligentemente di asservire tutto alla legge di Cristo” (Insegnamenti dei presidenti della Chiesa – Brigham Young [1997], 204).

“Se lo spirito cede al corpo, diviene corrotto; ma se il corpo cede allo spirito, diviene puro e santo” (Insegnamenti – Brigham Young, 205).

  1. Nel diario di studio delle Scritture rispondi alla seguente domanda: Quali sono alcune cose che puoi fare per aiutare il tuo corpo a cedere al tuo spirito?

1 Corinzi 10

Paolo ammonisce i santi di Corinto a evitare di peccare e di offendere gli altri

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Presidente James E. Faust

Il presidente James E. Faust, della Prima Presidenza, disse: “Una delle grandi leggende della vita è quando gli uomini si credono invincibili. Troppi pensano di essere [fatti] d’acciaio, forti abbastanza da resistere a ogni tentazione. Essi si illudono pensando ‘a me non può succedere’” (“A me non può succedere”, Liahona, luglio 2002, 51).

Pensa alle situazioni in cui le persone potrebbero permettere a se stesse di essere esposte alla tentazione, pensando di essere abbastanza forti da potervi resistere.

Come leggiamo in 1 Corinzi 10:1–5, Paolo parlò di alcune esperienze vissute dai figliuoli d’Israele ai tempi di Mosè che avrebbero dovuto renderli spiritualmente forti. Anche se erano stati benedetti dal Signore nel deserto ed erano stati testimoni di molti miracoli, il Signore era scontento di molti di loro, ed essi vennero puniti.

Leggi 1 Corinzi 10:6–11 e individua che cosa Paolo voleva che i santi a Corinto imparassero dall’esempio degli antichi Israeliti.

Anche se avevano ricevuto grandi benedizioni, gli antichi Israeliti scelsero di cedere alla tentazione. Paolo voleva avvertire i santi di Corinto così che essi potessero evitare di ripetere i peccati degli antichi Israeliti.

Leggi 1 Corinzi 10:12 e riassumi il messaggio di Paolo con parole tue:

Leggi 1 Corinzi 10:13 e presta attenzione a ciò che Paolo insegnò sulla tentazione. Puoi sottolineare ciò che trovi.

Che cosa possiamo imparare sulla tentazione da questo versetto?

Rifletti sulla seguente domanda: Se Dio non permette che siamo tentati al di là della nostra capacità di resistere, perché gli antichi Israeliti cedettero alla tentazione?

Leggi 1 Corinzi 10:14 e presta attenzione a ciò che Paolo insegnò ai santi di Corinto. L’idolatria era un peccato con cui avevano difficoltà sia gli antichi Israeliti che i santi a Corinto.

Da 1 Corinzi 10:13–14 possiamo imparare che Dio preparerà per noi una via per sfuggire alla tentazioni, ma noi dobbiamo scegliere di allontanarci da esse.

Leggi Alma 13:28, individuando che cosa possiamo fare per allontanarci dalla tentazione. Puoi scrivere questo riferimento incrociato nelle tue Scritture vicino a 1 Corinzi 10:13–14.

  1. Nel diario di studio delle Scritture svolgi i seguenti quesiti:

    1. Sulla base di ciò che hai imparato in 1 Corinzi 10:13–14 e in Alma 13:28, scrivi un titolo di giornale o uno slogan per un cartellone che comunichi alla gente come può sfuggire alle tentazioni.

    2. In che modo essere umili, vegliare e pregare continuamente può contribuire a separarci dalle tentazioni?

Non sempre puoi evitare le tentazioni, per questo motivo dobbiamo decidere adesso come agire quando affronteremo delle tentazioni. Rifletti sulle seguenti dichiarazioni del presidente Spencer W. Kimball:

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Presidente Spencer W. Kimball

“Le decisioni giuste sono più facili a prendersi quando le prendiamo molto in anticipo, tenendo presenti i nostri obiettivi finali. In questo modo risparmiamo a noi stessi turbamenti e tentennamenti [al momento di prendere una decisione] quando siamo stanchi e più soggetti alla tentazione. […]

Il momento in cui decidere di voler tornare a vivere con il vostro Padre Celeste è ora, in modo che ogni scelta che fate rispetti la vostra determinazione di non lasciare che alcuna cosa vi impedisca di raggiungere tale supremo obiettivo” (Insegnamenti dei presidenti della Chiesa – Spencer W. Kimball [2006], 119).

“Sviluppate l’autodisciplina, in modo che avrete sempre meno da decidere o ridecidere in merito a cosa dovete fare quando vi trovate ripetutamente davanti alla stessa tentazione. Dovrete decidere in merito a una cosa soltanto una volta!

Quanto è felice colui che non deve soffrire il tormento dell’indecisione ogni volta che si trova davanti alla tentazione. Fare altrimenti è rischioso e comporta una perdita di tempo” (Insegnamenti – Spencer W. Kimball, 119).

“Il momento in cui rinunciare al male è prima di iniziare il […] cammino. Il segreto di una buona vita è nella protezione e nella prevenzione. Coloro che cedono al male sono solitamente coloro che si sono messi in una posizione vulnerabile” (Insegnamenti – Spencer W. Kimball, 120).

Pensa alle tentazioni con cui hai maggiore difficoltà. Quali cambiamenti puoi attuare per evitare le tentazioni prima ancora di affrontarle?

Prenditi qualche minuto per leggere in Per la forza della gioventù un argomento che possa aiutarti a sapere come allontanarti dalle tentazioni. Sulla base di quello che hai letto, scrivi un obiettivo e portalo con te per qualche tempo in modo che ti ricordi di sfuggire alle tentazioni.

In 1 Corinzi 10:15–33 Paolo esortò i santi di Corinto a rispettare le pratiche religiose degli altri senza scendere a compromessi con le proprie e, di nuovo, scrisse che stava predicando per poter aiutare molti a essere salvati.

  1. Nel diario di studio delle Scritture, alla fine dei compiti di oggi, scrivi:

    Ho studiato 1 Corinzi 9–10 e ho completato questa lezione il (data).

    Ulteriori domande, pensieri e idee di cui vorrei parlare con l’insegnante: